Davide Bonelli è una disgrazia forse anche peggiore di Airoldi. Con quel cognome è servito a vestire con una parvenza di continuità un totale stravolgimento di filosofia editoriale, iniziata a partire dalla morte di Sergio.
Come dici, non gli interessa nulla di Tex, ma presumo nemmeno degli altri personaggi della "sua" casa editrice. Non so nemmeno quanto gli interessino i fumetti. Una volta si diceva che leggesse Diabolik, pensa te. Comincio a pensare che sia un lettore di quelli che prendono il Diabolik lasciato a disposizione dal barbiere per i clienti in attesa.
Un Bancomat, esatto. Gli interesserà sapere con quanti utili chiude la SBE a fine anno, cosa per la quale ha assunto un manager e di cui non vuole sapere altro.
Peccato che un mestiere come quello dell'editoria a fumetti richieda anche impegno e passione, cosa di cui Davide si sta mostrando totalmente sprovvisto.
Boselli, poi, ormai vicino alla pensione come va ripetendo, è entrato nella fase finale della sua strategia "ultimate" e penso che non gli freghi più nulla degli sfregi a Gianluigi Bonelli, anzi, ormai li palesa e sembra quasi voler cercare la reazione dei lettori, almeno di quei lettori cui ancora frega qualcosa, perché la maggior parte li ha già fatti scappare.
Sono convinto che lui voglia andarsene lasciando Tex completamente stravolto rispetto a come lo ha preso in mano, in modo che la sua "firma" sia ben riconoscibile e lo resti per gli anni a venire.
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"Nel caso attuale, la giustizia la faremo a modo nostro, usando i mezzi che crederemo più opportuni, e quando saremo riusciti a identificare e smascherare i furbacchioni che hanno messo in piedi questa sporca storia, vi garantisco che ci sarà gran festa all'inferno!"