PRIMO CLASSIFICATO PARIMERITO
La lezione del coraggio - BessieB/Gaia Bessie
Grammatica e stile: 10/10
La storia sia stilisticamente che grammaticalmente è perfetta. Mi piace tantissimo la scelta di impostare ogni singolo paragrafo con la stessa impostazione, uno stesso schema. In qualche modo rende la narrazione più armoniosa e più compatta.
Trama: 10/10
Per quanto possa sembrare che ogni paragrafo sia una storia a sé, nell’insieme è una storia in cui ogni pezzo è legato al precedente; sei riuscita a rendere perfettamente l’idea di insieme. Va da sé che quindi lo sviluppo logico è lineare e procede senza intoppi.
Ti faccio i miei complimenti per essere riuscita ad entrare così tanto dentro i personaggi e lo hai fatto in un modo così naturale che nessuno di loro risulta assolutamente fuori contesto o diverso rispetto al romanzo originale. Ultimamente sono un po’ bloccata nella scrittura e vedere storie così scritte bene, anche sul piano psicologico, è davvero interessante e stimolante.
Un po’ dal titolo mi aspettavo qualcosa del genere, ma la descrizione che hai fatto dei personaggi ha superato di gran lunga le mie aspettative, per questo meriti il pieno punteggio!
Utilizzo pacchetto: 5/5
Ho una cosa da dire sull’uso che hai fatto del pacchetto: lo amo. Ho trovato interessante la scelta di usare la frase come apertura del racconto e soprattutto di “smembrarla” all’interno del testo, riprendendo il coraggio, il dolore e, infine, la gentilezza. Tre parole che starebbero poco sui tre personaggi che hai scelto di trattare, ma che hai coniugato alla perfezione. Ovviamente la storia è pienamente angst e pienamente di raiting arancione.
Gradimento personale: 10/10
Spesso mi ritrovo ad essere a favore delle storie brevi anziché di quelle lunghe che spesso si perdono in descrizioni superflue facendo perdere il filo del discorso. La tua storia rientra totalmente in quelle storie che considero “brevi ma intense”. Tralascio gli aspetti che ho già menzionato negli altri punti e mi soffermo in particolare sul contrasto che sei riuscita a creare tra le tre sorelle. Solitamente ci si sofferma (o almeno io) sul contrasto tra Narcissa e Bellatrix contro Andromeda, che è il più palese. Tu invece sei andata oltre contrapponendo ogni sorella all’altra, ed è una sfumatura che è stata particolarmente apprezzata. Un altro punto a tuo favore, è l’aver iniziato e concluso con le raccomandazioni delle madri ai figli; in particolare quella di Draco, coglie l’essenza stessa della famiglia Malfoy. Mi sembra di aver detto tutto sulla storia, ma ho apprezzato così tante cose che qualcosa potrebbe essermi sfuggito, ti chiedo perdono e ti faccio i complimenti.
Totale: 35/35
Mai abbastanza - BellaBlack/Black Beauty
Grammatica e stile: 10/10
Cercando di riprendermi dal turbinio di emozioni che mi ha lasciato questa storia, posso dire con estrema certezza che dal punto di vista grammaticale è impeccabile. Ho particolarmente apprezzato anche questa narrazione tra presente e passato dove il passato non è riferito solo a Draco ma anche all’ambiente familiare che lui stesso ha vissuto. È un espediente che non interrompe la storia o la rende pensate, bensì la arricchisce.
Trama: 10/10
Anche in questo caso non posso che darti il massimo. Sia perché (come già accennavo sopra) da un punto di vista logico fila piuttosto bene e senza intoppi, sia perché la tua caratterizzazione dei personaggi è così profonda da lasciarmi di stucco. Parto subito col dire che anche io, nella mia immaginazione, ho sempre trovato Astoria una donna di polso, capace di prendere in mano situazioni ben più grandi di lei e soprattutto la prima ad abbattere una serie di stereotipi e pregiudizi. Accanto alla figura di Astoria ho letteralmente amato come hai pensato e descritto Draco. Di solito viene descritto come un uomo che ha fatto tanti errori, incontra Astoria, si redime e vive il resto della vita felice. Ed è bello pensarla così, io stessa l’ho fatto e lo faccio, ma diciamoci la verità: Draco difficilmente sarebbe disposto a mettere da parte il suo orgoglio per l’amore. La tua è una scelta coraggiosa proprio per la visione che molti hanno di Draco nel post guerra e l’unica cosa che posso fare è complimentarmi e invidiare le tue capacità.
Per quanto riguarda il titolo invoglia parecchio alla lettura, ammetto che, a causa della scarsità di tempo ultimamente, aver dovuto aspettare un po’ di giorni per leggerla è stata una bella sfida.
Utilizzo pacchetto: 5/5
Partiamo con la frase, anche perché è la parte essenziale del pacchetto: è perfetta. Hai costruito una one-shot capace di girare intorno alla storia in modo così naturale che riesce a trasparire in ogni piccolo dettaglio di questo racconto. E traspare in modo delicato, non irruento o che fa storcere il naso. È come se la frase fosse compagna della storia. Anche il raiting e il genere sono stati ampiamente rispettati.
Gradimento personale: 10/10
Credo sia la prima volta che faccio questa cosa: sto iniziando a valutare dall’ultimo punto. E lo faccio per un semplice motivo: questa storia mi ha rapita e sto piangendo non dico come una fontana, ma quasi. È bella nella sua interezza, l’analisi psicologica dei sentimenti che prova Draco è bellissima, profonda e coglie ogni sfumatura, ma la parte finale – quando parla con Scorpius – quella è una mazzata che non mi aspettavo e che mi ha fatto raggelare il sangue nelle vene. È bella perché, nonostante la storia sia inventata e ambientata in un universo inesistente, è densa ed è vera. Tra l’altro il fatto di descrivere le somiglianze tra Scorpius e Draco, ha fatto sì che nella mia testa si generasse un’immagine strana: è come se Draco fosse davanti al sé stesso tredicenne con l’esperienza di un quarantenne. Non so se era l’intento o meno ma ho avuto quell’immagine in testa e dovevo condividerla.
Ho apprezzato davvero tante cose di questa storia, dal riesame della vita di Draco alla descrizione del momento in cui Voldemort gli imprime il Marchio Nero, in cui sei stata davvero eccezionale. Anche il fatto stesso di aver deciso di dare una motivazione alla parolaccia di Daphne, che altrimenti sarebbe risultata (per me) un po’ OOC, è un dettaglio che ho apprezzato.
Adesso torno su ad esaminare gli altri punti, in ogni caso meriti i miei più grandi complimenti.
Totale: 35/35