00 09/02/2021 18:21
Chloé Zhao, 2020



La giovane regista cinese Chloé Zhao che vive in America, dopo l'ottimo “the rider” si ripresenta con un altro ottimo film: “Nomadland”. Passando da un Western atipico ad un altrettanto atipico On the la regista sazia ed appaga l'occhio con gli splendidi panorami dell'Arizona, del Nevada, del Nebraska. L'occhio di chi? Dello spettatore sicuramente si, molto meno quello della protagonista Fern, l'ottima pluridecorata Frances McDormand, che ne pare disinteressata e che ha altro da rimuginare. Deve elaborare un grave lutto, il marito, e vive da nomade di ritorno alla giornata, senza gravi difficoltà economiche, girovagando per i deserti ed accontentandosi di poco. Socializza con altri nomadi di diversa estrazione, che per vari motivi sono diventati tali, una comunità ad assetto variabile, che si incontra e poi si lascia per rincontratasi più in là, senza appuntamenti e date fisse, il rincontro che avverrà è l'unica certezza di questa atipica comunità. Empire è il microscopico villaggio di poche anime del Nevada da dove proviene e dove inevitabilmente ritornerà dopo un percorso che la porta in giro a conoscere persone luoghi; nuovo matrimonio? Non se ne parla, nuove amicizie? Anche si ma meglio rinsaldare le vecchie. È un Film sul disagio sociale? Si ma senza insistere troppo sul tema, lo vedo soprattutto, al di là delle possibili metafore, come un film sulla persona. Leone d'oro 2020.
Voto: 8