Idoli e superstizioni.

L'uomo è idolatra quando assolutizza i bisogni che ha come animale o strane "divinità"(basti pensare a superstizioni,credenze ritualità).Non accettiamo i mali del mondo verso cui ci sentiamo impotenti.Ecco allora che ci creiamo i nostri IDOLI dando valore assoluto a qualunque realtà al di sotto della nostra realtà superiore..Idoli sono:la scienza(che pretende di spiegare tutto),la carriera(prevalere a tutti i costi),la legge,l'ordine pubblico,la giustizia(fine a se stessa),la prestanza e la forza fisica,la salute,la ricchezza,le varie ideologie,la politica il nazionalismo,la considerazione degli altri...sono tutti un universo di valori maligni perché IMPAZZITI e che portano ad una degenerazione spirituale ma anche a tanti mali del mondo (guerre,fame dovuta all'egoismo di molti,catastrofi dovute ad azioni irresponsabili).

La scienza, intesa come *conoscenza* in senso lato, non può essere in se un idolo perché è la negazione di tutti gli idoli.
Si può trasformare in idolo solo se lo scienziato diventa *idolatra di se stesso* affermando in modo esclusivo e arrogante, le proprie idee.

Tutto il resto: Alcune sono +O- delle banali
necessità che devono essere gestite e mediate su tutta la popolazione, compito già solo questo assai impegnativo; ordine pubblico, giustizia istituzionale, (purtroppo piena di cavilli burocratici e scarsa di buon senso) sono delle esigenze tecniche, degli accessori che però non risolvono mai il problema di fondo: lo scarso livello di coscienza media.


La salute è banalmente la base della nostra esistenza, senza questa o ci estingueremmo oppure non saremmo in grado di operare con lucidità; il problema sta nell'atteggiamento ipocondriaco, nelle fobie, in ogni eccesso che partendo da un principio giusto ci porta verso il danno a se stessi e agli altri.

Non esiste la soluzione unica a tutti i problemi, ma esiste un modus operandi che ci permette di trovarla caso per caso: in medius stat virtus