Il temuto caos preannunciato alla vigilia non c'è stato, almeno per ora. Il giorno 1 dell'era post-Brexit - inaugurata allo scoccare sul Big Ben della mezzanotte dell'anno che inizia da Ivanov Shumeykov, primo camionista ad attraversare la Manica sotto il segno dell'addio del Regno Unito al mercato unico e all'unione doganale, a coronamento del percorso avviato dalla vittoria di 'Leave' al referendum del giugno 2016 e poi dal divorzio formale da Bruxelles di fine 2019 - è trascorsa senza code né intoppi gravi.
Ma ritardi e disagi per tir e merci sembrano solo rimandati di qualche giorno, quando il traffico riprenderà a pieno regime; mentre sarà il trascorrere dei mesi a misurare la portata dei contraccolpi più generali per l'isola e per il governo Tory di Boris Johnson: alle prese fin da subito con le rinnovate istanze secessioniste della Scozia e, più marginalmente, con le bizze d'un padre eurofilo che lo imbarazza una volta di più chiedendo la doppia cittadinanza francese.
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