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Apprezzare ciò che si ha....

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    Sara=2091
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    Registrato il: 13/12/2020
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    00 20/12/2020 17:02
    Nel mondo la vera felicità non si raggiunge mai; si desidera sempre qualche cosa fin da piccoli e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Ritengo che per vivere serenamente non è importante desiderare ciò che si ama ma saper amare ciò che si ha ed averne cura.Un altro modo per raggiungere la serenità è creare un buon rapporto personale con gli altri.Questo non è facile perchè ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola dal "gradino" inferiore la reazione al male è la vendetta;tutto finisce lì :vince il più forte,il più furbo (e non è detto che sia chi ha ragione).Se riusciamo,invece,a salire su un "gradino "superiore (quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico per avere lo stesso atteggiamento del Padre,ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi(basti pensare alla frase"Chi non odia il padre e la madre non è degno di me" presente nel Vangelo in cui il termine odiare significa mettere al secondo posto).Amare il nemico quindi non significa tanto abbracciarlo,baciarlo,inchinarsi a lui,non correggerlo quando sbaglia perchè questo atteggiamento risulterebbe un'ipocrisia,ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando il più possibile i torti che ci ha fatto e i suoi difetti,trascurando gli errori,perdonando.Impossibile?Gesù era molto equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale.Far valere i propri diritti,le proprie ragioni non è sbagliato(anche Gesù rivolgendosi ai suoi aguzzini ha chiesto il perchè delle loro percosse).Criticare,sparlare senza la presenza dell'interessato è sbagliato e non serve a nulla ma la correzione paziente di chi sbaglia è cosa giusta :ecco l'equilibrio!Criticare l'assente è solo uno sfogo personale.Correggendo con discrezione si applica giustizia e affetto contemporaneamente.E se la persona è incorreggibile?Pazienza!Abbiamo fatto del nostro meglio!Se facciamo del bene e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia non abbiamo alcun merito spirituale anche i delinquenti sono capaci di fare lo stesso tra di loro.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno ed affrontiamo le provocazioni concedendo anche più di quanto ci è chiesto(A chi ti chiede la tunica dai anche il mantello..)smorziamo ogni contesa,il livello di vita diventa superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose(sole,acqua,aria,cibo) ai giusti e agli ingiusti con la speranza che sempre più ingiusti diventino giusti;tocca agli uomini a fare un uso corretto di questi beni in modo che non ci siano quelli che vivono nell'abbondanza e nello spreco e quelli privati di tutto.
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    Tizianaxxx
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    Registrato il: 28/07/2020
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    10 20/12/2020 19:47
    Mi sembra un po contraddittorio il tuo sermone, dici che Gesù ha detto che chi non odia il padre e la madre non è degno di lui, un Gesù strano direi, poi parli di non correggere gli errori degli altri e due frasi dopo invece si.
    Direi che c'è un po di confusione.
    Hai mai pensato a trovare un equilibrio interiore prima di quello con gli altri?
    Il confronto con gli altri è utile per crescere, se parti già che sei un gradino sopra, bimba mia parti già con il piede sbagliato.
    Aiutare gli altri si, ma non perché presuntuosamente pensi non siano sulla retta via, che ne sai te di ciò che meglio è per loro? Ognuno sceglie il proprio destino da sé, condivide per un attimo il proprio cammino con altri perché evidentemente in quel momento ha bisogno di questa esperienza,ma non cambiargliela, le esperienze si condividono non si impongono alle persone. E poi ognuno ha la propria idea di come è fatto l'universo che non necessariamente è uguale alla tua.
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    Sara=2091
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    Registrato il: 13/12/2020
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    Età: 33
    Sesso: Maschile
    00 27/12/2020 18:42
    Alcune precisazioni.
    Se talvolta le affermazioni di Gesù possono sembrare contraddittorie dipende dalle persone a cui sono rivolte in un determinato contesto.Ai discepoli che lo seguivano nella vita itinerante era richiesto di più (la rinuncia dei beni materiali,degli affetti,di tutto ciò che avrebbe intralciato la proclamazione del nuovo annuncio).Al popolo normale che ascoltava era richiesto l'amore verso Dio e l'altruismo nei confronti del prossimo.Le rinunce erano solo in funzione di queste due richieste:Dio doveva venire al primo posto ma non si doveva il mantenimento e il benessere dei propri cari.
    Il fatto della correzione non è un voler essere superiore o avere ragione;un padre che corregge(o meglio consiglia)il figlio che si mette nei guai non vuole togliergli la libertà ma aiutarlo a vivere meglio e questo è amore. Il DISINTERESSE sarebbe più GRAVE!Del resto anche tu hai corretto me ma apprezzo il tuo interesse!Ciao.
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    Number-6
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    00 27/12/2020 22:02
    Il "Padre" può tranquillamente amare il nemico perché tanto Egli esiste nella sua dimensione imperscrutabile dove nessuno può causargli nocumento; Gesù invece ha condiviso la nostra condizione MA non completamente: sapeva che dopo la tortura sarebbe resuscitato, certo il dolore della crocifissione non è di poco conto ma di fatto aveva comunque una via di uscita e una prospettiva.

    Inoltre a quale Dio ci riferiamo: quello del nuovo testamento è un Dio raccontato da Gesù, mai sperimentato direttamente.
    Quello della Bibbia 1.0 ...
    Il dio crudele dell'ira, della gelosia, della guerra e della vendetta... Sperimentate sulla propria pelle dalle genti che *non lo hanno riconosciuto come esclusivo* ma gli hanno preferito altri dei, di solito meno aggressivi.
    [Modificato da Number-6 31/12/2020 19:47]
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    ninmah62
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    Post: 993
    Registrato il: 05/01/2006
    Registrato il: 25/11/2008
    Città: UDINE
    Età: 62
    Sesso: Femminile
    Amministratore
    00 30/12/2020 14:17
    Il bene e il male il buono ed il cattivo sono qualità dettate dal senso della morale che la chiesa ha professato in modo INCOERENTE nei secoli. Giustizia ed ingiustizia sono basate su regole umane e non divine .
    Evita di tirare in ballo Gesù e dio e parliamo di senso della morale come argomento di discussione al di là delle religioni nel rispetto di chi come te crede di chi crede in altro e di chi non crede affatto. Affronta gli argomenti dei tuoi post in modo diverso perché potrebbero risultare in linea con i temi trattati dal forum, magari nella cartella ad hoc.
    Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!