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Eroi tragici nel mondo magico - Contest

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    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:33
    Discorso pre pubblicazione valutazioni

    Buonasera a tutte e a tutti! Sono quasi sul filo del rasoio, ma eccomi qua, a consegnare le valutazioni per questo contest. Prima di iniziare, vi mostro la scaletta che ho utilizzato per il parametro grammatica e stile.
    0.02 → errori di distrazione
    0.10 → per gli errori meno gravi a livello di punteggiatura
    0.50 → errori generalmente gravi di grammatica e punteggiatura
    1.00 → errori MOLTO gravi di grammatica (esempio: congiuntivo al posto del condizionale)
    2.00 → quando l’errore di grammatica e la discordanza delle proposizioni, va a inficiare la comprensione della frase.
    A riguardo, devo fare un appunto: per le storie più lunghe (in questo caso solo una era veramente lunga, quella di GaiaBessie) ho dimezzato i voti. Perché non mi sembrava giusto valutare una storia di 8000 parole con lo stesso parametro di una di 500.
    Inoltre, ci tengo a specificare con quale criterio ho valutato l’originalità e il gradimento personale.
    Il gradimento personale, che probabilmente nei prossimi contest eliminerò, è stato puramente personale. In alcune valutazioni ho aggiunto delle motivazioni di contorno, ma di fatto è l’unico fattore che ho usato in maniera puramente soggettiva e che non mi sento sempre di giustificare.
    L’originalità, invece, è stato un altro parametro ostico. Ho cercato di essere obiettiva nell’individuare ciò che era originale e cosa no nelle vostre storie, aggiungendo una postilla: ho anche considerato in parte come è stata rivisitata la tragedia in questione.

    Infine, ricordo i premi che ci sono in palio:
    Primo classificato: 3 recensioni
    Secondo classificato: 2 recensioni
    Primo classificato: 1 recensione

    Miglior eroe tragico, al personaggio che più è credibile nei panni dell’eroe corrispondente della tragedia: 1 recensione
    Miglior pathos, alla storia che ricalca in miglior modo lo stile patetico e tragico tipico del mondo greco: 1 recensione

    Siete stati tutti bravi, mi avete proposto storie davvero interessanti e ve ne sono grata! Ora bando alle ciance, e vediamo le valutazioni! E, alla fine, potete e dovete commentate! Mi raccomando, ricordatevi di dirmi se volete o meno la valutazione come recensione.


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    matiscrivo
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    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:36
    Quinto classificato

    Segreti di famiglia – Dromesauro394


     


    Grammatica e stile: 7/10 

    «Sì. Sono passato a vedere Teddy. Gli ho portato una scopa giocattolo per fare qualche tiro a Quiddictch e…» → Quidditch - 0.02
    Aveva visto altre volte la prossimità della luna piena, fargli quell’effetto, ma mai così. → dopo “piena” non ci va la virgola, -0.5
    «Remus sei sicuro che va tutto bene.» → La forma corretta è «Remus, sei sicuro che vada tutto bene?» - 0.1 per la virgola dopo il vocativo, - 0.1 per il punto al posto del punto di domanda. Ho pensato molto se penalizzarti per il verbo, che per me era meglio metterlo al congiuntivo, ma alla fine ho deciso di non farlo perché essendo un dialogo (e a parlare è Harry) ci può stare che il tono abbia assunto carattere più colloquiale.

    Trovò Luoin davanti a un piatto intonso → Lupin, errore di distrazione – 0.02

    Parole purtroppo, nel suo cuore non riusciva ad accettare di ricevere una simile maledizione e perciò,  quando → spazio superfluo dopo la virgola – 0.02
    era troppo tardi» singhiozzò Lupin «Ha → era troppo tardi» singhiozzò Lupin. «Ha – 0.10, manca il punto prima della maiuscola nel discorso diretto.
    Harry doveva aver alzato troppo la voce. Una piccola figura apparve sulla porta. Teddy  si → spazio superfluo dopo “Teddy” – 0.02
    Tralasciando alcuni refusi, alcuni proprio di distrazione, non ho trovato problemi così pesanti a livello di grammatica nella tua storia. La parte che mi ha messo più in difficoltà è la parte dello stile.  
    Prima di tutto, i dialoghi: quando si sceglie un format per i dialoghi bisogna mantenerlo. Può essere le virgolette in alto, come il dialogo basso, basta che rimanga lo stesso per tutta la narrazione e per tutta la storia. Quando ho visto il tuo primo cambio di stile (da «» a “”), ho pensato fosse semplicemente una svista, una dimenticanza. Ma poi, leggendo, mi sono resa conto che è un problema che si ripropone per tutta l’OS. Cambi continuamente format e, in alcuni casi, mischi anche le due. C’è un dialogo in particolare in cui inizi con “ e finisci con ».

    Questo chiaramente rende la lettura molto discontinua e confusionaria, oltre a essere effettivamente un errore.

    Inoltre, sempre riguardo ai dialoghi, ce n’è uno che non mi convince del tutto, perché lo trovo troppo lungo. E, nel momento in cui si va a capo in un discorso diretto, sia meglio chiudere la virgoletta prima di andare a capo. Il dialogo di cui sto parlando è il dialogo che inizia così: «Lo pensavo anch’io. Ma mi sono imbattuto in un’antica magia. Una magia in grado di spezzare la mia maledizione, liberarmi della mia natura di mannaro….
    Il discorso di Remus, infatti, finisce solo dopo che dice che si era rassegnato a passare l’ultimo ciclo lunare con moglie e figlio, e il fatto che sia così lungo senza mai chiudere le virgolette, ha reso più pesante la lettura.
    Quindi, in generale, non posso dire che sia uno stile proprio pulito, non per una tua incapacità nello scrivere (non lo sto insinuando minimamente, a scanso di equivoci) ma credo più che altro per una disattenzione generale. Mi dà la sensazione di una stesura frammentaria, iniziata – interrotta – e poi ripresa, ma mai curata alla fine e rimaneggiata. Infatti, a mio parere, certe sviste ripetute come il cambio di virgolette poteva benissimo essere evitato!

    IC dei personaggi: 4.5/5


    Allora, per questo parametro posso dirmi complessivamente soddisfatta. Infatti, leggendo la tua storia, ho ritrovato Harry e Remus nelle loro caratterizzazioni e nelle loro interazioni. Ma andiamo con ordine. Remus addolorato, divorato dai sensi di colpa, è lo stesso che abbiamo rivisto durante la saga, che si vergogna di quello che è e ha paura – una paura concreta – di essere la rovina delle persone che ama. Harry, dall’altro

    canto, è avventato, impulsivo, che quando non riceve le risposte che pensa di meritare si scalda. Non c’è niente di diverso rispetto al confronto Harry/Remus che vediamo a Grimmauld Place nei Doni della Morte, e questo l’ho apprezzato veramente molto!

    Anche che Harry, nel finale, prenda il posto di Dora nonostante abbia detto qualcosa di opposto alla famigliola, l’ho trovato molto credibile. Come è credibile Tonks che si sacrifica per il marito.
    L’unica nota stonata, a mio parere, è l’approfondimento. Mi spiego: Remus parla tanto, spiega anche con monologhi la situazione, mi sarebbe piaciuto vedere un gioco di detto/non detto a livello di dialogo (dato che Remus è abbastanza schivo, nella saga), e magari un’introspezione più profonda del personaggio, dato il dolore che lo stava attanagliando. E allo stesso modo, magari mostrando il processo in cui diventava lupo mannaro, mi sarebbe piaciuto vedere il gesto di Harry compiuto, in modo da metterlo in luce nella sua decisione sofferta.
    Però posso dire di essere contenta del lavoro che hai fatto a livello di IC!


    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 11/15

    Il tema di per sé che hai scelto di trattare è molto adatto con ciò che riguarda la tragedia di Alcesti, essendone anche una re-interpretazione. Quello che posso dire, però, è che ciò che mi sarebbe piaciuto vedere su carta è ciò che nella tragedia suscita sentimenti sconvolgenti, il pathos travolgente, o anche una solennità austera tipica dei movimenti e delle movenze teatrali. Con questo non intendo che voi avreste dovuto scrivere un copione teatrale, ma che mi sarebbe piaciuto percepire forti e chiari questi elementi, che nella tua storia sono sì presenti in quanto legati alla trama, ma non voluti grazie a giochi di parole, o a scene forti, dure e tragiche. Quindi, non posso dire che non vi è coerenza con il tema, anzi, ma a fine lettura mi rimane un po’ l’amaro in bocca perché mi sarebbe piaciuto vedere di più. Per esempio, mi sarebbe piaciuto vedere in atto il rituale di trasformazione e scambio per diventare lupo mannaro, se non di Harry, magari di Tonks. In secondo luogo, il pacchetto Alcesti richiedeva questo elemento: Alcesti che si sacrifica per salvare il marito, che sicuramente c’è, dato che il sacrificio di Tonks è perno fondamentale della storia, ma non vediamo la sofferenza della donna, solo di chi la circonda. Questo non è specificatamente un errore, ma aggiungendo questo elemento manchevole, secondo me, potevi conferire alla storia una completezza e un’attinenza al tema del tutto consono e soddisfacente.

    Originalità: 5/5

    In questo parametro analizzo, per avere qualcosa di concreto tra le mani e non giudicare in modo fumoso e soggettivo, se la chiave in cui il mito è stata rivisitata sia particolarmente originale o meno. E su questo, devo veramente farti i complimenti. Sì, ogni personaggio che abbiamo davanti corrisponde a qualcuno nel mito: Tonks è Alcesti, Lupin è Admeto e Harry è Eracle, c’è il sacrificio, Tonks perde perfino la voce per tre giorni. Ma non hai trattato specificatamente il tema della morte, ma qualcosa di diverso è più inerente al mondo magico: diventare un lupo mannaro e il cruccio che fa soffrire Remus. Questo, secondo me, è l’elemento più originale di tutta la storia, insieme a un paio di altre cose che ora ti elenco. Prima di tutto, ho amato che Harry dica ai Tonks/Lupin di aver risolto la questione utilizzando la bacchetta di Sanbuco, l’ho trovato sensato, originale, una scusa perfetta da appioppare ai due. Ma lì per lì ero: ma come, ha risolto tutto così? Ma poi, con il finale, mi hai stupita ulteriormente. Certo che non è finito tutto così, Harry ha dovuto sacrificarsi! Questa è la terza nota originalissima che ho trovato, perché in effetti nel mito Eracle non deve “pagare pegno” per star salvando Alcesti – o almeno, non nella versione tragica di Euripide a cui mi affido, non conosco poi tutte le altre variazioni del mito.
    Secondo me sei riuscito a cogliere totalmente questo parametro, bravo!

    Gradimento personale: 3.5/5
    Sono molto combattuta con questa storia. La trama, l’idea, mi è piaciuta molto. Ma la resa, la realizzazione, secondo me poteva essere migliore, dando uno slancio totale al racconto che hai deciso di portare. Quindi, quello che posso dirti, dato che hai idee interessanti e originali, cura più lo stile, approfondisci di più ciò che introduci, e avrai risultati non solo buoni, ma proprio ottimi.

    Totale: 31/40


    [Modificato da matiscrivo 25/04/2021 21:37]
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    matiscrivo
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    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:38
    Quarto classificato

     


    La rivincita dei mediocri – dirkfelpy89

    Grammatica e stile: 7.42/10

    Ho trovato qualche errorino, che ora ti segnalo. Alcuni puramente di distrazione, altri un po’ più gravi.

    più tranquillo, rassicurante, moderato rispetto a quell esaltato che aveva sbattuto suo figlio in carcere. Quell’esaltato -0.5
    'Non è vero, Sono solo calunnie di Silente che in realtà ambisce al mio posto. Harry Potter poi, non ne parliamo! Un pazzo, ecco cos'è!
    Qua stavi riportando i pensieri di Cornelius tra virgolette, ma non hai chiuso le virgolette! -0.02
    Faccio evanescere le pozione e poi torno in salotto. la pozione -0.02
    “O Morte, Morte, vieni a guardarmi, ora; ma anche laggiù sarò con te e potrò continuare a parlarti. Invece a te, fulgore di questo giorno splendente, e a te, Sole che avanzi sul tuo carro, voglio rivolgere il mio saluto: per l’ultima volta, certo, e mai più di nuovo per l’avvenire.
    Le virgolette qua non sono chiuse, credo sempre per distrazione -0.02
    Rientrare in quell'ufficio fu un’ulteriore strazio per Margaret. Un ulteriore strazio -0.5
    vedere seduto un’altro uomo. Un altro uomo -0.5
    Del resto avrò tutta l'eternità nità per farlo. tutta l’eternità -0.02

    Purtroppo questi errori di distrazione vanno a inficiare anche nello stile, che involontariamente risulta trascurato, segno di sbadataggine più che altro. Però, oltre a questo, ho pochi altri appunti da segnalarti.
    Per esempio, l’uso di un termine non mi ha convinto del tutto:
    "Cara, è una bella giornata oggi... ho deciso che andrò a fare una giratina per il bosco, se non ti dispiace!” annuncio, con una falsissima voce acuta.
    Per me il termine “giratina” non funziona del tutto. Potresti cambiarlo in “giro”, oppure scrivere direttamente una “giratina nel bosco” che secondo me suona leggermente meglio. Ma alla fine queste sono pure scelte lessicali.
    Del resto avrò tutta l'eternità nità per farlo. Nel frattempo continuerò ad osservarli, da qui.
    Dopo i connettivi testuali “Del resto” e “Nel frattempo” io avrei aggiunto una virgola. “Del resto, avrò tutta l’eternità per farlo.”
    Il tono è semplice, fluido, si può dire che la tua storia si legge e si legge bene. Ho trovato azzeccata la scelta della narrazione al passato e soprattutto ho apprezzato come, nello spaccato finale, il tempo verbale cambia per dare come uno sguardo a Cornelius nell’aldilà che guarda il presente, guarda i suoi cari e i suoi nemici piangerlo proprio in quell’esatto istante.


    IC dei personaggi: 4.5/5

    Abbiamo diversi personaggi da considerare in questo parametro, primo tra tutti Cornelius Caramell. La scelta dell’ex Ministro è risultata veramente molto interessante, anche perché primo acchito non riesco a fare un vero parallelismo (caratteriale) tra lui e Aiace. Ti spiego: per me Aiace è iroso, coraggioso, il suicidio nel suo caso lo vedo come un non avere paura della morte, è valoroso. Cornelius invece per me è più un “Don Abbondio”, un vigliacco che segue la sua morale distorta, per proteggere prima di tutto la propria pelle. E qui, nella tua storia, ho trovato molto credibile la tua versione di lui, ho ritrovato questa vigliaccheria. Perché anche nel dolore, il senso di colpa per le sue gesta è minimo, è molto più risonante la vergogna, il fatto di aver perso la poltrona, di essere lo “zimbello” di tutti i Ministri della Magia. Forse ciò che mi stona effettivamente è il suicidio. Mi spiego: trovo molto credibile che lui voglia farlo per vedere come le persone lo piangeranno, che lo voglia fare per una sorta di bisogno di essere di nuovo visto dal mondo magico, ma secondo me sarebbe stato più IC se lui avesse progettato di farlo, e poi non ne avesse avuto il coraggio. So che a livello di trama, e per le richieste del contest ti è stato più congeniale portarlo al suicidio e lo comprendo! Ma ci tenevo a spiegarti la mia opinione in merito.
    Dalla parte opposta abbiamo Kingsley. Anche qui, sono molto contenta della resa! L’ho trovato molto credibile, sia nella preoccupazione di fare la cosa giusta, ma sia anche nella correttezza che ha dimostrato. Ho rivisto molto il Kingsley che abbiamo conosciuto negli ultimi libri della saga!

    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 12/15

    Prendendo a sé il primo capitolo, prima di leggere il secondo, ho storto un po’ il naso per paura che tu fossi andato fuoritema. Infatti, se si legge solo la morte di Cornelius, il mito non è stato ripreso se non per il suicidio. Ma poi, andando avanti nella lettura, sono stata contenta di ritrovare, tra tutti gli argomenti presenti nella tragedia di Sofocle, quello più inaspettato: il dubbio se dare sepoltura o meno ad Aiace, e in questo caso se dare sepoltura o meno a Caramell. Secondo me questa scelta è stata molto interessante, e ti ha portato a rispettare il pacchetto in un modo veramente interessante, accattivante, ma soprattutto azzeccato! Non credo la Rowling abbia pensato a un cimitero dove sono sepolti tutti i Ministri della Magia, ma l’ho trovato credibile perché chiedersi “Merita di essere sepolto lì o no?” è un dilemma morale molto forte!
    Ci sono due cose, però, in questo parametro che non mi convinco del tutto. Non ti era obbligatorio inserire la citazione, ma il modo in cui l’hai inserita secondo me è risultato un po’ forzato, un po’ buttato tanto per. La seconda cosa, segue subito dopo: L’avevo letto su un vecchio libro babbano. Un po’ melodrammatico, forse, ma sicuramente di effetto.
    Non fraintendermi, trovo il tutto estremamente credibile con il personaggio di Cornelius, ma secondo me qua e in altri punti si cade un po’ nella “parodia”. Mi ha fatto quasi ridere questa melodrammacità di Caramell, questo dolore esagerato, questa convinzione di essere stato folle (cosa che secondo me non è stato, non era folle nel non credere nel ritorno di Voldemort, solo cieco per i suoi meri interessi), rischiano di trasformare la tragicità del mito in parodia. E questo di per sé non sarebbe affatto un male, ma rischia di snaturare quella che era la richiesta primaria del contest, il cui fulcro era il pathos e la tragicità.

    Originalità: 4.5/5

    Ci sono molti elementi originali: prima di tutto la scelta in sé di esplorare l’anima di Cornelius Caramell. Non è un personaggio così calcolato nel mondo delle fanfiction, e secondo me è stato un azzardo che va premiato! Inoltre, ho apprezzato anche il background che gli hai dato: il fatto che non avesse altre qualità se non essere un buon politico, la scelta della moglie, il figlio Charlie che lo odia per come si è comportato. Tra le varie cose originali che mi sento di premiare è sicuramente la fine! Infatti, quello stacco finale in cui il protagonista dall’alto (o dal basso?) guarda il suo funerale, l’ho trovata inaspettata ma perfetta nel contesto. Il tono è quello che lui ha sempre mantenuto, cinico e a tratti ironico, e la frase finale è proprio una chicca, secondo me! Ed è originale anche aver scelto di riportare il dibattito sulla sepoltura!
    Il mezzo punto in meno è nuovamente legato alla questione di prima: la reinterpretazione del mito è sì ben presente nel secondo capitolo, ma ho trovato un po’ forzato il paragone follia di Aiace/follia di Cornelius, come ti ho detto nel parametro precedente.

    Gradimento personale: 4.5/5

    Allora, che dire! La tua storia è stata una sorpresa, l’ho apprezzata molto, dal titolo alla vicenda narrata. Ci sono alcune sbavature che non me l’hanno fatta amare in toto, ma posso dire che è stata una lettura più che piacevole.

    Totale: 32.92/40


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    matiscrivo
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    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:39
    Terzo classificato

    Neri gli occhi – GaiaBessie
    Premio per il “Miglior Pathos”

    Grammatica e stile: 7.63/10

    “Sposa Rodolphus perché sua madre ha detto di no: e Druella non s’è nemmeno presentata a quel matrimonio poco candido, senza i bioccoli che le ha donato sua figlia Narcissa alla festa di fidanzamento di Lucius Malfoy. Ma, e anche questa è la cruda verità, senza la bruciatura sull’arazzo che ha causato Andromeda, che pure era la sua figlia preferita, la primogenita, l’erede.”
    Prima di tutto, non c’è concordanza tra i verbi “sposa” e “presentata”. Perché dovrebbe essere “Druella non si presenta”, dato che “sposa” è al presente.
    Nella seconda frase, dal “Ma” in poi non c’è un verbo reggente! Quindi si perde totalmente la frase, lasciando il lettore un po’ con il fiato sospeso. Inoltre, “non s’è presenta senza”, implicherebbe un “si è presentata con”. E da qui iniziano i dubbi riguardo a questa frase. Non capisco molto il senso del nominare la bruciatura sull’arazzo. Provo a spiegarmi meglio: non trovo la correlazione tra il non presentarsi di Druella e il fatto che Andromeda è stata diseredata; capisco il “senza i bioccoli”, perché il matrimonio di Bellatrix era privo di qualcosa che aveva quello di Narcissa. Ma, seguendo il filo logico, allora se era privo di bioccoli, nella parte successiva il matrimonio è privo della bruciatura, e per questo non ha partecipato? Oppure, sì il matrimonio di Bellatrix è privo di purezza, ma almeno non ha causato una bruciatura come quello di Andromeda? Credo che la resa stilistica e grammaticale della frase faccia perdere il senso complessivo di ciò che volevi dire. -1

    “Il colore delle prostitute, ha sibilato scandalizzata sua madre, nel vederle.” Non credo sia corretto l’uso della virgola, perché così sembra che la frase “ha sibilato scandalizzata sua madre” sia un inciso, che separa la frase principale. Ma a quel punto la frase principale dovrebbe essere “Il colore delle prostitute nel vederle”. Quindi penso che la resa giusta sia: Il colore delle prostitute, ha sibilato scandalizzata sua madre nel vederle. -0.05
    “Generato, ma anche creato, e fatto della stessa sostanza di un uomo che, padre, non lo sarà mai.” Io capisco che tu volessi sottolineare la parola padre per inciso, ma non avendo mai citato la parola padre, finisci per commettere un errore. Se tu avessi scritto Generato, ma anche creato, e fatto della stessa sostanza di un padre che, padre, non lo sarà mai, sarebbe andato bene. Così, mettendo la parola padre per inciso, significa che per il senso della frase principale si possa omettere, ma così non è. -0.05
    «Un’affare tra donne, tra madri. Potrai capirla meglio di chiunque altro, non trovi?». Un affare -0.25
    “Perché Alastor Moddy e la sua squadra li osservano” errore di distrazione, “Moody”. -0.01
    “avvolto in un lembo di tessuto rossosangue, il martirio di un essere che non ha vissuto abbastanza per respirare la sua prima aria.” Credo che, scrivendo tutto unito rossosangue, tu volessi sottolineare come quel tessuto avesse quella specifica gradazione di rosso. Ma, comunque, rossosangue tutto unito è scorretto, mi limiterei a scrivere rosso sangue staccato, e magari a mettere in corsivo “sangue”, per accentuare. Se, invece, vuoi comunque dar vita a un neologismo, ti direi di scrivere rosso-sangue con il trattino. -0.01

    Per quanto riguarda lo stile, subito ti dico cosa ne penso, ma prima di tutto voglio segnalarti questa frase, che a livello stilistico non mi ha convinto molto:

    "Alice Longbottom si contorce sotto il peso delle sue Cruciatus ma, nonostante tutto, non si scioglie sotto il peso di quelle lacrime che le incrinano l’iride lignea. Eppure provengono dalla sede dell’anima purissima, dovrebbe esser facile permetterle di disciogliersi in un miscuglio insensato d’acqua salina ma lei, Alice, non lo fa mai."

    Hai mantenuto il tono ridondante e pieno che vediamo per tutta la storia, come vediamo in seguito, ma qui mi sembra un po’ forzato, perché per dire una cosa apparentemente semplice, trovo complicanza. Ti dico la mia interpretazione: le lacrime provengono dalla sede dell’anima purissima (che è la mente? Non lo so) e quindi, dato che la sede è purissima, dovrebbe essere facile sciogliersi in pianto, ma non lo fa. Però, ecco, per me la frase risulta troppo carica e macchinosa, a livello di comprensione!
    Comunque, tralasciando questo, lo stile da te adottato risulta essere consono per tutta la narrazione. Ci sono degli elementi che mi sono piaciuti davvero molto: l’uso della L maiuscola in “Lui”, quando si parla di Voldemort, il ripetersi dei bioccoli, che bianchi si contrappongono al nero di Bellatrix e soprattutto, ho apprezzato questo ripetere in un crescendo il “Generato e non creato”. Questi sono i tre elementi che più hanno saputo coniugare un buono stile con la trama, con i personaggi, in un procedere armonico.
    Un peccato che, purtroppo, data la lunghezza della storia, questo stile caricato, tragico e aulico si sia scontrato con periodi macchinosi o poco comprensibili (i due che ti ho segnalato).

    IC dei personaggi: 5/5

    Devo farti davvero i miei complimenti per questo parametro. Bellatrix è… Bellatrix. È proprio lei, il personaggio d’inchiostro nero di cui abbiamo letto nella saga. Ho amato questo venerare Voldemort come se fosse una divinità intoccabile, imperturbabile. Ho trovata azzeccata la proposta inedita di vedere Bellatrix che sposa Rodolphus NON per volere dei genitori, ma per il volere del suo Signore, di Voldemort. Ho trovato anche molto funzionale per dipingere il personaggio questa sua mania del vino, questo suo essere caratterizzata da una follia sempre ubriaca, sempre macchiata di rosso (del vino, delle rose, del sangue) e di nero. Rosso perché non è pura, nera perché incarna tutto ciò che c’è di male.
    L’ho sentita molto vivida in ogni dialogo, in ogni risatina isterica, in ogni frase velenosa, in quella remissività che concede solo a Voldemort, perché con tutti (anche con suo marito) tira fuori gli artigli. Ma non l’ammazza perché Voldemort non vuole.
    A proposito del Signore Oscuro: è credibile tanto quanto Bellatrix. Infatti, come a molti, la relazione di Bellatrix e Voldemort in TCC m’ha fatto storcere il naso. Ma questa tua proposta, la trovo molto funzionante. Voldemort non si riproduce per impulsi sessuali (troppo umani) ma solo come piano B, se gli horcrux non funzionassero, come sangue del suo sangue che può farlo rivivere un giorno. Voldemort, d’altro canto, a maggior ragione dopo la morte di James e Lily Potter sa di non essere così imbattile, quindi è comprensibile che voglia tutelarsi in tutti i modi.
    Poi ci sono altri personaggi, che ballano intorno a Voldemort e a Bellatrix. Rodolphus è praticamente un OC, non posso analizzarlo in ottica dell’IC, ma posso dire che è un personaggio tridimensionale, non piatto nel suo quasi-odio per la moglie che lo tiene in pugno.
    E poi c’è Narcissa, che non si può definire il personaggio principale di questa vicenda, ma che riesce a spiccare nel suo candore, nell’essere una madre vera, una donna devota al proprio marito, nell’essere tutto quello che Bellatrix non è.
    Infine, ci tengo a dire che non è facile muovere questi personaggi in una vicenda, personaggi di cui sappiamo la storia ma con cui difficilmente entriamo in empatia. Li hai mossi bene, in modo credibile!

    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 14/15

    Per quanto riguarda la tragicità e il pathos, sono contenta che tu abbia proposto questa storia per questo contest. La tua storia trasuda di pathos, proprio per lo stile complesso che hai scelto. Ma non solo per quello, anche e soprattutto per la trama in sé: Bellatrix è crudele nel suo desiderio, nel suo odio, nella sua rabbia. Bellatrix catalizza tutta l’attenzione di questa storia e non fa altro che dire cose, commettere cose, che non possono non rientrare nell’ambito “tragico”. È crudele come lo è Medea in Euripide.
    Come dicevo, anche lo stile è stato congeniale. Uno stile alto, soprattutto quando ci si concentra sul rapporto con il Voldemort, a cui ci si riferisce sempre come una divinità. Questo è congeniale anche se si pensa al rapporto che nei miti/nella tragedia si aveva con le divinità, anche se non proprio specificatamente nel mito di Medea.
    Per quanto riguarda il pacchetto, invece, da una parte penso tu abbia fatto un ottimo lavoro nel reinterpretare il mito (che analizzerò poi nel parametro originalità), dall’altra in questo excursus della vita di Bellatrix, si è perso un po’ il carattere fondamentale: infanticidio per vendicarsi del marito.
    L’infanticidio c’è, anche doppio in un certo senso, ma sembra solo una parte della vita di Bellatrix, di devozione al signore oscuro, di odio per un marito che non ha voluto, e non il fulcro centrale della storia. Il vendicarsi del marito lo rivedo nell’uccisione di Nott, che però non è più un infante, è un giovane adulto che combatte per la propria vita. Non penso assolutamente che tu sia andata fuori tema, ma forse avrei messo degli accenni in più sull’infanticidio come espressio della vendetta sadica di Bellatrix.
    Invece, ottimo l’uso della citazione, dato che “Soffro, lo capite che soffro?” è ripetuto e ripreso per tutta la storia.

    Originalità: 5/5

    Tutte le intuizioni che ho citato nei parametri precedenti sono state molto, molto originali. Non mi ripeterò, quindi mi limito a mettere in luce un aspetto che ho precedentemente tralasciato. È veramente integrante il modo in cui ha interpretato la tragedia Euripidea, soprattutto per la concordanza Rodolphus/Giasone. Infatti il primo infanticidio, che vediamo declinato in un aborto volontario, è del figlio di Voldemort e NON è per vendetta. È per salvaguardiare il suo Oscuro Signore, per evitare che il bimbo che è in grembo venga allevato da qualcun altro, o ucciso da qualcun altro, senza farlo diventare un’arma come Voldemort voleva. Voldemort qui, non è Giasone, anche se è padre del figlio che Bellatrix ha in grembo. L’infanticidio per vendetta, in realtà, è di un figlio non suo, di un figlio bastardo che non ha colpe se non d’avere come padre Rodolphus Lestrange. Non è nemmeno un infante, Theodore Nott, e forse proprio per questo è ancora più originale.

    Gradimento personale: 5/5

    Questa storia m’è piaciuta moltissimo, perché mi ha dato modo di riscoprire di un lato di TCC che non avevo per niente apprezzato, e mi ha fatto quasi empatizzare con il lato oscuro della saga. Nota di merito per il titolo: bellissimo!

    Totale: 36.63/40
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    matiscrivo
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    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:40
    Secondo classificato
    Dannato figliol prodigo – Freya_Melyor

    Grammatica e stile: 9.9/10

    La grammatica è impeccabile, non ho trovato nessun errore o svista.
    A livello di stile, c’è una frase che non mi ha convinta del tutto.
    «Questa volta sarà normale». Lo sputò con astio, sibilandolo quasi.
    Secondo me si perde un po’ il complemento oggetto della frase, che immagino sia “normale”, che lo sottolinei anche in corsivo. Io, personalmente, non avrei messo il punto dopo il discorso diretto, così lo sputare sarebbe stato collegato direttamente a quella parola finale. Oppure, alternativamente, non avrei messo “normale” in corsivo, ma lo avrei ripetuto dopo il punto. Normale, lo sputò con astio, sibilandolo quasi. Ma è davvero un’inezia.
    Per il resto ho trovato lo stile molto adeguato, adatto, carico sì (per le richieste del contest), ma con dei termini semplici, che descrivono molto terra terra la situazione senza romanticizzarla.
    Coerente e corretta anche la suddivisione grafica, mettendo uno stacco tra ciò che succede e il racconto del passato, in cui Eileen ripercorre la sua storia sofferta con Tobias e l’amore che ha deposto in Severus. Dà l’idea di continuità, come uno stacco necessario per spiegare, ma poi ritorno brusco e duro al presente.
    Mi è piaciuta anche quell’impennata di tensione quando ripeti “Quel figlio” verso la fine, prima della citazione riportata in corsivo. Rappresenta secondo me il momento più denso e carico della storia, anche più del momento della violenza, anche più del momento in cui lei beve la pozione, è veramente il picco perché lei senza remore, già lo definisce figlio. Anche se era a malapena un ammasso di cellule, quel ripetersi di figlio lo sottolinea, non ho potuto far altro che apprezzare!

    IC dei personaggi: 5/5

    Allora. Su questo punto dobbiamo fare una sorta di riflessione. Si può parlare di IC di Eileen e Tobias? Sono due personaggi che vediamo accennati, a malapena tratteggiati, che sono serviti alla Rowling per dare un contorno al passato turbolento di Severus Piton. Eppure, è canonico nel suo mondo che Tobias fosse un uomo violento, e che la moglie ci è rimasta insieme, proteggendo il figlio. Non è facile quindi, dare una caratterizzazione coerente con il canon avendo così poche informazioni. Quindi ho apprezzato il dettaglio di Tobias che è violento anche perché non accetta la magia della moglie, ho apprezzato particolarmente il suo essere stolto nella sua ignoranza; si fa muovere dal bisogno di avere un figlio non normale, è violento senza nessuna giustificazione ed è il classico “marito-padrone” di cui – purtroppo – si sente anche fin troppo parlare. L’ho trovato realistico, ecco, credibile nelle sue comparse e nel racconto di Eileen. Anche Eileen l’ho trovata ben caratterizzata nel suo dolore, nel modo in cui ha preso e lasciato tutto per andare nel mondo babbano (tra l’altro, estremamente coerente con il mito, ma questo ci arriveremo).
    Quindi mi è piaciuto il modo in cui hai preso questi personaggi, così marginali, e hai dato loro uno spessore, una caratterizzazione ben riuscita!

    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 15/15

    Sono contenta che tu abbia partecipato al contest con questa storia, perché credo che tu sia riuscita a cogliere in toto il senso del contest. Infatti, hai giocato molto con lo stile per raggiungere quel tono di drammacità e pathos che mi aspettavo dalle vostre storie. A maggior ragione sulla scena non-con, su cui ero dubbiosa inizialmente perché faccio fatica a leggerle, ma all’interno del contesto è stata così densa di dolore, sofferenza, tragicità, che rispetta totalmente il tema da me proposto.
    Ti riporto un passo in cui m’è sembrato proprio di essere in una tragedia greca, quando Eileen comincia a parlare del passato, dell’inizio della storia di lei e Tobias:
    Rinunciai a tutto per lui, per seguirlo in questo mondo piatto e incolore, inquinato e maleodorante¹. Tradii il padre, la madre e il fratello col quale condividevo il sangue, consapevole delle conseguenze cui sarei andata incontro. Ma lo volevo, volevo quel babbano che m'aveva rubato il cuore, credendo che nulla più avrebbe avuto importanza se non fossi stata al suo fianco.
    E qui mi ricollego anche all’uso del pacchetto. Hai scelto Medea, e non ti sei limitata a riportare l’infanticidio, ma hai riportato anche ciò che contraddistingue il passato dell’eroina greca. Infatti, come forse ben sai, Medea ha dimenticato tutto e tutto, tradito la sua famiglia, suo padre e suo fratello, per amore di Giasone. È bella la similitudine che si crea così, con il mondo magico vs babbano, e come allo stesso modo poi Medea non riesca a trovarsi veramente a casa in quel territorio che non le appartiene (Eileen nel mondo babbano).
    Per quanto riguarda invece il carattere necessario, non posso dire di essere sorpresa. Non faccio parte dei cosiddetti “pro-vita”, per me l’aborto non è infanticidio, ma capisco perché qui lo è. Lo è perché Eileen pensa che lo sia, lei presa dalla foga del momento, dalla rabbia, dal dolore, dal desiderio di vendetta, beve quella pozione con l’intento di uccidere il bambino che quel feto potrebbe diventare. E penso che, attualizzato ai dibattiti politici odierni, questa scelta sia molto azzeccata. Il teatro antico aveva la grande capacità di far entrare questi eroi nel tempo della contemporaneità. Inoltre, se nel mito gli eroi si ergono nella loro potenza, nella tragedia vengono rappresentati in situazioni ambigue, nel momento dei loro errori. Eileen è presa nel momento di massima debolezza, e probabilmente quello che fa, nell’odio, è anche un gesto d’amore. Proteggere quel bambino dall’uomo che l’ha voluto, che lo vuole per renderlo un mostro e non un essere umano degno d’essere tale.

    Originalità: 5/5

    Come ho già detto nel parametro precedente, ho apprezzato molto il modo in cui hai reso la tragedia di Euripide, il modo in cui ha concepito “l’infanticidio” è originale e adatto all’attualizzazione che hai voluto fare. Trovo molto originale anche aver associato Eileen a Medea, un personaggio così originale della saga che veste bene i panni dell’eroina. Però, Eileen mi sembra anche molto debole, remissiva con il marito, carattere che non riscontriamo in Medea, ma ti è stato utile per poi far uscire ancora più dirompente la vendetta di Eileen, mantenendo l’”IC”.
    Ho trovato originale anche il paragonare la situazione familiare di Eileen a quella di Medea, mantenendo inalterate le caratteristiche di Medea del mito, senza snaturare Eileen e l’universo potteriano da qui proviene.

    Gradimento personale: 4/5

    La storia mi è piaciuta molto, e mi ha sorpreso. Di solito evito le non-con e a maggior ragione, significa che sei stata doppiamente brava nel farmela apprezzare. Forse, avrei scritto qualcosa di più, nel senso che mi sarebbe piaciuto vedere una possibile reazione di Tobias nel rendersene conto, o mettere più in campo Severus, ma questo più per gusto/curiosità mia che per una questione oggettiva.
    Altra cosa che mi ha stonato è il titolo: come vedi io non lo valuto in questi parametri, però nel gradimento personale non posso non farti notare che non c’è concordanza tra la trama e il titolo. Penso che il titolo sia un riferimento alla parabola del figliol prodigo, ma non mi pare parli di una situazione del genere, e il figlio della vicenda viene chiamato così perché spandeva e spendeva, infatti “prodigo = Che spende o dona senza misura.”

    Voto totale: 38.9/40
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    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:41
    Primo classificato
    Crepacuore – Lady.Palma
    Premio per il migliore eroe tragico a Corinna, nel ruolo di Creonte.

    Grammatica e stile: 10/10

    La grammatica è impeccabile, ma di questo non sono affatto stupita. Per quanto riguarda lo stile devo farti i miei sentiti complimenti perché – pur mantenendo uno stile semplice, pulito, che ti contraddistingue – sei riuscita anche ad avvicinarti di più all’epoca di cui stai parlando, utilizzando un tono più aulico. Tu stessa l’hai definito un azzardo, però permettimi di dire che è un azzardo ben riuscito.
    Voglio fare un’altra nota di merito alla suddivisione della storia, con i due paragrafi, uno di chiusura e uno di apertura, che sembrano proprio cantati dal coro in scena. Hai ripreso il concetto di “si narra”, ciò che si dice, che non è mai chiaro perché le fonti storiche non sono certe, e l’hai mostrato prima in una fase iniziale – prima di sapere come sono andate le cose – e in una fase finale, in cui oltre a ciò che si dice, c’è la contrapposizione su come sono andate le cose. Il tutto crea una circolarità anche a livello di stile, perché riprendi i toni, riproponi la grafica, riproponi anche l’uso dei trattini lunghi –.
    È un lavoro proprio pulito.

    IC dei personaggi: 5/5

    Si può parlare di IC nei Fondatori? Per me sì. Perché le quattro case di Hogwarts prendono le loro caratteristiche base da queste quattro figure. Il punto forte di questa storia penso sia proprio questo, perché affidando a ogni fondatore un personaggio dell’Antigone, hai delineato alla perfezione i loro ruoli nella scuola e la morale che li affligge. Di Godric e Salazar si può dire poco, perché rimangono due figure di sfondo che si combattono mentre la vera guerra avviene tra le mura di Hogwarts, tra le due donne. Ma Godric difende Hogwarts come Eteocle e Salazar cerca di riconquistarla come Polinice, quindi già questa caratterizzazione a primo acchito risulta soddisfacente. Ma poi abbiamo le vere protagoniste: Tosca e poi Corinna. Chi meglio di Tosca poteva rappresentare la morale di Antigone?
    Se Antigone non scende a patti con l’Altro, se non tiene conto dell’esistenza della Legge incarnata dal rigore di Creonte, perderà la propria vita. Antigone nel mito, come Tosca nella tua storia, preferisce sprofondare nella morte piuttosto che venire meno al voto del suo desiderio, che è desiderio “puro”, desiderio di veder sepolto il proprio fratello – perché sono tutti fratelli, non importa che Salazar sia il nemico, non importa che li abbia traditi, abbandonati. Lei lo perdona, e se Corinna non è pronta a perdonarlo, non può far altro che assecondare il suo desiderio puro, che diviene, a quel punto, desiderio di morte. Tosca, rassegnata, dopo aver lottato per l’amore a dispetto dell’odio, va verso la morte senza voltarsi indietro, senza neanche carpire le parole di Corinna. Perché Tosca è comprensiva, dolce, ma riguardo alla propria legge (la legge di sangue, la legge del cuore) è inflessibile tanto quanto Corinna.
    La scelta di utilizzare Corinna per rappresentare Creonte è molto azzeccata e puntuale. L’ho trovata particolarmente IC in questo passaggio:
    Era nata per la giustizia, per il rispetto della logica e del buonsenso, per essere quello che si diceva sempre che fossero gli uomini – corretti e imparziali. Salazar: nemico, Godric: amico. Era più facile plasmare i ricordi in dicotomia piuttosto che riannodare una vita intera intessuta in quattro nodi indissolubilmente intrecciati.
    Corinna soffre tanto quanto Tosca per le sorti di quella che era una famiglia, di quei quattro amici (probabilmente all’inizio uniti) che avevano deciso di fondare una scuola. Però non può cedere alle passioni, a una morale “personale”, deve attenersi alle leggi della logica, del buonsenso, della conoscenza. È la preside perfetta per la scuola a cui è a capo, e non esce dal suo ruolo nemmeno nel dolore. Per me i parallelismi con il mito sono perfetti, azzeccati.

    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 15/15

    Quello che ho apprezzato della tua storia e dei tuoi toni, è che sei riuscita a mostrarci il pathos anche con uno stile semplice e non troppo ridondante. Infatti, già se si prende la narrazione in sé, escludendo l’inizio e alla fine in corsivo, il racconto e i dialoghi trasudano di carica emotiva. Il confronto tra Tosca e Corinna, tra i tuoi Antigone e Creonte, è ricco di tensione. Questa tensione non è caratterizzata da gesti eclatanti, tra strepita, urla, capelli che vengono strappati, no: le due rimangono ricche di pathos anche nella loro fermezza, nella loro compostezza, nella rigidità dovuta dal contesto in cui si trovano e nell’epoca che stanno vivendo. Ma a rendere ancora più ricca e pregnante la flash sono l’inizio e la fine. Nella prima parte è carica la parte del combattimento, della guerra, dell’affronto e del confronto: sottolinei con le tue parole le spade (la spada di Godric, immagino) che trinciano le ossa e le parole, più affilate, che pugnalano i cuori. Queste due frasi secondo me sono concitate, preannunciano il dramma, ci affacciano sulla storia. Alla fine, invece c’è più rassegnazione, si sente il sapore dolce amaro della fine, c’è la grandezza dei grandi quattro e il mistero in cui sono annegate le fonti. Ma soprattutto c’è la morte, sovrana di queste righe finali: è proprio la morte di Corinna, inerente al canon, di crepacuore che conclude la flash in un tono estremamente solenne.
    Ma il punto forte – riguardo a questo parametro – è l’utilizzo del pacchetto. Non solo hai dato ad ogni personaggio un volto della tragedia, non solo hai utilizzato la citazione (non obbligatoria) mettendola in bocca ai personaggi con una naturalità disarmante, ma sei riuscita a cogliere in modo mirato quello che ho catalogato come “carattere fondamentale”: dualismo tra la legge scritta (che porta a far rispettare le regole, per quanto esse siano dure da accettare) e la legge non scritta degli dei (che trova naturale che una sorella voglia rendere onore al proprio fratello).
    Brava!

    Originalità: 4.5/5

    La componente originale la ritrovo nella struttura, nei due paragrafi che ho tanto decantato nei parametri precedenti e, soprattutto, nel vivere la situazione dal punto di vista di Creonte, di Corinna, della legge della città e NON quella degli dei. Questo è stato un punto assolutamente a favore per questo parametro, dato che di solito si tende a empatizzare e capire Antigone più che Creonte. Per noi moderni è facile essere dalla parte di Antigone, e perfino durante la Seconda guerra mondiale Antigone divenne simbolo della resistenza al nazismo. Antigone è vista come l’anticonformista, la nemica del totalitarismo, ribelle in nome della pietà, della verità, della giustizia. Creonte, dall’altra parte, non antepone rapporti di parentela a quelli di cittadinanza e quindi, nell’ottica in cui lo rivedi in Corinna, dai atto e spiegazione a quello che dai più è stato visto come una rigidità esagerata, crudele. Ci dai il suo perché, la sua spiegazione, il suo punto di vista – magari non condivisibile ma, tutto sommato, grazie a te e alla tua versione direi comprensibile.
    In questo parametro, inoltre, analizzo anche se la chiave in cui il mito è stata rivisitata sia particolarmente originale o meno. La tua storia, come ho avuto modo di dire, centra tutte le sfumature del così discusso mito di Antigone. Ma, forse, la parte che è mancata per avere il massimo in questo parametro, è effettivamente la rivisitazione. I fondatori in questo contesto sono molto azzeccati, ma di fatto il mito di Euripide non conosce variazione.

    Gradimento personale: 5/5

    Non posso che metterti il massimo, perché ho amato questa storia in ogni suo aspetto!

    Totale: 39.5/40
  • OFFLINE
    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 21:46

    Ricapitolando:

    GaiaBessie: 1 recensione per il terzo posto, 1 recensione per il premio miglior pathos.
    Freya_Melyor: 2 recensioni per il secondo posto.
    Lady.Palma: 3 recensioni per il primo posto e 1 per il premio miglior eroe tragico.
    Fatemi sapere se avete preferenze!
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    BessieB
    Post: 2.943
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 25/04/2021 22:05
    Cara matiscrivo,

    Faccio una premessa: cercherò di essere quanto più precisa e asettica possibile nello spiegarti cosa, per quanto mi riguarda, non condivido della tua valutazione, anche se sarebbe più facile per me liquidarti dicendo "sì, okay, brava e grazie". Ma io non sono così, io quando non sono d'accordo lo dico. E, sì, non sono d'accordo.
    E non sono d'accordo non solo perché io sono fiera di questa storia, e lo sono tanto e non succede spesso, ma perché ci sono cose che davvero non condivido.

    "“Sposa Rodolphus perché sua madre ha detto di no: e Druella non s’è nemmeno presentata" --> Bellatrix (soggetto sottinteso) sposa Rodolphus in quel momento. E Druella non si è (in quel momento) presentata. Dove non si è presentata è un riflessivo, che equivale al concetto che in quel momento Druella non è presente. Quindi, sinceramente, mi sfugge il senso dell'errore segnalato.
    "Ma vi si avvia con rassegnazione verso il fato, con la convinzione che sia la cosa giusta da fare." --> qui mea culpa, è un errore di battitura, non ci andava il vi.
    "Ma (...) senza" --> era inteso con non si è presentata senza Narcissa e senza Andromeda, ma non un con.


    Un peccato che, purtroppo, data la lunghezza della storia, questo stile caricato, tragico e aulico si sia scontrato con periodi macchinosi o poco comprensibili (i due che ti ho segnalato). --> allora, io davvero non voglio essere cattiva, ma sinceramente questa è una cosa che ferisce parecchio. Io non penso di scrivere in maniera macchinosa, e sinceramente non posso nemmeno dirti che cambierò idea solo perché me lo stai dicendo tu: generalmente ho sempre adottato la misura del "se è macchinoso, 99/100 è il lettore a essere pigro". In questo caso, lungi da me dall'accusarti di essere una lettrice pigra, non so cosa dire.
    Semplicemente, il tono della storia doveva essere quasi sacrale e mi dispiace che ti sia sfuggito un po' quel che era il perno della storia.


    Per quanto riguarda l'infanticidio, a me sinceramente sfugge come tu faccia a non considerarlo centrale nello sviluppo della caratterizzazione di Bellatrix, ma rispetto la tua opinione - sebbene, anche qui, io ne esca ferita nell'orgoglio.

    Nel complesso, hai fatto valutazioni ottime, ma temo che per quanto mi riguarda temo che tu non abbia colto quello che volevo dire - non sto a sindacare su di chi sia la colpa, né starò a fare ipotesi sul perché (anche se di ipotesi ne ho tante), semplicemente ti chiedo sia di non lasciarmi la recensione come valutazione sia, e di questo chiederò se è possibile in una segnalazione domani mattina, di non rilasciarmi le recensioni premio. Sinceramente mi sembrerebbe di "rubarle" a storie che sono state capite meglio della mia.
    Per quanto riguarda il tuo altro contest, ti anticipo qui che chiederò all'amministrazione se sia possibile ritirarsi pur avendo già consegnato, perché sinceramente io di farmi ferire da persone che conosco non ho davvero voglia.

    Grazie per il tuo tempo, ti auguro una buona serata.
    Gaia Bessie
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    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 25/04/2021 22:40
    Re:
    BessieB, 25/04/2021 22:05:



    Gaia Bessie




    Cara Bessie,
    mi dispiace molto ricevere un messaggio del genere su questo bando. Mi sono impegnata molto nella stesura di queste valutazioni e, sinceramente, questa tua risposta intrisa di rancore svilisce il mio impegno. Ma, andiamo con ordine.
    Per quanto riguarda lo “sposa” e il “si è presentata”. Forse mi sono espressa male, il problema non è il fatto che il verbo è riflessivo, è un problema temporale. Dovrebbe essere così:
    Sposa Rodolphus perché sua madre ha detto di no: e Druella non si presenta nemmeno a quel matrimonio poco candido
    "Ma (...) senza" --> era inteso con non si è presentata senza Narcissa e senza Andromeda, ma non un con.
    Qua non capisco proprio cosa mi stai dicendo. Io ti ho detto, nella valutazione, che leggendo “non si presenta senza”, viene da pensare che si presenta con qualcosa. Che so, “Genoveffa non si presenta mai a un’interrogazione senza il suo ciondolo portafortuna”, ovvero che si presenta sempre con il suo portafortuna. Per quello, la frase non è immediatamente comprensibile. Ora come ora, penso che tu intendessi che al matrimonio di Narcissa ha portato i bioccoli, e a quello di Andromeda l’arazzo bruciato, da Bellatrix nessuno dei due. O forse no? Forse mi sfugge ancora, e questo dimostra nuovamente che la frase perde di senso nella resa.
    Per quanto riguarda l’uso del termine “macchinoso” era in riferimento a sole due frasi su 8000 parole di testo. Non era in riferimento al tuo stile in generale, che ho decantato poco dopo nel corso della mia valutazione.
    Per quanto riguarda l’infanticidio, su 15 punti di parametro te ne ho tolto uno, solamente perché nel mio giudizio – e sono io, il giudice, in questo contest – il tema fondamentale era meno fulcro della storia rispetto ad altre storie proposte. Ma, nello stesso parametro e in quello successivo, ti ho dimostrato di aver apprezzato la tua resa della tragedia euripidea.
    Mi dispiace, ma mi sa che di una valutazione intera in cui io ti espongo dei problemi da una parte, e lodo altre cose dall’altra, tu abbia visto solo il marcio. E non penso nemmeno sia adatto colorare di rancore e dolore un contest che deve essere oggettivo, alludendo a rapporti personali che abbiamo al di fuori del forum. Che tu sia amica o che tu non lo sia, è mia premura nel momento in cui sono chiamata a essere giudice essere obiettiva, cosa che penso di essere stata. E penso anche di aver compreso la tua storia, ma questo sta a te dirlo – forse, come dici tu, sono stata troppo pigra.
    Accolgo ogni tua decisione senza ribellarmi, non costringo nessuno a partecipare ai miei contest o ricevere le mie recensioni. Non c’è bisogno che tu chieda a Suino se puoi o non puoi toglierti da un contest a storia consegnata, puoi tranquillamente e sei libera di farlo.
    Guarda, mi dispiace veramente se ti sei sentita ferita o tradita in qualche modo, ma non era minimamente mia intenzione. Sono molto sconcertata da tutta questa situazione.
    Detto ciò, buona serata.
  • OFFLINE
    BessieB
    Post: 2.943
    Giudice*****
    Utente Veteran
    00 25/04/2021 22:49
    Re: Re:
    matiscrivo, 25/04/2021 22:40:




    Cara Bessie,
    mi dispiace molto ricevere un messaggio del genere su questo bando. Mi sono impegnata molto nella stesura di queste valutazioni e, sinceramente, questa tua risposta intrisa di rancore svilisce il mio impegno. Ma, andiamo con ordine.
    Per quanto riguarda lo “sposa” e il “si è presentata”. Forse mi sono espressa male, il problema non è il fatto che il verbo è riflessivo, è un problema temporale. Dovrebbe essere così:
    Sposa Rodolphus perché sua madre ha detto di no: e Druella non si presenta nemmeno a quel matrimonio poco candido
    "Ma (...) senza" --> era inteso con non si è presentata senza Narcissa e senza Andromeda, ma non un con.
    Qua non capisco proprio cosa mi stai dicendo. Io ti ho detto, nella valutazione, che leggendo “non si presenta senza”, viene da pensare che si presenta con qualcosa. Che so, “Genoveffa non si presenta mai a un’interrogazione senza il suo ciondolo portafortuna”, ovvero che si presenta sempre con il suo portafortuna. Per quello, la frase non è immediatamente comprensibile. Ora come ora, penso che tu intendessi che al matrimonio di Narcissa ha portato i bioccoli, e a quello di Andromeda l’arazzo bruciato, da Bellatrix nessuno dei due. O forse no? Forse mi sfugge ancora, e questo dimostra nuovamente che la frase perde di senso nella resa.
    Per quanto riguarda l’uso del termine “macchinoso” era in riferimento a sole due frasi su 8000 parole di testo. Non era in riferimento al tuo stile in generale, che ho decantato poco dopo nel corso della mia valutazione.
    Per quanto riguarda l’infanticidio, su 15 punti di parametro te ne ho tolto uno, solamente perché nel mio giudizio – e sono io, il giudice, in questo contest – il tema fondamentale era meno fulcro della storia rispetto ad altre storie proposte. Ma, nello stesso parametro e in quello successivo, ti ho dimostrato di aver apprezzato la tua resa della tragedia euripidea.
    Mi dispiace, ma mi sa che di una valutazione intera in cui io ti espongo dei problemi da una parte, e lodo altre cose dall’altra, tu abbia visto solo il marcio. E non penso nemmeno sia adatto colorare di rancore e dolore un contest che deve essere oggettivo, alludendo a rapporti personali che abbiamo al di fuori del forum. Che tu sia amica o che tu non lo sia, è mia premura nel momento in cui sono chiamata a essere giudice essere obiettiva, cosa che penso di essere stata. E penso anche di aver compreso la tua storia, ma questo sta a te dirlo – forse, come dici tu, sono stata troppo pigra.
    Accolgo ogni tua decisione senza ribellarmi, non costringo nessuno a partecipare ai miei contest o ricevere le mie recensioni. Non c’è bisogno che tu chieda a Suino se puoi o non puoi toglierti da un contest a storia consegnata, puoi tranquillamente e sei libera di farlo.
    Guarda, mi dispiace veramente se ti sei sentita ferita o tradita in qualche modo, ma non era minimamente mia intenzione. Sono molto sconcertata da tutta questa situazione.
    Detto ciò, buona serata.




    Ti rispondo, dato che non sono solita a lasciar cadere gli attacchi (specie se personali) nel vuoto, ma dopo questa risposta mirerei ad andare a dormire.
    Mi dispiace che tu abbia visto rancore nella mia risposta - libera di scambiare la calma per il rancore, immagino, non sono padrona di imporre niente a nessuno - e che lo abbia percepito come uno svilimento del tuo lavoro: lo fosse stato, e sai quanto io sia brutalmente onesta, non ti avrei detto che hai steso delle buone valutazioni. Purtroppo in me permane la sensazione che, per non fare "favoritismi", tu con me ci sia andata giù pesante.
    "Ora come ora, penso che tu intendessi che al matrimonio di Narcissa ha portato i bioccoli, e a quello di Andromeda l’arazzo bruciato, da Bellatrix nessuno dei due." --> Precisamente, il senso era questo.
    Lungi da me discutere su chi deve giudicare, ma credo proprio sia nei miei diritti dire che non sono d'accordo, poi possiamo anche continuare ognuno per la nostra strada rimanendo di due idee distinte e separate, e non se la prenderà nessuno. 
    Per quanto riguarda l'attacco personale, sinceramente non so che dire: sono stata corretta nell'esporti ciò che non condividevo, e non mi merito certe parole, e credo che questo sia sacrosanto e insindacabile.
    Ti auguro nuovamente una buona serata, 
    G.

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    dirkfelpy
    Post: 244
    Utente Junior
    00 26/04/2021 10:33
    Ciao!

    Prima di tutto grazie della valutazione molto esaustiva e corretta!
    Questo è stata una delle prime Fic che ho scritto da quando sono tornato in pianta stabile su questo sito, lo stile effettivamente è un po' acerbo, ci sono diversi errori.
    Poi concordo assolutamente con te, mi sono ritrovato con la storia finita e la citazione proprio non sapevo dove inserirla 😂😂

    Comunque, mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta, che i personaggi siano rimasti comunque IC :)

    Ovviamente vorrei la valutazione come recensione ^^
    -----

    ****

    ****


    Il mio account autore su EFP :http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=71047
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    Freya_Melyor
    Post: 730
    Giudice****
    Utente Senior
    00 26/04/2021 15:20
    Re: Secondo classificato
    matiscrivo, 25/04/2021 21:40:

    Dannato figliol prodigo – Freya_Melyor

    Grammatica e stile: 9.9/10

    La grammatica è impeccabile, non ho trovato nessun errore o svista.
    A livello di stile, c’è una frase che non mi ha convinta del tutto.
    «Questa volta sarà normale». Lo sputò con astio, sibilandolo quasi.
    Secondo me si perde un po’ il complemento oggetto della frase, che immagino sia “normale”, che lo sottolinei anche in corsivo. Io, personalmente, non avrei messo il punto dopo il discorso diretto, così lo sputare sarebbe stato collegato direttamente a quella parola finale. Oppure, alternativamente, non avrei messo “normale” in corsivo, ma lo avrei ripetuto dopo il punto. Normale, lo sputò con astio, sibilandolo quasi. Ma è davvero un’inezia.
    Per il resto ho trovato lo stile molto adeguato, adatto, carico sì (per le richieste del contest), ma con dei termini semplici, che descrivono molto terra terra la situazione senza romanticizzarla.
    Coerente e corretta anche la suddivisione grafica, mettendo uno stacco tra ciò che succede e il racconto del passato, in cui Eileen ripercorre la sua storia sofferta con Tobias e l’amore che ha deposto in Severus. Dà l’idea di continuità, come uno stacco necessario per spiegare, ma poi ritorno brusco e duro al presente.
    Mi è piaciuta anche quell’impennata di tensione quando ripeti “Quel figlio” verso la fine, prima della citazione riportata in corsivo. Rappresenta secondo me il momento più denso e carico della storia, anche più del momento della violenza, anche più del momento in cui lei beve la pozione, è veramente il picco perché lei senza remore, già lo definisce figlio. Anche se era a malapena un ammasso di cellule, quel ripetersi di figlio lo sottolinea, non ho potuto far altro che apprezzare!

    IC dei personaggi: 5/5

    Allora. Su questo punto dobbiamo fare una sorta di riflessione. Si può parlare di IC di Eileen e Tobias? Sono due personaggi che vediamo accennati, a malapena tratteggiati, che sono serviti alla Rowling per dare un contorno al passato turbolento di Severus Piton. Eppure, è canonico nel suo mondo che Tobias fosse un uomo violento, e che la moglie ci è rimasta insieme, proteggendo il figlio. Non è facile quindi, dare una caratterizzazione coerente con il canon avendo così poche informazioni. Quindi ho apprezzato il dettaglio di Tobias che è violento anche perché non accetta la magia della moglie, ho apprezzato particolarmente il suo essere stolto nella sua ignoranza; si fa muovere dal bisogno di avere un figlio non normale, è violento senza nessuna giustificazione ed è il classico “marito-padrone” di cui – purtroppo – si sente anche fin troppo parlare. L’ho trovato realistico, ecco, credibile nelle sue comparse e nel racconto di Eileen. Anche Eileen l’ho trovata ben caratterizzata nel suo dolore, nel modo in cui ha preso e lasciato tutto per andare nel mondo babbano (tra l’altro, estremamente coerente con il mito, ma questo ci arriveremo).
    Quindi mi è piaciuto il modo in cui hai preso questi personaggi, così marginali, e hai dato loro uno spessore, una caratterizzazione ben riuscita!

    Attinenza al tema (tragicità, pathos) e uso del pacchetto: 15/15

    Sono contenta che tu abbia partecipato al contest con questa storia, perché credo che tu sia riuscita a cogliere in toto il senso del contest. Infatti, hai giocato molto con lo stile per raggiungere quel tono di drammacità e pathos che mi aspettavo dalle vostre storie. A maggior ragione sulla scena non-con, su cui ero dubbiosa inizialmente perché faccio fatica a leggerle, ma all’interno del contesto è stata così densa di dolore, sofferenza, tragicità, che rispetta totalmente il tema da me proposto.
    Ti riporto un passo in cui m’è sembrato proprio di essere in una tragedia greca, quando Eileen comincia a parlare del passato, dell’inizio della storia di lei e Tobias:
    Rinunciai a tutto per lui, per seguirlo in questo mondo piatto e incolore, inquinato e maleodorante¹. Tradii il padre, la madre e il fratello col quale condividevo il sangue, consapevole delle conseguenze cui sarei andata incontro. Ma lo volevo, volevo quel babbano che m'aveva rubato il cuore, credendo che nulla più avrebbe avuto importanza se non fossi stata al suo fianco.
    E qui mi ricollego anche all’uso del pacchetto. Hai scelto Medea, e non ti sei limitata a riportare l’infanticidio, ma hai riportato anche ciò che contraddistingue il passato dell’eroina greca. Infatti, come forse ben sai, Medea ha dimenticato tutto e tutto, tradito la sua famiglia, suo padre e suo fratello, per amore di Giasone. È bella la similitudine che si crea così, con il mondo magico vs babbano, e come allo stesso modo poi Medea non riesca a trovarsi veramente a casa in quel territorio che non le appartiene (Eileen nel mondo babbano).
    Per quanto riguarda invece il carattere necessario, non posso dire di essere sorpresa. Non faccio parte dei cosiddetti “pro-vita”, per me l’aborto non è infanticidio, ma capisco perché qui lo è. Lo è perché Eileen pensa che lo sia, lei presa dalla foga del momento, dalla rabbia, dal dolore, dal desiderio di vendetta, beve quella pozione con l’intento di uccidere il bambino che quel feto potrebbe diventare. E penso che, attualizzato ai dibattiti politici odierni, questa scelta sia molto azzeccata. Il teatro antico aveva la grande capacità di far entrare questi eroi nel tempo della contemporaneità. Inoltre, se nel mito gli eroi si ergono nella loro potenza, nella tragedia vengono rappresentati in situazioni ambigue, nel momento dei loro errori. Eileen è presa nel momento di massima debolezza, e probabilmente quello che fa, nell’odio, è anche un gesto d’amore. Proteggere quel bambino dall’uomo che l’ha voluto, che lo vuole per renderlo un mostro e non un essere umano degno d’essere tale.

    Originalità: 5/5

    Come ho già detto nel parametro precedente, ho apprezzato molto il modo in cui hai reso la tragedia di Euripide, il modo in cui ha concepito “l’infanticidio” è originale e adatto all’attualizzazione che hai voluto fare. Trovo molto originale anche aver associato Eileen a Medea, un personaggio così originale della saga che veste bene i panni dell’eroina. Però, Eileen mi sembra anche molto debole, remissiva con il marito, carattere che non riscontriamo in Medea, ma ti è stato utile per poi far uscire ancora più dirompente la vendetta di Eileen, mantenendo l’”IC”.
    Ho trovato originale anche il paragonare la situazione familiare di Eileen a quella di Medea, mantenendo inalterate le caratteristiche di Medea del mito, senza snaturare Eileen e l’universo potteriano da qui proviene.

    Gradimento personale: 4/5

    La storia mi è piaciuta molto, e mi ha sorpreso. Di solito evito le non-con e a maggior ragione, significa che sei stata doppiamente brava nel farmela apprezzare. Forse, avrei scritto qualcosa di più, nel senso che mi sarebbe piaciuto vedere una possibile reazione di Tobias nel rendersene conto, o mettere più in campo Severus, ma questo più per gusto/curiosità mia che per una questione oggettiva.
    Altra cosa che mi ha stonato è il titolo: come vedi io non lo valuto in questi parametri, però nel gradimento personale non posso non farti notare che non c’è concordanza tra la trama e il titolo. Penso che il titolo sia un riferimento alla parabola del figliol prodigo, ma non mi pare parli di una situazione del genere, e il figlio della vicenda viene chiamato così perché spandeva e spendeva, infatti “prodigo = Che spende o dona senza misura.”

    Voto totale: 38.9/40



    Ciao matiscrivo, 
    wow... che dire... non me l'aspettavo proprio!
    Confesso di essere molto contenta e sorpresa. Non credevo di essere stata in grado di scrivere una storia che racchiudesse appieno lo spirito del contest, anzi... pensavo di aver combinato un mezzo pastrocchio 😅 ma, dal momento che l'idea mi piaceva da matti - così come la tragedia che avevo scelto, ho voluto provarci lo stesso, anche se ero sicura di andare incontro a un disastro. Perciò, ecco perché sono rimasta molto sorpresa per questa bellissima valutazione - che ovviamente vorrei come recensione alla storia - e per aver fatto centro con una storia alla quale non davo un centesimo di fiducia 😆
    Sono stata davvero felice di scoprire che lo stile adottato ti sia piaciuto e che, addirittura, tu l'abbia ritenuto idoneo al contesto. Mi ha resa orgolgiosa (lo ammetto!) aver ottenuto un punteggio pieno nel parametro dell'IC, nonostante - come dici anche tu - ho parlato di personaggi molto poco tratteggiati che avrebbero potuto trarmi in inganno. Felicissima, ovviamente, del punteggio pieno per quanto rigurada l'attinenza al tema e l'uso del pacchetto - felice e meravigliata, lo ribadisco!
    Insomma, sono contenta di sapere che la storia ti sia piaciuta 😊
    Per quanto riguarda il titolo, lo dico sempre che sono una frana AHAHAH e ammetto di non essere tuttora convinta al 100%.
    Voglio spiegarti, in ogni caso, come mai avevo optato per un titolo del genere e come l'avevo inteso (anche se non l'ho specificato, per cui mea culpa): la parabola del figliol prodigo viene chiamata anche parabola del figlio perso e ritrovato; è vero che "prodigo" è detto di chi spende o dona senza misura, ma il senso della parabola è un altro. Si parla di un figlio che ritorna dal padre e di quest'ultimo che, avendolo ritrovato, decide di far festa perché "questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato" (-cit.).
    Nella mia visione, Tobias (→ il padre) vuole ritrovare il suo figliol prodigo, ossia il figlio che torna da lui e per il quale decide di far festa (figlio che non è mai stato Severus) - anche se per "ritrovare" questo figlio violenta la moglie mentre blatera discorsi su ciò che egli considera normalità. L'aggettivo "dannato", invece, è un attributo che Eileen associa a quel figlio che riconosce come frutto di una maledizione. Insomma, anche nel titolo c'erano entrambi i punti di vista dei genitori: Dannato (per Eileen) figliol prodigo (per Tobias).
    Ma, ripeto, avrei dovuto spiegarlo nello note; se l'avessi fatto, sarebbe risultato probabilmente più chiaro.
    Grazie ancora per la valutazione e per aver indetto questo bellissimo contest! ❤

    Ah, per quanto riguarda le recensioni premio, ti lascio campo libero! Vai dove più vuoi, a eccezione dell'unica storia a capitoli che è momentaneamente sospesa.
    [Modificato da Freya_Melyor 26/04/2021 21:35]
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    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 26/04/2021 21:13
    Re:
    dirkfelpy, 26/04/2021 10:33:

    Ciao!



    Comunque, mi fa piacere che la storia ti sia piaciuta, che i personaggi siano rimasti comunque IC :)

    Ovviamente vorrei la valutazione come recensione ^^




    La tua storia è stata veramente interessante e sono molto contenta tu l'abbia proposta! Passo subito a lasciare la tua valutazione come recensione!
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    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 26/04/2021 21:14
    Re: Re: Secondo classificato

    Freya_Melyor, 26/04/2021 15:20:




    Grazie ancora per la valutazione e per aver indetto questo bellissimo contest! ❤

    Ah, per quanto riguarda le recensioni premio, ti lascio campo libero! Vai dove più vuoi, a eccezione dell'unica storia a capitoli che è momentaneamente sospesa.

    Sono felice di averti stupita in senso positivo, e grazie per la spiegazione! Passerò il prima possibile per le recensioni premio!


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    Lady.Palma
    Post: 689
    Giudice*****
    Utente Senior
    10 26/04/2021 21:16
    Ciao cara mati,
    certo che scrivere dopo scambi non cordialissimi è sempre un po' camminare sulle uova, quindi ho preferito aspettare un po' che la frittata fosse bella e fatta prima di rispondere.
    Ti ringrazio molto per questa valutazione di cui sono davvero molto soddisfatta – nei suoi contenuti molto più che per la posizione. Mi hanno fatto molto piacere i complimenti, ma ancor di più il modo in cui hai analizzato e compreso gli aspetti della mia storia e i motivi delle mie scelte. Condivido anche l'abbassamento per l'originalità: effettivamente non ho proposto una versione nuova (e questo specialmente per l'Antigone è una cosa che ha assolutamente senso, in considerazione anche delle tante riscritture di questo mito che tu hai richiamato). Sono molto contenta in particolare del premio speciale: Creonte è uno dei miei personaggi preferiti di sempre ed è piaciuto in me in primis scrivendo l'idea di mostrare un possibile punto di vista del suo ruolo.
    Ovviamente voglio la valutazione come recensione e per le recensioni premio puoi andare dove vuoi.
    Un bacio e al prossimo contest!
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    Dromeosauro394
    Post: 27
    Utente Junior
    00 26/04/2021 21:57
    Grazie mille per la recensione. Non ho approfondito molto perché tendo a allungarsi troppo e volevo evitare di essere prolisso. Mi hai fatto riflettere motlo su alcuni punti deboli, grazie mille. E al prossimo contest👋🏻
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    matiscrivo
    Post: 514
    Giudice*****
    Utente Senior
    00 27/04/2021 09:55
    Ringrazio tutti quelli che mi hanno risposto, sono contenta di tutte le storie che ho ricevuto, e complimenti a chi è sul podio 💙
    Cercherò di muovermi il prima possibile con le recensioni premio. Le recensioni premio vinte da GaiaBessie non saranno rilasciate come da richiesta del partecipante stesso.
    Grazie a tutti e alla prossima!
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