Di per se' tali strutture commerciali si adattano ad un periodo in cui il mercato non offre molte alternative: aprire attività in proprio è altamente sconsigliabile vista la pressione fiscale esagerata ed il lavoro dipendente diventa sempre meno disponibile. Il network marketing funziona solo se si possiedono molti contatti divisi in due categorie: 1) quelli che acquistano i prodotti e portano liquidità 2) quelli che collaborano alla vendita.
Assodato che l'attività è legale c'è da capire come riuscire a rimanere a galla perché al di là di amici e parenti il numero dei clienti fatica a crescere..il segreto del marketing sta proprio qui, avere sempre più collaboratori che non solo vendano ma che trovino altri collaboratori e venditori. Generalmente con 5/6 collaboratori ed un centinaio di clienti sotto di se' in questa struttura di cui si è responsabili un buon guadagno è fattibile. È chiaro che coloro che hanno iniziato da anni e si trovano 'in alto' non hanno più bisogno di vendere porta a porta mentre chi ha iniziato da poco dovrà lavorare su entrambi i fronti clienti/nuovi collaboratori.
Vi sono così capi area, capi settore, direttori che hanno sotto di se' 10.000/20.000 clienti DEI PROPRI COLLABORATORI che si limitano a stimolare i propri capigruppo con riunioni ad hoc per tenerli sotto pressione anche gratificandoli con premi, regali, viaggi,ecc.
Il problema per il cristiano è duplice: badare a non sfruttare la linea teocratica in modo sfacciato e valutare la mole di tempo ed energia che tale attività esige.
Non è affatto necessario scambiarsi pacchetti in sala del Regno (con i clienti cattolici mica glieli portiamo in chiesa).
Come in tutte le cose Dobbiamo valutare pro e contro ma soprattutto l'impatto nei confronti della spiritualità nostra e degli altri conservi.