Il 7 Agosto 2007, solo un paio d'anni prima della scomparsa di Michael Jackson, l'attore statunitense Chris Tucker rilasciò un'intervista per promuovere il suo nuovo film Rush Hour 3. La testata online AV Club non perse l'occasione per porgli alcune domande sul Re del Pop. Ecco come rispose.
AVC: Quindi Chris, parlando di black music, probabilmente sei l'unico uomo al mondo che è apparso nei video sia di Michael Jackson che di Tupac. Puoi confrontare e mettere in contrasto i due?
CT: Sono quasi morto nel video di Tupac. Ero nel retro di una jeep, ero giovane e pazzo. Stavamo attraversando delle dune di sabbia nel deserto e Michael Clarke Duncan mi ha afferrato al volo, prima che finissi per terra. [...] Con Michael Jackson, ho lavorato con una leggenda, con qualcuno che avevo sempre ammirato. È stato incredibile. Gran parte della mia carriera è dipesa da Michael, perché lui non esagera, non fa un album all'anno. Ne ha fatto uno ogni cinque anni e quando uscirà il prossimo farà qualcosa di importante. Non si è mai veramente sovraesposto. Penso di aver imparato molto guardandolo.
AVC: Lavorare a quel video ha segnato l'inizio della tua amicizia con lui?
CT: Ci conoscevamo. Io ovviamente conoscevo Michael Jackson. Se guardi tutti i miei film, c'è sempre qualcosa che ha a che fare con lui, per qualche motivo. Immagino sia perché sono cresciuto con lui. E con Scarface, sono cresciuto guardando Scarface tutto il tempo. Tutto è iniziato ai tempi di Rush Hour 2. Sì, è stato allora che l'ho incontrato. Ero a New York, chiamai e dissi: "Vorrei incontrare Michael. Per caso è nei paraggi?" Non riuscirono a mettermi in contatto con lui. Volai per tutto il tragitto in un aereo privato per tornare a Los Angeles. Appena atterrato, controllai i miei messaggi. Un agente di Michael mi aveva contattato per dirmi: "Chris, Michael vuole incontrarti domattina". Mi precipitai in cabina di pilotaggio, dissi ai piloti di riportarmi a New York, perché l'indomani avrei incontrato Michael Jackson al Four Seasons Hotel. Loro mi risposero: "Cosa? Dobbiamo chiamare l'ufficio, non possiamo fare questa cazzata". In ufficio risposero: "Va bene. Altri $ 50.000". Mi riportarono in volo a New York, atterrai e incontrai Michael quella mattina, poi tornai a LA quella stessa notte. Non ero nemmeno sceso dall'aereo. Stavamo solo rullando sulla pista, mentre io controllavo i miei messaggi. Quella fu la prima volta che incontrai Michael. Ero su un aereo privato, a Los Angeles, e sono tornato indietro per lui. È stato allora che l'ho incontrato. Ero impazzito, ho speso un sacco di soldi.
AVC: Qual è stata la tua impressione su Michael Jackson?
CT: Michael è una persona normale, simpatica. È veramente adorabile, gentile e molto timido. È molto divertente averlo intorno.
AVC: Pensi che sia incompreso?
CT: Sì, è incompreso perché ha avuto una vita differente: ha fatto talmente tante cose ed è cosi talentuoso. È un genio, semplicemente.
Post di Vittoria Moccia e foto di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.
Per l'intervista integrale in lingua originale, clicca qui.
[Modificato da Compix 31/08/2021 19:25]