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20:49 Anarion [orlo del burrone/montagna] E' forte il vento che spira da sud ovest, continue raffiche che a quell'altitudine sono ancora più insistenti, costringendo l'uomo, seduto sui talloni sul bordo di quel precipizio, a tenere la mano destra guantata, a pugno chiuso appoggiata sulla roccia per evitare di sbilanciarsi. Veste l'armatura delle linci, e non porta appresso nè le braghe marroni nè la camicia bianca, mentre il viso è ancora inscurito, reso bronzeo, dall'intruglio che ultimamente usa praticamente sempre per mutare il naturale colore delll'incarnato di per sè chiaro. Gli accessori propri dell'Ordine sono al proprio posto sotto l'armatura, entrambi alla sinistra, tanto il bracciale sotto la manica, quanto l'anello all'anulare. Gli occhi azzurri, leggermente venati di nocciola dalla pupilla in sfumatura versol'esterno dell'iride, puntano lo sguardo verso il basso, laddove Sha'ira sta, per l'ennesima volta, percorrendo dietro ordine dell'uomo il cammino che dalla base del dirupo giunge fino a lui. Sembra immerso nello studio dei suoi movimenti, al punto d'ignorare le ciocche di capelli neri che schiaffeggiano alle volte, accarezzano alle altre , il viso dai lineamenti delicati, quasi adolescenziali in un'impressione accentuata probabilmente dalla completa assenza di barba ben tagliata quotidianamente. Il gomito sinistro è appoggiato al ginocchio al medesimo lato mentre la mano solo una volta sale a grattare appena in un gesto meramente superficiale la guancia allo stesso lato, calando inine all'angolo della bocca passandovi sopra il polpastrello. Il tutto appena prima che l'espressione seria muti nel momento in cui le labbra, schiudendosi, prendono ad intonare un motivetto a bassa voce, in una lingua probabilmente ai più sconosciuta.
21:04 Eledhwen [Orlo burrone] un gran vento soffia quella sera.Una giornata uggiosa,triste...dal grigio che tutto pare rendere più cupo.Il giorno va calando, e con esso, il campo si appresta a effettuare gli ultimi compiti prima del riposo notturno.Spesso in quei giorni la mente della bicentenaria é stata affollata da pensieri, e nemmeno il fingersi una zingara può cambiare questo fatto.Veste i soliti panni gitani:dalla casacca e dal pantalone troppo largo e i piedi scalzi,il trucco dorato sul viso,le labbra dalle tinte scure del rosso.Il lungo crine ramato e striato di candido bianco,é intrecciato a perline e cordini colorati,tenuti indietro da una fascia in altrettanto tessuto sgargiante.Tutti i monili sono al loro posto:dal medaglione al collo nascosto dagli abiti,al bracciale, all'anello di volontà...Cosí come non manca il mezzelfico monile al suo anulare destro.Cammina solitaria in quel momento, il dopo cena porta sempre con sé il bisogno di passeggiare,di lasciare che le ombre notturne si allunghino come mani su di lei.Una leggera malinconia a tratti ne incupisce il volto della bicentenaria,una malinconia che cela poi dietro caldi sorrisi.Cammina senza una meta nei pressi del loro accampamento,e proprio nel suo camminare le par di riconoscere una figura.Una figura d'uomo.Lento, aggraziato e silenzioso il passo con cui si avvicina,coperto in parte dal vento che soffia.Si ferma solo quando sarà a pochi passi da lui,uno sguardo e poi le dorate si spostano lontano.Non una parola.
21:31 Anarion [orlo del burrone/montagna] Non si accorge subito della presenza di Eled a poca distanza da sè, anzi, per diverso tempo ne ignora la presenza, complici la sua innata capacità di muoversi silenziosamente e contemporaneammente gli ululati del vento che continuano a percuotere l'umano udito senza distoglierlo, tuttavia, dall'osservazione di ciò che agilmente, sinuosamente nemmeno stesse camminando su un soffice tappeto, sta risaendo il bordo del precipizio. Continua a canticchiare il motivetto, ed è forse proprio lo stesso vento che gli scompiglia i capelli che potrebbe portare la voce ad elfico udito quando dalla lingua sconosciuta passa al linguaggio comune, almeno per tali parole. {..e tu che mi hai guardato negli occhi in sogno, dicendomi la vita non fà paura..} Qualche attimo di pausa, nemmeno stesse cercando di ricordare le parole e lo stesse facendo con una porzione davvero infinetisimale della mente, al punto che si concede anche il tempo per torcere appena il collo, lo sguardo che continua a seguire la sagoma di Sha'ira. {..dicendomi continua oltre quel disegno....dicendomi..} Continua quel moto della testa, spostandolo man mano nella direzione da cui sta provenendo Eled senza che in realtà l'abbia vista, come se effettivamente con gli occhi stesse cercando altro. Ed è nel momento in cui la testolona tonda della fiera fa capolino dalla sporgenza e con un balzo schizza fuori dalla stessa che conclude. {.sorridi, una volta ancora..} segnando così l'istante stesso in cui la sagoma della creatura si pone, involontariamente, in posizione tale che anche quella dell'elfa rientri nel campo visivo. E' allora che le ciglia sfarfallano di fronte agli occhi una, due volte, prima che un sorriso lambisca leggermente gli angoli dela bocca e poche parole l'accompagnino, senza che tuttavia percorrano la via dei cinque sensi perchè possano essere udite. {*Buonasera, Raggio di Luna.*}
21:43 Eledhwen [Montagna] {orlo burrone}sono sempre costantemente osservati e...non sono soli. Fermi in quella missione che li ha condotti ora a spostare il loro campo. É fastidioso sapere che ogni mossa, ogni parola detta...ogni azione che non corrisponde a quella che é la loro copertura, può mandare all'aria ogni cosa.Ogni tanto sospira, ogni tanto si dilunga in pensieri anche poco carini verso i matti della setta che stanno cercando di stanare...e certe volte il suo pensiero va a chi non é con lei.E lì, la malinconia la sente, una malinconia che caccia per poter stare nel suo personaggio.E di fatto tutto in lei denota una certa grazia e pur un certo orgoglio.Ogni giorno apre gli occhi e sa quello che deve fare.Ma ora,nei momenti in cui é sola,anche per poco lascia cadere quella maschera,la recitazione lascia il posto alla sola bicentenaria...almeno fino a quel momento.Ha individuato l'uomo, ma é rimasta ferma,lasciando che il vento ne scompigli il crine e soffi intorno a lei,immobile e silente le giungono le note in lingua comune, le ascolta sebbene non allontani lo sguardo da un punto indefinito davanti a lei.Ascolta le dolci parole,non ha bisogno di guardarlo per sapere che si avvicinerà,e nel silenzio delle loro bocche, saranno altri i messaggi che giungeranno.I mezzi utili a non fare sentire nulla.Un lieve sorriso si dipinge in volto, prima che lo sguardo infine abbandoni l'orizzonte per tornare al giovane uomo[era una bella canzone]commenta piano[non l'hai nemmeno storpiata]ironica,dallo sguardo divertito,ecco che si usa del bracciale[*raccontami...che é successo ieri?*]eh sì,stasera vuol consumare tutta la sua energia...mentale.
21:56 Anarion [orlo del burrone/montagna] Alterna una sola volta lo sguardo tra Sha'ira ed Eled, e se è verso la prima che lancia un ordine piuttosto secco, per quanto non irato, in linguamadre, un netto {torna.} che conduce il leopardo a corrergli incontro e poi...puff! Sparire nell'anello, verso la seconda adopera un linguaggio certamente più morbido, accentuando il sorriso che palesa sulle labbra e che, ancora una volta, le rivolge. {Eeeccerto che non l'ho storpiata! Mi sto allenando. Che ti credi, che quando dedicherò una canzone d'amore alla mia promessa sposa gliela canterò stonandola? Tsk!} E si finge pure offeso, con tanto di mento che si solleva e ciglia che s'abbassano appena così che Elcor faccia la propria comparsa anche se vestito senza abiti da zingaro, nemmeno fosse sempre quel personaggio che abbia deciso di indossare un tipo di abbigliamento più comodo e meno in grado di farlo appigliare a qualcosa. Si porta in piedi, prendendo brevi passi verso di lei in un avanzare lento ma costante, durante cui le mani si posano sui fianchi rendendolo...sì...buffo. {E tu ti stai allenando a...beh, a fare quel qualcosa che faremo quando saremo marito e moglie? Eh? Eh? Eh?} Ed il finto sguardo indagatorio si esprime in un aprirsi esasperato di un occhio e nel quasi chiudersi dell'altro, con tanto di volto che vien sporto in avanti, ed è proprio allora che le invia un messaggio mentale, rapido come solo il pensiero sà essere, ma non per questo meno protettivo. {*Nessuna cosa gradevole, temo. Ci siamo arrampicati e questo lo sai. Siamo arrivati in cima e questo lo vedi. Ma quello che si prospetta poi, beh, è pericoloso. Sicura di voler andare avanti?*}
22:08 Eledhwen [Montagna] {orlo del burrone}un punto strano per incontrarsi...ma tant'è.Osserva come il leopardo viene fatto rientrare,un tono ben diverso da quello che negli ultimi tempi ha sentito e collega al giovane uomo.Lo guarda, e lui guarda lei...ed Elcor torna,strappandole una lieve quanto calda risata[sei sulla buona strada!]lo incoraggia.Che sia lei o la gitana in lei,questo non é chiaro...ma poco importa[ti svelo un segreto Elcor domatore di bestie feroci]fa una pausa prima di lasciare che un altro sorriso illumini quel volto,eliminando la luce malinconica che prima l'animava[alle donne...donne innamorate non importa se stoni la canzone]é una donna e si, ogni tanto un briciolo della saggezza dei suoi duecento anni compare[é il significato e il gesto che conta davvero]par davvero una persona differente, più antica degli anni che dimostra,si trova ad alzare gli occhi al cielo quando viene ripresa bonariamente[non ho idea di cosa tu stia dicendo]si fa quasi indifferente mentre sposta il proprio corpo verso l'orlo di quel burrone,ed é lì che guardando giù,si siede.Lascia le proprie gambe a penzoloni nel vuoto,mentre giungono nuove parole,si posano nella sua mente,mentre lei guarda lontano,non gli serve guardarlo, gli basta il tono[*perché non dovrei?*]la calma impressa in quelle parole sarà ben udibile[*non sarebbe il primo pericolo a cui vado incontro*]sposta piano il viso per potere incrociare il volto e lo sguardo altrui [*tu sei sicuro?*] Ma non ha dubbi sulla certezza dell'uomo.
22:25 Anarion [orlo del burrone/montagna] Solleva un soopracciglio alle prime parole di lei, ed un borbottìo guida il portare lo sguardo al burrone {Ambe, se quella è la buona strada...} fà spallucce ancora una volta, sciogliendo la presa delle mani che vanno a ciondolare distese lungo i fianchi al pari delle braccia, quando ancora prende a parlare. {Ma non è meglio se il signiicato ed il gesto son fatti senza stonare? Se preferisci di no, smetto di allenarmi, eh!} Ancora qualche passo, prima di fermarsi di colpo. Sta pensando, questo è chiaro, ed è quando lei risponde con indifferenza che le parole rivolte gli rivengono sbattute in faccia dal cervello con tanto di elenco di doppi sensi possibili scritto sotto, in rosso ed a caratteri cubitali. E le orecchie arrossiscono di colpo, quando anche le mani sventolando di fronte a sè a destra ed a sinistra, a palmo aperto, mimano un "no" prolungato. {No aspetta aspetta aspetta io non..non stavo pensando a quello. Cioè, non è che sia brutto pensarci eh, ma mica con te. Cioè, anche, ma non solo. Nel senso, non che con te ed...ma solo con... No nemmeno così...no dai...} Sospira, ed anche qui non si capisce se a parlare sia Elcor o Anarion, nemmeno quando, sbuffando, abbassa la testa, l'incassa tra le spalle e si lascia cascare seduto sul bordo del burrone accanto a lei. Borbottando, infine, un quasi imbronciato. {Basta, ci rinuncio.} Scuote il capo e rimane qualche altro secondo così i piedi penzoloni, i gomiti sulle ginocchia ed il busto chinato in avanti. E' allora che rilancia un messaggio a lei, invadendole i pensieri senza che quella nota...se così si può definire, di imbarazzo sia svanita. {*Si certo che ci vado. Così tu rischi di meno. Così voi rischiate di meno. E' ovvio che ci vado.*} è tutto quanto, direttamente nella sua mente, esprime.
22:39 Eledhwen [Montagna]{orlo del burrone}il vento non molla la sua presa,ma per lei...la cosa é del tutto indifferente.Invece é nelle parole altrui che tiene ferma la sua attenzione[se non ti piace...cambiala]la strada ovviamente.E si che ogni tanto é ironica...dell'ironia pungente che non tutti approvano.Ma si sa alla gitana Raggio di Luna,quel tipo di parlare é concesso,il tutto condito da un tono di voce bonario.Per lunghi attimi l'osserva,lo guarda con una certa nota divertita,lo sguardo che palesa quanto sia divertente parlare del...niente[non ho detto questo!]quasi par davvero esasperata [se non stoni é meglio visto che io ci sento meglio di un umano]e vuoi che non ricordi le lunghe orecchie?l'udito fine che le nota le storpiature in una melodia? Sì,si usa anche di quei tratti per la gitana.Seduta poi sul bordo, sembra del tutto a suo agio.Rilassata muove le gambe nel vuoto sotto di sé,mentre quasi distratta sente la miriade di parole che l'uomo dice,le ascolta...ma lei ancora una volta non ha ben chiaro cosa abbia scatenato quel fiume...e non lo chiede.Si limita ad aspettare,e nell'aspettare viene ricompensata.L'uomo prende posto accanto a sé,e nello sbirciarlo di nascosto, riesce ancora una volta a distogliere la sua attenzione.Muoverà il busto,con la spalla proverà a dargli un colpetto,per togliergli il broncio dal volto con tanto di[sembri proprio un ragazzino]e un bel sorriso gli verrà rivolto...prima di tornare seria e guardare lontano,le mani in grembo,ascoltando quel che nella mente gli vien detto[*se c'é qualcosa...rischieremo comunque*]le scivola un sospiro[*vedi di non fare l'eroe*]non serve guardarlo,il tono che verrà sentito la dice lunga[*da morto non servì più a nulla*] cupa a quel punto,é la volpe in lei a fare capolino. Non Eled,non Raggio di Luna...ma qualcosa di diverso.
22:55 Anarion [orlo del burrone/montagna] E forse proprio per l'imbarazzo del momento, la prima risposta che le dona riguarda proprio quell'argomento, tanto che la replica risiede in un {Eh..a sapere come fai..} cui segue uno sbuffo piuttosto rassegnato, nemmeno una parte di lui fosse cosciente che non ci può far granchè, ed un'altra, allo stesso tempo, gradisca la cosa. Sospira, infine, ed è risollevando lo sguardo che le piazza un tenue sorriso allorquando il colpetto gli giunge addosso, facendogli perdere l'equilibrio solamente in via laterale, in una perdita facile da recuperare con un semplice posarsi della mano sinistra sul bordo del dirupo. Per eumlarne la movenza anche la destra si posa alla medesima maniera, vicino a lei, sebbene lui non sembri conscio di questo. Riprende a parlare a basso tono, probabilmente consapvole che, in quella postura ed in quella situazione, più che due zingari sembrino un uomo ed una donna isolati in una situazione un po' particolare. {Beh, allora è deciso, riprenderò ad allenarmi.} Ridacchia anche, lanciandole un'occhiatina di traverso e lasciando che la piega lieta degli angoli della bocca, così come il tenue rossore presente alla base della gola, restino visibili. Insomma, lascia che veda anche l'imbarazzo. Ma è tornando infine a guardare il panorama plumbeo, quasi pesante che han di fronte che si concede nuovamente di passare al mero pensiero, mentre il capo viene incassato tra le spalle e lo sguardo tende verso l'alto, al cielo {*Non ho intenzione di donarvi la mia morte, se è quello che credi. Ho intenzione di donarvi quella dei vostri nemici. Ma se mi rendessi conto che per proteggervi fosse necessario il mio sacrificio, non esiterei. Voi avete molto da perdere, e non voglio che succeda.*}
23:08 Eledhwen [Montagna]{orlo del burrone}la notte cala,eppure non v'è traccia di preoccupazione per quel fatto.Piú che al mondo circostante,é concentrata sull'uomo al suo fianco che replica e chiaramente la coglie in fallo[a far.. cosa?]si parlava di strade...ma é certa di essersi ancora una volta,persa qualche pezzo di collegamento.Per motivi a lei sconosciuti,l'uomo e compagno di missione,ha la facoltà di confonderla... già che ci vuole poco,ma così é pure peggio.Vede per quanto possibile,l'imbarazzo per l'uscita precedente, un imbarazzo che però in quel momento non ha fondamento...non sul pensiero della bicentenaria.Al continuare ad esercitarsi,ecco che però mantiene la presa sulla sua recitazione [le mie orecchie ti ringraziano!]usa il tono di chi sembra estremamente felice,quasi entusiasta...e si il volto riflette quella gioia...vuoi che non reciti fino in fondo?Ma quel momento di calma e recitazione passa.Passa nel momento esatto in cui parole che non vuole sentire giungono.Parole che una come lei...non vuol nemmeno che giungano più in là del semplice sfiorarla.Istintivo é l'irrigidimento[*la morte non é un dono*]non può parlare come vorrebbe,ma le labbra si serrano,lo sguardo si assottiglia e resta fermo,immerso nella notte più profonda [*tutti hanno qualcosa da perdere*]continua più lentamente [*é per non perdere quello che abbiamo che lottiamo...che torniamo vincitori,anche se a volte ammaccati*]si ferma per lunghi attimi [*il sacrificio non é contemplato*]e lo dice lei che nel momento del bisogno...ha scelto la strada più utile,che l'ha messa in pericolo.Per una buona causa.
23:24 Anarion [orlo del burrone/montagna] Sospira, lasciando perdere del tutto, ora come ora, la recita. Sta guardando il cielo, o melgio la macchia scura che gli corrisponde, priva di stelle o luna ad illuminare i loro volti. Ed ai pensieri che gli rivolge abbassa lentamente lo sguardo, il cappo tenuamente reclinato di lato, un sorriso amaro stampato sul viso, proprio di chi sà che quanto dice non viene gradito, e ne accetta comunque le conseguenze. E via, lascia perdere la via della mente, lasciando che sia la sua voce, quella autentica, a rivelarle una parte di sè. {No, se è fine a sè stessa non lo è. Ma se uccidere qualcuno significa saperti al sicuro, sapervi al sicuro, allora morte sia. Preferisco vedere i cadaveri di altri per terra, se non c'è altra via, che i vostri. Se questo mi porterà a dover stare da solo, ad essere considerato un assassino, un vigliacco, un..non so...un uomo privo di dignità..} Fà spallucce, come se alla cosa si fosse rassegnato. {..allora così sia. Cedo volentieri tutto questo in cambio della vostra incolumità, in cambio della consapevolezza che potrete dormire la notte sapendo che domani vedrete sorgere l'alba.} Di nuovo la guarda, ricambiando la sua espressione indurita con una propria di chi è quasi rassegnato all'idea che ha appena espresso. Quasi fosse consapevole che prima o poi accadrà. Sospira prima di abbozzare un leggero sorriso e guardare per un istante verso il basso, alla propria mano destra, e pi di nuovo incrociare lo sguardo con il suo. E la voce diviene un sussurro appena accennato. {Non so nemmeno chi sono, Raggio di Luna. Non so nulla.} Un istante, ed ancora. {Dimmi. Cos'ho da perdere io..}
23:43 Eledhwen [Montagna] {orlo del burrone} é calato un silenzio che di bello ha poco in quel momento le tenebre sembrano quasi artigliare la bicentenaria,che però non cede il passo.Silenta,e...si stupisce quando non é tramite il bracciale che giungono parole...parole che ancora non vuol sentire.Parole che professano azioni che non vuole vedere.Eppure le ascolta, le metabolizza.E lo sguardo,la rigidità del corpo...parlano molto di colei che é la dolcezza in persona.Ma niente in lei é dolcezza,solo la fredda consapevolezza[uccidere perché non si ha altra possibilità...non farà di te un vigliacco]verbia piano, atona[nessuno ti vedrà come assassino...non i tuoi compagni e nemmeno io]stringe le labbra [a volte si ha solo quella possibilità...ma questo non significa per forza sacrificarsi]lo sguardo resta lontano[vivi da lupo solitario...quando hai un branco,solo che non lo vedi]la voce appena udibile in quel vento[ogni tanto alza gli occhi e guarda chi ti circonda...e riconosci di non essere solo]e lei,la prigione della solitudine l'ha conosciuta.Per lunghi attimi tace,lascia scorrere il tempo,e alla fine scuote il capo[non c'è vittoria nel sacrificio di un compagno,non c'é alba che sia apprezzata se non nel guardarla tutti insieme]sospira,e lo guarda, sì,sposta lo sguardo e li lo tiene sul suo volto, proprio quando parole che ne straziano il cuore e l'animo giungono a lei.Parole che metabolizza lentamente[hai un motivo in più per non perdere la tua vita...non ricordi chi sei, ma esisti, da qualche parte sepolto nella tua mente c'é il tuo passato,c'é quello che ora credi perduto]sospira[e oggi esisti]gli ricorda[oggi,anche senza ricordi,senza memoria...sei qualcuno]non abbassa lo sguardo [non buttare via quello che hai oggi,adoperati per recuperare quello che hai perso]si tace a lungo[hai molto da perdere]piatta[te stesso,il tuo presente e il tuo futuro...dei compagni,degli amici e anche me]si include in tutto questo[non buttare la vita prima di averla conquistata].
00:11Anarion [orlo del burrone/montagna] Continua a guardarla mentre lei parla, sia che lo stia guardando, sia che stia guardando altrove. Non stacca le azzurre sporche dalle dorate per un istante che sia uno, proseguendo quasi nel contemplarla, fin quando il suo dire giunge al termine. Son seduti sul bordo di un burrone, in piena notte, a discreta distanza dalle ultime fiaccole accese del campo, con un vento che chissà chi lo manda, e se ne stan fregando della totalità delle cose, pensando solo a sussurrarsi confidenze. Ed in quelle confidenze, lui, stranamente, sorride, abbassando d'un nulla il capo. resta così per davvero pochi momenti, fin quando l'azzurro torna a cercare l'oro della donna, per quanto il mento resti abbassato. Ed è con un tono lievemente divertito, ma non di certo meno sincero, anzi, che le risponde. {Anche te....anche?} Gli viene quasi da ridere, ma non c'è la pur lontana ombra di scherno in tutto questo. Sembra quasi incredulo, in effetti, del suo essersi posta in fondo alla lista, al punto che, poi, riprende. {Bene, bene. Dunque. Poco fà mi hai chiesto come fai a fare cosa. Adesso te lo spiego.} Inspira a fondo, e per un istante le ciglia occludono la vista, prima di riaprirsi e rivelare l'azzurro macchiato di nocciola fisso su di lei. Le sta parlando a cuore aperto, e gli sta costando. Ma lo sta ffacendo in una serie di emozioni che non cela in alcun modo. {Poelios, Sephiro, Iago. Han provato a scavalcare, ad aggirare, ad abbattere il muro che ho messo attorno a me perchè mi illudevo, e forse mi illudo ancora, che rimanendo distaccato da voi possa fare meglio ciò che voglio, ovvero vedervi al sicuro, e felici. Tu...beh...tu hai guardato quel muro, hai fatto un bel sorriso, lo hai spostato con un soffio e sei passata oltre con la serenità di chi sta facendo una passeggiata su un prato. Ed ora, quella passeggiata te la stai facendo tra i miei sentimenti.} Un solo istante, ed infine. {Sei ancora convinta dell' "anche me", Eled?}
00:35 Eledhwen [Montagna]{orlo del burrone}ancora una volta,si susseguono parole...ancora una volta tutto cambia.Se prima c'era tensione ora...sente quel dolore,quella sofferenza di un tempo che fu.Eppure chiude tutto in un cassetto, perché la sua attenzione viene dirottata dalla voce altrui.Parlano di argomenti sgradevoli per lei,eppure li affronta e ora...non sa, non capisce cosa si agita nell'uomo.Proprio per questo, quando parla gli dona tutta la propria attenzione.Quella risata Per qualcosa che lei ha detto... qualcosa che probabilmente ha una misura differente da quella che da lei.Quel suo "anche" par davvero essere importante.Ma non chiede,tace e vuol capire cosa e dove vuole ora arrivare.Ed é proprio perché non vuole interrompere che resta zitta,chiude le labbra come se da un momento all'altro potessero decidere da sole di proferir parola.Ascolta e a ogni parola che viene detta...si trova a battere le ciglia,immobile come solo lei sa stare,lo fissa,anche in quella oscurità che la circonda,che li circonda,lo guarda e poco importa che si veda poco...conta ciò che dice.Resta zitta,e alla fine si trova ad abbassare lo sguardo.Ancora una volta trova in quelle parole...qualcosa che gli é stato detto,parole che avvalorano tesi che sembrano lontane.E il silenzio scorre,e alla fine lentamente apre bocca[ti illudi si]mormora[l'uomo più forte é quello che fa delle sue paure la propria forza,dell'affetto un motivo per vivere]sospira piano e con esso lo sguardo si abbassa[non sono io]verbia[sei tu ad avermi fatta entrare]chiude gli occhi e li riapre per poi guardarlo[io non ho fatto nulla,se non essere me stessa e...darti la possibilità di vedere un lato che altrimenti non avresti mostrato]scuote il capo[io...io non lo so]ammette ora[non so che valore mi dai]e il fatto che l'abbia chiamata per nome la dice lunga[non darmi più valore di quello che ho]che cosa dire?
00:58 Anarion [orlo del burrone/montagna] La fissa nel suo restarsene immobile, ricambiandone lo sguardo finchè non è lei ad abbassarlo. E quando lo fà, lui reclina appena di lato il capo in segno orse di incomprensione. Ma non indaga, lasciandole appieno la libertà di prendersi i propri tempi per rispondere, ed è dopo che ha finito che continua a guardarla, schiudendo le labbra di quel tanto che basta perchè da queste escano parole in sussurro appena accennato, consapevole probabilmente che solo lei l'odrà. {Han cercato di dirmelo in cento modi, poi arrivi tu e me lo fai capire.} Scuote appena la testa, sorridendo d'un nulla, una timida, leggera piega assunta dagli angoli delle labbra, ignara del vento che scompiglia i capelli, visto che il cervello ha troppo da fare per tenere a bada il battito del cuore. {Se è stato un moto d'animo a spingerti a sceglierli, che sia la tua anima a battersi per loro. Se non riesci ad isolare i tuoi sentimenti, che siano loro a renderti forte.} Annuisce appena, ed ancora, mentre l'indice della mano destra si solleva a cercare di sfiorare il centro esatto della sua fronte per un sol istante, e che vi riesca o meno, nuovamente mormora. {No, non sono stato io a farti entrare. Hai fatto tutto tu. E non è una colpa, anzi.} Inspira appena, prima di allontanare un po' tanto il volto, quanto la mano che torna a posarsi sulla roccia. {Ma su una cosa hai torto. Non puoi chiedermi di darti più o meno valore rispetto a quello che credi o pensi di avere. Non puoi esser tu a parlare con la voce del mio cuore.} Inspira a fondo, infine, incassando la testa tra le spalle ed andando, poi, a lasciarsi sfuggire un semplice. {Eled...Eled...}
01:21 Eledhwen [Montagna]{orlo del burrone}ancora una volta tutto muta sotto al suo sguardo.Qualcosa che non si aspetta,qualcosa che non sa come affrontare davvero...qualcosa che mai pensava fosse in procinto di accadere.Si limita a guardare il giovane umano al suo fianco,umano,uomo che quella sera nel loro parlare...li ha messi di fronte ad argomenti... inattesi.Le viene da sorridere quando ne sente la voce,quando ascolta quello che ha da dire[l'importante é capirlo...accettarlo e usarlo]mormora convinta,sebbene usi un tono basso,gentile.Lo guarda,lo ascolta e aspetta.sta aspettando che davvero metabolizzi quella rivelazione notturna...mentre stanno seduti in piena notte sull'orlo del precipizio.Che ci sia dell'ironico nel luogo e negli argomenti?Non può che far i conti con quanto viene detto,e nuovamente viene catturata dalle altrui parole[non ho parlato di colpe] commenta piano,non si sente colpevole...non ancora almeno[semplicemente non mi perdonerei se ti facessi del male involontariamente]e questo é un dato di fatto,un dato che non vuole approfondire ora,un dato che perde valore quando le rivelazioni non finiscono,e lei si trova con lo sguardo sgranato,per poi addolcirsi[non parlerò per il tuo cuore...non lo farò mai]sospira piano,a quel punto c'é l'incertezza del dire qualcosa di sbagliato,per questo non aggiunge nulla.Si tace e ascolta il suo nome che viene ripetuto quasi fosse una nenia e alla fine si limita ad avvicinarsi,a provare a toccargli una spalla,quasi a voler dargli conforto e supporto...e non verbia più guardando lontano [*se sarà necessario...ti proteggerò da me...*]non per parole, solo mente,che vanno da lei a lui, accompagnando quella notte che prima o poi andrà a finire.
01:37 Anarion [orlo del burrone/montagna] Guarda di fronte a sè mentre lei parla, volgendosi solamente alla sua terza frase, ed accigliandosi appena quasi non capisse del tutto cosa lei intenda. Ed è evidente dal come le sopracciglia disegnino una sorta di arco che si leva al di sopra del naso avvicinandosi agli occhi alle estremità, sebbene no, non abbia il monociglio. Son le ciglia a sarfallare di fronte agli occhi due o tre volte, prima che infine la sua voce raggiunga direttamente la propria psiche, adagiandosi tra i suoi pensieri e generando un lento, nuovamente rassegnato, sorriso. Che, a sua volta, precede lo schiudersi delle labbra. {E' inevitabile, forse. Se accetti l'esistenza della luce del sole, accetti anche l'esistenza dell'ombra alle tue spalle. Parlandoti di cosa mi succede, ho accettato il rischio, e lo correrò. Mi hai appena detto di vivere. Lo farai anche tu, me ne assicurerò.} Non si oppone al tocco della sua mano sulla propria spalla, restandosene ancora per qualche istante immobile, ma è mentalmente che risponde ad altrettanto mentale messaggio, nel {*No, non lo farai. Perchè se lo facessi volontariamente, mi feriresti volontariamente. Son stato sincero con te. Da te vorrò altrettanta sincerità*} Sorride appena, prima di prendere ad alzarsi sfruttando la postura assunta da lei per aferrarle una mano ed invitarla a fare altrettanto in un movimento sì delicato e gentile, ma non meno deciso. {Forza, andiamo a dormire. Siamo gli unici due imbecilli ancora in piedi, o meglio seduti, a quest'ora. Ti accompagno a fare la nanna, Raggio di Luna.} Ed attenderà che lei replichi, prima di, eventualmente, accompagnarla al suo carro e,, successivamente congedarsi da lei.}[end]