L'epidemia di Covid «si sta comportando come avevamo ipotizzato» e «il paragone è con la Spagnola che si evolse esattamente come il Coronavirus: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti in tutto il Mondo durante la seconda ondata». E' questa l'ultima “catastrofica” previsione fatta da Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ( Oms), durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, rispondendo in merito a una lettera di esperti che hanno parlato di «emergenza finita», ipotizzando, in contrasto con le opinioni della stessa Oms una imminente fine della fase più critica della pandemia.
L'epidemia di influenza Spagnola, chiamata così perché i primi a parlarne furono i giornali iberici, colpì il pianeta nel 1919, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, trovando una popolazione stremata dalle privazioni anche alimentari patite durante il conflitto. Si calcola che in meno di due anni il virus, anche quello un virus respiratorio, infettò circa 500 milioni di persone. La malattia colpì indistintamente tutte le fasce di età, facendo vittime tra giovani, adulti e anziani. Non fu mai trovato un vaccino e tutto avvenne in un modo in cui non esistevano neppure i reparti di Terapia Intensiva o i respiratori che ci sono a disposizione oggi. La Pandemia nel 1920 se ne andò così come era venuta.
«Adesso Sparendo il Covid dai ricoveri in clinica - ha insistito Guerra - sembra che tutto sia finito, ma non è così». Rispetto alla nuova categoria dei “debolmente positivi”, ha precisato il direttore aggiunto dell'Oms, «non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare.
Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l'andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C'è una discesa che coincide con l'estate». «È vero - ha concluso Guerra - che le terapie intensive si sono svuotate, ma si sono svuotate come previsto che accadesse e non vogliamo si riempiano di nuovo in autunno. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l'obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà».
Fonte