Rome total war 2 emperor edition problema reclutamento unità

Ciao a tutti ... non sono nuovo su rome total war ho giocato molto al primo ora da circa un mese ho installato nuovamente il 2... ho gia' fatto una campagna con gli Iceni, diciamo per riprendere la mano con il gioco ora ho sospeso la campagna con gli Iceni e ne ho iniziata una con Roma. Jens Julia. Ve la riassiumo in breve, ho battuto gli etruschi nell'italia centrale, sedato la rivolta degli schiavi partita da Napoli arrivata alle porte di Roma, stretto alleanze con Dalmati e Siracusani. Le battaglie piu' grandi dopo aver preso anche parte di sicilia sono state in Libia e Cartagine dove dopo una battaglia sofferta all'ultimo fiato sono riuscito a conquistarla. Uguale a ''Milano'' contro gli Insubri dopo molte battaglie sono riuscito con un gruppo di hastati chiusi a testugine a vincere in inferiorita' numerica stile '' the eagle '' .... in ogni caso la domanda parte proprio qui. nelle regioni conquistate nel nord africa NON riesco a reclutare unità. Uguale in Liguria e Milano . Mentre in sicilia potevo reclutare uguale alle città tolte agli Etruschi Volterra e Rimini .
Ora ho perso la Libia la sicilia l'ho persa all'ultimo sangue con i Cartaginesi ed è stata subito riconquistata dai Siracusani miei alleati. Per riprenderla dovrei entrare in guerra anche con Siracusa ed attualmente non mi conviene avere altri nemici anche forti via mare... Ma non riesco a controllare le province conquistate se devo inviare rinforzi solo dalla penisola italica l'espansione cosi diventa quasi impossibile... qualcuno che mi può aiutare? Cioè mi fa' creare forze un esercito con un armata di base ma oltre i mercenari quando clicco su crea unità mi da' la casella vuota... Ho provato ad espandere le città ma la popolazione deve ancora crescere ora mi chiedo devo attendere che cresca la popolazione per espandere la città e creare strutture adatte al reclutamento o è dovuto a qualcos'altro ?? Grazie infinite a chi può aiutarmi e darmi una risposta

Ho risolto avendo giocando soltanto con Iceni non avevo capito che dovevo convertire gli edifici alla mia cultura