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Essere osservato da presenze?

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    Doom5ter
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    Obino
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    00 07/05/2020 02:17
    Essere osservato da presenze?
    Buonanotte (?) a tutti!
    Allora, questa che vi spiegherò è una strana paura, che penso sia infondata e pura suggestione, ma al contempo stesso sembra essere fin troppo vera. Premetto che è una cosa che succede quasi sempre, ma in particolare con la meditazione si fa piú forte.
    Ogni qual volta provo ad iniziare il processo per il mondo astrale sembra andare tutto bene, ma non appena chiudo gli occhi e passa qualche minuto inizio a sentire come una sorta di energia a pochi metri da me, che mi osserva e si va avvicinando. Il fatto è che provoca in me una sensazione negativa, e quella volta che ho provato a resistere mi sono sentito toccare (un formicolio, ma probabilmente questa parte è data dalla suggestione).
    Ora, la mia reazione immediata è quella di aprire gli occhi e annullare la meditazione, e automaticamente quella sensazione sparisce. La cosa mi ha creato addirittura un blocco mentale, e non riesco appunto a meditare piú per paura che mi possa succedere qualcosa (oggi mi sono venuti i brividi e un dolore forte allo stomaco, e mi sono quasi messo a piangere).
    Quindiii, visto che online non trovo nulla che non sia relativo a spettri/entità maligne, volevo sapere se qualcuno di voi ha mai provato questa sensazione strana, e vedere come posso risolvere!
    Inoltre non so se è collegato, ma alcune volte mi capita di avere dei tic involontari del corpo (tipo scatti brevi dei muscoli che non sono controllati da me, ma che avvengono da soli)

    Grazie in anticipo per le risposte~
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    maurileo
    Post: 1
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    Obino
    Utente Junior
    00 11/05/2020 14:50
    Essere osservato da presenze?
    Lungi da me l'idea di interpretare correttamente la tua esperienza, ma - in base alla mia - tento di darti qualche spunto di riflessione. La meditazione credo liberi alcuni freni inibitori che fungono da "tappo" in stato di veglia. Potrebbe non essere escluso che una qualche problematica profonda emerga in determinate circostanze e venga interpretata quale presenza osservatrice come tu riferisci.
    Durante le mie - rare e mai approfondite - OOBE mi è capitato di avvertire delle presenze non meglio identificate (mi pare che qui le chiamino larve), verso le quali in effetti avevo una qualche diffidenza che però non definirei paura. In ultimo forse la paura è una cattiva consigliera e, potendo, mi dirigerei verso lo spirito di scoperta. Un saluto
  • Sirlarim
    Incarnato
    00 12/05/2020 18:09
    Sentirsi osservati nel territorio astrale è un senso inconscio e del tutto sviluppato autonomamente.
    Non so se esiste una certa predisposizione alla sopravvivenza, senso del ragno o chissà cosa.. ma credo sia una specie di lettura delle intenzioni.
    Qualcuno che ti fissa, ti sta pensando e tu te ne rendi conto.
    Opinione personale.

    Raramente mi sono sentito osservato, molte volte ho sentito entità vicino a me, toccarmi, parlare lingue straniere, vederle, ecc.. ma essere osservato veramente poche volte, presenze negative ancora meno.
    Lascia che tutto succeda, la tua soggezione è un arma verso di te ed in qualche modo ti odia.
    Non devi imparare ad accettarla, devi eliminare quella parte.
    Magari c'è davvero qualcuno che ti osserva, magari no..
  • invisiblemonster
    Incarnato
    00 18/05/2020 15:01
    Buongiorno :)

    Anche se non ho una risposta sul perché, volevo dirti, che conosco la sensazione di sentirmi osservata da quando sono bambina (quindi non solo durante la meditazione) e i tic partono anche a me, soprattutto in fase iniziale della meditazione - proprio non riesco a rilassare gli arti quando capita.

    Un saluto
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    remrave77
    Post: 0
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    Utente Junior
    00 19/05/2020 10:28
    Siam parte di un tutto...
    Ciao,
    per esperienza personale, quindi di prima mano, posso provare a darti una ragionevole (almeno per me) chiave interpretativa. Come descritto da altri nei commenti precedenti, in genere é la nostra mente a creare dissociazioni tra quello che é interno o esterno. La realtà é che non esiste un limite definito tra te stesso e "l'altro". In qualche modo quello che interpretiamo come qualcosa di esterno, e soprattutto le sensazioni che questa distinzione suscitano, sono una mera "paturnia mentale" che vuole mantenere questa separazione (chiamiamolo una variante di EGO) impedendoti di lasciarti fondere nel tutto e nell'esperienza completa di una coscienza che non ha limiti. Ovviamente questo doversi abbandonare può far paura, ma, sempre per esperienza personale, lasciarsi andare alla possibilità che queste "forze esterne" possano pervaderci é l'inevitabile passo per dissolvere questa separazione.
    Mi sento di consigliarti di non temere nulla perché tutto é già perfetto così come ti si presenta .... anzi se puoi tuffaciti dentro!

    Serena esperienza.
    Roby