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14:30Hestia[Palazzo - Stalle] Annuisce [E' una bella cosa mutare in un uccello, volare è una sensazione molto...] Un paio di secondi in cui cerca il termine giusto [Liberatoria. Quando lo avrai fatto dimmelo, mi piacerebbe volare assieme a te come feci con Kaderin.] Ancora ricorda quella magnifica sensazione, si vede dal sorriso leggero. Annuisce di nuovo poi [Certo che conosco Rahadin, lavora lì perchè ce l'ho messo io. Mi piace quell'elfo.] Non sa perchè ma le sembra una persona interessante. Il seguente dire le fa aggrottare le sopracciglia [Come volevi offenderci? Sezionando l'aquila?] Cerca di capire. Glissa sull'ultima domanda, piuttosto si concentra nell'osservazione del soffitto. Individia l'aquila bianca e maestosa in un angolo, su di una trave del soffitto. Lo sguardo rosso che punta in alto si fa più morbido, l'angolo delle labbra si alza nel vederla lì in alto ma isolata dagli altri, come se fosse superiore. [*Huggin, amico mio.*] Lo richiama in lingua elementale, un linguaggio che può comprendere solo l'aquila, per il mutaforma un misto di suoni che ricordano lo strepitare d'un fuoco ed un assestarsi della terra. L'aquila reagisce al richiamo avvicinandosi alla sua padrona, lei esterna il braccio destro piegandolo con il gomito verso l'esterno, parallelo al proprio seno. Le zampe dell'animale vanno ad ancorarsi delicatamente sull'avambraccio dell'elementale e lì si ferma, guardando prima lei e poi Admor. Proprio lui può vederla nella sua completezza. E' un aquila totalmente bianca, tranne il becco e le zampe che sono gialle. Il piumaggio è folto e soffice, è lunga circa 87 centimetri, la coda ne misura 33. L'apertura alare vista pocanzi è di 220 centimetri, gli artigli ed il becco sono parecchio affilati oltre che ricurvi. L'elementale sorride all'animale e torna a guardare Admor in viso [Lui è Huggin.] Glielo presenta, come si presenta una persona. [E non ho paura, solo che non so se... sai, qui servi.] Gliela butta così, a caso. (Innate)
Hestia ha usato Empatia animale [Elementali]
14:48Admor_Seek[Sylan-Palazzo Governativo] {Stalle} Cammina tra la paglia della stalla, l’odore acre dato dai cavalli giunge tra le narici del mutaforma, non lo fa impazzire ma può sopportare il tutto. Le orecchie a punta ascoltano ciò che Hestia ha da dirgli, le iridi verdi scrutano bene attorno in modo da assicurarsi e avere le misure di tutto il perimetro delle stalle. Lo sguardo poi giunge nella parte dove si trova l’aquila bianca di Hestia, ora sa e il mezzo prova piacere nel fatto che ella approvi la sua strategia. [Ti piace?] Dice alzando il sopracciglio destro, aria interrogativa la sua, in quella domanda che potrebbe avere molteplici sensi. Le iridi poi cambiano bersaglio, lentamente il capo gira e l’elementale richiama il rapace, osserva l’aquila avvicinarsi ascoltando per bene i versi che emette la donna di fuoco e di terra. Attenta ora è l’osservazione, mentre lentamente cerca di prendere un taccuino per annotarsi gli appunti. La mano sinistra si posa sulla tasca sinistra mentre la destra prende una matita con cui scrivere, apre le pagine scorrendo i fogli e trovata una pagina vuota comincia a scrivere o almeno ci prova. Tenta di capire quanti dettagli possibili: dagli artigli, al becco, le ali e il piumaggio. Segna sul foglio di carta in modo da avere un quadro completo. [Hestia, posso toccargli le piume? Vorrei capire di che cosa sono fatte..] ma non vuole beccarsi una beccata di autodifesa dell’animale. [Si, in quel senso non volevo offendervi] non aggiunge altro alla questione. [Qui c’è Sordus, è vero non è me, ma non posso sottrarmi] spiega verso Hestia [Non voglio lasciarti e lo sai, il mio posto è qui con te e Kalia, da quando ti ho persa beh non voglio più allontanarmi] ammette con sincerità [Perché ho paura di riperderti. Di nuovo. Ma d’altronde quegli occhi e quella voce era eloquente, vuole ucciderci e se anche io mi sottrassi alla missione, lui verrebbe a cercarmi, per uccidermi e metterei in pericolo tutti e te] torna in silenzio. (innate)
Admor_Seek ha usato Sangue Corrotto [Mutaforma]
15:02Hestia[Palazzo - Stalle] L'odore per lei non è un problema, nonostante lo senta molteplici volte più del normale. [Sì, mi da buone sensazioni.] Riguardo all'elfo della notte, lo dice con neutralità nonostante possa anch'essa essere una frase fraintendibile. Osserva Admor affrettarsi a prendere le pergamene, la cosa la fa sorridere leggermente. Non l'ha mai visto da questo punto di vista, studioso. L'aquila guarda anch'essa il mutaforma a causa del rumore da lui prodotto, seppur non alto. Muove la testa a scatti brevi. Lascia che lui possa scrivere e alla sua domanda riguardo il toccare l'aquila, il viso marmoreo si porge a lei [*Scendi, posati di fronte a lui. Permettergli di toccarti, non ti farà del male... te lo assicuro.*] Ancora una volta in quel misto di suoni si rivolge all'animale che, proprio grazie alla natura collegata in un fondo divino, dopo pochi secondi d'indecisione scende dall'avambraccio della padrona sbattendo le ali non completamente ma ripetutamente fino a posarsi a terra, di fronte al mutaforma [Puoi toccarlo, osservarlo e ciò che vuoi... ma se gli tiri una piuma ti fa un buco in una mano, e non ci posso fare niente.] Per quanto può darle ordini, non può impedire ad essa di difendersi o di reprimere il proprio carattere. Riguardo all'offendersi fa spallucce [Se ti azzardi a sezionare un animale farò lo stesso con te.] E lo dice come se niente fosse. E' proprio questo che farebbe pensare sia seria. Il resto lo ascolta in silenzio, le iridi di fuoco sondano il viso del mutaforma cominciando ad affievolirsi leggermente, come se la nenia che seguono sempre si stia facendo un pochino più lenta. Quando l'altro finisce di parlare distoglie lo sguardo da lui per portarlo al soffitto, inspira profondamente. [Sì ma se venisse a prenderti qui... ci sarei io a proteggerti.] Scuote il capo, punta lo sguardo sull'aquila [Cioè mi fido di te e delle tue abilità, come per quelle di Kaderin... solo che... io potrei...] Si sta incartando. (Innate-Empatia Animale)
15:19Admor_Seek[Sylan-Palazzo Governativo] {Stalle} Alza la mano destra e va posare lo strumento per scrivere nella tasca, la mano sinistra invece chiude il taccuino tenendo però l’indice e il medio come segnalibro, così da perdere la pagina ove ha scritto. Le orecchie a punta ascoltano le parole di Hestia, mentre la mano destra dalla tasca si sposta lentamente sulle piume, le accarezza cercando di sentire la consistenza, se le memorizza nella mene così da ricordarsele a momento debito. Ritrae lentamente la mano, virando successivamente sulle zampe, tenta di accarezzare anche quel lembo di pelle raggrinzita sentendo come al tatto essa sia estremamente coriacea. Infine rialza la mano con un movimento leggero verso il becco, tenta solo di sfiorarlo, non vuole essere molesto per non prendersi una beccata, il tocco è leggero e calmo. [Che animale maestoso che sei Huggin] commenta con calma, mentre ritrae definitivamente la mano destra, quella sinistra invece riapre il taccuino, recupera l’occorre per scrivere e tenta di trascrivere l’occorrente riguardo a ciò che ha imparato. Rimane in silenzio per alcuni minuti dopo di che torna a donare le sue attenzioni ad Hestia [Ti da buone sensazioni eh peccato mi stava simpatico ma tu me lo stai rendendo indigesto..] mormora riguardo alla questione “elfica”. [Non sezionerò mai un animale] è una promessa? Forse.. [Ma metterei in grave pericolo queste persone e Kalia] non si fa problemi a nominare la figlia di Hestia [Non so con che cosa combatterò, ma so una cosa lui vuole me e forse anche altre persone di cui non conosco il nome, non vuole uccidere nessun altro] mantiene il tono colloquiale e amichevole. [Conosco le tue capacità Hestia, lo so che mi proteggeresti, ma non anteporrei mai la mia vita alla tua] diretto, anzi la darebbe la sua [Non ho problemi a dirtelo come quando ti dico cosa provo per te] le sorride lentamente. [Tu cosa potresti?] Vuole sentirlo dire ad alta voce.(innate-Sangue corrotto)
15:33Hestia[Palazzo - Stalle] L'animale si lascia toccare anche se continua a fissare il mutaforma con quei movimenti brevi ma repentini del capo, l'altro può sentire come le piume siano numerose anche al di sotto del primo strato e, se quelle in superficie sono un pochino più "dure" quelle sotto sono molto soffici. Abbassa il becco quando l'altro le tocca le zampe raggrinfite, può quindi vedere anche quanto siano lunghi e ricurvi gli artigli neri. L'unica cosa scura di quell'animale altrimenti molto chiaro. Quando però va a sfiorargli il becco l'aquila stride, emettendo il suo verso ma senza attaccarlo, se ne rimane al suo posto [Ha detto che non gli piace quando gli toccano il becco.] Traduce l'elementale, rivolgendosi al mutaforma [Lo lascia toccare raramente anche a me, Huggin è un po' prima donna.] Sorride delicatamente, ed in quei minuti di silenzio in cui Admor si mette a scrivere tutto ciò che ha toccato la rossa indietreggia d'un paio di passi per andare a poggiare la schiena ad una trave di legno, rimanendosene anch'essa zitta. Però lo osserva, osserva nella sua interezza l'uomo che ha di fronte mentre annota. Quando torna a parlare sbuffa una risata dalle narici [Non cominciare.] Riguardo all'elfo. Poi, lo lascia esprimere ciò che vuole parlando della minaccia che hanno ricevuto la notte appena passata. Sospira delicatamente [Lo so, e so che non è la mia battaglia.] Non è scema insomma, la reazione che sta avendo è solo quella d'un fuoco possessivo e apprensivo. Fa spallucce [Non anteporresti la tua vita alla mia, io posso vivere per sempre... tu no... credo.] Perchè non lo sa con sicurezza. Ma l'ultima domanda le fa scuotere le mani lungo i propri fianchi, come se volesse scrollarsi qualcosa di dosso [Potrei diventare una furia distruttiva se succedesse qualcosa a te o a Kaderin. Tu non conosci questa parte di me, io... quando il fuoco si sente ferito lui...] Si morde il labbro inferiore, con forza [Vabbè quando parti?] Così. (Innate-Empatia Animale)
15:49Admor_Seek[Sylan-Palazzo Governativo] {Stalle} Sospira ultimando le informazioni carpite riguardo al rapace, cerca anche di scrivere quanti più dettagli riguardo a quegli occhi neri, che in teoria hanno una vista molto potente. Annuisce al dire della donna di fuoco, riguardo al becco e al suo essere prima donna [Lo capisco Huggins, sei uno degli esseri più maestosi del creato è normale essere così] sorride allontanandosi infine di qualche passo, in modo da lasciare l’aquila e posare le sue complete attenzioni su Hestia. Chiude il taccuino e ripone il pennino con cui ha trascritto il tutto. Sospira e riprende a parlare verso la governatrice [Non comincio Hestia, tu sei fuoco ma io ora ho una componente demoniaca dentro di me] sospira non vuole tornare sull’argomento [Ma le mie emozioni quelle più primitive sono accentuate, per quanto io la nasconda lei mi suggerisce a volte come reagire] senza troppi giri di parole spiega alla donna il suo modo di pensare. [Hestia per quanto io creda a ciò che dici, non pensare che io non temi che qualcuno possa farti del male] e lui pensa che là fuori ci sarà qualcuno forte quanto Hestia o magari anche superiore. [Il fuoco? Non capisco cosa tu intenda ma ti faccio una promessa, tornerò da te] le sorride [Ho ancora il tuo ciondolo, quello che mi regalassi tu tempo fa, lo indosserò sempre e così sarò protetto] annuisce pronunciando quelle parole con tono sincero. [Nei prossimi giorni penso di partire, devo capire se andare direttamente dagli elfi o se congiungermi a Conca del tuono] non lo sa ancora, è ignoto. Si avvicina infine alla donna di fuoco, tenta di aggirarla con il braccio destro che passa dietro la sua schiena, cerca di avvolgerla e poi stringerla a sé con più forza. (Innate-Sangue corrotto)
16:08Hestia[Palazzo - Stalle] L'aquila continua a guardare Admor e quando l'elementale vede che questo mette via il taccuino capisce che l'ha studiata abbastanza quindi le fa un cenno col mento che punta verso la trave, per dirle che è libera di andarsene se vuole. E, per quanto le piaccia fare da modella, prende l'occasione al volo e riapre completamente le ali per poter ritornare in alto. Un altro approccio per il mutaforma per studiare quell'apertura alare. Le iridi di fuoco spezzano il tragitto che segue l'animale poichè la voce del mutaforma ritorna ad echeggiare nelle stalle. Vira il viso marmoreo verso di lui, [Certo che esiste qualcuno in grado di farmi male... gli Dei, ad esempio.] Ma stavolta non è vera superbia, infatti i denti bianchi si mostrano da subito in un sorriso aperto. Ha lanciato una battuta per cercare di alleggerire la situazione. Sapeva che l'altro non potesse capire cosa intendeva visto che non conosce completamente la sua natura ma non spiega, si limita nuovamente ad ascoltarlo. Inspira piuttosto profondamente dalle narici ed annuisce, alla fine, prima del gesto fisico altrui [Sì il ciondolo...] Come se stesse semplicemente cercando di assecondarlo, ma ben sa che quel ciondolo non porta alcuna protezione reale. Ma poi lo guarda avvicinarsi ed in quella nuova vicinanza il mutaforma può vedere come le fiamme si siano fatte man mano visibilmente più lente nel movimento. Sente il braccio di lui staccarla dal legno per portarsela addosso e lei non fa resistenza. Si lascia abbracciare e dopo una manciata di secondi anche lei alza le braccia per andare a cingere il busto dell'altro. Lei manca di forza bruta ma tutta quella poca che ha la usa per "stritolarselo", ad occhi chiusi mentre il viso tenta di poggiare sulla guancia altrui. [Prima di partire passa da me, ti comprerò un'armatura e qualche altra arma.] Non si sa mai [Mi dispiace non darti ciò che vuoi, Admor. Ma a te ci tengo veramente.] Un sussurro, nel suo oto. Abbraccio. (Innate-Empatia Animale)