Legacy of Magic - Forum di Gioco Forum ufficiale del gdr online Legacy of Magic

Candidatura Anhur

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    Anhur
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    10 28/02/2020 09:08
    A seguito dei chiarimenti ricevuti sulla razza, ecco la mia candidatura agli Aasimar.
    Vi auguro buona lettura, nella speranza che quel che leggiate sia per voi di vostro gradimento e interesse.


    -Storia Pregressa del Pg:


    Link Storia Completa (consiglio la sua apertura su Chrome)

    -Tutti gli avvenimenti particolari e azioni degne di nota del gioco on:

    [9/12/2019].Assunto come Lavorante per il nobile Iago.
    [Metà gennaio 2019].Assunto come Garzone a la Villa del Nobile (Zaran).
    [29/01/2020].Partito per la spedizione alle dune dell'ignoto, per risolvere la questione degli uomini di sabbia e salvarli dalla loro maledizione.
    [08/02/2020 (Convalida Zaran )].Scoperta un'oasi sconosciuta nel pieno deserto.
    [21/02/2020].Raggiunto l'antico e dimenticato regno di Numa.
    [15/02/2020].Ottenuto un incontro con la Regina di Numa e risolto il nodo della maledizione.Gli spettri Numiani non si incarnano più in uomini di sabbia e han trovato finalmente pace.
    [17/02/2020].Rivendicata l'oasi sconosciuta col nome di Khasilissar. Ottenuto riconoscimento di sovranità sul luogo da parte dell'Ordine delle Streghe.
    [18/02/2020 (Convalida Iago)].Trovata ramificazione di folgorite nel deserto.


    -Motivo per cui si seglie la razza chiusa Aasimar:

    Come giocatore sono interessato agli Aasimar come evoluzione del personaggio e a mio parere, grande compatibilità con la razza stessa. Il suo modo di comportarsi, nonostante gli orrori alieni che è stato costretto a vivere (BG), la paura di essere in un altro mondo sconosciuto e tutte le varie implicazioni psicologiche e introspettive, è rimasto comunque fedele ai suoi principi. Il lato psicologico Aasimar, ho riscontrato che é simile al carattere del pg. Già da umano quando può evitare di uccidere o distruggere la vita, prova ad evitarlo: ad esempio, in una quest a sorpresa di Hersatz, avrebbe potuto tentare di uccidere un cobra che voleva mordere Madleine, ma invece di ammazzarlo ha usato uno stratagemma tipico per la cattura dei serpenti e l'ha infagottato. Ora si tiene questo cobra giovane in un fagotto, in attesa di poterlo mettere in una teca di vetro, accudirlo e nutrirlo per permettere ad Isen di dedurne antidoti per il veleno (quindi la finalità non è la prigionia del cobra, ma gli antidoti, pur prendendosi cura dell'animale per non farlo soffrire) e magari ammaestrarlo se possibile. Da Bg stesso, potete vedere che anche prima di giungere in questo mondo, era stato evidentemente educato ad un comportamento affine a quello che potrebbe essere quello dell'Aasimar leader di una grande nazione (il padre): pur di salvare la sorella e permettere all'importante missione diplomatica di pace e fine guerra, di giungere a termine, rimase indietro a combattere coi suoi uomini, sacrificandosi per la causa della nazione. Sapendo che i soldati sarebbero rimasti a combattere per adempiere il loro dovere di scorta, rimase ad organizzarli per tentare di massimizzare l'effetto salvifico nei confronti della missione e tentare il tutto per tutto, provando in una improbabile vittoria. Ovviamente le cose non andarono completamente come sperato, ma almeno permise la pace tra due popoli, la salvezza della sorella, così come quella di qualche uomo suo, anche se catturato. Un sacrificio ritenuto accettabile rispetto alla mole di persone immensa che non dovrà più sopportare la guerra e le sue conseguenze.

    Personalmente penso che sia l'evoluzione più logica per un personaggio come il mio.
    Nonostante non dimostri granché in senso di espansività, egli si trova spesso ad operare, anche in modi sottili, per il bene della collettività. In oltre lui vede in suo padre un esempio profondo che continua a voler seguire, anche se non si trovano più nella stessa realtà e ormai ha capito perfettamente che il padre (o chiunque conoscesse prima di giungere qui) non potrà mai più reicontrarlo, come in fondo è anche giusto e meglio che sia.


    -Motivo per il quale il retaggio da Aasimar si dovrebbe mostrare in quel determinato pg:

    Da BG non ho citato la natura del padre volontariamente, ma è un Aasimar (cosa valutata e approvata da Artemidia e Rael). Considerati gli eventi terribilmente traumatici ed oscuri che ha dovuto affrontare in successione, nonchè esperienze davvero alienanti, invece di chiudersi a riccio e dare retta all'ovvia diffidenza che potrebbe aver maturato, ha mantenuto saldi i principi che aveva da prima e vivo l'esempio del padre, continuando a compiere azioni che comunque possono risultare altruistiche o rivolte a concetti benevoli. Nella somma di ciò che è riuscito a superare senza perdersi, potrebbe aver temprato il suo retaggio celestiale fino a completa maturità ed aver raggiunto una consapevolezza di ferrea volontà, forse di sua stessa natura intrinseca, di essere proprio figlio di un grande Aasimar come suo padre e per tanto accettare definitivamente questo suo se stesso con letizia, come una importante eredità che si è portato dal suo mondo, direttamente nel suo stesso sangue, tanto da essere il suo stesso destino.


    Segni particolari desiderati:
    Altezza sovrumana (220 cm).


    ____________________________________________________________

    Grazie per l'attenzione
    ~Anhur~
    :D
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    yaraned
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    10 28/02/2020 14:32
    [Modificato da yaraned 28/02/2020 14:41]
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    Artemidia-
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    Utente Junior
    00 01/03/2020 19:47
    Yaraned? Volevi dire qualcosa? XD

    Anhur, grazie per aver postato la tua candidatura per la razza Aasimar, mi sono presa qualche giorno per leggerla bene e per rifletterci su (per altro ho trovato il tuo bg piuttosto complicato). Sono così sorte alcune domande che vorrei porgerti:

    1. Ho capito che il tuo pg viveva in un'altra dimensione, un altro mondo, e in un tempo futuro, motivo per cui potrebbe non saper mai la verità su quel luogo alieno. Ma mettiamo caso che, un giorno, scoprirà la verità su quanto accaduto (magari incontrando qualcuno che, come lui, è stato catapultato nell'Aengard in seguito all'esperimento subito), come reagirà a tutto ciò? Come reagirà al fatto che le donne che amava sono state "resettate" e trasformate in qualcosa di mostruoso? E che i suoi figli sono spariti, persi da qualche parte, magari anche loro trasformati in mostri?

    2. Il tuo pg ha sacrificato la sua vita e la vita di molti suoi uomini per una grande causa e per una persona di un certo rilievo. Ma se, invece, si fossero trovati in una normale ronda e fossero stati assaliti, avrebbe sacrificato così tanto per una qualunque donna lì in pericolo?

    3. Come, il tuo pg, metterebbe in pratica i principi di un Aasimar? Voglio dire, questa razza, in fondo in fondo, ha un fine, ed è quello di preservare la vita. Ecco, come il tuo pg, da Aasimar, penserebbe a preservare le vite?

    Qualora qualcun'altro volesse proporre qualche domanda al candidato è liberissimo di farlo! :)
    [Modificato da Artemidia- 01/03/2020 20:01]
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    Anhur
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    Utente Junior
    00 01/03/2020 23:05
    Grazie a voi per l'attenzione.
    Allora procedo col rispondere alle domande.

    1) non credo di averla compresa completamente, in quanto non capisco cosa intendi con "potrebbe non saper mai la verità su quel luogo alieno". Se ti riferisci alla comunità Illithid e quindi ai loro insediamenti, per lui sono alieni solo per gli abitanti e il modo di vivere che hanno, oltre magari ad un ambiente generale che potrebbe non essere proprio ospitale per lui. Comunque...
    -Se dovesse incontrare una delle persone che è stata spedita in giro per lo spazio-tempo, cercherebbe di comprendere il grado di asservimento che ha il soggetto ai padroni e quindi comprendere se può o meno essere un potenziale alleato o un potenziale nemico. Nel secondo caso tenterebbe di capire se è possibile liberarlo, mantenendo sempre un profilo basso e senza scoprire le sue carte. Se non può liberarlo, valuterà il da farsi sulla base della situazione (se può salvarlo, se non può, quanto rischio c'è ad intervenire per altre persone oltre che per se stesso, insomma esaminerà bene il caso, comprendendo la estrema delicatezza un errore può costar caro non soltanto ad Anhur).
    -Le donne che amava, non le ama più e non le ha mai veramente amate in quanto, quei sentimenti, frutto di una manipolazione psionica. Giocando e ragionando, il mio personaggio ha aggregato dettagli che ha potuto esaminare a mente più fredda nel tempo ed è arrivato alla conclusione che quei suoi sentimenti sono stati manipolati -o almeno ne è convinto-. Nonostante ciò il dispiacere che potrebbe provare per la loro morte ci sarebbe, ma di fatto a causa della distanza multidimensionale e l'incapacità di trovarle l'unica cosa che potrebbe fare é dispiacersi per loro, risultando oggettivamente impotente. Questo però implicherebbe che venisse a scoprire del processo di ceremorfosi e quindi che gli Illithid han ucciso quei soggetti per applicare la loro riproduzione parassitica. Psicologicamente identificherebbe maggiormente gli Illithid come una minaccia per l'intera esistenza e l'ordine naturale delle cose, mettendoli in cima alla lista dei nemici da cui salvaguardare le vite e l'esistenza stessa. Questo, ovviamente, non lo fermerà dall'indagare (cosa che per altro vuol già fare da adessi) per ricavare qualsiasi informazione possibile che a lui manca, qualunque cosa utile per contrastarli, anche fossero palliativi.
    -Ammettendo che venga a sapere anche dei vivai dei bambini, non si meraviglierebbe più di tanto, ma la cosa ovviamente lo contrarierebbe profondamente, tanto quanto l'uccisione terribile avvenuta alle due donne. Di base, anche senza sapere tutto questo, interpreta gli Illithid come dei terribili nemici del creato. Sapere che fanno certe cose coi bambini altrui non lo sorprenderebbe affatto -un po' lo sospetta già, anche se non sospetta delle gravidanze delle due donne sopra citate-, ma certamente aumenterebbe lo stato di allerta nei confronti di questi esseri. Purtroppo però, non sapendo come raggiungerli, non potrebbe farci niente. Come sopra, indagherebbe al meglio che può per trovare contromisure.

    Concludendo con la 1a domanda: Anhur concepisce la grave responsabilità che si ha nel conoscere certe creature del multiverso e concepire, almeno parzialmente, la vastità della minaccia che possono rappresentare, la complicatezza e l'orrore che essi rappresentano e quanto oltre la loro potenza potrebbe andare. Questo lo spinge certamente a dare il meglio di se per tentare di radunare forza e potere, allo scopo di farsi trovare pronto in caso di evenienza o della più unica che rara occasione, di poterli raggiungere direttamente in uno dei loro molteplici insediamenti e provare ad annientarli (ammesso che si abbiano le forze e l'organizzazione necessaria per farlo: purtroppo affrontare creature come queste non è come affrontare dei demoni, è tutto molto più complicato e cervellotico).

    2.La domanda riguarda la scelta tra due mali e come sempre la scelta dovrà ricadere sul male minore. Il benessere dei molti viene prima di quello dei pochi. Un tentativo per salvare tutto e tutti è giusto farlo, ma con la giusta cautela e senza rischiare più di quanto si cerca di salvare. Probabile che avrebbe lasciato i suoi uomini da parte, magari a offrire una via di fuga siura con un tiro di copertura o altre strategie e si sarebbe esposto lui soltanto, per salvare la poveretta in questione, meditando su di una strategia più ragionevole e meno avventata. Anhur del tempo era già parzialmente addestrato alla complessità strategica e per tanto avrebbe pensato a qualcosa prima di agire. Se invece vi chiedete di quello di oggi: è una persona pianificatrice e metodica e per tanto farebbe dei tentativi, ma li pondererebbe bene e tenterebbe di trovare più soluzioni da poter adattare a seconda dei casi, mantenendo però una base di preservazione massima delle vite (quindi non adopererebbe i suoi uomini se non come supporto di fuga, senza rischiarli o utilizzerebbe uno dei suoi uomini soltanto se dovesse essere questi il più adatto al compito e quindi garantire maggiori probabilità di successo rispetto a lui, ma sempre con le logiche qui presentate).

    3.La preservazione della vita è un argomento tanto specifico quanto adattabile alle casistiche che ci si pongono di volta in volta. Ogni caso, ogni minaccia, ogni episodio, porta con se una quantità di dettagli differenti, che possono portare soluzioni tanto diverse per esperienze tanto simili. La valutazione di ogni caso deve essere fatta sulla riga della preservazione del bene collettivo e di quante più persone possibile (preferibilmente tutti) concependo i limiti di capacità. L'organizzazione è sicuramente un'arma necessaria per ottenere una efficacia ed una risposta più tempestiva possibile, ma come tutti sappiamo, gli imprevisti possono accadere sempre e anche il più organizzato potrebbe trovarsi a dover improvvisare tal volta. Di suo sta già radunando alleati che possano aiutarlo a completare alcuni progetti che possano in futuro essere funzionali anche e non solo a preservare la vita. Le sue oscure esperienze, gli han aperto la mente ad una visione di insieme tale da raffreddarlo e indurlo ad un pensiero lucido e pianificatore. Si rende conto che non potrà sempre salvare tutti quanti, ma che la continuazione delle specie volute dalla natura e della natura stessa, sono la priorità assoluta. Le minacce che possono pervenire da realtà e mondi alieni (come possono esserlo anche dei demoni, gli Illithid o altre creature terribili) sono rare ma sono le più pericolose e lui sa, l'ha capito (difficile non capirlo dopo le sue esperienze) che essi strisciano all'ombra dei mondi in attesa del giusto momento per colpire.
    Non uccide mai volentieri e fino ad ora l'ha fatto solo ed unicamente se costretto da qualcuno di troppo superiore da poterlo evitare o dalle condizioni che lo han indotto a scegliere il male minore.
    Concepisce che se incontrerà certe creature non c'è niente che potrà fare per salvare la loro vita, poichè la natura stessa di tali li indurrà a minacciarne troppi altri: se per salvare un malvagio di quel tipo, rischia di far morire troppi innocenti, valuterà il rischio come non accettabile e opterà per terminare il malvagio, suo malgrado.
    La cosa è diversa se si tratta di malvagi canonici, redimibili (classici briganti, anche un assassino normale o il cavaliere oscuro che predica il male): crede nelle seconde possibilità, nella rieducazione, nella risocializzazione, nell'alto scopo di civiltà organizzate ed evolute che possano tramandare alti ideali e valori forti che uniscano le persone nel giusto lavoro, nella solidarietà e nella legalità, portata avanti da comunità unite ed integre nella moralità tramandata anche attraverso il folklore. Crede un po' meno nelle terze o nelle quarte possibilità, in quanto le persone che reiterano nel male sono coscenziosamente malvagie e scelgono il male di proposito e non solo per motivazioni quali sofferenza, costrizione o altre cose gravi che potrebbero portarle a credere di non avere alternative. Può capitare che concede ulteriori possibilità, ma solo se i crimini di cui si macchiano queste persone non portano alla morte (o a cose egualmente gravi) di altri. Altrimenti solo 2 possibilità. La pazienza può e deve avere un limite, per evitare che divenga un'arma da usare contro il prossimo, uno sprone a continuare che "tanto alle brutte mi ferma e basta, ma alla buona faccio come mi pare". Certo se uno si limita a rubare, Anhur tenterà soltanto di farlo arrestare o al massimo lo cattura lui e lo consegna alle guardie. Se uno è un omicida assetato di sangue, lo ferma una volta, se non se la pianta, la volta dopo gli tocca abbatterlo per proteggere il prossimo (d'altronde non può essere sempre presente).


    Spero di aver detto tutto 😊
    [Modificato da Anhur 01/03/2020 23:47]
    ~Anhur~
    :D
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    Artemidia-
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    Utente Junior
    00 02/03/2020 18:56
    Sei stato davvero molto esaustivo, sono parecchio soddisfatta delle risposte.
    Avrei comunque delle altre domande per te, spero non ti infastidisca ma sto cercando di comprendere al meglio la psicologia del tuo pg, voglio avere chiaro in mente il suo profilo.

    1. Vorrei farti immaginare una scena ipotetica: Anhursi si trova intrappolato in una spiacevole situazione dove è necessario sacrificare una vita per salvarne un'altra. Cosa/come farebbe? Come scegliere quale vita è più importante?

    2. Tu scrivi "In oltre lui vede in suo padre un esempio profondo che continua a voler seguire", allora io ti chiedo: a volte la vita è in grado di stravolgere situazioni, convinzioni, pensieri, perciò se Anhur venisse a scoprire che in realtà suo padre (che non sa essere Aasimar) è un Illithid e che, quindi, ogni sua azione, ogni sua parola, aveva un fine di manipolazione, come reagirebbe? Si sentirebbe crollare un mondo addosso, no? E lì, quale diventerebbe la strada giusta da seguire?
    La domanda si può anche fare su qualsiasi altra figura che è di riferimento per il tuo pg, varrebbe lo stesso la mia domanda.

    3. Ci sono casi in cui un evento vissuto in precedenza diventa opprimente, diventa assillante e lì si finisce per sacrificare tutto per questa causa, probabilmente anche la sanità mentale. Capisco che il tuo pg abbia visto la sua vita sgretolarsi, abbia dovuto ricominciare da capo, ma se mai questo passato dovesse diventare ossessione, sarà in grado di uscirne?

    Prenditi il tempo necessario per rispondere alle domande, senza fretta.
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    Anhur
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    Utente Junior
    00 02/03/2020 22:02
    Sono contento di essere stato sufficientemente esaustivo.

    Allora per le domande che mi hai fatto ti rispondo ora:

    1. Dipende da quali sono le vite messe in gioco. Egli dovrà valutare attentamente chi sono queste persone e quali sono le conseguenze nel scegliere di salvare una piuttosto che l'altra. Nella sua testa non sarà quindi un concetto di importanza riguardo alla vita in se: tutte le vite sono importanti in modo uguale. Sarà invece un concetto che riguarda semplicemente: quante persone beneficieranno di più dalla salvezza di una piuttosto che dell'altra? poi ci sono anche questioni di meriti da mettere in campo e di personalità delle potenziali vittime. Anche se molti potrebbero guadagnarci dalla salvezza di uno piuttosto che un altro, se questo guadagno è corrotto e porta male e corruzione, porta altro dolore e magari a generare altre persone che fanno del male, allora, indipendentemente dal fatto che ci guadagna più gente, salverà l'altra. Un esempio iperbolico: salva un contadino o un politico corrotto. Il contadino è un lavoratore dipendente cui salvezza salverà la sua famiglia. E' un innocente e merita di vivere. Il politico corrotto è una persona con dipendenti sotto di se, ma fa soffrire le persone ed alimenta la criminalità, tra cui soprusi ed omicidi. Lasciar vivere il politico solo perchè molti non perdono il lavoro è un atto che si contraddice in parte: non migliora la situazione per nessuno, ma peggiora quella per la famiglia del contadino. Lasciar morire il politico corrotto, per formarne uno pulito e metterlo al suo posto è invece una idea che potrebbe calzare. Quindi trovare una soluzione alternativa e pensare, tal volta, fuori dagli schemi, può aiutare a trovare la soluzione davanti a questi dilemmi morali tal volta semplicemente irrisolvibili.

    2. Come da te e rael approvato precedentemente, ANhur in teoria sa che il padre è un Aasimar. Gli Illithid sono un po' difficili da mascherare come Aasimar considerata la loro morfologia. Comunque, l'esempio è dato, che sia stata una finzione o sia stata per davvero, chiunque sia stato, padre o non padre, ha dato quell'esempio e certe cose ha imparato. Saper riconoscere la giustezza dei principi al di la di chi li ha promulgati, come e perché, è fondamentale e scoprire che chi ti ha insegnato i princpipi stessi, è in realtà un falso che ha ingannato tutti non sminuisce il princpio in se, ma la persona che li ha usati per fingersi qualcuno che non è.

    3. Non so come questo passato possa diventare una ossessione per questo personaggio. In effetti lo stesso passato è in realtà una motivazione per fare meglio, una spinta che, per quanto negativa, genera qualcosa di positivo (quando si dice che non tutti mali vengono per nuoscere eh?). La reazione del personaggio è stata di terrore inzialmente e lo sbalzo spazio-temporale, tirò fuori questa paura. Ma grazie a nuove amicizie e ad una incrollabile forza di volontà, oltre al pensiero che tutto quello era comunque valsa la pena, per la salvezza dei molti, alla fine ha concesso lui di andare avanti e trasfomarmare la pressione del passato, in una spinta creativa, evolutiva, una forte motivazione per diventare più forte, portare avanti alti ideali. Se dovesse tornare lo contrasterebbe, msarebbe più motivato. Insomma anche ammettendo che possa diventare una ossessione, uscirne è un attimo: la stessa ossessione è il motivo stesso per il quale si scaglia contro di essa. E' come se l'ossessione stessa si auto-escludesse da sola da quel punto di vista... non è facile, lo so, qundi non so se sono riuscito a spiegarmi.
    [Modificato da Anhur 02/03/2020 22:04]
    ~Anhur~
    :D
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    Poelios
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    Utente Junior
    00 06/03/2020 14:04
    Ciao Anhur e benvenuto!
    Chiedo scusa per il ritardo del mio intervento >_<

    Io avrei due domande per te, una di queste riprende una che ti ha posto Artemidia ma che amplierei più in generale:

    -Come ritieni che possa cambiare il tuo gioco nelle relazioni con gli altri? Nel senso, l'Aasimar appare come un qualunque essere umano (che sarebbe il tuo caso), ma in realtà è una creatura con delle caratteristiche estremamente peculiari, come il fatto di essere potenzialmente immortale dato che nessuna malattia può colpirlo (ovviamente immortale finché una spada, una freccia o una maledizione non decidono diversamente, certo) e sono cose che possono segnare una persona, traumatizzandola o, perché no?, portandola ad essere molto più in pace. Ma anche a livello sociale sono estremamente interessanti, a mio avviso. Inoltre so che il tuo pg sta formando un gruppetto esterno a qualunque gilda o clan, una sorta di compagnia di ventura (correggimi se sbaglio ovviamente). Quindi, in altre parole, cosa cambierebbe nell'Anhur Aasimar nel vivere con quelli che sono i suoi compagni e nel proporsi alla conoscenza di gente estranea?

    - Il tuo pg ha una definizione precisa di bene e male? Se sì, quali sono in termini di pensiero e di azione? Sei libero di riportare degli esempi se ti possono aiutare.

    Detto ciò in bocca al lupo, hai la mia benedizione!
    (capita? Benedizione... Celestiali...) *scappa via in fretta*

    PS: Mi è scappato il messaggio a vuoto quindi la modifica è semplicemente l'aggiunta di tutto il testo. Litigherò per sempre con il forum, già lo so >_<
    [Modificato da Poelios 06/03/2020 14:14]
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    Anhur
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    00 06/03/2020 19:51
    Ciao Poe.
    Allora procedo col rispondere alle tue domande.


    -Per i rapporti, quellio che ha attualmente Anhur, nonostante il cambiamento, non hanno motivo di cambiare o di essere percepiti in modo differente. Sono bei rapporti anche molto tranquilli. Magari ora li vedrà inseriti maggiormente in una visione di insieme che comunque, di suo, aveva di già, ma sarà ampliata dalla "passione" celestiale degli Aasimar per il creato e la vita, ma ribadisco... in un certo senso anche Anhur aveva questi concetti, sebbene visti da un punto di vista più umano.
    La sua mutazione non lo sconvolgerebbe, ma lo porterebbe ad accettare con letizia, la manifestazione del retaggio paterno in lui. Già conoscendo la razza e sapendo che essa è nella sua famiglia, sapere che tale retaggio spunta in lui lo renderebbe solo che felice.
    Il modo di porsi con la gente estranea è molto diplomatico e nonostante il cambio di punto di vista (da semplice mortale a creatura longevissima e legata al bene) lo porterà ad adottare, maggior ragione, questo modo diplomatico. Continuerà a studiare chi incontra cercando di capire che persone ha davanti e continuerà a trattare le persone in modo gentile e disponibile, coerentemente con le situazioni e chi ha davanti. La sua trasformazione non aumenterà in lui alcun orgoglio né gli farà pensare di essere superiore.

    -Definire bene e male in modo netto e preciso è, secondo il mio pg, passibile di troppi errori. Nella sua visione di insieme maturata nel tempo, ha capito che non tutto è bianco o nero e che anche il confine tra bene e male può essere molto sottile.
    Concepisce perfettamente che il bene, per essere tale, deve avere una certa temperanza che lo regola, altrimenti può sfociare in esasperazioni come il buonismo che, a sua volta, genera altro male (oltre ad essere terribilmente stucchevole).

    Per lui il bene è un insieme di concetti canonicamente riconoscibili come principi morali o virtù, che si adoperano per portare il beneficio del prossimo e della collettivià e che si applicano in maniera equilibrata, grazie all'uso della temperanza, cui moderazione spinge ad utilizzare i concetti del bene stesso, in modo differente a seconda delle situazioni e per tanto, rendendo il bene un concetto complesso, assoluto eppure applicabile in modo differente a seconda dei casi. Ritiene che il suo estremo (inteso come il buonismo) è ovviamente sbagliato e anche l'eccessiva passività nel perpetrare il bene sia altrettanto sbagliata. E se il concetto di per se può definirsi assoluto, esso lo è solo nell'insieme dei casi in cui Bene si applica, variando i metodi di applicazione, ma non i concetti cardine che lo guidano.

    Contemporaneamente, Male è ciò che porta danno alla collettività, guidato da immoralità e vizio, esteso in modo iniquo e senza morigeratezza. La sregolatezza del male, nonostante ciò, si applica spesso in modo diverso a seconda delle situazioni, arrivando rendere complesso anche questo concetto. I suoi assoluti sono semplicemente dei mali estremizzati ed il male stesso è fonte di corruzione, tal volta non solo dei cuori.


    Comunque crepi il lupo!
    E grazie per la benedizione (si l'avevo capita :P)
    ~Anhur~
    :D
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    Artemidia-
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    Utente Junior
    00 08/03/2020 21:40
    Buona sera,
    mi ritengo molto soddisfatta delle risposte e di tutte le analisi che sono state fatte, ma lascio ancora qualche giorno di tempo agli altri Aasimar per poter porgere domande, dubbi e/o incertezze.
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    Artemidia-
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    00 11/03/2020 10:55
    Buon giorno,
    Anhur ogni Aasimar ha un segno che lo contraddistingue dalle altre razze, il tuo quale sarebbe?
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    Anhur
    Post: 12
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    Utente Junior
    00 11/03/2020 11:04
    Buongiorno Artemidia :)

    Segni particolari desiderati:
    Altezza sovrumana (220 cm).
    ~Anhur~
    :D
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    Artemidia-
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    Utente Junior
    00 11/03/2020 11:12
    Perfetto^^ mi prendo qualche altro giorno ancora di osservazione. Ci risentiamo!
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    Poelios
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    Utente Junior
    00 11/03/2020 14:56
    Buongiorno!

    Sento di non avere altre domande e mi ritengo anch'io soddisfatto dalle risposte date!
    Ergo in bocca al lupo Anhur!
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    Anhur
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    00 11/03/2020 16:33
    A risentirci.
    E crepi il lupo!😀🤞
    ~Anhur~
    :D
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    Artemidia-
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    00 13/03/2020 11:12
    Dopo un attento periodo di valutazione e dopo una soddisfacente analisi fatta insieme ritengo IDONEO Anhur per la razza Aasimar.
    Puoi procedere con il cambio razza.

    P.S. Chiedo al master che si occuperà del cambio razza di comunicarmi quando la quest sarà avvenuta, o in privato (in game) o in questa discussione, così posso cambiare la razza :)
    [Modificato da Artemidia- 13/03/2020 11:13]
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    Anhur
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    00 13/03/2020 15:41
    Ciao Artemidia.
    Chi è il Master che si occupa del cambiorazza così mi organizzo con lui/lei? :)
    ~Anhur~
    :D
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    Artemidia-
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    00 13/03/2020 17:44
    Non c'è un master addetto ai cambio razza, lo possono fare tutti, perciò puoi tranquillamente sceglierlo tu
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    Artemidia-
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    00 28/02/2021 19:54
    Rimosso Anhur dagli Aasimar a seguito della richiesta di cancellazione del pg