00 26/05/2020 17:50
Re: Nono Classificato - Valutazione
elli2998, 21/05/2020 15:38:

Gli Ultimi Figli di Phronesis - Estel_naMar



VALUTAZIONE ELISA


Grammatica: 1,5 su 3

Ho assegnato questo punteggio per vari errori di vario genere trovati nel testo, ad esempio l'uso del termine “meravigliosità”, parola non esistente, o alcuni errori di distrazione come:

“mia pesciolino rosso” o ancora “ringraziò con un cenno del capo ed una lieve carezza l’affinità di Adahy, poi ripreso il suo cammino”.

Ci sono poi alcune frasi non sbagliate, ma che a mio vedere non suonano bene ed i termini utilizzati non rendono del tutto scorrevole il testo, come ad esempio il “protrassero” in questa frase:

“si protrassero verso l’arcobaleno, passandovi sotto”.

C'è una frase che avrei voluto inserire negli errori di distrazione, ma non ho capito esattamente quello che volevi far intendere, se la tisana se la scalda il personaggio o se è la tisana a scaldare il personaggio in questione:

“non è soltanto una tisana che ti scaldi nelle tue plurime notti insonni”.

Ho un dubbio sul nome di un personaggio, Ahote l’Irrequito, viene chiamato nella storia, ma credo sia un errore, penso volessi intendere “irrequieto”.

Infine ho notato la mancanza di qualche virgola raramente.

Trama: 1 su 4


La trama mi è parsa subito poco chiara, ci sono questi due ragazzi che al compimento

del loro sedicesimo anno di età dovranno tornare nel loro mondo (di cui non conoscevano l'esistenza) perché sono gli ultimi figli di Phorenesis e hanno la Saggezza. Questa è la trama riassunta in breve, ma la storia si perde troppe volte in enormi parentesi che spiegano la vicenda per filo e per segno, degli “spiegoni” insomma, non c'è un minimo utilizzo dello “show don't tell” e anche quando ci sono scene d'azione sembrano tornare sempre parentesi che spiegano la trama senza mostrare. Non sono convinta che vada utilizzato sempre o troppo spesso lo “show don't tell” (dipende dalle situazioni e dalla storia), assolutamente, ma non utilizzandolo mai o scrivendo una storia in cui si danno informazioni una dietro l'altra al lettore si rischia di incappare in un'atmosfera di noia. Ci sono poi varie domande che mi sono sorte spontanee, ad esempio, perché i genitori non hanno detto prima ai ragazzi della loro missione? Perché li costringono con così poco preavviso a correre per raggiungere il loro scopo? Nel momento dell'addio poi si comportano in modo innaturale, sembra quasi che non sentano il peso di questo addio, stanno per lasciare i loro figli eppure le loro reazioni non sono del tutto allineate ad una situazione del genere.

Originalità: 1 su 2


E' una storia che secondo me presenta elementi classici del fantasy per ragazzi, come ad esempio il fatto che in un'età precisa i protagonisti debbano fare qualcosa, o il fatto che abbiano una missione di fondamentale importanza per un mondo che loro non conoscono e altri vari elementi. Quindi ho visto quasi un ispirazione ai fantasy appunto per ragazzi, con questo non voglio dire che ne ho la certezza è una mia deduzione. Il testo comunque per alcuni fattori è originale, c'è qualche chicca di originalità, ma per il resto non mi ha colpita sotto questo punto di vista.

Personaggi: 1,5 su 5


I personaggi non li ho trovati particolarmente memorabili, i due protagonisti sono diversi l'uno dall'altra, ma fino ad un certo punto della storia non sembrano distinguersi. Ho trovato degli sprazzi interessanti per quanto riguarda i personaggi dell'altro mondo, Altromondo Aiyana, come ad esempio i Cercatori, Phronesis stessa, il concept era degno di esplorazione peccato non siano del tutto ben delineati.

Stile e Lessico: 2 su 5


Lo stile a tratti l'ho travato aulico, e ho gradito questa scelta e questa impostazione, il mio problema è stato nei dialoghi, alcuni non suonano del tutto realistici, come quelli fra i due ragazzi ed alcune battute nei dialoghi fra i genitori e i figli. In particolare ho trovato strano che dei giovani di 16 anni si esprimessero in questo modo sopratutto fra di loro. Come scritto poi nei criteri precedenti l'inserire così tante informazioni rallenta il ritmo della storia rendendola un mix fra istanti di profonda lentezza e spiegazioni e brevissimi
flash di azione.

Gradimento Personale: 0,5 su 3


Mi dispiace assegnare questo punteggio per il gradimento personale, ma purtroppo non mi sento di poter assegnare un voto più alto. Come dicevo c'era uno spiraglio di potenzialità sopratutto per il mondo che hai creato, ma certe volte vengono fornite troppe informazioni che non sono utili ai fine della trama, sembrano confondere solo il lettore e non delineare né la trama, né i personaggi. Mi sono ritrovata quasi sempre confusa nella lettura, è una storia che sembra saltellare da un punto all'altro senza dipingere un quadro fermo.

Inserimento del tè: 2,6 su 4


C'è il tè che ha un ruolo importante, avrei voluto vederlo più spesso nella storia e sentirlo più presente, ma si avverte sopratutto quando parliamo del legame genitori/figli e crea un'atmosfera quasi casalinga.

Inserimento dell'elemento: 2,6 su 4


Il bosco c'è, avrei anche qui gradito una descrizione più ampia e magari profonda che riuscisse a catapultare il lettore nell'atmosfera tipica di un luogo simile, ma funziona abbastanza bene ai fini della trama.

VALUTAZIONE VALERIA


Grammatica: 1,5 su 3


Mi spiace doverlo dire, ma nel testo vi ho trovato molti errori e sviste anche abbastanza importanti. Adesso te le segnalo:

1. La parola “meravigliosità” non esiste

2. “e sia mai che un bambino, nella sua curiosità, potesse non rispondere a questo richiamo!”: il verbo corretto sarebbe “possa”

3. Utilizzo eccessivo della d eufonica

4. “avevano esattamente quindici anni e 364 giorni”: nella stessa frase un numero viene scritto in lettere, l’altro in cifre

5. Alcuni termini in certi punti vengono scritti con la lettera maiuscola, in altri con la lettera minuscola (senza nessun motivo)

6. “non è soltanto una tisana che ti scaldi nelle tue plurime notti insonni”: sarebbe “scaldA”

Trama: 0,5 su 4


Anche per quanto riguarda la trama vi ho trovato un po’ di cose che mi hanno lasciata perplessa. Ci ho trovato grandi potenzialità, ma sviluppate in un modo non soddisfacente. E anche qui, per comodità, le metterò in un elenco:

1. L’elemento fantasistico è stato introdotto all’improvviso nel testo e con uno stacco molto brusco, quasi improvviso. Anche lo stile, in quel punto, è stato abbastanza didascalico: mi è sembrato che lo scrittore puntasse a “informare e basta” il lettore,

piuttosto che a “raccontargli” qualcosa. Non è stato utilizzato alcun espediente per introdurre il paragrafo di spiegazione, è semplicemente apparso per spiegare al lettore determinate questioni. Diciamo che non mi è piaciuto il modo in cui hai fuso questo pezzo con la narrazione e non ho troppo apprezzato nemmeno il modo in cui lo hai presentato

2. Perché i genitori non avvisano prima i ragazzi che la loro sopravvivenza dipende dal loro incontro? Glielo dicono all’ultimo, quando mancano poche ore al loro compleanno (quindi alla sera tardi). Perché non dirglielo prima? Magari anche di qualche giorno? La vita di questi due ragazzi dipende dal fatto che riescano a trovarsi, quindi perché non avvisarli in anticipo in modo che, qualche ora prima del compleanno, sappiano già dove andare e chi incontrare al momento opportuno… Invece si ritrovano a sera inoltrata a vagare in un bosco buio, da soli e col tempo agli sgoccioli.

3. Perché non si sono mai incontrati prima? I due ragazzi dopo poche ore (o pochi minuti?) di cammino si incontrano… Com’è possibile che non si siano mai incontrati prima, anche per sbaglio?

4. Il finale: i ragazzi sono arrivati in questo Altromondo e incontrano uno sconosciuto… E si fidano subito di lui, nonostante sappiano che ci siano dei Cercatori che vogliono ucciderli. E si fidano ciecamente di questo sconosciuto solo perché ha lo stesso simbolo dei loro genitori, simbolo che tra l’altro non è mai stato accennato prima nel racconto.

Originalità: 0,5 su 2


Anche per quanto riguardo l’originalità (mi spiace molto) non ho potuto dare un gran voto. Giusto qualche mese fa ho letto su EFP una storia che aveva molte tematiche in comune con questa; quindi direi che l’idea non può essere considerata troppo originale.

Personaggi: 0 su 5


E qui rinnovo le scuse per aver dato un voto così basso, ci tengo a specificare che la mia è soltanto un’opinione e che il mio intento non è quello di mortificare nessuno.

I personaggi li ho trovati abbastanza piatti, durante il testo non vengono assolutamente sviluppati. Mi ha lasciata molto perplessa il fatto che i due protagonisti non abbiano reagito minimatene alla confessione dei genitori… Semplicemente hanno creduto subito alle loro parole (quindi all’esistenza di un altro mondo che, fino a poco prima, non avevano idea che esistesse) e sono usciti di casa per andare a cercare (in piena notte) un perfetto estraneo; senza porre nemmeno una domanda.

Stile e lessico: 1,6 su 5


Il testo l’ho trovato abbastanza difficile da seguire. Le frasi erano lunghe e contorte e ricche di termini che (personalmente) ho trovato un po’ inadatti, eccessivamente aulici senza nessun motivo.

Però devo dire che mi è piaciuto il nome che hai dato al mondo parallelo (Altromondo); mi ha ricordato molto Coraline e ha dato a tutta la vicenda uno splendido tocco di fiabesco gotico.

Gradimento personale: 0 su 3


Mi spiace molto dirlo, ma per le ragioni che ho spiegato negli altri criteri il testo non

mi è piaciuto.

Inserimento del tè: 1 su 4


Non mi ha fatta impazzire il ruolo che il tè ha avuto dentro questa storia, l’ho trovato un po’ forzato. Inoltre, avrei gradito qualche descrizione in più. Capisco però che aveva un suo ruolo all’interno della narrazione.

Inserimento dell'elemento: 4 su 4


L’elemento “bosco incantato”, in questo testo, si manifesta sottoforma di una più generica “natura incantata”. Mi è piaciuta questa piccola rivisitazione, è originale ma allo stesso tempo resta in tema col pacchetto.


Totale Finale: 10,6 su 30




Dato il mio esame, finalmente mi ritrovo a rispondere.
Le cose che ho da dire, in realtà sono ben poche. Ringrazio per aver segnalato le sviste: in parte ne avevo già notate, ma non potevo modificarle prima della consegna dei risultati.
Nella consapevolezza della componente del gusto personale, l'unica cosa che direi è che, a posteriori, io stessa avrei cambiato il focus del racconto perché, come una delle due ha scritto, c'erano delle potenzialità che non ho sfruttato al meglio e in gran parte in virtù della mancanza di spazio - nel senso che ho voluto comunque scrivere narrare quest'idea nonostante mi fossi resa conto ben presto che non sarei riuscita ad approfondire come volevo e come c'era bisogno.
I dialoghi, su cui avete posto l'attenzione sia voi che alcune delle persone che che hanno recensito della storia, sono stati scritti in questo modo con consapevolezza, utilizzandoli semplicemente per cercare di conciliare tutto all'interno del limite delle parole.
Diciamo che, in generale, concordo con parte delle vostre critiche - benché mi dispiaccia che il vostro gusto abbia incontrato così poco il mio - e ringrazio comunque perché ho potuto provare a addentrarmi in un genere di cui leggo soltanto e di cui di norma evito di scrivere, visto che tendenzialmente rimango intorno all'introspettivo iper realistico, dove, al contrario di qui, mi concentro quasi in modo eccessivo sulla personalità e psicologia dei personaggi eheh

Alla prossima,
Bongi!