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SALVINI, DORMI TRANQUILLO: LE SARDINE VANNO DI TRAVERSO SOLO AL PD - NEL CASO FORMASSERO UNA LISTA ELETTORALE PESCHEREBBERO SOPRATTUTTO NEL CENTROSINISTRA - MANNHEIMER: IL FATTO DI ESSERE COSÌ DECISAMENTE SCHIERATI CONTRO L'OPPOSIZIONE (FATTISPECIE ASSAI RARA PER UN MOVIMENTO DI PROTESTA) NON LI AIUTA: SECONDO I PRIMI SONDAGGI (GHISLERI) SI ATTESTEREBBERO ATTORNO AL 4%...
COME NASCONO LE SARDINE - IL 14 NOVEMBRE APPARE UN POST SU FACEBOOK DEI QUATTRO AMICI CHE HANNO ''BREVETTATO'' IL METODO: UN FLASH MOB IN PIAZZA, DISCORSI BREVI, MUSICA E A CASA DOPO UN' ORA. LA PRIMA CANZONE SCELTA È STATA "COME È PROFONDO IL MARE" DI LUCIO DALLA, POI HA PREVALSO ''BELLA CIAO'' - OGGI SCRIVONO UNA LETTERA A ''REPUBBLICA'': ''IN QUALCHE MODO SIAMO SEMPRE STATI FRATELLI E SORELLE, SOLO NON CI ERAVAMO MAI CONOSCIUTI''
LA LETTERA DELLE SARDINE E I 6 PUNTI PROGRAMMATICI «L’Italia è nel mezzo di una rivolta popolare pacifica che non ha precedenti negli ultimi decenni. La forma stessa di un partito sarebbe un oltraggio a ciò che è stato e che potrebbe essere. E non perché i partiti siano sbagliati, ma perché veniamo da una pentola e non è lì che vogliamo tornare», scrivono ancora le Sardine nella lettera a Repubblica, lamentando chi chiede loro di dare una definizione di cosa sono e cosa vogliono, «Chiedere che cornice dare a una rivolta è come mettere confini al mare. L’unica certezza che abbiamo è che siamo stati sdraiati per troppo tempo». Nella lettera si ripercorre la “giovane” vita di questo mese sardinante, con bordate ai media e alla comunicazione politica oltre che agli altri partiti: «Liberi di esprimere pacificamente un pensiero e di farlo con il corpo, contro ogni tentativo di manipolazione imposto dai tunnel solipsistici dei social media». Nel frattempo ieri a Piazzapulita, il “portavoce” delle Sardine Mattia Santori ha ribadito quali sono i punti in gioco di “richiesta” alla politica per opporsi al “salvinismo” e allo stesso tempo per far rinascere la Sinistra in Italia: come già ribadito in Piazza San Giovanni a Roma, Santori ripete «Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a fare politica invece che fare campagna elettorale permanente; Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente su canali istituzionali; Pretendiamo trasparenza nell’uso che la politica fa dei social network; Pretendiamo che il mondo dell’informazione protegga, difenda e si avvicini il più possibile alla verità; Pretendiamo che la violenza, in ogni sua forma, venga esclusa dai toni e dai contenuti della politica; Chiediamo alla politica di rivedere il concetto di sicurezza e, per questo, di abrogare i decreti sicurezza attualmente vigenti».
Sardine, il 19 gennaio maxi raduno a Bologna dedicato all'Emilia Romagna Manifestazione a 7 giorni dal voto. Stavolta ci sarà un palco con ospiti artisti. Lanciata colletta online per pagare i costi
Fabio Franchini per il Giornale Sono appena nate ma già iniziano a bisticciare. Il movimento delle sardine, infatti, è scosso da un mistero che coinvolge Mattia Santori, Roberto Morotti, Andrea Garreffa e Giulia Trappoloni, ovvero i quattro ideatori e fondatori della protesta di piazza in "forma ittica". Cos'è successo? Presto detto: è spuntata fuori una società dei quattro iniziatori, creata all'insaputa di tutte le altre sardine del Belpaese. Sardine che ora si interrogano su questo strano fatto. Il soggetto giuridico della discordia, come registrato da Il Fatto Quotidiano, si chiama "6000 sardine E.T.S", dove la sigla "E.T.S." sta per ente del terzo settore. Di fatto si tratta dell'esordio del movimento di piazza nell'intricato mondo italico del diritto. Una società nata con una dote nelle casse di oltre cinquantamila euro - 54mila per l'esattezza -, peraltro raccolti in una manciata di giorni. Con l'obiettivo di ingrossare il patrimonio. "Già, perché lo scopo per cui la misteriosa associazione è nata è fare da 'cassaforte' alla raccolta fondi online - lanciata il 23 dicembre - per il concerto evento del 19 gennaio a Bologna", scrive appunto Il Fatto. Poi, si legge ancora:"Le donazioni andranno su un conto corrente dell’associazione che ne deterrà piena responsabilità, e rendiconterà la spesa di ogni euro raccolto". Ecco, quello del 19 gennaio sarà di fatto - anche se non è stato detto pubblicamente e mai lo sarà... - una chiusura ufficiosa dalla campagna elettorale di Stefano Bonaccini, governatore uscente dell'Emilia-Romagna per il Partito Democratico e tutto il centrosinistra. Già, perché le sardine, ricordiamolo, sono nate in Piazza Maggiore nella "rossa" Bologna, per opporsi all'evento del centrodestra al Paladozza, in cui veniva lanciata con vigore la candidatura della leghista Lucia Borgonzoni. Il caso è ufficialmente aperto: nessuna sardina d'Italia, infatti, era a conoscenza di quella società. Una volta venuta a galla la questione, e solo dopo diverse richieste di delucidazioni ed chiarimenti, i quattro padri fondatori avrebbero comunicato - ovviamente in forma privata - i motivi della decisione di dare vita a un soggetto giuridico, con canto di conto corrente sul quale raccogliere fondi e donazioni. E di soldi ne arrivano a bizzeffe, basti pensare che l'obiettivo fissato a 50mila euro per coprire tutte le spese per il concerto di metà gennaio è stato abbondantemente superato da un bel po' di tempo. Ecco, tutti quei denari in più che fine faranno? Al momento, è un mistero. Ed è così che, allora, iniziano i primi mal di pancia all'interno del movimento. Il Fatto, infatti, riporta lo sfogo di un'anonima sardina: "Mi chiedo a cosa sia servita l’assemblea convocata a Roma, Lì eravamo in centocinquanta e si è detto che tutti contavamo allo stesso modo. Non avevamo il diritto di sapere di quest’associazione? Non avevamo il diritto di farne parte e avere voce in capitolo sulla gestione dei fondi?".
Si intitola "6000 (siamo una voce)" ed è una canzone realizzata dal cantautore Malavoglia insieme al musicista Francesco Tripi e Marco Mori a partire da un'idea di Giordano Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti di Faenza. Il brano è stato accolto con entusiasmo dalle Sardine di tutta Italia e verrà cantato in Piazza VIII Agosto il 19 gennaio a Bologna insieme a tanti nomi importanti della musica italiana. "In questi giorni di politici né carne né pesce tutti cambiano partiti come cambiano scarpe - recita il testo -. Papà Mameli ci voleva desti, un po' in ritardo, ma adesso siamo svegli! Siamo Sardine e siamo tante. Siamo formiche col passo d'elefante. Siamo l'Italia che si sta svegliando. Guarda le piazze: stiamo arrivando!".
The real charisma, 05/01/2020 00.53:Quel Sartori se gli va bene rimedia qualche scopata ed un posto in parlamento con potere al popolo.
XWF is TNA, 20/02/2020 09:40:Le Sardine Romane hanno chiesto il riscatto per Gag? Cosa vogliono?Il baccalà canadese?
Bacchettava Sgarbi per la mascherina: multa per la sardina beccata alla festa con 6 amici