00 19/09/2019 11:18
Re:
Fiore di Cenere, 17/09/2019 23.40:

VII POSTO




"E questo è tutto", di Stratovella



Grammatica e stile: 9,5/10

"...accortezze, e dire che...": niente virgola prima della "e".
"...di traverso, e Delia...": come sopra.
"...si svegliava, e come per anni...": come sopra.
"...Ingoiare una pasticca, per esempio, era una delle cose più difficili da fargli fare...": la prima azione è attiva, mentre il secondo verbo riguarda un'azione passiva. Questa frase è costruita male, o forse hai solo dimenticato la prima parte del primo verbo, che sarebbe potuto essere "Fargli ingoiare" invece del verbo all'infinito.
"...quelle persone, e non si...": niente virgola prima della "e".
"...Gary, dei i parenti...": c'è una "i" in più.
"...dire le cose, e alle volte...": niente virgola prima della "e".
"...che non avesse mai, realmente accettato...": la virgola spezza inutilmente la frase, qui non ci va.
"...assurde, e ovviamente...": niente virgola prima della "e".
"...con i pokémon; i pokémon erano...": ripetizione inutile.
",,,precisi, e per quanto giovane...": niente virgola prima della "e".
"...ogni cosa, e adesso ne...": come sopra.
"...compatì, e conscia del...": come sopra.
"...della ricerca, e con grande...": come sopra.
"...senza parole, e infatti qualcosa...": come sopra.
"...si inumidirono, e il cuore...": come sopra.
Non sono stata a segnalarti tutte le volte, ma in molti dei discorsi diretti non hai messo nessun tipo di punteggiatura, limitandoti ad aprire le virgolette e a mettere una maiuscola. Questa mancanza di connettivi di qualsiasi tipo può anche essere uno stratagemma valido per far scorrere il testo con fluidità, ma anche se non sono certa di poterlo classificare come errore posso dirti che, almeno per quanto mi riguarda, è un tipo di costruzione orribile da vedere in un testo.
Comunque, come vedi non ho riscontrato errori in pratica, solo questo tuo problema delle virgole e delle e che è praticamente di tutti, me compresa, ma ho voluto comunque segnalarli. E ovviamente la costruzione non-costruzione dei discorsi diretti, dato che mancano punteggiatura o verbi che esprimono l'azione del parlare.
Per quanto riguarda lo stile invece, l'ho trovato abbastanza semplice e scorrevole, con un lessico toccante nei punti giusti. Un paio di volte risulta non proprio chiarissimo il passaggio dai ricordi ai pensieri attuali di Delia, soprattutto all'inizio: se permetti un consiglio, per evitare questo disguido potresti staccare più nettamente passato e presente, magari con il corsivo, o mettendo degli spazi tra i paragrafi, o anche solo separare con più forza i paragrafi per rendere anche visibile la distinzione. Questo è l'unico reale problema che ho riscontrato, ma è abbastanza circoscritto e per uno scrittore è difficile immedesimarsi in un lettore per capire se ciò che ha scritto arrivi nello stesso modo chiaro che ha lui in testa... è abbastanza normale, fidati!

Sviluppo della traccia e trama: 7/10

Traccia "Vale": ok, lo ammetto... sono perplessa. Non sono convinta che tu abbia centrato il punto del contest, o della traccia in sè, che richiedeva di parlare di una fine: forse intendevi dire che il professore, data la sua malattia, ha finito di essere "se stesso", o che la sua carriera è finita dato che la sua memoria è andata a farsi una passeggiata con un kabuto... cioè, si è estinta. Il punto però è che è davvero una cosa presa alla lontana, troppo per essere accettabile al 100% come argomento di una traccia simile. Specie perchè il tutto è visto dal punto di vista di Delia, che ripercorre parallelamente con i suoi ricordi sia ciò che è stata la sua vita, sia quella del suo compagno, sia come poi sono diventati una coppia e tutto questo mi sembra più adatto a un inizio: sì, ora sta succedendo quel che hai spiegato, ma non hai detto che lei vuole lasciarlo perchè è troppo doloroso vederlo in quelle condizioni, nè lui è morto, nè nulla di accettabile come "fine".
Sulla trama invece non ho nulla da dire. Originale, interessante, forse avrebbe meritato un approfondimento maggiore perchè hai fatto tanti accenni lasciati lì a far nulla - per esempio, Gary gay che si è sposato, almeno qualche dettaglio in più poteva essere intrigante.
Insomma, la storia in sè non riscontra particolari problemi... ma non la ritengo troppo centrata sul tema che avrei voluto veder sviluppato.

IC / caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Ho letto le tue note e sono d'accordo con te: l'anime lascia molti personaggi completamente senza background - ergo, noi scrittori possiamo sbizzarrirci completamente senza andare OOC. Grandioso, no?
Oak, ovviamente, l'hai reso completamente diverso per esigenze di trama, ma anche con la sua malattia, nei suoi ricordi e nelle persone intorno a lui riusciamo comunque a vedere il professore ceh tutti noi conosciamo.
Delia è amorevole, paziente, perdutamente innamorata al di là di ogni differenza - e trent'anni sono una GRAN bella differenza- e in questo semplicemente applaudo alla tua bravura. Non appare spesso come personaggio, ma in quel poco che conosciamo tu ci hai messo tutto. Lo stesso vale per Gary, che anche se appare dopo mostra tutto il suo carattere spigoloso degli inizi, ma poi si rivela per il degno nipote dell'uomo che lei ama, in primis per la comune passione che condividono.
Per questo parametro tutto quello che posso dire è: complimenti!

Gradimento personale: 8/10

Eh, siamo alle note finali...
Dunque, per dirla in breve, questa storia mi è piaciuta. La sua diversità mi ha toccata molto, il colloquio tra nonno è nipote mi ha stretto il cuore, giuro!, ma resta il punto: è una storia che leggerei volentieri sempre, ma per il mio contest non va bene.
Sorvolando sul motivo per cui ha un raiting così alto anche se non viene accennato nulla di scabroso (personalmente sarebbe al massimo un giallo, ma giusto perchè si parla di un age!gap consistente, non per ciò che hai scritto, ma ok), resta anche il fatto che è una bella storia che non hai sviluppato al massimo delle sue potenzialità a mio parere. Ma, appunto, è il mio parere. Loro due si sono innamorati con molta calma, va benissimo: ma un ricordo sul primo bacio, su un appuntamento insieme, su qualsiasi cosa che hanno condiviso prima della malattia avrebbe aiutato dal passaggio "siamo praticamente solo vicini di casa" a "mi prendo cura di te perchè ti amo, no, non mi importa se poi resterò sola".
Voto finale? Buono, ma sono convinta che puoi arrivare al buonissimo.

Bonus fandom: 0/2

Totale: 34,5/42




Ciao Fiore! Finalmente trovo un po' di tempo per rispondere alla tua valutazione.

Ma lo sai che quando ho riletto la storia dopo averla pubblicata mi sono chiesta se non fosse più adatta al concetto di Ave che di Vale? È vero che si parla di una fine, ma anche l'inizio è molto presente, cosa che mi ha portato a pensare che non avessi centrato appieno il punto del contest, e infatti il tuo giudizio non mi stupisce.
In ogni caso, sono contentissima che tu abbia apprezzato la trama e i personaggi: ci ho messo davvero il cuore perché li amo da morire. Purtroppo, nessuno sembra condividere questa mia passione per loro, ragione per cui cerco di proporli nei vari contest: vorrei diffondere la consapevolezza che, nonostante siano passati vent'anni dalla prima stagione, queste figure esistono ancora, e possono essere interessanti se approfondite a dovere.
Ma passiamo alle tue osservazioni. Onestamente, non vedevo l'ora che uscissero le valutazioni per rimettere mano alla storia, anche se per motivi diversi da quelli che hai esposto. Per esempio, ero convinta che mi avresti segnalato il finale frettoloso, perché ammetto che con la scadenza alle porte non gli ho dedicato il tempo che avrei voluto (e meno male che c'è stata la proroga!). Quelle parole e quell'abbraccio sono un po' banali e stonano col resto, penso che cambierò completamente approccio, conferendo al tutto una conclusione più degna e curata.
A parte questo, capisco che avresti voluto vedere di più, che alcune cose sono solo accennate, lasciando un senso di incompletezza, ma è tutto abbastanza voluto. Per esempio, a me piace moltissimo che l'omosessualità di Gary venga solo accennata, perché in fondo la trama non gira intorno a lui, ma principalmente al professore, che non potendo raccontarsi da solo viene ricordato dalle persone che più lo hanno amato. Ho voluto inserire il dettaglio dell'omosessualità per far capire in maniera abbastanza sintetica che anche Gary ha dovuto combattere contro il giudizio della società in onore del suo sentimento, ed è per questo che alla fine riesce ad accettare la relazione di suo nonno con una donna molto più giovane. Probabilmente, senza quel particolare la sua accettazione sarebbe risultata meno credibile, perché non avvalorata da un compendio di esperienze tale da giustificarla in poche righe. Di questo compendio non credo serva parlare troppo: è lì, parla da sé, non esige di particolari approfondimenti. Credo che il lettore possa facilmente immaginare che non sia stato facile per lui, un'altra figura nota all'universo Pokémon, fare coming out con la certezza che qualcuno griderà allo scandalo. Ma forse, come hai detto anche tu, essendo l'autrice, per me è più semplice recepire tutto questo. Io so molte più cose del lettore, in quanto posseggo una serie di informazioni che egli non ha. Proverò a rileggere tutto in maniera più oggettiva, ricordandomi dei tuoi consigli.


Loro due si sono innamorati con molta calma, va benissimo: ma un ricordo sul primo bacio, su un appuntamento insieme, su qualsiasi cosa che hanno condiviso prima della malattia avrebbe aiutato dal passaggio "siamo praticamente solo vicini di casa" a "mi prendo cura di te perchè ti amo, no, non mi importa se poi resterò sola".



Qui mi fai ripensare a un dubbio che mi è venuto mentre rileggevo la storia. A un certo punto mi sono domandata se non sarebbe stato più realistico che il sentimento d'amore fra Delia e il professore fosse rimasto indefinito. Mi spiego meglio: l'amore che questi due provano l'uno per l'altra viene descritto come qualcosa di talmente forte da trascendere ogni definizione. Loro non sanno cosa rappresentano per l'altro, e nemmeno se lo domandano. Sanno solo che quando stanno insieme sono felici: Delia non si sente più sola e nemmeno il professore. Mi chiedo se abbia avuto senso metterci di mezzo la relazione, che è già di per sé una definizione ben precisa. Credo che sia per questo che tu abbia sentito il bisogno di vedere delle "prove", come il ricordo di un bacio o di qualsiasi altro gesto che possa avvalorare questo tipo di rapporto. Il fatto che io non abbia avvertito la necessità di aggiungere tali dettagli mi dà da pensare che probabilmente averla definita una relazione non sia stata la scelta più saggia, perché tra le altre cose non rende neanche giustizia al paradosso pensato per Delia: lei che da piccola aveva chiaro ogni dettaglio delle sue nozze eccetto il volto dello sposo, adesso ha chiarissimo il volto dello sposo, ma il resto è completamente svanito. Da piccoli si ha un'idea molto ingenua dell'amore, e si tende ad associarlo all'iconografia della cerimonia nuziale. È solo quando ci si innamora veramente che ci si rende conto di quanto certe cose siano effimere se paragonate al sentimento in sé. Penso che quest'idea non sia emersa abbastanza, altro motivo per cui non mi sento soddisfatta al 100% del mio lavoro (che poi, saremo mai soddisfatti al 100% di qualcosa?).

Anche qui nella mia risposta, ti avrò fatto impazzire con tutte queste virgole prima della "e"! 😂 Mi dispiace, è più forte di me: sento che a volte la sola congiunzione non è sufficiente a far capire al lettore il tipo di pausa. È vero che a scuola ci hanno fatto una testa così per questo tipo di errore, ma crescendo non ho fatto altro che vederlo sempre più spesso. Mi pare di aver letto (forse proprio sul sito dell'accademia della Crusca?) che fosse ritenuto accettabile, ma potrei sbagliarmi. Comunque, io sono per la semplicità, per cui punto a evitare qualsiasi tipo di inutilità. Spero di liberarmi anche di questa "fissa" che purtroppo fa parte della mia insicurezza.
Per quanto riguarda i "disse", "affermò", "esclamò" ecc... li ho abbandonati da un po' di tempo, a favore di un tipo di dialogo più fluido, che personalmente adoro. La pecca di questo tipo di scelta è che devo ovviamente accertarmi che non si faccia confusione tra gli interlocutori, cosa non facile.

Concludo ringraziandoti ancora per aver indetto questo splendido contest! Se dovessi avere consigli su quanto detto sopra sarei felicissima di ascoltarli. In particolare, mi farebbe piacere conoscere la tua opinione riguardo al discorso della relazione: secondo te avrebbe senso essere più generici sul sentimento che i due provano senza usare definizioni di alcun tipo? Non credo che influirebbe troppo sulla trama: vedendoli spesso insieme, le riviste di Gossip griderebbero comunque allo scandalo, e Gary si sentirebbe comunque in imbarazzo. Cosa ne pensi?


Ps: non preoccuparti di inserire il giudizio come recensione. Se la storia subirà cambiamenti importanti, probabilmente la ripubblicherò.
[Modificato da Stratovella 19/09/2019 11:24]