La questione è evidentemente dibattuta. Ci sono argomentazioni valide da ambo le parti.
Personalmente ritengo che l'astensione dal celebrare una festa di compleanno anche sulla sola base del fatto che sia una celebrazione di cui non si parla nelle scritture relativamente a servitori di Dio ma anzi se ne parla relativamente a non servitori e in luce negativa sia una posizione degna di rispetto perché chiama in causa la coscienza di chi se ne astiene.
Come d'altronde è da rispettare la posizione di chi decide di celebrarli perché non considera indicativo il modo in cui la Bibbia ne parla e considera la celebrazione ormai svestita da ogni vestigia di paganesimo.
Ma non credo che il dibattito sia costruttivo quando diventa una forzatura sulla controparte per legittimare la propria scelta e delegittimare la scelta altrui.
[Modificato da claudio2018 24/02/2021 14:31]