FUMETTI - Il Forum degli Eternauti Unofficial Aurea Forum: comics, libri, musica & chiacchiere assortite

Audace Bonelli

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    Da un punto di vista aziendale non si stanno muovendo male, se ci sono anche un paio di idee buone siamo a cavallo [SM=x74859]
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    00 16/01/2020 12:37
    Ammetto di non aver visto nè Mine Ride, e di non averne mai nemmeno sentito parlare. Non sono più il cinefilo di una volta [SM=x74955]
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    00 16/01/2020 13:39
    Re:
    LucaL@, 16/01/2020 12.37:

    Ammetto di non aver visto nè Mine Ride, e di non averne mai nemmeno sentito parlare. Non sono più il cinefilo di una volta [SM=x74955]




    Guarda, io vidi Mine proprio al cinema e per caso: ci avevo accompagnato tre dei miei richiedenti asilo e avevo lasciato scegliere a loro quale pellicola vedere, stupendomi che avessero optato per un film di guerra. Non ne sapevo nulla, tant'è che rimasi sorpresissimo quando lessi che il regista è italiano. La pellicola SPOILER ha un'idea di base estremamente rischiosa: praticamente un solo personaggio, oltretutto immobile per tutto il film, in un solo ambiente. Roba da legal thriller, tipo "La Giuria", portato però agli estremi. Che una pellicola di questo tipo, girata con basso budget, porti ad un risultato d'eccellenza è talmente improbabile che, quando invece te lo trovi dinnanzi non puoi che applaudire. Rimedialo e dimmi la tua. 😊👍🏻
    [Modificato da Carlo Maria 16/01/2020 13:40]
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    00 16/01/2020 14:13
    Sì proprio interessante.

    La casa editrice che era il simbolo del fumetto Italiano prima stupra i suoi personaggi storici e poi si lancia in "progetti multimediali".
    Con autori semisconosciuti.
    Poi chissà come verrà presentato...numero zero, cofanetto con locandina del film, variant del numero 1 e anteprima con il capitolo 1 del primo libro.

    Hype a 1000.





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    00 16/01/2020 14:28
    Re:
    ozymandias, 16/01/2020 14.13:

    Sì proprio interessante.

    La casa editrice che era il simbolo del fumetto Italiano prima stupra i suoi personaggi storici e poi si lancia in "progetti multimediali".
    Con autori semisconosciuti.
    Poi chissà come verrà presentato...numero zero, cofanetto con locandina del film, variant del numero 1 e anteprima con il capitolo 1 del primo libro.

    Hype a 1000.




    Marvellizzazione. Il problema è che la Marvel è americana, e un operatore globale. La strategia l'ha azzerata o quasi come casa editrice di fumetti, ma il fatturato è cicciotto. La Bonelli può davvero replicare il successo della Marvel, seppure su scala ridotta?

    Questo al netto del fatto che per quanto perpetrato nei confronti del fumetto italiano il mio augurio è che finiscano molto, molto gonfi.

    V.




    V.

    http://olivavincenzo.blogspot.com/
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    http://vincenzooliva2.blogspot.com/

    "Ahi serva Italia, di dolori ostello
    nave sanza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincie ma bordello"

    Settecento anni e non è cambiato un ca**o
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    ozymandias
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    00 16/01/2020 17:21
    Lo sconosciuto

    Non concordo del tutto con questa recensione.
    Che tra l'altro ha un incipit del cazzo...

    Io l'ho appena finito di leggere e graficamente è molto bello, però ho qualche dubbio sulla caratterizzazione del personaggio.
    Ma soprattutto sull'atmosfera che permeava le storie Magnusiane(con lo stile tipico del Maestro che infondeva un tono amaro e distaccato).
    Le didascalie che fanno da voce fuori campo hanno lo stesso effetto emozionale (al contrario) della director's cut di Blade Runner.

    Però tutto sommato il risultato se confrontato a Mister No Revolution è molto più dignitoso.
    Ammetto di essere stato preventivamente troppo negativo.


    [Modificato da ozymandias 16/01/2020 17:27]



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    Juan Galvez
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    00 16/01/2020 18:06
    Vabbe', se fai il confronto col ributt di Mister No...

    V.



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    00 16/01/2020 23:40
    Re: Re:
    Carlo Maria, 16/01/2020 13.39:




    La pellicola SPOILER ha un'idea di base estremamente rischiosa: praticamente un solo personaggio, oltretutto immobile per tutto il film, in un solo ambiente.




    Madonna che spoilerone, Carlo, contieniti! [SM=x74934]
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    Carlo Maria
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    00 27/12/2020 01:08
    Ho letto il numero 1 di Cani Sciolti.
    Mi sono trovato dinnanzi più o meno ciò che mi aspettavo, in effetti.
    Sa abbastanza di vecchio, sarà perché niente più del Sessantotto è stato tradito e superato.

    SPOILER

    In alcune pagine, però, mi sembra di trovare proprio le memorie di Manfredi e devo dire che, nonostante sia stato un albo quasi solo di chiacchiere, è scorso abbastanza bene.
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    00 27/12/2020 15:00
    Ho letto Cani Sciolti 2 e 3 e per quel che mi riguarda la storia migliora.

    SPOILER

    Continua ad essere pressoché solo parlata, tuttavia i dialoghi non sono noiosi, anzi.
    Nel secondo volume, il salto in avanti di vent'anni ci mostra come si sono evoluti i personaggi, non tutti in modo coerente con le premesse che avevano.
    Nel terzo si ritorna agli anni Sessanta. Non l'avrei detto, ma è una storia interessante.
    I disegni invece non mi piacciono granché: anche il secondo è di Casalanguida, ma mi ha fatto un'impressione peggiore rispetto al primo. Invece il terzo è disegnato da Pedro Mauro, che non ho apprezzato.
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    00 28/12/2020 11:56
    Cani Sciolti 4-5
    I disegni spesso vacillano, ma la storia trovo che salga di livello. Il quarto numero è quello che ho gradito di più, ma tutti hanno un incedere lento... e interessante. Pensavo fosse concentrato sulla contestazione del '68, e lo è senza dubbio, ma di volta in volta l'ambientazione così significativa lascia il posto all'approfondimento dei personaggi, alle loro dinamiche interazionali e i dialoghi mi convincono.
    Il fascino dell'esposizione delle memorie manfrediane mi attrae, lo confesso.
    Dispiace che l'opera sia stata interrotta.
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    00 28/12/2020 12:56
    Re:
    Carlo Maria, 28/12/2020 11:56:

    Cani Sciolti 4-5
    I disegni spesso vacillano, ma la storia trovo che salga di livello. Il quarto numero è quello che ho gradito di più, ma tutti hanno un incedere lento... e interessante. Pensavo fosse concentrato sulla contestazione del '68, e lo è senza dubbio, ma di volta in volta l'ambientazione così significativa lascia il posto all'approfondimento dei personaggi, alle loro dinamiche interazionali e i dialoghi mi convincono.
    Il fascino dell'esposizione delle memorie manfrediane mi attrae, lo confesso.
    Dispiace che l'opera sia stata interrotta.

    Ci sono parecchi altri volumi, mi pare.





    V.

    http://olivavincenzo.blogspot.com/
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    00 28/12/2020 13:26
    Re:
    Carlo Maria, 27/12/2020 01:08:

    Ho letto il numero 1 di Cani Sciolti.
    perché niente più del Sessantotto è stato tradito e superato.

    SPOILER




    Mah, a me sembra che tutto quello che volevano l'abbiano ottenuto.
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    00 28/12/2020 16:22
    Re: Re:
    C.Palomar, 28/12/2020 13:26:



    Mah, a me sembra che tutto quello che volevano l'abbiano ottenuto.




    Chi? Perché di certo la realtà attuale non corrisponde agli auspici di studenti od operai...
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    00 28/12/2020 16:22
    Re: Re:
    Juan Galvez, 28/12/2020 12:56:

    Ci sono parecchi altri volumi, mi pare.






    Sì, è arrivata fino al 14° volume su 20.
    Gli altri potrebbero veder la luce in libreria... ma si prevedeva capitasse nel 2020.
    [Modificato da Carlo Maria 28/12/2020 16:23]
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    Juan Galvez
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    00 28/12/2020 16:44
    Re: Re: Re:
    Carlo Maria, 28/12/2020 16:22:




    Sì, è arrivata fino al 14° volume su 20.
    Gli altri potrebbero veder la luce in libreria... ma si prevedeva capitasse nel 2020.

    Vedaremm.





    V.

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    00 28/12/2020 18:09
    Re: Re: Re:
    Carlo Maria, 28/12/2020 16:22:




    Chi? Perché di certo la realtà attuale non corrisponde agli auspici di studenti od operai...




    - eliminazione dei criteri di merito negli studi universitari e nella selezione della classe dirigente pubblica;

    - attacco al canone, perorazione di una ridefinizione dei criteri della tradizione oggetto di studio, criteri non più qualitativi ma politici; richiesta di porre sociologia, antropologia, psicologia al centro degli studi umanistici universitari;

    - agenda femminista (e sottolineo femminista, una cosa molto diversa dalle pari opportunità);

    - ridefinizione del partito comunista secondo criteri francofortesi e post-francofortesi (non più conflitto di classe ma teoria del conflitto maggioranza/minoranze);

    continuo? [SM=x74909]

    Tutte cose che hanno ottenuto o sono comunque ancora al centro del dibattito politico inutile e dannoso dei nostri tempi.
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    00 28/12/2020 19:09
    Re:
    Carlo Maria, 28/12/2020 11:56:

    Cani Sciolti 4-5
    I disegni spesso vacillano, ma la storia trovo che salga di livello. Il quarto numero è quello che ho gradito di più, ma tutti hanno un incedere lento... e interessante. Pensavo fosse concentrato sulla contestazione del '68, e lo è senza dubbio, ma di volta in volta l'ambientazione così significativa lascia il posto all'approfondimento dei personaggi, alle loro dinamiche interazionali e i dialoghi mi convincono.
    Il fascino dell'esposizione delle memorie manfrediane mi attrae, lo confesso.
    Dispiace che l'opera sia stata interrotta.




    A costo di sottolineare l'ovvio, tieni presente che sono tutte storie in due parti (come si vede anche dai disegnatori) e quindi andrebbero teoricamente lette a coppie (per quanto il discorso abbia poco senso per uno come te che macina albi su albi). [SM=x74932]
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    00 28/12/2020 22:02
    Re: Re:
    rimatt1, 28/12/2020 19:09:




    A costo di sottolineare l'ovvio, tieni presente che sono tutte storie in due parti (come si vede anche dai disegnatori) e quindi andrebbero teoricamente lette a coppie (per quanto il discorso abbia poco senso per uno come te che macina albi su albi). [SM=x74932]




    Sì, l'ho notato, caro. Però sono leggibili anche a se stanti e d'altra parte ne proseguirò la lettura domani, non troppo in là, quindi, da perderne il filo. [SM=x74927]
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    Carlo Maria
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    00 29/12/2020 13:22
    Cani Sciolti 6, di Manfredi e Casalanguida.
    Carino, ma in crescendo, nel senso che le prime pagine faticano un po' a ingranare, ma poi la storia comincia a filare.
    Nell'editoriale, Manfredi fa riferimento ai brani musicali a tema omosessualità degli anni Sessanta e Settanta e ciò mi ha fatto rammentare di quando parlammo su Messenger del brano (da lui anche qui riportato) "Il vestito rosa del mio amico Piero", di Gian Pieretti, un artista che mi aveva colpito e che avevo riscoperto da poco. Ha i suoi difetti, Manfredi, però i suoi aneddoti mi sono sempre interessati e ci si era prestato ad alcune chiacchierate molto interessanti, al tempo.
    La sua opera pensavo fosse di livello inferiore, invece avrei dovuto dargli maggior fiducia, visto che lo considero un grande autore (e lo è).
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