GIALAPPA'S FORUM GIALAPPA'S FORUM - Il forum sulla Gialappa's Band

Gialappi a Perugia: amarcord del 2015

  • Messaggi
  • OFFLINE
    AB_ING
    Post: 11
    Registrato il: 06/11/2015
    Utente Junior
    00 11/11/2018 17:25
    Mi sembra un secolo fa, invece praticamente è l'altro ieri...
    TRE PERSONE A CUI VOGLIO UN GRAN BENE - PERUGIA, GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015

    LA CRONACA
    Trovo posto in prima fila, il monitor posizionato a favore di chi sta sul palco rischia di impallarmi la visuale ma accetto il rischio sperando che i gialappi si siedano davanti a me e che quello schermo mi impedisca solo di vedere Casciari (niente di personale, è un loro fan come me, ma non impazzisco all'idea che ci sia anche lui).
    Entrano in scena e fortunatamente va proprio così, con Marco e Carlo seduti sul divanetto a centro palco, Giorgio sulla poltrona proprio davanti a me ("io mi siedo qui che è più comodo"), Casciari e Bruno Voglino (storico uomo Rai, legato anche al loro inizio di carriera) un po' più lontani da me e parzialmente coperti dallo schermo che dicevo.
    La serata è strutturata così: chiacchierano dei loro trent'anni di carriera con Casciari che cerca di dirigere il traffico (tra le prese per il culo dei nostri eroi) poi partono dei filmati pescati dai vari "mai dire...", si commentano e poi si spazia da un argomento all'altro per un paio d'ore.
    Casciari dice subito una cazzata prendendo spunto dal fatto che siamo a Perugia: fa notare che il Serse Cosmi di Crozza non parlava in dialetto perugino - e fino a qui è vero - e che l'unica a parlare bene perugino in tv è stata Sabina Guzzanti con un suo personaggio su Rai 3. Cazzata perché innanzi tutto nemmeno Il Ravanelli di Gioele Dix parlava perugino (lo faceva con una specie di accento ciociaro-romano e cronologicamente era prima di Crozza) e soprattutto perché non dice che invece un'altra Guzzanti, Caterina, il perugino vincitore del GF6 Augusto lo imitava con un accento quasi perfetto. Piccola nota relativa a Perugia. Sticazzi direte voi, e avete ragione. Andiamo avanti.
    Il primo filmato riguarda le interviste trascritte di Trapattoni, loro raccontano che fino a quel momento i giornalisti non si erano mai lamentati pubblicamente della difficoltà nel capire le dichiarazioni del Trap, ma che da dopo quei filmati scoppiavano a ridere non appena lui entrava in sala stampa. Giorgio: "Avevamo mostrato una cosa che pensavano tutti ma non diceva nessuno. Era come dire "il re è nudo"".
    Sul palco d'onore riservato alle autorità è seduto Antonio Albanese, che nel pomeriggio aveva tenuto un incontro col pubblico e che poi raggiungerà i gialappi in scena. Si parlano un po' a distanza, scena molto carina quasi fosse un comizio improvvisato di Cetto Laqualunque che sbraccia verso il pubblico. Accanto a lui ci sono un politico e la fidanzata di Giorgio (quella che poi, all'uscita, mi scatterà la foto insieme a lui).
    Filmato dello sciatore marocchino alle olimpiadi. Risate in sala. La mia sensazione è che in tutto il teatro a parte i gialappi e una cinquantina di persone in platea la maggior parte del pubblico abbia visto quello storico filmato per la prima volta.
    Racconto su Teo Teocoli. Quando volevano inserire un comico nel cast dovevano sempre convincerlo che l'artista in questione fosse bravissimo, e avevano capito che il modo migliore fosse far credere a Teo che l'idea di prenderlo fosse sua. Dicono che funzionava e in questo modo entrarono nella squadra i vari Albanese, Paolantoni, eccetera. Su Aldo, Giovanni e Giacomo (nel seguito AGG) Teo aveva dei dubbi che confidò ad Albanese. L'interessato, salito sul palco, racconta: "Teo mi dice "ma quelli lì fanno solo quei versi? Ma siete sicuri?". La convivenza va avanti. AGG hanno successo e diventano famosissime le esibizioni de I Bulgari, in cui TT ripete il tormentone fisico che praticava con Boldi dandogli uno schiaffo da dietro e facendogli volare il cappello. La vittima è Giacomo e la scena fa ancora ridere. Poi una volta TT prova a ripeterla durante una registrazione con Albanese, cercando di far volare il parrucchino di Epifanio. Il Risultato è Albanese che blocca la registrazione e se ne va. Poi rientra tutto, ma la scena è tagliata e mai più ripetuta.
    La lite con TT nasce in questo clima, in un giorno non diverso dagli altri. Hanno idee diverse sull'esibizione de I Bulgari. All'improvviso Teo si incazza e se ne va. L'aspetto comico è che per andarsene dallo studio deve salire una scalinata e lui lo fa vestito da Peo Pericoli, con tanto di coppola rossa e sopracciglia finte, dicendo "Povera Italia".
    È lunedì e sono le 16, alle 22:30 vanno in onda e sono senza conduttore. Si affaccia nel "gabbiotto" dei gialappi Claudio Lippi, sembra voler solo salutare. Marco cerca di tirarlo dentro: "lasciami stare, non voglio altri casini, sono già in causa con Mediaset". Invece è arruolato e rimarrà nel cast per un bel po'.
    L'organizzatore del festival che ospita i nostri eroi, dato che l'anno scorso sullo stesso palco c'era Antonio Ricci (per chi negli ultimi trent'anni ha vissuto su Saturno, è il padre-padrone-padrino di Striscia la Notizia), chiede che rapporti hanno con lui. Marco dice che prima non erano un gran che, ma che da dopo il loro passaggio in Rai sono migliorati, che lo ha chiamato più volte per dirgli che era dispiaciuto e che in Mediaset solo degli idioti potevano rinunciare alla Gialappa's. Giorgio aggiunge: "in conferenza stampa Ricci ha detto che chi ha inventato Tafazzi dovrebbe percepire un vitalizio da Mediaset, non passare alla Rai".
    Albanese racconta che quando è entrato all'Accademia (credo la Paolo Grassi) il suo insegnate di "acrobatica" (non mi chiedete cosa cazzo sia) era Giovanni di AGG, che si presenta ai suoi allievi zoppicando vistosamente.
    Altra cosa che racconta è quella della nascita di un personaggio mai portato avanti (solo un po' è finito nello chef Alain Tonneé, Mai dire lunedì - autunno 2005): un tifoso bolognese di Alberto Tomba. Albanese si trova in Emilia vicino al paese di Tomba e va al bar per un caffè, un signore lo riconosce e gli urla: "Tomba è in Giappone!!!". Lui cerca di spiegargli che non è lì per lo sciatore, ma quello continua a urlare frasi a caso "Tomba è in Giappone!!! Tomba è forte!!! Tomba Tomba Tomba!!!". In pratica Albanese fa un pezzo di Mai dire mai andato in onda proprio davanti ai gialappi e a noi nel teatro. Fa molto ridere. Santin ride a crepapelle.
    Poi si parla di Frengo, che Albanese continuerà a chiamare “Frenco” per tutta la sera. A lui del calcio non è mai fregato un cazzo, ma il suo personaggio diventa così popolare che i calciatori fanno a gara per participare alle sue puntate. Parla anche di prenotazioni con tanto di liste di attesa. Il tormentone delle “Recchie di gomma” nasce perché era sceso in campo berlusconi ed avevano notato le grandi dimensioni delle sue orecchie (rispetto al resto del corpo), poi la cosa prenderà così il largo da diventare una specie di simbolo della tifoseria foggiana (ai tempi di Beppe Signori, Ciccio Baiano e il Maestro Zeman) che esponevano in curva centinaia di orecchie di gomma alte 2 metri. A proposito di calciatori che litigavano pur di finire in tv insieme a Frengo, racconta di aver visto Roberto Carlos (questa andrebbe verificata, non so se i tempi coincidono. Boh!) incazzato nero “...e un sudamericano basso ma con due cosce così, rasato a zero nella penombra di un parcheggio fa molta paura, visto che io non sapevo giocasse nell’inter...” perché Albanese stava registrando qualcosa vestito da Frengo e non lo aveva coinvolto. Altro racconto di lui che deve registrare con Costacurta e si lamenta che questo non arriva. In realtà ce l’aveva accanto ma non l’aveva riconosciuto. Ripete che del calcio non glie ne è mai fregato un cazzo.
    Filmato di Frengo andato in onda un lunedì successivo al derby Foggia-Lecce finito 5 a 0. Io lo conosco a memoria perché ho sentito centinaia di volte l’mp3 tratto da mai dire maik che mi ero procurato da hokutoaudioteca.it (qualcuno sa di cosa sto parlando?): tra le risate e la nostalgia fatico a rimanere seduto. I gialappi guardano il video e ancora ridono insieme ad Antonio Albanese. Davvero un grande momento, l’adolescente che (non) è più in me è quasi commosso.
    Si arriva a Pierpiero. Appena viene nominato scatta l’applauso in sala (applaudiamo in cinque, però io applaudirei anche da solo). Filmato in cui risponde al telefono e dice che dall’altra parte c’è “Piermoratti”. Il nome “Pierpiero” prende spunto dal primo figlio maschio di berlusconi che si chiama Piersilvio. Albanese facendo “no” con la testa: “ma come si fa a chiamare un figlio così?”. Lo fa effemminato perché è più caratterizzato. Giorgio dice che dopo un anno dalla prima messa in onda li chiama un alto dirigente Mediaset che gli chiede: “Ma come cazzo facevate a sapere che il giardiniere di Arcore è gay?”. Albanese racconta di aver visto in un’edicola la foto di Pierpiero sotto alla notizia dell’arresto del vero giardiniere di Arcore (non so se si riferisca a Mangano – che da berlusconi faceva varie cose ma non il giardiniere – o a qualcun altro).
    Si riparla di Tomba. Santin racconta di essere andato a casa sua per registrare insieme a Ellen e di aver notato varie stranezze tra cui il padrone di casa che prima chiude a chiave la fidanzata in una piccola casetta in mezzo al parco (forse per non farla andare in video) e poi si incazza perché nota una somiglianza tra Ellen e la Colombari (che da poco l’aveva lasciato per Max Biaggi) e pensando di essere vittima di uno scherzo rischia di mandare all’aria tutto il lavoro.
    Filmato del pattinatore australiano con risate del pubblico, Carlo racconta che dopo la messa in onda gli scrissero la vera storia (triste, ha rischiato la carriera e forse anche la vita) di quell’atleta. Marco lo prende per il culo dicendo che ha intrinstito la serata a tutti.
    Filmato coi provini del Grande Fratello. Risate di tutti, il pubblico con questo è più coinvolto, è un filmato abbastanza recente probabilmente successivo al 2011. Dicono che in effetti il GF ha dato loro una seconda vita, ma che anche loro hanno dato una seconda vita al GF.
    Salgono sul palco delle persone a parlare di startup, rientrano nel programma del festival, nel quarto d’ora di presenza Santin e Carlo li prendono per il culo interrompendoli mentre Giorgio se ne frega cazzeggiando col suo iphone.
    Ultimo filmato, prima che parta Santin dice: “sono sicuro che sarà la Telenovela Piemontese”. Io già esulto...ed eccola! Puntata di Mario portato dal futuro suocero in giro per i viali in cerca di una “peripatetica” con cui dimostrare di essere un vero uomo. Risate in sala, risate sul palco. Giorgio dice: “questa non me la ricordavo”! Saluti. Si esce dal teatro. Fuori siamo qualche decina di persone ad aspettarli. Vado prima da Giorgio, gli dico se posso fare una foto con lui. Gli dico anche che come lui sono Springsteeniano. Lui in foto sorride, io no perché Giorgio a me mi mette in soggezione. E’ gentilissimo, disponibile, ma non so perché (anzi lo so, ma non lo scrivo) non voglio rubargli altro tempo. Gli dico che tanto ci rivediamo al prossimo concerto di Bruce (che poi non credo succederà, ma la mia speranza è l’ultima a morire). Dopo la foto sono così emotivamente soddisfatto che mi passa davanti Carlo e io non gli chiedo niente, né foto né un saluto...poi mi riprendo e vedo Marco. Lui sta facendo foto con tutti, aspetto che abbia finito e mi avvicino. “Scusa Marco, posso fare anch’io una foto con te?” – “Ma certo...com’è che vi scusate tutti? A me fa piacere!”. Dopo la foto lo ringrazio per avermi “rovinato” l’adolescenza e poi in pochi minuti cerco di condensare tutto quello che vorrei dirgli da più di vent’anni (il mio primo contatto con Mai dire risale alla stagione ‘94/’95, quinta elementare, gli anni di Peo Pericoli, Vettorello, Caccamo, Alfio Muschio, Uguccione, Rubagotti, Frengo, eccetera). Gli dico che ci eravano sentiti via messaggio privato su facebook quando aveva l’account di Grazie Per (ottobre 2012) e lui incredibilmente si ricorda. Si ricorda anche come mi chiamo. Gli dico che spesso faccio le 2 di notte solo per rivedere su Mai dire Gallery i filmati che mi hanno fatto sempre stare bene. Me li ricordo ancora tutti molto bene ma rivederli è sempre un gran godimento. Gli dico che sono 2/3 settimane che alle 14:45 sul canale 34 dgt fanno due repliche al giorno di Mai dire Maik e che da poco Cologno De Luigi è stato sostituito da Mimmo Orientabile (Crozza) con le incursioni del pupazzo Gnappo (Dighero). “Mimmo Orientabile me lo ricordo bene...grande!” dice Marco e aggiunge “ora ce la fanno pagare perché siamo passati in Rai, prima gli chiedevamo di rimandarle in onda e ci dicevano sempre di no”. Sta andando via, gli dico le ultime cose che riesco, tra cui “Marco, sei libero di non credermi, ma io sono il più grande esperto di Gialappa’s Band d’Italia” (mi odierete e insulterete adesso, ma non lo dico per vantarmi né per essere deriso. E’ la verità, o almeno io ne sono convinto.) lui sembra credermi e mi dice “Accidenti, potevi venire tu sul palco ad intervistarci...” forse sta scherzando ma io rispondo seriamente “Se rifate una cosa del genere e mi volete io vi raggiungo quando volete dovunque, voi mi fate sempre stare bene”. Ci salutiamo e lui mi abraccia. Dico davvero, non me l’aspettavo ma mi abbraccia. Io ricambio. Si incammina verso il suo gruppo per tornare insieme in albergo. Immaginatevi il nostro dialogo mentre Carlo, Giorgio, la donna di Giorgio, forse (non sono sicurissimo che fosse lei) anche la donna di Marco (ex letteronza Elisabetta), Casciari e due ragazze dello staff ci guardano e, forse, ci ascoltano. Io purtroppo quando mi prende l’emozione ho il vizio di alzare troppo la voce e non so se in quei momenti sono riuscito a contenermi. Incamminadosi Marco mi dice “mi raccomando Andrea, non farti rovinare la vita da qualcun altro” e io “no no, tranquillo, come per l’adolescenza anche per il resto preferisco decidere io da chi farmela rovinare”.

    CONCLUSIONI

    Ho cercato di non lasciare niente fuori. È chiaro che si tratta di un racconto fatto da un “fan” e che quindi il mio punto di vista non è oggettivo. È stata troppa l’emozione di vederli e sentirli dal vivo per la prima volta, non avrei mai potuto soddisfare tutte le mie curiosità e fargli tutte le mie domande e rivivere tutti miei ricordi legati al loro lavoro. Innumerevoli volte ho preparato esami all’università e fatto lunghi viaggi in autostrada con le loro radiocronache di sanremo e coi vecchi mp3 di mai dire maik che spaziavano da Frengo a Pravettoni a Panfilo Maria a Nico a Pierpiero eccetera. Una volta c'ho provato a ringraziarli telefonando a Stile Libero (maggio 2012, sono anche ne L'inutile guida "puntata sul curriculum, telefonata di andrea, ingegnere") ma mi tremava la voce e il loro audio mi arrivava in ritardo. Marco era sostituito da Carlo. Telefonata tristissima, è andata bene che Giorgio non mi abbia insultato, ma fino a giovedì scorso era l'unico contatto diretto avuto coi gialappi.
    Frequento poco il vostro forum e forse è stata una buona occasione anche per rifare l’iscrizione. L’ultimo contatto con voi fu la notifica facebook che il gruppo da pubblico era diventato privato e pochi minuti dopo invece era sparito. In quel gruppo, nel 2013, parlai di un mio cd-rom che custodisco come un cimelio. Era in vendita con Panorama, metà anni ’90, e lo misi anche in questo forum per farvelo scaricare. Nel gruppo invece sotto al mio post nacque una discussione tra opposte fazioni in cui a un certo punto uno scrisse “mafioso” a un altro. A quel punto mi dissi che era il caso piantarla lì. Chissà poi perché è andata in quel modo. Anche questo lo chiesi in un topic in questo forum, ma la risposta fu che l’argomento non interessava più e che era già tutto spiegato in altre discussioni. Ero fuori tempo io. Pazienza. Del resto ero solo curioso, non era una questione di vita o di morte. Sticazzi direte voi, e avete ragione.
    Ciao Gialappari, mi ha fatto piacere scrivere questa cronaca strampalata, e almeno ho un po’ rivissuto quel bellissimo giovedì sera.

    Andrea

    P.s.: foto e video sono ancora nel mio telefono e sinceramente non aggiungono molto al racconto. Comunque in platea c'era un fotografo dello staff, se pubblica qualcosa vi faccio sapere dove trovarle.
    P.p.s: l'ho corretto alcune volte, perché rileggendolo ho trovato alcuni passaggi che sembravano scritti dal Trap coadiuvato da Ottusangolo e Ipotenusa.
  • OFFLINE
    federico_79
    Post: 276
    Registrato il: 15/12/2007
    Utente Junior
    00 13/11/2018 07:06
    Re: Mi sembra un secolo fa, invece praticamente è l'altro ieri...

    Grazie di questa bella testimonianza. Sono persone speciali proprio perche' sono normali.


    AB_ING, 11/11/2018 5:25 PM:

    TRE PERSONE A CUI VOGLIO UN GRAN BENE - PERUGIA, GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2015

    LA CRONACA
    Trovo posto in prima fila, il monitor posizionato a favore di chi sta sul palco rischia di impallarmi la visuale ma accetto il rischio sperando che i gialappi si siedano davanti a me e che quello schermo mi impedisca solo di vedere Casciari (niente di personale, è un loro fan come me, ma non impazzisco all'idea che ci sia anche lui).
    Entrano in scena e fortunatamente va proprio così, con Marco e Carlo seduti sul divanetto a centro palco, Giorgio sulla poltrona proprio davanti a me ("io mi siedo qui che è più comodo"), Casciari e Bruno Voglino (storico uomo Rai, legato anche al loro inizio di carriera) un po' più lontani da me e parzialmente coperti dallo schermo che dicevo.
    La serata è strutturata così: chiacchierano dei loro trent'anni di carriera con Casciari che cerca di dirigere il traffico (tra le prese per il culo dei nostri eroi) poi partono dei filmati pescati dai vari "mai dire...", si commentano e poi si spazia da un argomento all'altro per un paio d'ore.
    Casciari dice subito una cazzata prendendo spunto dal fatto che siamo a Perugia: fa notare che il Serse Cosmi di Crozza non parlava in dialetto perugino - e fino a qui è vero - e che l'unica a parlare bene perugino in tv è stata Sabina Guzzanti con un suo personaggio su Rai 3. Cazzata perché innanzi tutto nemmeno Il Ravanelli di Gioele Dix parlava perugino (lo faceva con una specie di accento ciociaro-romano e cronologicamente era prima di Crozza) e soprattutto perché non dice che invece un'altra Guzzanti, Caterina, il perugino vincitore del GF6 Augusto lo imitava con un accento quasi perfetto. Piccola nota relativa a Perugia. Sticazzi direte voi, e avete ragione. Andiamo avanti.
    Il primo filmato riguarda le interviste trascritte di Trapattoni, loro raccontano che fino a quel momento i giornalisti non si erano mai lamentati pubblicamente della difficoltà nel capire le dichiarazioni del Trap, ma che da dopo quei filmati scoppiavano a ridere non appena lui entrava in sala stampa. Giorgio: "Avevamo mostrato una cosa che pensavano tutti ma non diceva nessuno. Era come dire "il re è nudo"".
    Sul palco d'onore riservato alle autorità è seduto Antonio Albanese, che nel pomeriggio aveva tenuto un incontro col pubblico e che poi raggiungerà i gialappi in scena. Si parlano un po' a distanza, scena molto carina quasi fosse un comizio improvvisato di Cetto Laqualunque che sbraccia verso il pubblico. Accanto a lui ci sono un politico e la fidanzata di Giorgio (quella che poi, all'uscita, mi scatterà la foto insieme a lui).
    Filmato dello sciatore marocchino alle olimpiadi. Risate in sala. La mia sensazione è che in tutto il teatro a parte i gialappi e una cinquantina di persone in platea la maggior parte del pubblico abbia visto quello storico filmato per la prima volta.
    Racconto su Teo Teocoli. Quando volevano inserire un comico nel cast dovevano sempre convincerlo che l'artista in questione fosse bravissimo, e avevano capito che il modo migliore fosse far credere a Teo che l'idea di prenderlo fosse sua. Dicono che funzionava e in questo modo entrarono nella squadra i vari Albanese, Paolantoni, eccetera. Su Aldo, Giovanni e Giacomo (nel seguito AGG) Teo aveva dei dubbi che confidò ad Albanese. L'interessato, salito sul palco, racconta: "Teo mi dice "ma quelli lì fanno solo quei versi? Ma siete sicuri?". La convivenza va avanti. AGG hanno successo e diventano famosissime le esibizioni de I Bulgari, in cui TT ripete il tormentone fisico che praticava con Boldi dandogli uno schiaffo da dietro e facendogli volare il cappello. La vittima è Giacomo e la scena fa ancora ridere. Poi una volta TT prova a ripeterla durante una registrazione con Albanese, cercando di far volare il parrucchino di Epifanio. Il Risultato è Albanese che blocca la registrazione e se ne va. Poi rientra tutto, ma la scena è tagliata e mai più ripetuta.
    La lite con TT nasce in questo clima, in un giorno non diverso dagli altri. Hanno idee diverse sull'esibizione de I Bulgari. All'improvviso Teo si incazza e se ne va. L'aspetto comico è che per andarsene dallo studio deve salire una scalinata e lui lo fa vestito da Peo Pericoli, con tanto di coppola rossa e sopracciglia finte, dicendo "Povera Italia".
    È lunedì e sono le 16, alle 22:30 vanno in onda e sono senza conduttore. Si affaccia nel "gabbiotto" dei gialappi Claudio Lippi, sembra voler solo salutare. Marco cerca di tirarlo dentro: "lasciami stare, non voglio altri casini, sono già in causa con Mediaset". Invece è arruolato e rimarrà nel cast per un bel po'.
    L'organizzatore del festival che ospita i nostri eroi, dato che l'anno scorso sullo stesso palco c'era Antonio Ricci (per chi negli ultimi trent'anni ha vissuto su Saturno, è il padre-padrone-padrino di Striscia la Notizia), chiede che rapporti hanno con lui. Marco dice che prima non erano un gran che, ma che da dopo il loro passaggio in Rai sono migliorati, che lo ha chiamato più volte per dirgli che era dispiaciuto e che in Mediaset solo degli idioti potevano rinunciare alla Gialappa's. Giorgio aggiunge: "in conferenza stampa Ricci ha detto che chi ha inventato Tafazzi dovrebbe percepire un vitalizio da Mediaset, non passare alla Rai".
    Albanese racconta che quando è entrato all'Accademia (credo la Paolo Grassi) il suo insegnate di "acrobatica" (non mi chiedete cosa cazzo sia) era Giovanni di AGG, che si presenta ai suoi allievi zoppicando vistosamente.
    Altra cosa che racconta è quella della nascita di un personaggio mai portato avanti (solo un po' è finito nello chef Alain Tonneé, Mai dire lunedì - autunno 2005): un tifoso bolognese di Alberto Tomba. Albanese si trova in Emilia vicino al paese di Tomba e va al bar per un caffè, un signore lo riconosce e gli urla: "Tomba è in Giappone!!!". Lui cerca di spiegargli che non è lì per lo sciatore, ma quello continua a urlare frasi a caso "Tomba è in Giappone!!! Tomba è forte!!! Tomba Tomba Tomba!!!". In pratica Albanese fa un pezzo di Mai dire mai andato in onda proprio davanti ai gialappi e a noi nel teatro. Fa molto ridere. Santin ride a crepapelle.
    Poi si parla di Frengo, che Albanese continuerà a chiamare “Frenco” per tutta la sera. A lui del calcio non è mai fregato un cazzo, ma il suo personaggio diventa così popolare che i calciatori fanno a gara per participare alle sue puntate. Parla anche di prenotazioni con tanto di liste di attesa. Il tormentone delle “Recchie di gomma” nasce perché era sceso in campo berlusconi ed avevano notato le grandi dimensioni delle sue orecchie (rispetto al resto del corpo), poi la cosa prenderà così il largo da diventare una specie di simbolo della tifoseria foggiana (ai tempi di Beppe Signori, Ciccio Baiano e il Maestro Zeman) che esponevano in curva centinaia di orecchie di gomma alte 2 metri. A proposito di calciatori che litigavano pur di finire in tv insieme a Frengo, racconta di aver visto Roberto Carlos (questa andrebbe verificata, non so se i tempi coincidono. Boh!) incazzato nero “...e un sudamericano basso ma con due cosce così, rasato a zero nella penombra di un parcheggio fa molta paura, visto che io non sapevo giocasse nell’inter...” perché Albanese stava registrando qualcosa vestito da Frengo e non lo aveva coinvolto. Altro racconto di lui che deve registrare con Costacurta e si lamenta che questo non arriva. In realtà ce l’aveva accanto ma non l’aveva riconosciuto. Ripete che del calcio non glie ne è mai fregato un cazzo.
    Filmato di Frengo andato in onda un lunedì successivo al derby Foggia-Lecce finito 5 a 0. Io lo conosco a memoria perché ho sentito centinaia di volte l’mp3 tratto da mai dire maik che mi ero procurato da hokutoaudioteca.it (qualcuno sa di cosa sto parlando?): tra le risate e la nostalgia fatico a rimanere seduto. I gialappi guardano il video e ancora ridono insieme ad Antonio Albanese. Davvero un grande momento, l’adolescente che (non) è più in me è quasi commosso.
    Si arriva a Pierpiero. Appena viene nominato scatta l’applauso in sala (applaudiamo in cinque, però io applaudirei anche da solo). Filmato in cui risponde al telefono e dice che dall’altra parte c’è “Piermoratti”. Il nome “Pierpiero” prende spunto dal primo figlio maschio di berlusconi che si chiama Piersilvio. Albanese facendo “no” con la testa: “ma come si fa a chiamare un figlio così?”. Lo fa effemminato perché è più caratterizzato. Giorgio dice che dopo un anno dalla prima messa in onda li chiama un alto dirigente Mediaset che gli chiede: “Ma come cazzo facevate a sapere che il giardiniere di Arcore è gay?”. Albanese racconta di aver visto in un’edicola la foto di Pierpiero sotto alla notizia dell’arresto del vero giardiniere di Arcore (non so se si riferisca a Mangano – che da berlusconi faceva varie cose ma non il giardiniere – o a qualcun altro).
    Si riparla di Tomba. Santin racconta di essere andato a casa sua per registrare insieme a Ellen e di aver notato varie stranezze tra cui il padrone di casa che prima chiude a chiave la fidanzata in una piccola casetta in mezzo al parco (forse per non farla andare in video) e poi si incazza perché nota una somiglianza tra Ellen e la Colombari (che da poco l’aveva lasciato per Max Biaggi) e pensando di essere vittima di uno scherzo rischia di mandare all’aria tutto il lavoro.
    Filmato del pattinatore australiano con risate del pubblico, Carlo racconta che dopo la messa in onda gli scrissero la vera storia (triste, ha rischiato la carriera e forse anche la vita) di quell’atleta. Marco lo prende per il culo dicendo che ha intrinstito la serata a tutti.
    Filmato coi provini del Grande Fratello. Risate di tutti, il pubblico con questo è più coinvolto, è un filmato abbastanza recente probabilmente successivo al 2011. Dicono che in effetti il GF ha dato loro una seconda vita, ma che anche loro hanno dato una seconda vita al GF.
    Salgono sul palco delle persone a parlare di startup, rientrano nel programma del festival, nel quarto d’ora di presenza Santin e Carlo li prendono per il culo interrompendoli mentre Giorgio se ne frega cazzeggiando col suo iphone.
    Ultimo filmato, prima che parta Santin dice: “sono sicuro che sarà la Telenovela Piemontese”. Io già esulto...ed eccola! Puntata di Mario portato dal futuro suocero in giro per i viali in cerca di una “peripatetica” con cui dimostrare di essere un vero uomo. Risate in sala, risate sul palco. Giorgio dice: “questa non me la ricordavo”! Saluti. Si esce dal teatro. Fuori siamo qualche decina di persone ad aspettarli. Vado prima da Giorgio, gli dico se posso fare una foto con lui. Gli dico anche che come lui sono Springsteeniano. Lui in foto sorride, io no perché Giorgio a me mi mette in soggezione. E’ gentilissimo, disponibile, ma non so perché (anzi lo so, ma non lo scrivo) non voglio rubargli altro tempo. Gli dico che tanto ci rivediamo al prossimo concerto di Bruce (che poi non credo succederà, ma la mia speranza è l’ultima a morire). Dopo la foto sono così emotivamente soddisfatto che mi passa davanti Carlo e io non gli chiedo niente, né foto né un saluto...poi mi riprendo e vedo Marco. Lui sta facendo foto con tutti, aspetto che abbia finito e mi avvicino. “Scusa Marco, posso fare anch’io una foto con te?” – “Ma certo...com’è che vi scusate tutti? A me fa piacere!”. Dopo la foto lo ringrazio per avermi “rovinato” l’adolescenza e poi in pochi minuti cerco di condensare tutto quello che vorrei dirgli da più di vent’anni (il mio primo contatto con Mai dire risale alla stagione ‘94/’95, quinta elementare, gli anni di Peo Pericoli, Vettorello, Caccamo, Alfio Muschio, Uguccione, Rubagotti, Frengo, eccetera). Gli dico che ci eravano sentiti via messaggio privato su facebook quando aveva l’account di Grazie Per (ottobre 2012) e lui incredibilmente si ricorda. Si ricorda anche come mi chiamo. Gli dico che spesso faccio le 2 di notte solo per rivedere su Mai dire Gallery i filmati che mi hanno fatto sempre stare bene. Me li ricordo ancora tutti molto bene ma rivederli è sempre un gran godimento. Gli dico che sono 2/3 settimane che alle 14:45 sul canale 34 dgt fanno due repliche al giorno di Mai dire Maik e che da poco Cologno De Luigi è stato sostituito da Mimmo Orientabile (Crozza) con le incursioni del pupazzo Gnappo (Dighero). “Mimmo Orientabile me lo ricordo bene...grande!” dice Marco e aggiunge “ora ce la fanno pagare perché siamo passati in Rai, prima gli chiedevamo di rimandarle in onda e ci dicevano sempre di no”. Sta andando via, gli dico le ultime cose che riesco, tra cui “Marco, sei libero di non credermi, ma io sono il più grande esperto di Gialappa’s Band d’Italia” (mi odierete e insulterete adesso, ma non lo dico per vantarmi né per essere deriso. E’ la verità, o almeno io ne sono convinto.) lui sembra credermi e mi dice “Accidenti, potevi venire tu sul palco ad intervistarci...” forse sta scherzando ma io rispondo seriamente “Se rifate una cosa del genere e mi volete io vi raggiungo quando volete dovunque, voi mi fate sempre stare bene”. Ci salutiamo e lui mi abraccia. Dico davvero, non me l’aspettavo ma mi abbraccia. Io ricambio. Si incammina verso il suo gruppo per tornare insieme in albergo. Immaginatevi il nostro dialogo mentre Carlo, Giorgio, la donna di Giorgio, forse (non sono sicurissimo che fosse lei) anche la donna di Marco (ex letteronza Elisabetta), Casciari e due ragazze dello staff ci guardano e, forse, ci ascoltano. Io purtroppo quando mi prende l’emozione ho il vizio di alzare troppo la voce e non so se in quei momenti sono riuscito a contenermi. Incamminadosi Marco mi dice “mi raccomando Andrea, non farti rovinare la vita da qualcun altro” e io “no no, tranquillo, come per l’adolescenza anche per il resto preferisco decidere io da chi farmela rovinare”.

    CONCLUSIONI

    Ho cercato di non lasciare niente fuori. È chiaro che si tratta di un racconto fatto da un “fan” e che quindi il mio punto di vista non è oggettivo. È stata troppa l’emozione di vederli e sentirli dal vivo per la prima volta, non avrei mai potuto soddisfare tutte le mie curiosità e fargli tutte le mie domande e rivivere tutti miei ricordi legati al loro lavoro. Innumerevoli volte ho preparato esami all’università e fatto lunghi viaggi in autostrada con le loro radiocronache di sanremo e coi vecchi mp3 di mai dire maik che spaziavano da Frengo a Pravettoni a Panfilo Maria a Nico a Pierpiero eccetera. Una volta c'ho provato a ringraziarli telefonando a Stile Libero (maggio 2012, sono anche ne L'inutile guida "puntata sul curriculum, telefonata di andrea, ingegnere") ma mi tremava la voce e il loro audio mi arrivava in ritardo. Marco era sostituito da Carlo. Telefonata tristissima, è andata bene che Giorgio non mi abbia insultato, ma fino a giovedì scorso era l'unico contatto diretto avuto coi gialappi.
    Frequento poco il vostro forum e forse è stata una buona occasione anche per rifare l’iscrizione. L’ultimo contatto con voi fu la notifica facebook che il gruppo da pubblico era diventato privato e pochi minuti dopo invece era sparito. In quel gruppo, nel 2013, parlai di un mio cd-rom che custodisco come un cimelio. Era in vendita con Panorama, metà anni ’90, e lo misi anche in questo forum per farvelo scaricare. Nel gruppo invece sotto al mio post nacque una discussione tra opposte fazioni in cui a un certo punto uno scrisse “mafioso” a un altro. A quel punto mi dissi che era il caso piantarla lì. Chissà poi perché è andata in quel modo. Anche questo lo chiesi in un topic in questo forum, ma la risposta fu che l’argomento non interessava più e che era già tutto spiegato in altre discussioni. Ero fuori tempo io. Pazienza. Del resto ero solo curioso, non era una questione di vita o di morte. Sticazzi direte voi, e avete ragione.
    Ciao Gialappari, mi ha fatto piacere scrivere questa cronaca strampalata, e almeno ho un po’ rivissuto quel bellissimo giovedì sera.

    Andrea

    P.s.: foto e video sono ancora nel mio telefono e sinceramente non aggiungono molto al racconto. Comunque in platea c'era un fotografo dello staff, se pubblica qualcosa vi faccio sapere dove trovarle.
    P.p.s: l'ho corretto alcune volte, perché rileggendolo ho trovato alcuni passaggi che sembravano scritti dal Trap coadiuvato da Ottusangolo e Ipotenusa.