Mi auguro che le immagini non siano selfie del grande (diciamo immenso) Fabiosky...
CiaCOlando con un amico di destino, di sedute medianiche e di spiritismo, aggiungo alcune di queste rigozze pure qui.
Condensare nel breve 22 anni di esperienze nel settore parapsicologico diventa praticamente impossibile, ma è indubbio che, per coerenza io asponga ulteriormente alcuni concetti, senza ovviamente cercare consensi o, peggio, proseliti. Il ruolo dell'uomo su questo granello di sabbia chiamata Terra è INDISPENSABILE, per CHI se il soma che lo compone andrà a disfacersi ? A che pro le esperienze di una vita ? Esiste un recondito scopo di ordine superiore ? Certamente. Quando si accantonano queste prerogative che fanno parte dell'uomo e l'accompagnano, spesso è per noncuranza, paura e pessimismo. L'eclettismo dovrebbe espandersi, gli uomini dovrebbero buttare via allegramente i loro millenari paraocchi.
Caro amico Sthula, non ci siamo capiti, ma è normale in poche righe. La "missione" dell'uomo sulla Terra è fondamentale, ma alla fine del suo viaggio, di lui (fisicamente parlando) non rimane che un guscio vuoto, è un dato di fatto. C'è titubanza e pessimismo quando si parla di questo, il tutto nasce (anche) dalla paura nel guardare dentro l'abisso di ciò che siamo e di quel che potremmo essere. Temiamo assurdamente lo splendore delle nostre stupende potenzialità, preferiamo (per esempio) definire certe nostre potenziali facoltà come non scientifiche, chiudendo in fretta l'argomento.
Dirò di più (quando il "guscio" non è ancora vuoto...) sull'uomo, che dovrebbe contemplare in sè una continua, perenne evoluzione in corso, che mai si arresta, una distruzione continua di antiche forme e nascita di nuove. La più grande ricchezza dell'uomo è dentro di sè, un dono immenso che chiede di essere sfruttato. Ancor più: il mondo ha finora sfruttato una infinintesima parte di questa energia che lo compone. Una potenzialità tanto sublime ma poco sfruttata, quasi intatta. Il "guscio" viene fisicamente svuotato DOPO l'esperienza di vita, pensi davvero che tutto ciò che ha comportato un'esperienza individuale umana venga sprecata? Usata senza un perchè, senza un nesso logico? Sarebbe assurdo. Nulla viene mai sprecato nell' Universo, nè distrutto, tanto meno gli psichismi umani.
Arrivo al dunque: tutto è a supporto per l'indispensabile integrazione di un determinato ciclo di esperienze che lo spirito sceglie di fare nell'ambito della materialità. Sto parlando del fenomeno della reincarnaione. Vi è quindi da tenere (sempre per quanto mi consta, sia ben chiaro) presente il Principio Universale di tutto questo, intessuto fino all'ultima fibra dallo spirito, l'incarnazione in un essere vivente è la possibilità che lo spirito ha di prendere contatto diretto con la materia. Non ti aggrada questo "sfruttamento spirituale", lo posso capire, ma l'uomo è indispensabile per questo e, credimi, non è cosa da poco.
Un saluto