James Flint a Crossroad Inn

Si vedeva che la locanda aveva fatto i soldi negli ultimi anni. Probabilmente agevolata dalla sua posizione strategica posta all'incrocio fra la Strada Alta, la Strada dei Fiumi e quella del Re, la locanda si sviluppava su ben tre piani con piccole torrette e camini di pietra bianca.
James entrò spacciandosi per un semplice viandante. Non voleva dare nell'occhio e chiese subito una stanza. Si fece assegnare una camera all'ultimo piano, voleva poter dominare il più possibile la zona intorno a sé.
Passò le prime ore lì, alla finestra della sua camera, facendo finta di riposarsi mentre scrutava ogni singolo movimento dell'affollato incrocio. Probabilmente non era l'unico ad essersi messo sulle tracce di Beth, e stavano succedendo cose strane, troppo strane.
Quando decise di riportarsi al piano terra, alla ricerca dell'uomo che gli era stato segnalato alla Locanda del Passeggero, si era ormai all'imbrunire. Il momento migliore, quando le locande si riempivano e la gente, annoiata e stanca per la giornata di lavoro, veniva a spaccarsi il fegato nelle osterie.
Ordinò una birra che tracannò con gusto, poi uscì per quella che apparentemente voleva essere una boccata d'aria.
Si diresse verso Nord, in direzione delle stalle, dominate dall'alto da un imponente campanile... "Cerca l'addetto alla campana"... si ricordò. Sì, doveva essere lì.
Nelle stalle c'era un buio pesto, e James si orientava seguendo lo sbuffare dei cavalli e il vapore che usciva fuori dalle loro grandi bocche. Trovò una porticina di legno semi aperta che conduceva su una rampa di scale e presumibilmente sulla cima del campanile.

"Thorren? Thorren Hook?"

Cominciò a chiamare.

Un ometto smilzo, calvo e sulla cinquantina si affacciò sulla scala a chioccciola che saliva la torre. "Ayè... e tu chi cazzo sei?".

"Ahahaha gentilissimo..."

Rise di gusto James.

"Vorrei solo offrirti una birra, quando avrai finito di scampanellare s'intende. Ho sentito che sei il numero uno in città nel raccontare storie, e chi viaggia da tanto lontano come me ha una voglia matta di ascoltare."

"Dopo una buona mezzora Thorren scese. "Birra scura e salsiccia. Dopo mi dici che cazzo vuoi da me. Andiamo!".
I due guadagnarono un tavolo e fu servita birra scura e salsiccia.
"Dimmi adesso che cazzo vuoi da me smilzo" disse con la bocca piena.

"Beth"

Disse serafico James, azzannando un pezzo di salsiccia.

"Ti dice niente questo nome? La donna è una serva di Harrenhal, dovrebbe essere passata di qua non molto tempo fa, probabilmente non da sola... E' importante. Sono successe delle cose al Torneo di Lord Whent... Sono coinvolti grandi e importanti Lord, persino dei Reali. Chiunque dovesse aiutarmi a trovare questa donna riceverebbe grosse ricompense, chiunque la proteggesse, forse rischierebbe la testa."

"Mmm e io perchè cazzo dovrei dirti quello che so. Mica sei mio fratello... È magari Beth me la scopo per quanto ne puoi sapere".

"Beh, è presto detto. Se te la scopi e vuoi continuare a farlo, ti conviene parlare. Io non sono qui certo per arrestarla, ma per salvarle la vita. La ragazza è una serva, non conta niente, e si è infilata in un gioco di gran signori. Non finirà bene per lei, non c'è lieto fine per i poveracci. Una volta terminato il suo scopo, chi la manovra la farà tacere per sempre. Se invece stai solo bluffando ed è un modo per alzare la posta, non c'è problema, i soldi non mi mancano se sono quelli che vuoi. Magari non te ne frega proprio niente di questa ragazza, e in questo caso, parlare o non parlare non farà alcuna differenza, anzi una la farà."

James tirò fuori dalla saccoccia del mantello una bisaccia piena di monete, una piccola parte di quelle messegli a disposizione da Casa Stark per le sue ricerche.

"Questa."

"Eh che cazzo ci dovrei fare con tutti quei soldi... mica sono un lord io... suono una cazzo di campana e mi danno da mangiare e da bere. Nooo... tienteli. E comunque non mi hai ancora detto chi cazzo sei!".

"Hai ragione, prima le presentazioni. Sono James Flint, un cavaliere del Nord. Uomini come me sono partiti da Harrenhal, in rappresentanza di varie casate, alla ricerca di Beth. Sicuramente avrai sentito le voci... Casa Targaryen è stata duramente colpita al Torneo, Aerys e Rhaegar sono morti, Rhaella è scomparsa. Insieme a Beth. Qualcuno ritiene che possa essere protagonista di questa congiura, e la cerca per questo. Qualcuno, come me, ritiene che ci sia qualcosa di grosso e di marcio dietro questa faccenda e che Beth sia stata semplicemente testimone ed esecutrice, forse, di una volontà maggiore e molto più pericolosa della sua. Tu sei un uomo semplice, sei al di sopra di queste cose. E mi piace il fatto che sputi sopra i soldi. Sei un uomo semplice, lo apprezzo. Ti basta ciò che hai, è la ricetta della felicità. Ma molta gente sta morendo per le bugie che sono state messe in giro. Casa Tully è stata quasi estinta, portando come scusa questi eventi. Guerre si stanno conducendo, in nome di false verità. Il tuo aiuto potrebbe riportare la pace in queste terre che ti hanno visto venire al mondo, quella stessa pace che ti permetterebbe di continuare a suonare la campana per il resto dei tuoi giorni. Il nostro mondo rischia di essere spazzato via per una bugia, ed io sono qui a chiederti di dirmi ciò che sai per impedirlo."

"Ok, ma perchè proprio io? Sapevi il mio nome, chi cazzo te lo ha detto?".

"Amico, vengo qui su indicazione di Howland il Grasso, della Locanda del Pellegrino. E' un brav'uomo, un po' burbero. Si è preso a cuore la mia causa. Ma la prima a mettermi su questa strada fu Ethel, un'amica di Howland a suo dire, lavorava presso le cucine di una caserma per soldati in harrenhal. Sono tuoi amici?"

Thorren si pulì mani e bocca e trangugiò la birra. "Vaffanculo, potevi dirlo prima. Non è passata di qua Beth e nemmeno la tua cazzo di Regina. Ma è passata una sua ancella, Josephine. Ha preso un cavallo ed è andata alle Twins. Viaggiava con un vecchio, magari un cavaliere ormai in disgrazia, ma pur sempre una scorta".

"Sapevo che mi saresti stato d'aiuto, amico mio. Ti auguro di continuare a suonare la tua campana, finché questo ti farà piacere!"

Memorizzata destinazione e la nuova pista da seguire, James volò su nella sua stanza, raccolse le sue poche cose, e si lanciò al galoppo in direzione del maniero dei Frey.