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L'esempio di Samgar

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    Ettore.87
    00 03/11/2017 10:53
    “SAMGAR... SCONFISSE SEICENTO FILISTEI CON UN PUNGOLO DA BUOI”. Giudici 3:31

    Samgar è nominato solo due volte nella Scrittura e la sua vicenda è racchiusa in tre righe. Eppure ha avuto una grande risonanza. Samgar è una sfida a chiunque pensi di non poter essere uno strumento nelle mani del Signore perché non si sente all’altezza. Era forse la persona meno qualificata per liberare Israele dal giogo dei Filistei. Innanzitutto, non era un Israelita e probabilmente aveva evitato le sue responsabilità, giustificandosi con delle scuse: “Non sono armato a dovere; sono solo; nessuno dei miei è con me”. Non abbiamo difficoltà a trovare delle scuse, siamo molto creativi in questo campo! Se incanalassimo la nostra creatività per cercare delle soluzioni, invece che delle giustificazioni? Se lo facessimo, potremmo essere degli strumenti nelle mani di Dio, come Samgar.

    Quando Dio infiamma lo spirito e tocca il cuore, non puoi far finta di niente, devi rispondere e agire. E quel momento diventerà una pietra miliare nella tua vita. Non preoccuparti dei risultati. Se sei in linea con la volontà del Signore, i risultati sono una Sua responsabilità. Tu preoccupati di fare la cosa giusta per il giusto motivo, senza nasconderti dietro la bugia che non è possibile fare la cosa giusta. Certo, serviranno tutte le tue forze, ma tu puoi ogni cosa in Colui che ti fortifica (Filippesi 4:13).

    Un tentativo che fallisce non è un fallimento. Il vero fallimento è non tentare nemmeno. Il solo fatto di provare è un successo agli occhi di Dio. Dunque afferra il tuo pungolo e agisci.
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    Ettore.87
    00 03/11/2017 19:09
    “AI GIORNI DI SAMGAR”. Giudici 5:6

    Samgar combatté i Filistei con un pungolo da buoi. Quando prese questa decisione era disposto anche a morire in battaglia (Giudici 3:31). Questa determinazione è la chiave della liberazione dai Filistei, dall’orgoglio, dal pregiudizio, dalla pornografia o da qualsiasi altro problema ben radicato nella tua vita. E’ importante partire attaccando. Ad un certo punto diventa evidente che la misura è colma, che quella strada non conduce a nulla di positivo ed è un vicolo cieco sotto tutti i punti di vista: relazionale, fisico e spirituale; ti consumerà.

    Se vuoi ritornare in forma, se vuoi liberarti dai debiti, se vuoi riaccendere la tua relazione sentimentale o raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissato, se vuoi lasciare un’eredità morale che valga la pena tenere viva... allora non puoi più continuare come hai fatto fino ad ora. Ti assicuro che solo una decisione ti separa da una vita totalmente nuova. Ma devi decidere. Per usare la metafora biblica, devi afferrare il tuo pungolo da buoi e farti avanti. Distruggi quella carta di credito. Iscriviti a quel corso. Parti per il viaggio missionario. Fissa l’appuntamento da quel consulente.

    William A. Lawrence ha scritto: “Sulle praterie dell’esitazione giacciono le ossa di innumerevoli milioni di individui che, all’alba della vittoria, si sedettero ad attendere e, nell’attesa, morirono”. Smetti di rimandare, smetti di essere un perfezionista. La crescita spirituale richiede il progresso, non la perfezione. Nel perseguire il tuoi obiettivi, l’avversario più insidioso è l’inerzia. Tendiamo a fare ciò che abbiamo sempre fatto, nella speranza che in qualche modo le cose cambino. Ma le cose non cambieranno da sole; dunque segui l’esempio di Samgar e passa all’azione!
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    Ettore.87
    00 04/11/2017 11:52
    "SAMGAR... LIBERÒ ISRAELE". Giudici 3:31

    Se Samgar si fosse concentrato sui seicento uomini da affrontare, probabilmente non sarebbe nemmeno partito. La tattica di satana per scoraggiarti è farti sentire sconfitto in partenza dall'enormità del problema. Bisogna contrattaccare affrontando la situazione per gradi, un passaggio dopo l'altro. Potresti anche non essere in grado di vincere la tua dipendenza, l'ansia, l'anoressia per il resto della tua vita, ma con l'aiuto di Dio puoi vincere la battaglia oggi. Non preoccuparti di settimana prossima o del prossimo anno. Vivi giorno per giorno. Puoi resistere alla tentazione per 24 ore? Puoi vincere una battaglia oggi? Tu sai che puoi. Anche il nemico lo sa. Dunque prosegui un giorno alla volta. Sperperiamo troppa energia preoccupandoci di ciò che non possiamo controllare: i risultati, il domani.

    Ti chiederai: "E se ricasco nelle vecchie abitudini? Se i miei sforzi romantici non sono contraccambiati? Se non dimagrisco a sufficienza o non ottengo il lavoro che sognavo?" Gesù disse: "Non siate in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno" (Matteo 6:34). Ricordi la manna del deserto? Era data dal Signore quotidianamente, per le necessità di un solo giorno. Dio voleva che il popolo vivesse in totale dipendenza da Lui.

    Ciò che ci rende vittoriosi è la grazia di Dio, non le nostre opere. "E' una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti, le Sue compassioni non sono esaurite, si rinnovano ogni mattina. Grande è la sua fedeltà... io spererò in Lui" (Lamentazioni 3:22-24). Fai tue queste parole, oggi.