LA BOTTEGA DELLO ZINGARO ...(grazie della visita) BOTTEGA GANG-Le parole per dire tante cose graffiando la Vita -by Gruppo Selvaggio" Chi copia commette una violazione del regolamento ( Forum ) "

disce aut discede(Impara o vàttene)

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    albert314
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    00 20/10/2017 23:27
    Impara o vàttene - Oppure semplicemente lascia perdere: stasera hai una mente annebbiata dal vino, "e se anche fosse? Ma se ci fosse una droga - che si chiama poi destino - più forte delle troppe questioni et problemi che c'inchiodano - ognuno alla propria croce?", "Ah, potenze ìnfere, venite a me come ai tempi di Anacreonte e di Apollonio di Tiana...", desidererebbe ancora il mio vecchio amico prof Vico - soggiogare i fianchi delle giovenche? ed essere (ancora) qualche volta inondato dai giochi dionisiaci delle puledre umane... - Succede molto spesso a tutti che ci vàgoli un desiderio, un concetto nottàmbulo in testa, magari anche solo una frase già all'alba nei teatrini ambulanti della mente, quando ti alzi per far pipì data la fastidiosa pressione delle urine - ché magari ti senti entrato pure tu-tuuu nella stazione che può portarti 'ciànquil-lamente' nel buco-nero del climatérion... - Dunque: dalla tua esperienza umana apprendi qualcosa di saggiamente concreto, oppure vàttene a m-morì mazzàto-oh. "Disce aut..." - A me il latino, che non è affatto una lingua morta come si suol credere, ha insegnato molto, anche se ora non ne so 'razionalmente' quasi più - troppi anni trascorsi da quel tipo lessicàle di risveglio, tuttavia allora non certo plùmbeo né così incasinato come ora; il latino cmq m'è rimasto dentro, quel poco che m'ispira ancora son reali soffi vitali... Non potrei più imparare il cinese o il russo, eppure mi trovo al contempo incuriosito da un'infinità di cose che non potrò mai conoscere, come l'approfondimento dei concetti et parametri quantistici ecc. - Ma brancolando in quest'emisfero della Paura, non già perché sai che devi andare prima o poi incontro alla Morte, bensì ti consegni anima-e-corpo ad una sacrosanta-spaesata paura di 'dover' andare avanti a...ancora un pezzetto...seguendo il tortuoso percorso o labirinto che ad ognuno riserva la propria fatal clessidra: il lieve soffio che scorre in quest'ultima infatti, con il nostro libero arbitrio lo possiamo modificare assai poco. - - Il criminale interpretato egregiamente dall'ex-dr.House, pensava un po' delirante&compiaciuto agli immensi territori africani - sentendosi quasi egli stesso un'antico-postmoderno imperatore romano - sempre un po' alticcio ed autoconvinto quindi di poter fare e disfare (senza aver di mezzo ostacoli di sorta) i 'propri' esperimenti con incredibili armi micidiali-vietate - che lui vendeva fingendo che fossero macchinari agricoli. - Corky, il suo 'secondo', prima di venire ucciso nel deserto dal giovane-coraggioso agente 'infiltrato', dice più o meno del suo boss: "Lui è ancora troppo romantico, un po' decadente(quindi un perdente...), io invece sono uno scettico(perciò assai più realista)". - Sì, sto imparando molto da alcune-rare serie-tv fatte molto bene, occorre rivederle più volte per coglierne le ampie sfumature. - - - Anche nella corteccia d'una divinità, convòlvoli e segatura; ma nella città di Dite 'tutto è perduto' gridavano i peccatori, mentre i pellegrini intonavano un requiem a quelle pene capitali. - - Battiato intanto canta con Antony "Tutto l'universo obbedisce all'amore", ed un tal Iovine commenta: "Batt maestro di musica e di vita che ha elevato la dimensione spirituale al primo posto - anche nella mia esistenza". - - Il tuo cenere muto, foscoliano, è vorticante stasera nel tuo ventre, quasi come un vento di tramontana, ma noo: il vento m'ha denudato ed ora vorrei essere un vento che scuote...anche nel senso erotico, visto che ora gli antichi eroi come Rolando/Orlando dormono e Ofelia pure - e così Giovanna d'Arco - nell'antica bellissima canzone di Leonard Cohen il quale poi però è morto in sé (si è come atrofizzàto, accartocciàto su se stesso prima di scomparire)... ché troppo spesso il mondo infame est a dir poco, ma ci sono anche cose meravigliose nonostante ah' schifìoo... - "Melius est non scribere"... - - Leggo un dipinto famoso: Il sangue sgorga dal collo di Oloferne ubriaco, tagliato da Giuditta che vuole così liberare il suo popolo, come se Oloferne fosse una specie di otre da cui sgorga o trabocca il sangue come vino, almeno ho creduto di 'vedere' ciò nel dipinto di Caravaggio, ma forse ero un po' bevuto anch'io. - - Più o meno un secolo fa a Parigi Modigliani tutto infreddolito declamava Dante, poi si rifugiava dagli artisti che avevano delle calde stufe---ma non avevano il suo talento - più unico che raro. - - - L'illuminazione ossia la luce elettrica c'è soltanto da poco poco più d'un secolo, e fa un certo effetto a pensarci...ma anche molto, molto prima c'era il vino, molto spesso più buono e migliore di oggi, e più forte. Poiché non ho la terapeutica cannabis, attraverso il sorseggiare oscuro vino finirò nella città di Dite, come dire attraversar l'inferno di Plutone, dato che non ho la saggezza d'un Platone ma certe idee-innate sì, e la canzone preferita per stasera: Napule è - Pino Daniele. - - E Vico il mio istruttore di pc, mi diceva senza tante parole: "Al Museo del Cairo c'è una grossa antichissima pietra in mezzo a cui hanno trovato una candela come quelle che usiamo oggi per le auto, e anche una torcia che faceva luce come una di oggi...la possiamo chiamare civiltà atlantidea?" - - "L'amore che strappa i capelli è perduto ormai..."(De Andrè):"e sarà la prima che tu incontri per strada che coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo."
    [Modificato da albert314 21/10/2017 09:08]
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    albert314
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    00 21/10/2017 09:12
    (che ci famo a sto munn'?)
    Dunque, che ci facciamo a 'sto mondo? Non riesco a liberarmi dai fantasmi della mente, che spesso ci perseguitano...ma perché poi dovrei? - Sarei rincoglionito come quel tuo amico Massimo di Siena? O sarei immortale come un Sigfrido o qualche altro inascoltato puttaniere? Con quel petòmane di Dagoberto ora tu ti struggi e ti stringi nel letto - sullo sfondo delle nostre lacrimucce – Non ricordi? come stavamo accovacciàti-nascosti nella scala a chiocciola - da bambini! Ora sei così laida, Piera, per pietà di Dio...Perciò consentimi una specie di rifacimento-strutturale rispetto a cotanto sfruttamento psico&sessuale. - (Ché, appena dormiente, d'un sussulto stento ancor mi ardoo dal desiderio dee-ttìaa...che in me si fa tortora che tubaa, et turba-mente si prende gioco de mmìa - intima voglia d'essere un guitto-di-comicuzzo (magari un po’come il grottesco napoletano che canta al ristorante d’Hotel venesiàn - mentre infuria la peste ne “La morte a Venezia” di Luchino Visconti, da Thomas Mann). - Tutta l’avvolsi in Venezia, quella tal Piera, cantando tra le viuzze della Giudecca in pietra nuda - tra olezzi di carogne et profumini di rampicanti convòlvoli - Da questa ragnatelùta imàgo(immagine) ti vorrei scacciare, giacché serbi nelle fosche tinte la tua disarmonia - et sempre ovviamente per nostra oscura via... Nella pallidissima linea del tuo volto, in quel sospiro che ti sfascia i fianchi - floscio rimembro un riflesso di gigantesca vermicella (malattiaVenerea che indugia sui tuoi ora, giallognoli seni?) - Così le tue labbra tropp'opache, crisantémike, che pure il magico splendore dei decadenti orifizi crearono forse, un tempo su morbide distese di sabbia - giù come da rive declinanti dei letti: anche quel soffuso ondeggiare dei capelli rossicci alla ex-Milva - (ovvero: il nostro ri-apparire come ombre da un dissepolto museo delle cere!) - Rappresenta perciò il mio attuale stato di disamore, quasi in fuga da quel moscio fumo d'autunnale fuocherello attuale... - Gli ultimi libri che ha scritto la Fallaci sono tuttavia - come dire - un po' fallaci. Resisteranno (al meglio) per la sua volontà di ferro e la sua lucidità "dantesca": certi suoi romanzi-critici del passato, come "Lettera a un bambino mai nato", come "Insciallah" & "Un uomo"...eccetera. Per conto mio ha avuto poi una gran fortuna: che in fondo, e nel fondo dunque di sé stessa, era già morta da tempo - intendo prima di trapassare... - - Ad una certa Carolina M. "Bella di seta nel ventoso sole; vorrei fare di te, se soltanto potessi, una star internazionale x davvero: madre NATURA già principesca ti fece, con artigliòse dita per coronare l'afrodisiaco diadema - Oh, desiderio congenito fra tutte le mondane beltà!" - Del resto, ora mi accorgo di quanto stupido fui... - - Invece tu, piccola silvestre goccia di rugiada - ti disperdi nel cilestre-plùmbeo Acquitrino ch'é diventata da tanto tempo Venezia, come nella foja della Grande Mela (?) - Qual delicata fola appari, o fantasmino translucido - poi m'esci dagli occhi (osannata) foraggiata da un subdolo misterium.. - Pochi poeti autentici davvero possono testimoniare (in ogni epoca per ogni dove) che il loro cielo pervinca - da tutti gli altri diverso, a tal punto incompreso da dare la vertigine del Nulla - (Trapunto di sfumature et smagliature, sempre surclassato da calme apparenti per le occasioni perdute!) - Ma per lor natura, un gran torrente - con certe prodigiose cascatelle - li riempie ancora di gioia fino a inondarli, per poi invano svuotarli da troppi pensieri (i più laceranti permangono sinistramente a dilaniarti) - Non quella solita rapida, "apparente" discesa dei corsi d'acqua, più stretti o più larghi, molto spesso ora mùtili, aridi ed inquinati - Con le loro usanze di apolidi psichici, gli utensili adoprati o dismessi, quanto gli atavici costumi - risultano quasi sempre il contrario di quelli dei restanti uomini - e pur superstiti femmine (come si sa, adoro da sempre la delicata dolcezza calòrica di tante fémmene! Pur nell'attuale atàvica parsimonia appena d'un soffio-ascetica) - -
    [Modificato da albert314 21/10/2017 09:30]
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    albert314
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    00 24/10/2017 09:57

    "...Che disperazione nasce da una distrazione
    nasce da una distrazione
    era un gioco non era un fuoco..."
    (da: Giulio Rapetti, Lucio Battisti).
    Poi: Leonard Cohen si è ispirato all'episodio di re Davide e Betsabea nella canzone Hallelujah, con il verso "your faith was strong but you needed proof, you saw her bathing on the roof, her beauty and the moonlight overthrew ya" ("la tua fede era forte ma ti serviva una prova, tu la vedesti fare il bagno sul tetto, la sua bellezza e il chiarore lunare ti sconvolsero"). Queste 2 sono tra le canzoni preferite dalla mamma di Penelopa D. di 12 anni: – Milano - Disabilità intellettiva di grado grave. La mamma ascolta molte canzoni per 'astrarsi' appena può dall'angoscia quotidiana che la attanaglia in pieno, e assume alcuni tranquillanti... Infatti Penelopa è affetta da: Disturbo dello spettro autistico, cromosomopatia.
    Ritardo dello sviluppo cognitivo e linguistico, disturbo della relazione e della comunicazione.
    AREA PSICOMOTORIA
    Motorio prassica: è in grado di deambulare autonomamente ma ha necessità della figura dell’adulto a causa dell’instabilità motoria.
    AREA NEUROPSICOLOGICA
    Deficit dell’attenzione e della concentrazione.
    Difficoltà ad interagire sia con gli adulti che con i compagni.
    SVILUPPO COGNITIVO
    L’alunna è affetta da disabilità cognitiva di grado grave.
    AREA LINGUISTICO - ESPRESSIVA
    Comprensione: deficitaria anche per ordini semplici.
    Produzione: il linguaggio verbale è limitato all’emissione di vocalizzi.
    Deficitaria l’intenzionalità comunicativa.
    AREA AFFETTIVO – RELAZIONALE
    E’ possibile stabilire brevi sequenze interattive
    AUTONOMIA
    L’alunna non è autonoma a compiere gli atti quotidiani della vita, in relazione all’età
    POTENZIALITÀ
    E’ possibile prevedere lievi miglioramenti se seguita con un programma psicopedagogico individualizzato
    SCOLARIZZAZIONE
    Penelope ha frequentato la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e il primo anno della Scuola Secondaria di Primo Grado.
    ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
    L’alunna non è in grado di utilizzare i comuni canali comunicativi, il linguaggio e la scrittura. Il suo linguaggio verbale è limitato all’emissione di vocalizzi. Presenta una deficitaria interazione con l’ambiente esterno, con coetanei e adulti, mostra un’eccessiva sensibilità ai rumori. Trascorre la maggior parte della giornata sulla carrozzina e riesce a deambulare se supportata. Comunica i suoi stati d’animo, disagio, nervosismo, tranquillità e allegria attraverso vocalizzi e gesti semplici.
    L’alunna è stata inizialmente inserita nella classe I C. I docenti curricolari e di sostegno, d’accordo con la madre, hanno ritenuto opportuno trasferirla in una classe più ampia ed accogliente, in un gruppo classe più sensibile alle sue problematiche e propenso alla sua accettazione. Dal giorno 14.10.17 l’alunna è stata quindi inserita nella classe I N.
    Obbiettivi perseguiti e modalità di intervento per affrontare i problemi di inserimento:
    Le docenti hanno affrontato i problemi di integrazione attraverso la sensibilizzazione dei compagni di classe e l’utilizzazione di canali comunicativi alternativi, atti a favorire la sua interazione col gruppo classe e con i docenti. Nel corso dell’anno sono state svolte attività di supporto all’integrazione dell’alunna nel gruppo classe. L’alunna partecipava alle lezioni, si è riusciti a farle svolgere le sue attività prevalentemente in classe, e venivano organizzate attività motorie, musicali e ludiche con i compagni come per esempio modellare la plastilina. L’alunna ha partecipato alle lezioni e si è dimostrata particolarmente interessata alle immagini proiettate con la Lim. Solo quando l’alunna ha mostrato insofferenza ai rumori e alla presenza dei compagni si è scelto un ambiente più tranquillo per proseguire con gli interventi educativi. Penelopa più volte si è recata in palestra dove ha svolto esercizi sul materassino, altre volte le attività si sono svolte nell’aula magna con un ristretto gruppo di compagni. Cristina ha interagito sufficientemente con molti compagni di classe, ma ha manifestato di prediligere in particolare alcune compagne, che si sono dimostrate particolarmente sensibili nei suoi confronti. Le insegnanti di sostegno hanno cercato favorire il suo sviluppo psicomotorio attraverso attività ludiche, musicali e stimoli tattili. Molto importante è stata la partecipazione dell’alunna ai vari progetti : progetto sulla biodiversità tenutosi presso l’aeroporto di Malpensa. Il progetto “ I love shopping “ tenutosi presso il centro commerciale Abra&Cadàbra ed infine il progetto di Ippoterapia per cinque incontri il venerdì dalle 8.30 alle 12.30, durante i quali Penelopa si è dimostrata serena, ed è salita a cavallo aiutata dagli esperti per fare brevi passeggiate. Sono aumentati i momenti in cui la ragazzina incontra e regge lo sguardo, altrimenti assente con le persone; e sempre più spesso cerca il contatto stringendo la mano. Riesce a manifestare i suoi desideri attraverso semplici gesti. Sono diminuite alcune stereotipie durante le quali manifesta disagio nervosismo (per es. mordersi il braccio). I compagni di classe hanno sviluppato una sempre maggior capacità di interagire con Penelopa.
    Area psicomotoria: Sono stati fatti notevoli progressi, infatti Penelopa talvolta manifesta il desiderio di recarsi in vari ambienti scolastici, compresi i piani superiori, sebbene abbia bisogno del supporto delle docenti per le scale.
    La bambina ha la tendenza a stare prevalentemente seduta, ma con gli opportuni stimoli, riesce a deambulare con una certa autonomia.
    Penelopa generalmente emette dei suoni gutturali, ma ultimamente sta cercando di articolare alcune parole, e riesce a comunicare in parte le sue esigenze e i suoi stati d’animo. Si è riusciti a coinvolgerla particolarmente nelle attività musicali, riuscendo talvolta a seguire il ritmo della musica col corpo e a coordinare i movimenti delle mani per battere il tempo.
    LIVELLO DI COLLABORAZIONE CON LA FAMIGLIA
    Il nucleo familiare è composto da quattro persone: i genitori, Cristina e un fratello maggiore. La madre collabora attivamente con i docenti e dispensa suggerimenti sugli interventi educativi, metodologie e materiale da utilizzare.

    OBIETTIVI RAGGIUNTI
    Si sono raggiunti miglioramenti nell’area psicomotoria, è migliorata la comunicazione e l’integrazione dell’alunna con i coetanei e i docenti con l’ausilio di immagini, attività musicali, utilizzo di oggetti di gomma atti a sviluppare la sensibilità tattile e il coinvolgimento in semplici attività educative della classe. È stata potenziata la comunicazione non verbale, l’alunna riesce a esprimere maggiormente le proprie emozioni.
    METODOLOGIA
    E’ stata utilizzata la metodologia della Comunicazione Aumentativa e Alternativa: si sono proposti stimoli visivi con l’ausilio di immagini e video, e si è potenziata l’ abilità nella comunicazione non verbale, tramite utilizzo di movimenti corporei, indicazione di sguardo e vocalizzi.
    Un’altra strategia che è stata utilizzata è quella delle attività ludiche per favorire la stimolazione sensoriale e sviluppare le attività motorie e cognitive.
    MEZZI E STRUMENTI
    - Supporti audiovisivi – Immagini Giochi didattici - CD musicali... [SM=g6398]
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    albert314
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    00 27/11/2017 09:01
    Mikey del gazebo: "This (inquieto risveglio) is the ideal site for everybody who desires to comprehend
    this issue. You realize its so tough to dispute with you (not that
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    albert314
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    00 07/01/2018 16:02
    Pare che anche nel romanzo di Rob Calasso "L'ardore" - il male di esistere sia radicato nell'orrore della catena alimentare della Natura. - E, per quanto riguarda la nostra fragilità umana, mi tocco e tasto sempre le ossa,le cartilagini, le tempie un po' doloranti - Mentre il mio amico di paese piemontese, quasi memore della nostra infanzia mi fa: "Un po' preoccupato anca tì? Bé, de ss-ciupàa mi, sì (in dal pisnìn) - un pruma che esploda qualcosa di fenomenal magari nel Centro Terracqueo, insùma_matài - anca custa la sarebb na robba cumpagna?.."
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    albert314
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    00 07/01/2018 16:52
    Clemente Rebora ha ispirato anche la Merini

    A Clemente Rebora

    Visto ho due gigli come palme unite,
    visto ho nei minareti ed in Betlemme
    poca luce ed un libro che trascina
    sua vastità negli anni e quache vera
    erba che cresce, visto ho nella pietra
    lume scoperto ed ho pensato che
    eri tu a liberarmi le parole.

    Alda Merini
    [Modificato da albert314 07/01/2018 16:54]
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    albert314
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    00 08/01/2018 12:31
    Poesia di Antonia Pozzi (1912-1938, “si tolse la vita mediante barbiturici in una sera di dicembre; il suo testamento fu distrutto dal padre che manipolò anche le sue poesie, scritte su quaderni e allora ancora tutte inedite”).


    Guardami: sono nuda. Dall'inquieto
    Languore della mia capigliatura
    Alla tensione snella del mio piede,
    io sono tutta una magrezza acerba
    inguainata in un color avorio.
    Guarda: pallida è la carne mia.
    Si direbbe che il sangue non vi scorra.
    Rosso non ne traspare. Solo un languido
    Palpito azzurrino sfuma in mezzo al petto.
    Vedi come incavato ho il ventre. Incerta
    È la curva dei fianchi, ma i ginocchi
    E le caviglie e tutte le giunture,
    ho scarne e salde come un puro sangue.
    Oggi, m'inarco nuda, nel nitore
    Del bagno bianco e m'inarcherò nuda
    domani sopra un letto, se qualcuno
    mi prenderà. E un giorno nuda, sola,
    stesa supina sotto troppa terra,
    starò, quando la morte avrà chiamato.