Nella domenica che chiude la seconda settimana ecco la tappa che ricalca esattamente il percorso di quella che Coppi conquistò nel 1949 con una fuga solitaria leggendaria.
Diversamente dal 2009 anno in cui questa tappa fu stravolta a causa di un divieto di transito sul Colle della Maddalena, questa volta andrà in scena il percorso originale.
E' una tappa di montagna molto dura con cinque colli ed un dislivello da superare di 5600 metri, tuttavia la lontananza dal traguardo dell'ultimo colle (55 Km) e la discesa da pedalare e per nulla tecnica suggerisce un atteggiamento prudente da parte dei big ed una tappa dedicata più agli outsiders.
In ogni caso se corsa a ritmi elevati questa tappa presenterà il conto nella terza settimana.
Il percorso prevede quindi la scalata al Colle della Maddalena, lungo ma pedalabile, il Vars più breve con forti inclinazioni nella seconda parte, il mitico Izoard con la Casse Deserte e la stele alla memoria del Campionissimo, il Monginevro e il Sestriere prima della discesa e dell'arrivo a Pinerolo.
L'Izoard che appunto ospita la stele alla memoria di Coppi sarà anche la Cima più alta del Giro e quindi dedicata proprio all'uomo che compì forse la più grande impresa della storia in questa tappa.
Questa sarà anche l'unica tappa in cui la corsa rosa supererà i 2000 metri ( e questo accadrà per 3 volte (Vars, Izoard, Sestriere mentre la Maddalena raggiunge i 2000 ma non li supera, anche se altre misurazioni pongono la vetta a 1996 metri)
Il percorso atipico per l'era moderna renderà difficile l'interpretazione di questa tappa
Sarà previsto un premio speciale nel caso un corridore riuscisse a conquistare sia la vittoria di tappa sia la Cima Coppi