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Oberyn tornò al proprio posto, mentre il principe Doran riprendeva la parola.
"Quanto verrà detto qui quest'oggi è solo e soltanto per le vostre orecchie. C'è in gioco il destino del Dorne e ciascuno di noi dovrà fare la sua parte."
La voce del principe era sempre stata calma e misurata. La maschera che gli copriva il volto, se possibile, aumentava ancora di più questo effetto, catalizzando l'attenzione di tutti gli astanti.
"Areo Hotah, procedi." ordinò il principe.
Areo Hotah battè per terra l'asta dell'ascia e poi si mosse verso il fondo della sala. I servitori erano già usciti tutti. Areo uscì dalla sala del trono e chiuse le porte dietro di sé.
Servire. Obbedire. Proteggere.
Servire il Dorne, obbedire al Principe e proteggere i loro segreti era proprio quanto avrebbe fatto.


Ser Arthur Dayne
The Sword of the Morning


«Tutti i cavalieri devono sanguinare.
È il sangue il sigillo della nostra devozione.»