Dispersi e centurie lavoratori

Ricevo e trasmetto...se qualcuno ha notizie più di quelle che abbiamo già...che son praticamente nulle...grazie

1) Per i soldati dispersi venivano stilati atti di morte, anche virtuali, e in che tempo? E i comuni li ricevevano, e che cosa dovevano fare? Un'annotazione sull'atto di nascita o compilare una atto di morte magari nella sezione C come facevano per i caduti?
2) Per i soldati finiti nelle centurie dei lavoratori perchè non idonei alla trincea, esisteva un apposito ruolo matricolare? (e quindi ricevevano una nuova matricola?) (a me così risulta). E questo ruolo dov'era? Presso i distretti o era unico e centralizzato a Roma?

Mio nonno (classe 1880) fu arruolato direttamente nelle Centurie lavoratori, passando, dopo un anno, nelle truppe combattenti: il suo numero di matricola rimase lo stesso. Credo lo stesso valga anche nel caso inverso (passaggio dalle truppe alle Centurie), dato che, comun que, i lavoratori erano militari a tutti gli effetti. Non sono da confondersi con gli "operai militarizzati" che erano civili assoggettati, per il loro lavoro, alla disciplina militare.
Gianpietro

per quanto riguarda i dispersi tra i vari che ho cercato... ogni comune faceva un po' a sè
c'era chi annotava nella sezione C
c'era chi non annotava
c'era chi teneva il fogliettino di verbale di irreperibilità tra le pagine del registro...
c'era chi annotava anni dopo in sezione C la trascrizone del verbale del tribunale che ne decretava la morte presunta, perchè spesso serviva tale atto per gli orfani, le vedove per chiedere la pensione.. (anni dopo... ne ho trovati anche negli anni 30..)
... non so se abbiamo altri casi... ma presumo di si..

Siamo messi bene Fede...