L'esistenza del demonio è, per la chiesa cristiana, un "atto di fede". Secondo la dottrina cattolica, il demonio è un "ESSERE ESISTENTE". NON un simbolo. Il demonio è un angelo "decaduto", Lucifero, che macchiatosi del peggior peccato con il quale si possa offendere Dio e cioè la superbia, fu cacciato dal cielo e sprofondato nell'inferno, del quale divenne sovrano. Da quel suo regno infernale si adopererebbe per indurre gli uomini in errore, con ogni mezzo, per strapparli alla Gloria di Dio. Il concetto di possessione diabolica nasce da tutto questo.
Secondo i sacerdoti esorcisti (come si sa, l'esorcistato è il terzo dei 4 ordini minori della Chiesa Cattolica) i casi di reale possessione diabolica sono uno su 1.000, per il resto si tratta di espressione di affezioni nervose o psichiche. Infatti il Rituale Romano, libro liturgico ufficiale della chiesa latina contenente le cerimonie per l'amministrazione dei sacramenti (fu promulgato da Paolo V, riformato da Benedetto XIV e in seguito ampliato) si legge in proposito dell' ossessione: "ne facile credat aliquem demonio obsessum esse" cioè: "non si creda facilmente che chiunque sia posseduto dal demonio". Questo per dire che l'ossessione diabolica, stando allo stesso giudizio ecclesiastico, è rarissima e si presenta con precise connotazioni.
Certi "posseduti" hanno spesso evidenti forme psicopatologiche, sfocianti anche in manifestazioni violente, casi che però richiederebbero indubbiamente l'intervento di uno psichiatra. L'idea dei "diavoli" che li tormentano (parlo sempre di pseudo posseduti...) sarebbe un alibi inconscio tendente a giustificar loro la coscienza, le conseguenze di frustrazioni e complessi, che quasi sicuramente si annidano nel loro "IO più profondo". Cause che andrebbero con pazienza, ricercate anche nei traumi dell'infanzia.
Un uomo di una ventina d'anni che ancora non ha avuto esperienze sessuali e che ne rifugge pur dimostrandone l'intimo desiderio (con le manifestazioni che si presentano quando è in uno stato disinibito, PROVOCATO DALL' OBNUBILAMENTO della coscienza vigile) si troverebbe quasi automaticamente in preda ad una patologia psichica. Soggetti con evidenti conflitti che scaturiscono da un atteggiamento misticheggiante, in stato di normalità, ma ai quali si CONTRAPPONGONO atteggiamenti di estrema aggressività sessuale (menziono per un attimo il mitico TOMBEUR DE FEMMES rispondente al nome di Fabioskayser...
), quando cade in stato di coscienza alterata, dimostrando così l'esistenza di una frustrazione sessuale rimossa e darebbe inoltre l'insorgere di una psicosi che potrebbe produrre una forma paranoica di MANIA RELIGIOSA.
Sarebbe per così dire un rifugiarsi come giustificazione, ad interventi diabolici o comunque prenaturali. Un ALIBI per il soggetto che, in ogni caso, NON MENTE, men che meno a se stesso. Cadrebbe cioè INVOLONTARIAMENTE e INCONTROLLABILMENTE in stato di allocoscienza (ovvero TRANCE) e in tale stato diventa violento e aggressivo e, di conseguenza, inaspettatamente pericoloso a sè e agli altri, sia per l'imprevidibilità nella quale si può manifestare il fenomeno e sia per l'impossibilità di controllarne l'innesco. Eclatanti ancor più sono queste manifestazioni quando il "posseduto" fosse da par suo un medium, con relative "esibizioni" delle sue facoltà paranormali, come la chiaroveggenza, precognizione, telepatia, pranoterapia, ecc. Tutte manifestazioni inquadrabili nel 999 su mille dei casi, maaaa e per l'UNO rimasto ? Dopo essermi confessato da Fabio magari proseguo...