Real UFO

UFO su Torino Caselle, 1973

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  • Ufologo-555
    00 08/05/2017 15:16
    Il caso di Torino Caselle del 1973











    (ANSA) - FIRENZE, 15 NOV - Tre, forse quattro oggetti volanti non identificati, cioe' Ufo, volarono nel cielo dell'aeroporto di Torino Caselle, nel 1973. Gli avvistamenti furono fatti da piloti, passeggeri e persone a terra. Oggi, secondo quanto affermato dal presidente del Centro ufologico nazionale (Cun), Roberto Pinotti, in un convegno, la presenza di velivoli non convenzionali e' confermata da tracciati radar, contenuti in dossier declassificati dall'aeronautica militare.

    www.ansa.it/web/notizie/rubr...7641036.html



    Lo ricordo benissimo ma se è per la documentazione ... preferisco quello di Washington del 1952, che ho già postato; meglio di quello ...!
    Ecco il motivo per il quale preferisco far conoscere o ricordare avvistamenti passati: ampia documentazione e ulteriore disparità di tecnologia, allo stesso tempo!
    Mentre per quelli più attuali, occorre ancora studio, in più non ne trovo di così eclatanti, a mio parere, come quelli degli anni passati; ci sarà un motivo? Certamente. La "Guerra fredda"? Gli esperimenti nucleari? I primi tentativi di "arrampicarci" allo Spazio? Può darsi ...


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    ZarzacoDranae
    Post: 714
    Città: MILANO
    Età: 21
    Sesso: Maschile
    00 08/05/2017 16:45

    Un caso questo per il quale raccogliemmo una vasta documentazione, ritenendolo del tutto valido e NON TERRESTRE.
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    Arrival2017
    Post: 326
    Città: MILANO
    Età: 21
    Sesso: Maschile
    00 08/05/2017 18:31


    secondo gli scettici, questo caso sarebbe macchiato dal fatto che nessun ufologo fece indagini dirette sul caso, ma solo giornalisti

    come se un ufologo fosse abilitato a raccogliere una testimonianza meglio (e piú) di un giornalista

    ma vi rendete conto?
    non sanno a cosa attaccarsi
    [SM=x5240688]
    [SM=x5240731]
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    Arrival2017
    Post: 326
    Città: MILANO
    Età: 21
    Sesso: Maschile
    00 08/05/2017 19:13

    Guardate questi link

    www.ufo.it/testi/caselle.htm
    misterobufo.corriere.it/files/2013/11/Caselle1973-Russo2...


    Pongono il problema della ricerca delle fonti originali.
    Come se i giornalisti non fossero andati dai testimoni diretti e non fossero risaliti alle fonti originali.

    Secondo gli scettici, in poche parole, é come se i giornalisti non avessero capacitá né titoli per fare un'indagine.
    Scrivono infatti che "é risaputo che i giornali riportano le testimonianze in modo incompleto, lacunoso, distorto"
    (vedere primo link)

    Secondo loro é come se esistesse una figura professionale dell'ufologo che si contrappone a tutte le altre.
    Come se nessun altro, al di fuori di un ufologo iscritto presso una qualunque associazione, potesse svolgere un'indagine simile.
    Mi chiedo allora se questa gente sa che anche i giornalisti, invece, le possano e le sappiano fare.
    Non lo sanno gli scettici che le tecniche di investigazione e l'indagine giornalistica sono due delle materie che si studiano a giornalismo?
    Gli ufologi, a parte i manuali (su cui avrei anche da ridire...), hanno mai dato esami di questo tipo?
    Non credo proprio (a meno che non ci troviamo di fronte ad un ufologo che é anche giornalista)

    Quindi non capisco le ragioni di questa distinzione: a parte le associazioni, c'é qualche ente pubblico che pone questa contrapposizione tra ufologo e non ufologo?
    Non mi pare,
    e allora perché puntualizzare in modo cosí ridicolo?

    Semplice, agli scettici costa parecchio ammettere che esistono casi la cui spiegazione si avvicina molto di piú all'ipotesi extraterrestre che non alle solite vaccate del pallone sonda, il riflesso lunare, venere giove e "porcherie" simili!
    Quindi se le inventano tutte pur di confutarla (che poi non ci riescano, é un altro conto)

    Inoltre, non capisco un'altra cosa: perché questi scettici strumentalizzano la figura dell'ufologo a proprio piacimento?
    Quando l'ufologo, infatti, ipotizza la spiegazione paranormale, extraterrestre o parafisica che sia, allora é uno scemo.
    Quando invece sono altri professionisti (come in questo caso i giornalisti) ad appropriarsi di queste ipotesi, allora la figura dell'ufologo diventa indispensabile.

    Che razza di ipocrisia...
    La coerenza é un lusso eh?
    Cari scettici...
    [SM=x5240648]
    [Modificato da Arrival2017 08/05/2017 20:46]
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    Tempus1891
    Post: 209
    Sesso: Maschile
    00 08/05/2017 20:05
    Re:
    Arrival2017, 08/05/2017 19.13:


    Inoltre, non capisco un'altra cosa: perché questi scettici strumentalizzano la figura dell'ufologo a proprio piacimento?
    Quando l'ufologo, infatti, ipotizza la spiegazione paranormale, extraterrestre o parafisica che sia, allora é uno scemo.
    Quando invece queste sono altri professionisti (come in questo caso i giornalisti) ad appropriarsi di queste ipotesi, allora la figura dell'ufologo diventa indispensabile.

    Che razza di ipocrisia...
    La coerenza é un lusso eh?
    Cari scettici...
    [SM=x5240648]



    Per dimostrare di esistere e di servire a qualcosa dovevano pur dare una spiegazione, anche la più sgangherata: quando l'ufologo c'è la cosa è poco seria per definizione e quindi è segno che nulla è accaduto, quando non c'è.... idem. Grandioso! [SM=x5240713]


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    ZarzacoDranae
    Post: 714
    Città: MILANO
    Età: 21
    Sesso: Maschile
    10 08/05/2017 22:17

    Secondo il mio parere questo è uno di quei casi che NON offre le "solite" spiegazioni di comodo: meteore, palloni sonda, fulmini globulari, tecnologia terrestri, la bocca larga dell'ometto....ecc.
    Portiamo qualche esempio:
    1) L'oggetto era stato osservato visualmente da testimoni tecnicamente qualificati, quali addetti alla Torre di Controllo dell'aeroporto e i piloti di TRE aerei che in quel momento si trovavano sul campo: un Piper in fase di atterraggio (pilota Riccardo Marano), un DC9 in arrivo da Parigi (pilota Mezzalami), e un altro DC9 in partenza per Roma (pilota Tranquillio). Appariva come un globo luminoso "pulsante", emanante cioè dei bagliori di varie colorazioni: dal violetto all'azzurro al rosso.

    2) L'oggetto fu intercettato simultaneamente da almeno due radar, quello dell'Aeroporto di Caselle e quello della base militare di Mortara.

    3) Apparve sugli schermi radar come un "punto materiale" di intensità paragonata a quella che può dare un grosso aereo di linea (per esempio un DC8) . Secondo la testimonianza del comandante militare dell'aeroporto di Caselle, colonnello Rustichelli, l'obbiettivo appariva inizialmente IMMOBILE.

    4) I movimenti dell'oggetto,osservati sia visualmente sia al radar, erano apparsi da subito incredibili: spostamenti bruschi e scatti orizzontali e verticali ad una velocità elevatissima stimata sui 5000 Km. orari. Si osservò per esempio, una impennata in verticale di 4800 metri in due secondi: un'accelerazione terrificante, insostenibile per un essere umano anche se provvisto di tuta spaziale.

    5) Il pilota del Piper, Riccardo Marano di 28 anni tentò invano di avvicinarsi all'oggetto. Mentre si apprestava all'atterraggio, il Marano fu avvertito dalla Torre di Controllo della presenza dell'ufo (che si trovava in quel momento a circa 400 mt. dal suolo). Il pilota si fece "guidare" da terra verso l'obbiettivo, e lo avvistò visualmente quando gli giunse ad una distanza di 3500 mt. A questo punto cominciò il classico gioco del gatto e del topo che ben conosciamo, ben noto agli studiosi di ufologia, si pensi ad esempio al celebre caso Gorman. Il globo luminoso cominciò a "fuggire", impedendo all'aereo di avvicinarsi ulteriormente ed esibendo tutta una serie di evoluzioni impossibili: improvvise deviazioni, cabrate, picchiate, "balli verticali come se giocasse a rimpiattino".

    In un SOLO ISTANTE il pilota se lo vide passare da prua in coda. nel comunicare con la Torre di Controllo, il Marano cambiò tono di voce, nonostante anni di esperienza al suo attivo, non potè evitare un attimo di emozione. Credo sia umanamente giustificabile. Questo nostro pilota fu comunque molto più coraggioso di quel pilota americano durante un volo per Rapid City (Sud Dakota) nel 1953, che pur essendo stato un veterano delle guerre in Europa e in Corea, che aveva affrontato i Messerschmitt e i mig-15, rimase così turbato dallo sconcertante comportamento dell'ufo che i nervi gli cedettero. Ebbe paura e chiese di rientrare alla base senza portare a termine la missione.

    Il Marano seguì comunque l'ufo fin quasi a Voghera. Qui essendo ai limiti della propria autonomia, avrebbe desistito mentre l'ufo continuò la sua fuga. Questo punto non è in verità molto chiaro, secondo alcuni giornali l'UFO sarebbe scomparso salendo in verticale a velocità "quadrisonica".

    L'oggetto dunque c'era ed era reale e i radar lo hanno segnalato lungo. A questo punto i casi sono due: o i fatti (descrizioni, testimonianze, nomi e cognomi) riferiti dai giornali, dalla radio e dalla televisione sono falsi, e allora ci sarebbe da chiedersi chi e per quale motivo avrebbe avuto interesse ad inventare di sana pianta una storia del genere; oppure sono veri, ed allora le spiegazioni "ufficiali" in termini di meteore, palloni sonda e fulmini globulari non reggono neanche un poco e costituiscono un evidente tentativo, ieri come oggi, di minimizzare l'accaduto giocando sulla credulità e la tradizionale mancanza di senso critico della gente. A motivo di ciò si spiega la bocca larga dell'ometto... A furia di sorridere sulle sue pragmatiche smentite... [SM=x5240699] [SM=x5240712]

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    zeus(74)
    Post: 458
    Città: MILANO
    Età: 50
    Sesso: Maschile
    00 09/05/2017 15:52
    ottime analisi e considerazioni Zarzaco [SM=g27989]