Si parla di "buching", dato dalla tecnologia HAARP, ovvero di effetti indotti da altissime frequenze, con susseguenti impulsi lanciati nella Ionosfera con "caduta" guidata, soprattutto verso quei luoghi dove le faglie sono più deboli, le quali verrebbero "stimolate" a riperquotersi l'una contro l'altra, con conseguenze immaginabili. Fantascienza? Forse. In terremoti provocati anche la buonanima di Bendanti non avrebbe potuto nulla, le sue erano previsioni "naturali".
Il 20 dicembre 1923, Domenico Savini, Notaio, stese un atto relativo ad una dichiarazione di Bendanti. Atto sottofirmato che dichiarava che il 2 gennaio, (13 giorni dopo) si sarebbe verificato un terremoto sulla costa ovest della Jugoslavia. Sisma puntualmente verificatosi nel luogo e nella data prevista. Il 17 giugno del 1925, sia il "Corriere della Sera" che "Il Piccolo"riportarono le previsioni di Bendanti, come il personaggio che "prevedeva i terremoti". Sempre in anticipo e per quello stesso giorno, Bendanti aveva segnalato un violentissimo terremoto sull'isola Di Formosa (ora Taiwan). Il quotidiano francese "Petit Parisienne" il giorno dopo, 18 giugno, uscì a caratteri cubitali dando risalto a Bendanti per la previsione azzeccata.
Bendanti non aveva lauree, era uno scienziato autodidatta e fin dagli anni 20 stupì il mondo per la sua indubbia capacità di prevedere con largo anticipo e precisione i terremoti, dovunque si presentassero. Fu nominato Membro della Società Sismologa Italiana, ma questo non bastò a frenare l'ostracismo della scienza ufficiale semplicemente perchè NON AVEVA TITOLI ACCADEMICI E LE SUE TEORIE furono di conseguenza considerate del tutto ANTISCIENTIFICHE. Che brave persone...
Nel 1931 scrisse il libro "Un principio Fondamentale dell'universo", dove spiegava la sua teoria "sismogenica" imperniata sull'origine cosmica e geo-astronomica dei terremoti terrestri, ovvero di cause scatenanti fuori dal nostro pianeta, cioè come una somma di azioni attrattive dei pianeti esterni al nostro.
La casa dove è vissuto è ora un museo, con i suoi appunti, disegni e grafici, i parallelogrammi delle forze endogene, i calcoli manuali, eseguiti senza calcolatrice, comprendenti innumerevoli cifre, che, dopo la sua morte, per innumerevoli anni sono stati studiati da un'equipe di scienziati senza preconcetti. scienziati che hanno dovuto riconoscere i suoi meriti di scienziato auto didatta, un anticipatore di una logica intrinseca alla luce di alcune cognizioni scientifiche attuali, la fisica in primis. Quel che di lui rimane incontrovertibile sono le previsioni anticipate, la minuziosa esattezza che nessun detrattore può occultare.