Funerale per Lucille

*Darrel entra nella cattedrale, seguito dai consacrati. Drappi rossi e neri sono appesi lungo le pareti, mentre una serie di bracieri circolari affianca la navata centrale, rosseggianti di calore.
Nell'aria è diffuso un lieve odore di incenso.
Un'urna è posata proprio davanti la raffigurazione della Dea Arcadia, dove invece i drappi sono nero e arancione.
Solo una volta giunto lì, il comandante si ferma e si rivolge ai presenti. Il tono è calmo, ma dalla voce traspare tristezza.*

Oggi siamo qui riuniti per dire addio alla maestra Lucille Bournelle, una persona che è stata estremamente preziosa a tutti noi, che una morte cruenta e improvvisa ci ha portato via...

*si sofferma sui custodi presenti*

Tutti voi conoscevate il suo valore, ma soprattutto l'energia che metteva in tutto ciò che faceva. Era una donna forte e determinata.

*guarda tutti*
E'sempre stata una devota alla Sapiente Arcadia, signora della magia. Noi oggi preghiamo che sia lei a prendersi cura della sua anima, come è giusto per qualcuno che, come Lucille, ha sempre rispettato i suoi precetti.

*Si sposta di qualche passo, in modo da poter far avvicinare anche gli altri*
Invito chiunque voglia ricordarla a farsi avanti.

***entra in cattedrale ed assiste alla funzione funebre, al termine delle parole esclama***

Onore e Gloria a Lady Lucille

***si rimette a posto in silenzio***

Ciao Lucille.
La morte è una livella, così non ci sono più ranghi e titoli a fermarmi.
Mi mancherà romperti le scatole con le mie frecciate.
Mi spiace di non essere stato presente per salutarti con una battuta pungente quando sei partita andando verso Taos e per prendere a legnate te e quei porci oscuri che ti hanno ammazzata e rialzata.
Fossi stata qua avresti dato dei deficienti a tutti i coinvolti in questa baraonda farsesca, specie nei decerebrati annullati dal dolore che seriamente e non strumentalmente stanno pensando e dicendo che il tuo ex allievo può averti fatto del male.
se avessi pensato che il tuo adorato Jack avrebbe potuto finirci in mezzo sarebbe stato un battito di farfalla in grado di cambiare il presente luttuoso di questo momento, chissà.

Baludun ti accompagni dagli dai, Risvegliata.

*la ragazza entra nella cattedrale con il viso segnato dai solchi delle lacrime, indossa un abito nero con alcuni accenni al rosso. Poi pronuncia qualcosa singhiozzando*
È stata una grande Maestra, per me e per i nostri comlagni. Abbiamo subito una grave perdita e di questo me ne rammarico perché avrebbe potuto insegnarci di più, ma ciò non è stato possibile. Era una grande donna, ha trattato noi allievi sempre e comunque come dei figli a cui insegnare il sapere, molto spesso prendendosi le colpe al posto nostro, aiutandoci e difendendoci sempre. La voglio ringraziare per tutto quello che ha dato al nostro ordine.
*poi a voce più alta e scandita*
Onore e gloria alla Maestra Lucille.
*dopo si mette ad ascoltare la celebrazione*

*Una figura vestita di stracci e con il volto coperto da stoffe osserva il tutto dall'uscio.*

Insieme agli altri custodi Gerard entra in cattedrale, sui loro visi sono evidenti i segni della stanchezza di quei giorni, ogni espressione è glaciale.
Ascolta la funzione in tranquillità e facendosi coraggio decide di prendere parola

Se posso Darrel...

si avvicina al consacrato

Nella mia vita tutti i mentori che mi hanno accompagnato sono state delle donne dal carattere forte e determinato che mi hanno reso la persona che sono adesso, Lucille non era da meno...Ha sempre messo davanti a lei i suoi allievi, l'ordine era la sua vita e mi ha sempre mostrato un modello da seguire, vorrei ringraziare i presenti qui oggi che hanno voluto omaggiarla della loro presenza un ultima volta, compresi quelli occupati a lanciare frecciatine scordando completamente il lutto e la sacralità del momento.
Lei avrebbe apprezzato nonostante tutto.

torna a sedere in silenzio

*il signore di Ascalith entrò da solo, senza essere accompagnato. Si sedette in fondo ed ascoltò la cerimonia.
Terminate la parole di Darrell si alzò e si avviò verso l'uscita in completo silenzio.
Sull'uscio sussurrò*
Che la tua anima riposi in pace, cara Lucille.
*Uscì nascondendo le lacrime a tutti i presenti*

*esce dalla cattedrale*

***Il ministro cammina verso la Cattedrale insieme ai custodi. E' vestita completamente di nero e un cappello nero con ricami rossi tiene un velo che le copre il viso, anche quest'ultimo è nero. Ogni suo passo è lento ed elegante, poco dopo l'entrata in Cattedrale si mette davanti nelle prime panche ma cerca di restare vicino a Fleur. Tra le mani stringe un fiore di glicine e una rosa rosa. Parla con tono pacato ma trasmette molta tristezza***


Mia cara Lucille, che duro colpo la tua perdita per noi tutti. Sei stata per i tuoi allievi una maestra indispensabile. Saresti divenuta presto un Ministro, quello era realmente il ruolo che meritavi.

Non ho parole per esprimere ciò che provo, ma sappi che ti ho voluto bene; quello che vi dissi, quel giorno quando vi trovai, lo penso ancora e vi proteggerò.

"siete al sicuro, eccovi a casa vostra, questa la vostra torre" .. *** si ferma un attimo come se la voce le si spezzasse*** sono sicura che la tua essenza sia ancora nella nostra torre, in mezzo ai laboratori alchemici e ai libri..

Mi mancherai Cara ***si avvicina all'urna e poggia i fiori, poi torna al suo posto in silenzio***

***l'elfo entra in cattedrale succedendo il Ministro, viso stanco e segnato dall'età, vestito scuro elegantissimo. Si siede dietro il Ministro***

Cara Lucille, anche tu, anche tu vivrai per sempre in noi, questa è la vera immortalità, i tuoi insegnamenti sopravviveranno per sempre.

Mi mancheranno le nostre discussioni, e mi viene in mente una frase che tu mi dicesti: "sono giovani, devono ancora imparare".
"Spero imparino prima che sia troppo tardi" la mia risposta..
Adesso è tardi.

siamo qui riuniti per dare l’ultimo saluto alla nostra Maestra, ma ancor prima ad una nostra amica, Lucille. La vita regala istanti preziosi, che molto spesso non apprezziamo abbastanza. Quando poi essa ci rifugge, non facciamo altro che ripensare a quello che fu, che avrebbe potuto essere. Il rimpianto è la peggiore delle malattie. La gioia di condividere ne è il migliore antidoto. Ognuno di noi, oggi, si rammarica di parole non dette, di gesti non operati.
Sublime è la morte, perché raschia via tutto e fa tabula rasa di malcontento e ipocrisie.
Serbiamo nel nostro cuore il ricordo di Lucille, ognuno carezzandone i contorni con l’affetto e la gratitudine a lei destinati e quando ci recheremo sul suo ultimo giaciglio per un saluto, oltre ad un fiore ricordiamoci sempre di recarvi un sorriso, Dall’aldilà verrà apprezzato e condiviso.Lodare pubblicamente un morto e rassicurarlo pubblicamente che sentiamo la sua mancanza, è l’espressione comune del nostro onesto rimpianto; nella inconsapevolezza di cosa sia la morte. Nessun volto in una bara mi ha mai mostrato che il defunto sente la nostra mancanza. È fin troppo evidente il contrario...Addio Lucille.

*L'esecutore entra in cattedrale*
*Percorre la navata centrale osservando i presenti e si posiziona accanto Darrel*
*Rimane qualche secondo in silenzio dopodiché prende parola*

Ordini diversi, pensieri diversi, colori diversi, ma quello che stiamo provando è uguale per tutti. Tanta rabbia...
Perdere una donna così forte, intelligente e astuta... *alza lo sguardo*

Che rabbia *cambia espressione*

Spero che tu abbia trovato la pace e la tranquillità che cercavi da tempo.

Non ho chiare le circostanze della tua morte, ma sarai vendicata!

*segue la funzione in silenzio in segno di rispetto porge una rosa sull'altare appena vi è un momento di silenzio*

*entra lentamente in Cattedrale guardandosi intorno con aria un po' spaesata. Si siede tra le prime panche e ascolta la funzione in silenzio. Durante gli interventi altrui ha lo sguardo assente. Poi si alza, prende dalla tasca un fiore di campo stropicciato e lo lascia vicino l'urna. Poi sussurra*

Grazie ancora, mamma Lucille.

*Poi se ne va annacandosi*

*la donna entra nella cattedrale con gli altri custodi. Indossa un abito nero in velluto e tiene in mano un fiore di papavero rosso. Ella sta sempre vicino ai suoi allievi e colleghi, li guarda con tenerezza e ogni tanto stringe loro la spalla per confortarli. Percorrendo la navata a passo lento si nota quanto il viso sia distrutto dal dolore, ma traspare anche un po' di rabbia dai suoi occhi, con i quali scruta ogni singola persona all'interno della cattedrale.
Giunta nei pressi dell'altare, si siede tra le prime panche insieme ai suoi compagni.
Quando ha l'opportunità di parlare, si alza e si avvicina all'urna..dopo qualche secondo di silenzio, sospira e dice*

Lucille, mia allieva amatissima, mia allieva adorata..non so davvero come rispondere ad un torto così grande,immenso, che la vita mi ha fatto..

Ho pianto, ho passato notti insonni al pensiero che non ti avrei mai più rivista, ma come faccio a rassegnarmi?

Questo non riesco a farlo. D'altronde.. non mi sono mai rassegnata per la perdita dei nostri cari amici e allievi..e di mio marito..

Tu sei un altro tassello del mio cuore che va via e si perde tra le crudeltà e ingiustizie del mondo, facendomi rimanere ancora un po' più vuota.
*dice questo con un nodo alla gola e poi dice a voce più bassa e stremata..*

Sento che mi sto per svuotare..piano piano..

*dopo qualche secondo, guarda i suoi compagni, respira e riprende a parlare cercando di avere un tono di voce chiaro*

Lucille, forse non te l'ho mai detto, perché sai bene come sono: io non tendo ad esternarmi, rimango sempre un po' sulle mie, ma sappi che ti ho voluto bene, sempre e da sempre..per ogni lacrima versata insieme e ogni goccia di sudore gettata per il bene del nostro ordine e che ci ha dato soddisfazione.

Ti voglio bene e te ne ho voluto, perché hai messo tutta te stessa per far prosperare l'Ordine dei Custodi, da quando hai messo piede nella nostra prima torre *sorride tristemente*
fino all'ultimo istante della tua vita.

*abbassa gli occhi e si asciuga immediatamente le lacrime che erano iniziate a sgorgare. Poi alza il volto e continua*

Sappi che NOI TUTTI ti apprezzavamo, non solo come collega, allieva, maestra e guida..ma come un'amica, come una sorella, una madre, una confidente.
Tu per noi sei stato tutto questo.

*dice queste ultime parole con un tono di voce più alto *

*poi si avvicina all'urna, dice qualcosa sussurrando, rivolgendosi ad essa. Infine poggia il fiore di papavero rosso e torna a sedersi*

*Il primo ministro, seduto in una panca assiste a tutta la celebrazione. Ogni volta che un mercante parla riferendosi alla morte di Lucille o lanciando frecciatine assume un'espressione ironica. Ad un certo punto si alza e si dirige in prossimità dell'urna*.

Mia cara Lucille tu, così come Osinarmes, San, Fleur, Gerard, Eleonor e tutti gli altri risvegliati, sei stata uno dei motivi che mi hanno spinto a non mollare le ricerche per capire come dissolvere la "Sabbia Dorata". Ricordo ancora che 17 anni fa insieme a Dena e Gerard eri li pronta a prenderti cura di me nonostante la mia natura avversa e contorta, e non scorderò mai ciò che insieme a San hai fatto per me nel più recente passato.
Sei stata un valido Custode, il tuo contributo alla causa del nostro Ordine rimarrà ad imperitura memoria, per questo, e per mille altre cose che non ho tempo ne voglia di dire qui, non posso che renderti omaggio adesso che affronti il tuo ultimo viaggio. Riposa in pace.

*Estrae un tulipano rosso dalla manica e lo adagia vicino a quello posto da Fleur*

Prima che vada, il Signor Mustafà è profondamente addolorato dalla tua dipartita e non si fa vedere da ieri sera, non volergliene se non è qui... loro sono così quando si affezionano veramente a qualcuno. Ci vorrà tempo per metabolizzarlo.

*Fa un leggero inchino di congedo e si dirige verso l'uscita*

*la donna giunge in cattedrale e assiste la funzione insieme ai consacrati,rimanendo in silenziosa preghiera per tutta la sua durata,prima di andare via inginocchiandosi accende una candela di fronte l'altare*