1- Dove tiene riposta la cosa a lui più cara?
Addosso: è un chiodo borchiato, da motociclista, che sulla schiena riporta il nome della banda di centauri di cui è capo il compagno di sua madre. Quest'ultima l'ha avuto fuori dal matrimonio, con un robot, ed è una mezza velociraptor come ogni altro membro della gang.
Ha abbandonato la combriccola anni prima, ma non il look punk: il suo vero nome è Malachi, però è noto come Spike per i piercing e le borchie che gli tempestano corpo e vestiti, fino agli anfibi chiodati. Ha preservato anche gli ideali anarchici, ha una stella a cinque punte tatuata nell'occhio destro (grigio, come i capelli).
2- Perché considera l'essere seri come “stupido” e il burro d'arachidi come “intelligente”?
È costretto a sopprimere il suo ego eccentrico perché passerebbe altrimenti per pazzo, tuttavia continua a ritenere un idiozia il fatto che la gente finga di essere normale quando un massimo esperto di mente umana come lui sa che chiunque ha scheletri nell'armadio.
Non comprende il senso di essere seri anche per il suo carattere schietto e di conseguenza sfacciato (è pratico ma cinico, disilluso), che lo porta a comportarsi in modo rude senza accorgersene. Non si pone il problema di preoccuparsi di cosa dire o fare, essendo per metà un robot costruito con il materiale più raro e indistruttibile della galassia. La sua vena sadica e perversa non aiuta: ritiene colpevole “l'umanità mortalmente seria” per il fatto che prova vergogna per la propria oggettofilia.
Considera il burro di arachidi intelligente perché due cucchiai al giorno aumentano il senso di sazietà e determinano un mantenimento o addirittura una riduzione del peso corporeo, perché contiene molti acidi grassi monoinsaturi che possono ridurre colesterolo (è ricco di grassi vegetali), rischio di malattia cardiaca e altri effetti antiossidanti. È ricco di proteine (è ideale da consumare dopo un allenamento), di vitamine, di minerali e di amminoacidi essenziali.
3- È più l'ingenuo o il manipolatore?
Manipolatore: è un approfittatore dalla mente geniale, calcolatore e senza scrupoli (ciò dovuto anche al senso di superiorità verso tutto e tutti), è irresponsabile, egoista e manesco. La massima priorità sono i suoi scellerati esperimenti, volti ad ampliare il suo immenso quoziente intellettivo a suo esclusivo vantaggio: per soddisfare le sue ossessioni sarebbe disposto a fare il doppiogiochista (una sua frase ricorrente: “Ho fatto molto peggio per molto meno!”).
4- Ha qualche disturbo psicologico e in caso sì, tende a nasconderlo?
È schizofrenico. Riesce a nascondere più o meno bene la continuativa inattività: demotivato, morale a terra, non risponde nemmeno quando si richiama la sua attenzione, pigro riguardo l'igiene personale quotidiana. È invece evidente il fatto che abbia allucinazioni (continua a vedere segni di lavori in corso e a calpestare pozzanghere inesistenti, oppure sente voci artefatte). Ha manie di grandezza e deliri di persecuzione, crede che i suoi pensieri siano controllati. Talvolta ha blocchi del pensiero, problemi di concentrazione, soprattutto mentre parla.
5- Cosa vede quando chiude gli occhi?
Ricordi che appartengono al velociraptor a cui era stato ibridato da bambino.
Ha 26 denti ricurvi, piccoli ma appuntiti, distanziati e seghettati (quelli posteriori più forti di quelli anteriori). Ha zampe posteriori da velociraptor, dagli stinchi in giù: grandi, con quattro dita. Il secondo è dotato di un artiglio a falce (15 cm): lo tiene sollevato durante camminata e corsa, quando sferra un calcio ed estende la gamba l'artiglio scatta come un coltello a serramanico (capace di squarciare o infliggere ferite lunghe anche un metro). Questi due artigli erano usati dal velociraptor come ganci per impedire alla preda la fuga. Ha una coda lunga quanto testa e corpo, inflessibile, grazie a cui può compiere grandi salti. Per attaccare il Velociraptor si sosteneva su una gamba sola con l'ausilio della coda, che adesso aiuta Spike a mantenere un equilibrio sufficiente nonostante il bacino saurischio. Come il dinosauro, Spike ha sangue caldo, e un discreto piumaggio su avambracci e alle estremità degli arti: eredità del DNA del velociraptor, per isolare il corpo da sbalzi di temperatura e generare spinta per aumentare la velocità durante la corsa.