00 06/11/2016 16:53
Possibile intervento NBCR in un ospadale. Chi mi aiuta?
Salve a tutti
Mi chiamo Massimiliano, e mi sto cimentando nella stesura del mio primo libro.

Sono tre anni che ci lavoro, e mi sono inalberato nella correzione dei capitoli, dove la chiave di volta del libro, riguarda un intervento NBCR.

Ho scaricato parecchio materiale su interventi NBCR e modalità di risposta all'emergenza, e sono sorpreso che ancora la DIGOS e l'antiterrorismo, non siano venuti a prendermi [SM=g27989]
Ma nonostante sappia moltissime cose sulle procedure, mi rimane qualche punto buio.

Spero che qualcuno di buon cuore, voglia aiutarmi a non fare la figura da cioccolataio.
Naturalmente la versione che voglio dare io, deve essere veritiera fino ad un certo punto, credo che debba esserci qualche parte che per sicurezza, non deve essere svelata, ma vorrei rendere la storia credibile.

Mi scuso se la storia è un pò lunga, ma serve per spiegare la situazione.


Nella trama, un virus simile ad Ebola, ma con uno spostamento antigenico tale da adattare il virus ad un contagio aereo e alle nostre latitudini, e non solo basato sul droplets, contagerà un paziente, il quale, per una leggerezza del medico di base alle prime armi, non riconosce i sintomi (febbre alta, spossatezza, diarrea, vomito e dolori alla testa) e scambia il tutto per una brutta influenza, ma visto che il paziente è in condizioni preoccupanti di disidratazione e di problemi di deambulazione, decide di portarlo lo stesso al pronto soccorso.
Visto che la location iniziale si svolge a Città del vaticano, e il paziente alfa, è un sacerdote che è stato arrestato dalla gendarmeria vaticana, il dottore, d'accordo con il capitano delle guardie della gendarmeria, ottiene dopo un lungo braccio di ferro, il ricovero in ospedale, a condizione che si usi l'autolettiga dell'infermeria, e trasporta come se nulla fosse, il paziente al pronto soccorso.

Si dirigono quindi, senza dare comunicazioni radio o altro (cosa che ritengo difficilmente fattibile, ma è una autolettiga e non un mezzo del 118) verso un ospedale (dal nome inventato. l'ospedale Germano Castelli di Roma) ed entrano nel pronto soccorso.
Normalmente ci dovrebbe essere una entrata specifica per le ambulanze, ma ho ipotizzato un'entrata unica, come al pronto soccorso dell'ospedale di Rovereto, dove sia pazienti in ambulanza che autonomi, entrano da un punto soltanto.

Quindi, cinque persone, (paziente, due operatori autolettiga, medico e agente di scorta al detenuto) si avviano al triage, con la barella.
qui l'infermiera tramite il citofono interno, in comunicazione con la porta del triage, riconosce subito i sintomi, e corre a mettersi i DPI, comunicando al medico il caso.
(DPI= maschera chirurgica, schermo protettivo facciale, camice e due paia di guanti chirurgici, di cui uno lungo almeno 30cm sul braccio.)

Dopo un colloquio informativo del medico del PS, con gli accompagnatori del paziente, per le domande di rito ( se è stato in africa o venuto a contatto con pazienti provenienti da li ecc ) il medico, decide di chiamare il 115 per richiedere i soccorsi.
Fa isolare i cinque probabili casi infetti da MVE dal resto della sala d'aspetto del pronto soccorso, e fa spostare i pazienti del pronto soccorso nella sala d'aspetto di Ortopedia che è lì vicino.
Isola il pronto soccorso esterno ( le sale interne del pronto soccorso, oltre il triage e pronto soccorso interno, erano già state isolate chiudendo la porta a chiave ) e blocca l'accesso principale dall'esterno e l'accesso ai reparti facendo chiudere le porte a chiave.
In pratica "isola" il pronto soccorso e telefona fisicamente alla centrale operativa del 115.

Ora inizia il mio problema.

1 -Al momento della ricezione della chiamata, l'operatore, può prendere "per buona" l'emergenza NBCR, appurando l'identità del medico e non di un eventuale mitomane che fa uno scherzo telefonico, o ha bisogno di un riscontro "sul campo"? [accertato che ha un software di rilevazione chiamate e mappa GPS del luogo della chiamata]

2 -da chi è fatto l'eventuale riscontro, se deve essere fatto? Forze dell'ordine o prima partenza VVFF? Come "Prima partenza" potrebbe partire il furgoncino AF/NBCR o viene chiamato dalla prima partenza normale come soccorso avanzato, una volta accertata la natura dell'intervento?

3 -Se la prima partenza è un APS o un furgone polisoccorso, normalmente è prevista una dotazione NBCR di base? (ovviamente non una tuta scafandrata 1A-ET, ma qualcosa che serva allo scopo per un primo contatto a rischio biologico) in modo da entrare all'interno?
Il contatto, può avvenire telefonicamente da zona di sicurezza a zona rossa?
è attendibile anche per i Vigili del fuoco, visto che il referente in zona rossa è un medico?


4 -Quando si allestisce il CDC sul luogo dell'evento?
Partono subito al momento della chiamata, al momento della conferma, o il CDC può rimanere in sede nella saletta apposita per le maxiemergenze?
Che grado ha normalmente, il responsabile dell'intervento, cioè il coordinatore?

5 -Se il pronto soccorso interno ( medici, personale sanitario, e pazienti negli altri ambulatori di pronto soccorso) e il resto dell'ospedale, sono rimasti isolati dalla possibile area di contagio, quali sono le procedure per queste persone? Vengono fatti evacuare subito nei punti di raccolta PRIMA dell'arrivo dei Vigili del Fuoco, o vengono fatti uscire dai componenti del gruppo NBCR per essere sottoposti anche loro a controllo?

6 -Quali sono i modi per accertare subito se si è in presenza di un paziente colonizzato da MVE o se è ad esempio un Machupovirus, o febbre lassa? esiste un kit di rilevazione immediata? (es. fiale colorimetriche, reagenti coloranti, rilevatori etc..) o si fa partire un campione all'istituto Spallanzani per l'accertamento?


7 -Nelle tende di decontaminazione, vanno TUTTI quelli nelle zone rossa e arancio, o solo quelli che possono essere stati a contatto col virus?
Visto che il pronto soccorso esterno è isolato dal resto dell'ospedale, se io sono ad esempio, nel reparto ortopedia, che è parallelo al pronto soccorso, ma separato da un muro senza vie di comunicazione, ma nella mappa, la zona circolare arancione, comprende anche dove sono io, devo sottopormi alla decontaminazione?
Lo chiedo, perchè le zone che ho visto negli esempi, sono tutte circolari, tranne quelle che si allungano nella direzione del vento, in luoghi aperti...

8 -Poichè si tratta di un virus che ha bisogno del suo periodo di incubazione (nella mia storia, è fissato in 11 giorni circa), chi rimane in osservazione? Tutti quelli esposti ad un remoto o probabile contagio, per il previsto tempo di "quarantena" o c'è un criterio specifico? (visto che si presume che al momento della visita presso il PMA, non presentino nessuno dei sintomi del virus)

Queste sono le domande a cui non ho trovato risposta.

Vi ringrazio se vogliate aiutarmi a risolvere almeno qualcuno di questi punti.

Ho letto moltissimi manuali, circolari numero 6, addirittura metodi di risposta ad attacchi terroristici NBCR, tutti scaricati da Internet, e debbo dire che in un caso reale, la risposta dei soccorsi è molto efficiente, grazie anche e soprattutto a chi si addestra per queste emergenze.
Purtroppo però, ( e credo che sia per motivi di sicurezza nazionale) alcune fonti sono contrastanti.

Ok, vi ho già tediato abbastanza...
grazie per avermi seguito fin qui, e mi scuso ancora per la lunghezza del mio post. [SM=g27986]

Grazie a tutti! [SM=g28002]
[Modificato da francescoverdelli 06/11/2016 16:55]