Campo partenti
La scorsa edizione della Vuelta era stata annunciata come la “corsa delle rivincite” per il suo schierare al via Froome, vincitore uscente dell’immediatamente precedente Tour de France, e i primi tre corridori che l’asso anglo-keniota aveva sconfitto alla Grande Boucle, Quintana, Valverde e Nibali. E pure la Vuelta che scatterà il 20 agosto dalla Galizia avrà questo connotato perché ritroveremo al via Froome e diversi corridori che sono alla ricerca di un riscatto, su tutti Quintana e Contador. Se il corridore colombiano avrà l’onere di cancellare l’opaca prestazione all’ultimo Tour vinto dal britannico, nel quale era sembrato l’ombra del corridore che si era imposto al il Giro d’Italia del 2014, ancor più motivato si presenterà ai nastri di partenza lo spagnolo Contador, che lo scorso anno aveva chiuso la sua stagione dopo il Tour e che stavolta ci tornerà con il dente avvelenato per sconfiggere la malasorte che l’ha visto costretto abbandonare la Grande Boucle con le ossa decisamente peste, al punto da dover rinunciare alle Olimpiadi. Gare, queste ultime, dove non ha certamente brillato neppure la “superstar” Froome e, da un certo punto di vista, anche questa Vuelta sarà per lui una sorta di rivincita, anche per chiudere il conto apertosi con la corsa spagnola l’anno scorso, quando fu costretto a fare le valigie e a tornarsene nella “terra d’Albione” in seguito ad un caduta avvenuta nel tappone andorrano, quello che avevano “spedito” al vertice della classifica Fabio Aru. Il sardo dell’Astana non sarà al via quest’anno e non vedremo neppure il suo compagno di squadra Nibali, operato da pochi giorni per la frattura della clavicola rimediata a Rio e che comunque aveva già annunciato da tempo la sua assenza alla Vuelta, prima ancora dell’Olimpiade. E’ un peccato perché non ci saranno in gara italiani in grado di competere per il successo finale e perché la presenza del messinese avrebbe aumentato lo status di “corsa della rivincita”: in Spagna ci saranno, infatti, anche due dei grandi sconfitti dell’ultimo Giro, il colombiano Chaves e l’olandese Kruijswijk, corridori che però difficilmente potranno competere alla pari con campioni del calibro di Froome e Contador.
1a TAPPA: OURENSE TERMAL / BALNEARIO DE LAIAS – PARQUE NÁUTICO CASTRELO DE MIÑO (cronometro a squadre – 27.8 Km)
Come avvenuto nella scorsa edizione ed anche nelle cinque precedenti la Vuelta prenderà le mosse con una cronosquadre, che si svolgerà in un contesto totalmente differente rispetto a quello del 2015, quando si gareggiò sulla sabbia della spiaggia di Marbella, fatto che provocò non poche lamentele da parte dei corridori, alle quali la giuria rispose annullando la prova ai fini della classifica generale. Non ci saranno problemi di questa sorta per questo “Grand Départ” perché si percorerrano tutti sull’asfalto i quasi 28 Km della prova contro il tempo che si snoderà sulle strade della provincia termale di Ourense, con partenza dalla piccola località curativa di Balneario de Laias e traguardo presso il parco nautico di Castrelo de Miño, affacciato su di un piccolo lago artificiale realizzato lungo il corso del fiume Miño, sulle cui rive si snoderà quasi per intero questa prima frazione della Vuelta. In mancanza di difficoltà altimetriche, a dar maggiormente filo da torcere alle formazioni in gara potrebbe intervenire proprio l’ambientazione rivierasca, “habitat” naturale per il vento che rischierà d’infastidire non poco la marcia delle squadre e influire sull’esito della tappa.
(da www.ilciclismo.it)
[Modificato da mauro facoltosi 20/08/2016 10:11]
Mauro
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