00 19/02/2016 14:49
All’indomani della storica individuazione delle onde gravitazionali da parte degli scienziati di aLigo (e quattro anni dopo la scoperta del bosone di Higgs) ecco quali sono le prossime sfide della fisica

Il refrain è quello che, all’indomani di ogni grande scoperta, torna ciclicamente a circolare negli ambienti accademici: ancora pochi anni, il tempo di sistemare gli ultimi parametri, raffinare qualche osservazione, e tutti i tasselli andranno al loro posto, chiudendo il cerchio e regalandoci, alfine, la tanto agognata teoria del tutto.
Niente di più falso. Al contrario: la conferma sperimentale dell’esistenza delle onde gravitazionali, come ha raccontato l’astrofisico Amedeo Balbi, “ci spalanca un nuovo mondo”. La ricerca non volge affatto al termine: il bello deve ancora venire. E, cosa ancora più importante, parlare di teoria del tutto ha pochissimo senso, con buona pace di James Marsh. Ce lo ha confermato anche Giovanni Amelino-Camelia, fisico teorico della Sapienza Università di Roma, tra i massimi esperti al mondo in gravità quantistica (ci torneremo tra pochissimo). “È in corso una grandissima rivoluzione nella fisica”, ha spiegato lo scienziato. “Finora abbiamo avuto modo di studiare la natura quasi esclusivamente osservando i fotoni, cioè la luce.

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[Modificato da Number-6 13/03/2021 01:57]
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!