100° Giro d'Italia - Il Fantagiro 2017

Per la 100ma edizione del Giro d'Italia ho deciso di creare il mio percorso. Le priorità sono le seguenti: tutte le città partenze e arrivo nell'edizione n.1 come sedi di tappa. Inoltre ci sono le località dei fondatori del Giro d'Italia Tullio Morgagni (Forlì) e Armando Cougnet, nato a Nizza ma aveva la villa di famiglia a Reggio Emilia, città del Tricolore (Grazie a Mauro x la dritta) e del suo direttore storico Vincenzo Torriani. Il tracciato è al 99% italiano (a parte uno sconfinamento svizzero, ma solo di passaggio), il Grand Depart è a Bologna e il finale a Roma.

Le tappe: Prologo: Bologna 4.5 km
1° tappa: Forlì – Jesi 169 km
2° tappa: Senigallia – Chieti 203 km
3° tappa: Francavilla al Mare – Vieste 216 km
4° tappa: Manfredonia – Monte Vulture 189 km
5° tappa: Melfi – Policoro 238 km
6° tappa: Policoro – Crotone 194 km
7° tappa: Cosenza – Sala Consilina 191 km
8° tappa: Eboli – Napoli 145 km
Riposo e trasferimento
9° tappa: Cittadella – Piancavallo 205 km
10° tappa: Maniago – Alpe di Pampeago 182 km
11° tappa: Cavalese – Merano 220 km
12° tappa: Mezzocorona – Lago di Caldaro 26.5 km (cronometro individuale)
13° tappa: Bormio – Bormio 178 km
14° tappa: Tirano – Novate Milanese 185 km
15° tappa: Milano (Castello Sforzesco) – Torino (Colle di Superga) 148 km
Riposo e trasferimento
16° tappa: Genova – Fidenza 208 km
17° tappa: Reggio Emilia – Pistoia 173 km
18° tappa: Firenze – Assisi 194 km
19° tappa: Spoleto – Terminillo 169 km
20° tappa: Roma (Via della Conciliazione) – Roma (Fori Imperiali) 8.5 km (cronometro individuale)

5 arrivi in salita: M. Vulture, Piancavallo, Pampeago, Superga e Terminillo.

Cima Coppi: Passo Gavia (13° tappa)
Montagna Pantani: Passo del Mortirolo (13° tappa)
Tappa Bartali: Firenze - Assisi (18° tappa)
Tappa più lunga: Melfi - Policoro 238 km (5° tappa)

A dopo con le tappe nel dettaglio.

Bello il Monte Vulture, purtroppo ho paura che non si possa fare l'arrivo lassù per mancanza di spazi, lo striminzito piazzalino del rifugio posto al termine della strada è assolutamente inidoneo anche per l'arrivo di una corsa amatoriale e oltretutto non ci sono spazi per auto ma nemmeno per moto, non ci sono spazi per il pullman delle squadre. Anche l'afflusso del pubblico potrebbe essere un problema non essendoci spazi prativi che possano ospitare le persone.
Come tu sai io sostengo che con un po' di buona volontà molte cose che sembrano di difficile realizzazione siano possibili però per il Monte Vulture mi pare davvero impossibile però magari mi sbaglio e tu hai qualche buona idea realizzativa

Nebe1980, 29/11/2015 21:47:

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Bello il Monte Vulture, purtroppo ho paura che non si possa fare l'arrivo lassù per mancanza di spazi, lo striminzito piazzalino del rifugio posto al termine della strada è assolutamente inidoneo anche per l'arrivo di una corsa amatoriale e oltretutto non ci sono spazi per auto ma nemmeno per moto, non ci sono spazi per il pullman delle squadre. Anche l'afflusso del pubblico potrebbe essere un problema non essendoci spazi prativi che possano ospitare le persone.
Come tu sai io sostengo che con un po' di buona volontà molte cose che sembrano di difficile realizzazione siano possibili però per il Monte Vulture mi pare davvero impossibile però magari mi sbaglio e tu hai qualche buona idea realizzativa

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Conosco molto poco la zona, però una soluzione possibile potrebbe essere di lasciare tutti i mezzi ai piedi della salita (Tra Rionero, Barile e Melfi di spazio ce ne dovrebbe essere a sufficienza) e portar su solo l'essenziale per fare l'arrivo, come è stato fatto in altre occasioni in passato altrove.

Il prologo ha il via nella centralissima Piazza Maggiore e termina all'interno dello Stadio Dall'Ara, dentro il quale viene allestita una passerella artificiale che porta al podio posizionato al centro del terreno di gioco e che crea una bell'impatto scenografico.

Dalla Romagna alle Marche per una tappa sulla carta per velocisti. I due GPM non sono lunghi ma il secondo strappo è vicino all'arrivo e ha pendenze spesso importanti, alcuni sprinters potrebbero staccarsi.

T.V: Rimini (km 50.5), Marotta (km 123)
GPM: Gabicce Monte (113 m, 4° cat.), Morro d'Alba (165 m, 3° cat.)
Rif.: Pesaro (km 97)

Il traguardo di Chieti è un classico della Tirreno-Adriatico, in questo caso arriva dopo una tappa lunga ma quasi tutta pianeggiante, escluso il passaggio spettacolare sull'Altopiano del Monte Conero affrontato dal versante di Ancona. Il GPM finale è fissato a 3.6 km dall'arrivo.

T.V.: Civitanova Marche (km 74), Giulianova (km 140)
GPM: Nave (195 m, 4° cat.), Chieti - Viale Maiella (266 m, 3° cat.)
Rif.: San Benedetto del Tronto (km 116).

Garda Bike, 29/11/2015 22:50:

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Conosco molto poco la zona, però una soluzione possibile potrebbe essere di lasciare tutti i mezzi ai piedi della salita (Tra Rionero, Barile e Melfi di spazio ce ne dovrebbe essere a sufficienza) e portar su solo l'essenziale per fare l'arrivo, come è stato fatto in altre occasioni in passato altrove.

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Eh ma il punto è che non c'è neppure lo spazio per l'essenziale, la strada è stretta e immersa nei boschi e finisce qui

Avevo pensato spesso ad un arrivo sul Vulture ma avevo sempre rinunziato per questo motivo, come anche ho rinunziato ad un arrivo sul Monte Colmo anch'esso infattibile, al suo posto ho ripiegato per un arrivo alla Baite di Mola dove anche se lo spazio è ridotto c'è ampio ambiente prativo per piazzare palco ed eventuale riparo per corridori oltre al pubblico ed un lungo rettilineo dopo la chiesetta dove piazzare i pullmann delle squadre, ovviamente si sale con le moto anche se volendo ci sarebbe anche spazio per le auto.

Ah dimenticavo, il rifugio dalla parte opposta, in pratica la strada arriva così

Tappa più facile della precedente, seppure lunga e non priva di insidie, soprattutto nel finale. I primi 110 km sono tutti lungo la SS Adriatica, poi si devia a SX sulla strada Garganica. Da Peschici a Vieste si sale in collina per l'unico GPM di giornata, posto a soli 14 km dall'arrivo.

GPM: Foresta Umbra (210 m, 4° cat.)
T.V: Termoli (km 87), Rodi Garganico (km 180)
Rif: Marina di Chieuti (km 108)

Primo, vero arrivo in salita di questa edizione. Si parte dal mare percorrendo la costa fino a Barletta e poi nell'entroterra verso le Murge e la Basilicata. La salita finale è breve ma molto impegnativa, le pendenze superano spesso il 10%.

GPM: Monte Vulture (1246 m - 1° cat. - arrivo)
T.V: Genzano di Lucania (km 133), Ripacandida (km 175)
RIF: Castel del Monte (km 88)

Tappa tutta lucana che con 237 km è la più lunga del mio fantagiro. La prima parte impegnativa con ben 4 GPM di 2° categoria, il finale è pianeggiante.

GPM: Passo delle Crocelle (1130 m - 2° cat.), La Caserma (1137 m, 2° cat.), Rifreddo (1142 m - 2° cat.), Masseria Canoverde (1200 m, 2° cat.)
T.V.: Potenza (km 95), Diga di Monte Cotugno (km 200)
RIF: Laurenzana (km 129)

Frazione piattissima lungo la costa ionica fino al traguardo più a sud del fantagiro 2017.

T.V.: Trebisacce (km 48), Marina di Pietrapaola (km 119)
RIF: Rossano Stazione (km 94)

Frazione collinare, con inizio finale mossi. Da Cosenza si sale subito al Passo Crocetta, da dove si scende in picchiata verso Paola: da cui si segue la litoranea tirrenica calabrese e a Maratea si svolta per salire a Passo La Colla. Ultimi chilometri pianeggianti prima dell'arrivo.

GPM: Passo della Crocetta (737 m, 3° cat.), Passo La Colla (600 m, 3° cat.)
T.V.: Sparvasile (km 65.6), Cerbaro (km 156.4)
RIF: Scalea (km 94)

Ultima frazione alla vigilia del primo giorno di riposo e del lungo trasferimento verso il nord-est. Vi dico solo che si passa dalla Costiera Amalfitana e dalla Penisola Sorrentina. Il traguardo è lo stesso della prima tappa del Giro 2013, in Via Caracciolo.

GPM: Valico Sant'Angelo (467 m, 4° cat.)
T.V.: Sorrento (km 89.6), Torre Annunziata (km 118.5)
RIF: Positano (km 67)

commenti sulla prima settimana?

Dopo il giorno di riposo la carovana si è trasferita in Veneto per la seconda settimana quasi tutta alpina. Ed ecco il primo traguardo in quota, antipasto dei tapponi dolomitici che verranno a seguire: da Cittadella si risale la valle del Piave fino a Belluno, dove parte la salita al Nevegal (1° categoria). Dopo la lunga discesa si arriva nell'Alpago attraverso dei saliscendi e uno strappo che porta al secondo GPM di giornata. L'ultima salita è quella dove nel 1999 abbiamo assistito a uno dei trionfi di Marco Pantani prima della tristissima giornata a Madonna di Campiglio.

GPM: Nevegal (1029 m, 1° cat.), Alpago (686 m, 3° cat.), Piancavallo (1256 m, 1° cat. - Arrivo)
T.V.: Vittorio Veneto (km 149), Aviano (km 188.9)
RIF: Belluno (km 89)

Garda Bike, 1/30/2016 11:48 PM:

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. L'ultima salita è quella dove nel 1999 abbiamo assistito a uno dei trionfi di Marco Pantani prima della tristissima giornata a Madonna di Campiglio.

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Pantani vinse a Piancavallo nel 98, non nel 99, era la Schio Piancavallo il giorno prima della crono in cui Zulle raggiunse Pantani partito 3 minuti prima di lui

Primo tappone dolomitico, si scalano cinque colli e l'ultimo di questi è l'arrivo. Pronti, via e subito ci arrampica in modo leggero verso il Passo Sant'Osvaldo. Alla diga del Vajont inizia la discesa su Longarone e poi l'avvicinamento al Passo Duran (GPM di 1° categoria). Ad Agordo comincia la fase finale con in successione Forcella Aurine, Passo Cereda e Passo Rolle. Un tratto di pianeggiante tra Predazzo e Tesero anticipa l'erta finale di 9 km al 9,9% medio con punte al 16%.

GPM: Passo Duran (1608 m, 1° cat.), Forcella Aurine (1302 m, 2° cat.), Passo di Cereda (1367 m, 3° categoria), Passo Rolle (1977 m, 1° cat.), Alpe di Pampeago (1757 m, 1° cat. - Arrivo)
T.V.: Dont (km 72), Predazzo (km 165.8)
RIF: Agordo (km 93.2)

Altra tappa di alta montagna con 4 salite. Passo Sella e Passo Gardena sono solo un piccolo assaggio di cosa ci riserverà la frazione. Il duro comincia con il Passo delle Erbe dal versante della Val Badia, dove si registrano punte di pendenza anche superiori al 15%. La lunga picchiata conduce a Bressanone per risalire la Valle dell'Isarco fino a Vipiteno, divisa da Merano solo dalla interminabile ascesa del Passo Monte Giovo.

GPM: Passo Sella (2234 m, 1° cat.), Passo Gardena (2106 m, 3° cat.), Passo delle Erbe (1980 m, 1° cat.), Passo Monte Giovo (2107 m, 1° cat.)
T.V.: Corvara in Badia (km 68.9), Bressanone (km 131.3)
RIF: San Martino in Badia (km 88)

La nuova crono dei vini celebra i vigneti pregiati del Trentino - Alto Adige, in particolare Teroldego Rotaliano, Müller Thurgau e Gewurztraminer. E' un percorso per specialisti, non lunghissimo ma con lunghi tratti di pianura e qualche leggero strappettino.

R.C: Magrè Sulla Strada del Vino (km 13)