PESTFORUM Discussioni sui problemi di infestazione

Perle Eurogreen

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    00 20/10/2015 01:00
    Un rapido cherry-picking dalle pagine del sito di Eurogreen...


    I topi e i ratti sono attratti anche dal nostro cibo, per questo sono considerati nostri commensali.



    Mmmmh..i casi sono due: o chi ha scritto questa cosa divide normalmente la propria tavola con topi e ratti, oppure non ha ben chiaro il concetto di "commensalismo". O magari tutte e due le cose.


    I ratti, invece, sono animali con abitudini diverse, può accadere che all’approssimarsi dell’autunno penetrino furtivamente nelle case. Di solito vagano sul marciapiede, nel giardino o vicino al bidone dell’immondizia e, non soddisfatti di gironzolare su una pergola, nottetempo, potrebbero visitare la cantina o l’autorimessa; a volte vanno anche oltre.



    In effetti, dai e dai, a vagare sui marciapiedi e a gironzolare sulle pergole (?) dopo un po' ci si annoia e vien voglia di fare esperienze nuove. Non fa una grinza.


    Il servizio di controllo dei roditori – alla buona: derattizzazione – è cosa per specialisti. Le doti di adattabilità, di scaltrezza e la naturale paura per ogni cosa insolita – arguzia di alcune specie – richiedono una preparazione specifica delle maestranze.



    E' incredibile quanto possano essere argute alcune specie di roditori...
    (Arguzia = Perspicacia accompagnata da ironia e vivacità di spirito)
    In pratica non solo sono adattabili, scaltri e neofobici, ma ti pigliano pure per il c... [SM=x1835165]


    Il fatto che ratti e topi siano onnivori (o meglio detritivori) facilita il compito del tecnico disinfestatore nella scelta dell’esca appropriata da utilizzare.



    A parte la lapalissianità intrinseca dell'affermazione, il fatto che i roditori sian "detritivori" è semplicemente esilarante. [SM=x1835164]


    Pur tuttavia la scelta del principio attivo più indicato nasce da una serie di osservazioni sul campo che implica la conoscenza della specie, l’entità numerica, le abitudini della colonia da combattere ma soprattutto l’ambiente in cui staziona e si muove la colonia.
    Lo stesso dicasi per la scelta dei supporti inerti, degli adescanti o degli appetenti che devono essere attivi solo verso gli organismi bersaglio.



    Com'era quella canzone che cantavano insieme Mina e Alberto Lupo?
    "Parole, parole?"
    Il tutto dopo aver appena affermato che topi e ratti sono onnivori... [SM=x1835166]


    Infine non è da trascurare il fatto che ratti e topi sono delle vere e proprie “bombe ecologiche” in quanto sul loro corpo e al loro interno trasportano una enorme quantità di microrganismi e di ectoparassiti.



    Si dice "bombe BIOLOGICHE".
    Il fatto che possano trasportare ectoparassiti al loro interno mi lascia basito...


    Pulci, pidocchi e acari sono inseparabili compagni di viaggio di topi e ratti e possono essere vettori di pericolose malattie per l’uomo come la peste bubbonica (ormai fortunatamente solo un ricordo), la leptospirosi, la salmonellosi e le rickettsiosi.



    Le epidemie di peste bubbonica sono un ricordo, ma ci sono tutt'ora un paio di migliaia di casi all'anno nel mondo. Sapevatelo.
    La leptospirosi NON viene trasmessa dai parassiti, ma dal contatto con urine infette e, talvolta, dal morso dell'animale infetto.
    La salmonellosi si trasmette per via oro-fecale, e di nuovo i parassiti NON c'entrano.
    Un tipo di rickettsiosi (tifo murino) può effettivamente venir trasmesso dai parassiti dei roditori.
    Giusto per chiarire, neh?


    Tra le malattie attualmente più pericolose si segnala la leptospirosi provocata dall’agente patogeno Leptospira icterohaemorrhagiae che provoca febbre, vomito, diarrea e mal di testa e che si trasmette all’uomo per contatto diretto di sangue e urine.



    Beh, di leptospirosi si crepa pure, non è solo un problema di "febbre, vomito, diarrea e mal di testa", e se si trasmette per contatto diretto di sangue e urine (ma solo in presenza di ferite o su mucose, non indiscriminatamente), perchè prima han scritto che vien trasmessa dai parassiti?


    Tra le varianti più importanti bisogna considerare che spesso ratti e topi marcano trappole e esche per segnalarle ai propri simili rendendo di fatto nullo l’intervento di disinfestazione.



    I beg your pardon? [SM=g27994]


    Inoltre, anche se i dati sono molto contrastanti, si è visto che anche tra i roditori è possibile la comparsa di fenomeni di resistenza a rodenticidi utilizzati con continuità nello stesso ambiente.



    Dati molto contrastanti?


    La presenza sempre più radicata dei topi e dei ratti in città è un fenomeno che si accompagna all’urbanizzazione.



    [SM=x1835166]

    In realtà sono del tutto convinto che ci siano MENO topi e ratti in città attualmente di quanti ce ne fossero 3-400 anni fa, quando in ogni abitazione urbana c'erano legnaia e fienile, le fogne erano a cielo aperto e i vasi da notte si svuotavano dalle finestre.
    Ma, si sa, si stava meglio quando si stava peggio, no? [SM=g27988]

    Nella prossima puntata, blatte e altri infestanti... stay tuned... [SM=g27986]











    [Modificato da EffeCi61 20/10/2015 01:03]
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    00 20/10/2015 07:26
    Mamma mia!!! Non si puó sentire! Ehmmm...leggere! [SM=g27994]



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    00 20/10/2015 14:31
    L'arguzia dei roditori è famosa in tutto il mondo....[SM=x1835168] [SM=x1835168] [SM=x1835168] [SM=x1835168]
    [Modificato da Cecilia.PESTFORUM 20/10/2015 14:32]
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    EffeCi61
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    00 20/10/2015 20:00
    Bòn, vediamo che dicono delle blatte...


    Nella parlata comune blatta è sinonimo di scarafaggio. E, quando pensiamo ad uno scarafaggio, lo figuriamo come una Blatta nera (Blatta orientalis); ma abitano con noi anche altre specie.



    Ok... d'accordo sul concetto generale, ma il verbo "figurare" vuol dire:
    a - Foggiare, plasmare qualcosa ricavandone una figura
    b - Far bella figura, impressionare favorevolmente


    Respingiamo l’idea che un piccolo insetto vispo, di colore marrone, intravisto vicino ai fornelli o su una stoviglia, sia uno scarafaggio; molto probabilmente si tratta di Blattella germanica.



    O Supella longipalpa, o una neanide di Blatta orientalis. Non che per un eventuale cliente cambi poi molto, comunque ok, "respingiamo"...


    Che si tratti di Blatta orientalis, di Blattella germanica, di Suppella longipalpa o di Periplaneta americana, gli scarafaggi non amano la luce e passano la maggior parte del loro tempo annidati nei rifugi: difficile accorgersi dell’insorgere di un’infestazione.



    Supella con una sola "p", cazzarola....
    E poi vediamo di decidere se si parla di blatte o di scarafaggi, perchè così si confondono le idee... non avevamo appena "respinto"? [SM=x1835164]


    Le blatte sono onnivore, si nutrono anche di prodotti alimentari, passando con confidenza dalla sostanza organica di uno scarico o di una fossa biologica alla cucina di casa.



    Ci son blatte che lo fanno (Blatta orientalis e Periplaneta americana) e altre (Blattella e Supella) che non si avvicinerebbero ad una biologica o ad uno scarico nemmeno in fotografia...


    La loro presenza determina un problema sanitario: sporcano l’ambiente con le feci, rigurgitano il cibo e infettano l’ambiente; analizzando il corpo di una blatta, non di rado, si riscontra la Salmonella.



    Al di là del fatto che le varie specie di Salmonella sono tra i batteri comunque più diffusi, questa cosa che blatte rigurgitano il cibo non mi risulta proprio. Perchè mai dovrebbero farlo?


    Un intervento di disinfestazione dev’essere espressione della massima sostenibilità, a maggior ragione se viene eseguito in ambito domestico. E’ una questione di sicurezza verso le persone, gli animali domestici e l’ambiente di vita.



    Nulla da eccepire, a parte il concetto di "ambiente di vita", che mi lascia perplesso... [SM=x951805]


    Gli attrezzi che utilizziamo nei nostri interventi non sono riepilogabili in poche parole: abbiamo un vasto e completo parco di attrezzature: vanno da una semplice siringa o da un bisturi, fino ad atomizzatori autotrasportati con gittata oltre i 60 m.



    Ecco, probabilmente tutto ciò che sta nel mezzo ha senso, ma davvero mi domando cosa facciano con siringa e bisturi e, soprattutto, a che caspita serve un atomizzatore autotrasportato con gittata di oltre 60 metri per una deblattizzazione in ambiente domestico [SM=g27993]
    Ci vuole una casa davvero molto grande... [SM=x1835166]

    Vado a cena, poi riprendo con altri argomenti [SM=g27988]

    [Modificato da EffeCi61 20/10/2015 20:46]
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    00 20/10/2015 21:16
    Leggendo quel che scrivono loro ed i tuoi commenti, c'è da chiedersi se sanno di cosa stan parlando.... [SM=x1835165] [SM=x1835166]
    [Modificato da Alice.64 20/10/2015 21:17]
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    00 20/10/2015 22:06
    Calabroni e vespe....


    Chiarisco subito il pensiero, senza malintesi: le api non si toccano! Il carnevale di chi con slealtà, dopo una disinfestazione maliziosa, ricorre all’alibi: “Pensavo che fossero vespe” … deve finire! Chi uccide le api non ha la coscienza a posto; siete rimandati alle leggi comunitarie, nazionali e locali.



    Premesso che, ovviamente, concordo sul concetto, trovo peraltro assai curiosa la scelta dei termini...


    Se avete un problema a causa di uno sciame di api: chiamateci. Non verremo noi; avviseremo un apicoltore.



    E, a questo punto, si fa prima a chiamare direttamente un apicoltore...


    Sono insetti di origine rurale, che si trovano bene anche in città.



    Insetti di origine urbana ho ancora da vederne...


    Calabroni e vespe potrebbero usare il fumaiolo di un camino



    Perchè non il comignolo di una nave? [SM=x1835166]


    o il vuoto di una canna fumaria



    Eh sì, anche perchè usare il "pieno" sarebbe oltremodo complicato...


    L’intervento verso calabroni e vespe, a meno che non si tratti di un nido nella cassetta della posta, richiede di dover lavorare in quota, spesso usando comodi mezzi di elevazione.



    Davvero? Mah...


    Poi, ci si deve dotare di addizionali indumenti protettivi. Oltre ai classici dispositivi di protezione individuale serve una tuta o un camiciotto – secondo i casi – da apicoltore, dotati di maschera in rete: garantiscono verso gli attacchi specialmente di calabroni.



    Il pungiglione dei calabroni riesce a perforare senza alcuna difficoltà anche la tela di una tuta o giubbotto da apicoltore, oppure la parte in tessuto di una maschera che è a contatto con la pelle.
    Personalmente preferisco far conto su un minimo sindacale di prudenza e sulla conoscenza del comportamento di questi insetti.


    Se capita di doversi muovere vicino ad un nido o, da malcapitati, di molestarle, il suggerimento è di evitare movimenti fulminei e bruschi, nel tentativo di svincolarsi dall’attacco.



    Fuggite, sciocchi! Ma piano, neh? [SM=x1835166]



    Vespula germanica, è la vespa che costruisce i nidi nel terreno, a volte come Dolichovespula sfrutta le fessure nei muri.



    Fessure belle grosse però, visto che un nido di Vespula può contenere alcune migliaia di operaie...

    Poi viene da chiedersi come mai sul sito c'è la foto delle celle di una vespa vasaia del genere Sceliphron, che nulla ha a che vedere con vespe e calabroni, ma... transeat...




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    00 20/10/2015 22:42
    I temibili insetti striscianti...


    La definizione d’insetti striscianti è generica e imprecisa, tuttavia, ci aiuta a inquadrare alcuni artropodi – una categoria più ampia dei soli insetti – che trovano nelle abitazioni un ambiente di vita ideale.



    Oltre a trovarla balorda, a livello di definizione, trovo che non aiuti per niente. In realtà quasi nessun insetto "striscia" davvero e infatti in questo forum il termine è messo tra virgolette.


    Piastrelle non completamente sigillate, serramenti sdruciti, crepe e fessure nei muri, intercapedini formate dai mobili, sono solo alcune delle loro possibilità di rifugio nella casa



    Serramenti "sdruciti"?
    Sdrucito è sinonimo di scucito, strappato, lacerato.
    Se avete le finestre scucite. strappate o lacerate, sappiatelo, siete in guai grossi... [SM=x1835165]


    il nascondiglio vicino ad una fonte di alimento diventa una comodità, sfruttata anche per costruire un nido, specie in un ambiente reso accogliente da temperatura e umidità adatte.



    Da notare che, in condizioni normali, i valori di temperatura e umidità sono tutt'altro che adatte alla gran parte degli artropodi, che di solito fan rapidamente una brutta fine.


    Formiche, forbicine, cimici, ragni, scorpioni, centopiedi, millepiedi, pesciolini d’argento, sono una parte degli artropodi che potrebbero abitare con noi.



    Formiche, ok, talvolta.
    Forbicine... no
    Cimici, solo nel periodo autunnale, e di solito campano poco, perchè le case poi, d'inverno, son troppo calde e troppo secche.
    Ragni, ok, anche se sono "utili" e comunque non infestanti.
    Scorpioni: se sono residenti in casa vuol dire che c'è gran abbondanza di prede e umidità piuttosto elevata, oltre a crepe e fessure in ogni dove. Come le cimici, in autunno cercano di entrare in casa per svernare, ma NON sono infestanti.
    Centopiedi, no, a parte la Scutigera coleoptrata, innocua e utile
    Millepiedi no, visto che vogliono umidità molto elevata e sono detritivori. Certo, se avete mucchi di vegetazione in disfacimento all'interno della casa, può ben capitare...
    Pesciolini d'argento: ok, anche se son sempre meno comuni.


    Contro gli artropodi domestici, si possono eseguire trattamenti programmati, anche non specifici



    Che tradotto, vuol dire "verniciare" tutto con insetticida ogni tot tempo. Praticamente una follia.


    altre volte, invece, è necessario intervenire in modo mirato, per controllare un parassita particolarmente pugnace.



    Tipo? [SM=x1835165]




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    00 20/10/2015 23:56
    Zanzare...


    Le zanzare non sono tutte uguali



    Certo, alcune sono più uguali delle altre (Orwell, perdonami... [SM=g27995] )


    L’insetto dev’essere colpito in una fase vulnerabile del suo ciclo biologico, coincidente con una ridotta nicchia ecologica, per evitare dannose dispersioni di sostanze attive.



    Usare il termine "nicchia ecologica" a cazzo: fatto.


    L’esperto conosce i comportamenti degl’insetti. In alcuni casi le differenze biologiche ed ecologiche tra le specie sono dei dettagli, in altri casi segnano forti contrasti.



    Usare la parola "ecologico" a cazzo: fatto


    Alcune zanzare mostrano attenzioni per gli aspetti naturali del territorio, altre, sono più opportuniste e onnipresenti anche nelle città.



    Non credo di aver capito...


    Ci sono zanzare diurne, crepuscolari e notturne; alcune sono talmente sensibili alla luce da percepire la gradazione delle ombre.



    Yep, 50 sfumature di ombra... [SM=x1835168]


    Dopo il pasto di sangue qualche specie preferisce rimanere in casa, altre, escono alla svelta.



    Dare informazioni insulse e mettere virgole a cazzo: fatto.


    Al di la delle numerose specie di zanzara presenti sul territorio nazionale, nelle città troviamo Culex pipiens e Aedes albopictus.



    Quindi tutto il discorso sulle specie di prima era solo per fare volume, sì? [SM=g27986]


    Sono zanzare a loro agio nei focolai cittadini inquinati



    Usare la parola focolaio a cazzo: fatto.


    La zanzara tigre compie venticinque anni



    Auguri!!! [SM=g28006]
    E, tra l'altro, non li dimostra affatto...


    la sua espansione è in aumento



    Se non fosse in aumento, non sarebbe espansione...


    La loro espansione nelle aree urbane e periurbane, è dovuta all’enormità di nicchie ecologiche sfruttabili per il ciclo di vita.



    Ho capito che il termine "nicchia ecologica" suona bene e fa figo, ma ho anche capito che non sapete assolutamente cosa significhi.
    Ogni specie ha UNA nicchia ecologica, la sua. Non ne può "sfruttare" altre.
    E se anche non fosse così, il termine "enormità" è riferito alle dimensioni, non al numero.


    Sugli pneumatici la femmina gravida è in grado di deporre le uova (che resistono all’essiccamento) sfruttando anche piccole quantità di acqua che ristagnano tra le scanalature

    .

    Eh? [SM=x1835207]


    Rispetto alle altre zanzare di vecchia conoscenza, la zanzara tigre è più grossa e più aggressiva al punto da arrivare a pungere anche in pieno giorno



    Il che, in una specie ad attività tipicamente diurna, non suona poi così strano... [SM=x1835165]


    Le larve sono mature nel giro di una decina di giorni e vivono un paio di settimane.



    Mi sfugge il senso... [SM=x951804]


    Pur in uso da diversi anni, il Bacillus thuringiensis non ha finora comportato la selezione di ceppi resistenti. Il batterio viene utilizzato nella lotta larvale ma non di rado si sono avute anche applicazioni contro gli adulti.



    Considerato che il Bt funziona per ingestione, l'ultima affermazione mi lascia parecchio perplesso... [SM=x1835164]


    Il ciclo, la cui durata è strettamente legata alle condizioni ambientali (temperatura e umidità) si compie attraverso le fasi di uovo, larva, ninfa e adulto.



    Le famose ninfe di zanzara, eh sì... [SM=x1835163]


    Le pupe hanno una durata molto breve (2-3 gg); non si nutrono e si muovono continuamente con funzione respiratoria.



    Ehi, avevate appena detto "ninfe"...


    To be continued.... [SM=g27988]












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    the pest control disaster
    00 21/10/2015 07:06
    U Signur!!! Ma uno che legge tutta quella roba ne esce più ignorante di prima!!!
    Ora a prescindere dal fatto che oramai qualche nozione sugli insetti la sò anche io e quindi noto le incorrettezze, ma davvero si resta confusi.
    Non ho capito nemmeno perché tra gli striscianti nominano,blatte escluse, una serie di insetti assolutamente innocui !
    Che senso ha disinfestare se ti ritrovi in casa dei millepiedi! [SM=g27994]
    Bah! Non ho parole!!!




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    00 21/10/2015 23:57
    Cimice dei letti, zecche, pulci


    La Cimice dei letti (Cimex lectularius) è un parassita episodico – sempre più frequente.



    Significati di "episodico":
    1. Limitato a uno degli elementi costitutivi di una serie o di un complesso.
    2. Costituito da un numero notevole di episodi più o meno strettamente connessi.

    E io mi domando cosa ci azzecchi...


    Alcuni di questi parassiti si sono adattati a specifiche nicchie ecologiche, tanto da modificare comportamenti e morfologia.



    Aridaje...
    nìcchia ecològica: Spazio occupato da una specie o da una popolazione all'interno del suo habitat, inteso non come spazio fisico, ma come ruolo e funzioni che gli individui svolgono in un ecosistema, o anche come il modo in cui una specie utilizza le risorse dell'habitat in cui vive. (da: Treccani online)


    Pensiamo alla Zecca molle dei piccioni (Argas reflexus) e all’Acaro dei piccioni (Dermanyssus gallinae), capaci di migrare dalle zone di decubito dei volatili e penetrare dai tetti delle case nelle mansarde, per nutrirsi di sangue umano



    Zone di "decubito"? [SM=g27993]

    decubito: [de-cù-bi-to] s.m. Posizione del giacere a letto.

    Che non si capisce cosa c'entri coi volatili... [SM=x1835165]

    Tra l'altro non "migrano per nutrirsi di sangue umano" (che, tra l'altro, nemmeno apprezzano particolarmente). Semplicemente capita che si trovino senza disponibilità degli ospiti naturali, e che vadano in giro spinti dalla fame, finendo col pungere noialtri.


    alla Pulce del cane e alla Pulce del gatto (Ctenocephalides canis e felis) in grado di pungere anche l’uomo.



    Vedi sopra: se sono affamate, assaggiano la prima cosa a sangue caldo che trovano nelle vicinanze. Ma assaggiano soltanto, perchè le pulci sono tendenzialmente specie-specifiche e non si nutrono su ospiti "alternativi".


    Di solito s’incistano nelle fessure e nelle irregolarità delle infrastrutture, da dove è difficile stanarli



    No, sorry, gli artropodi non si "incistano", tantomeno nelle fessure [SM=x1835207]
    E qualcuno mi spieghi con precisione cosa diavolo sono le "irregolarità delle infrastrutture"... [SM=g27994]


    cimici dei letti e zecche si annidano nelle prese;



    Le cimici, talvolta. Le zecche, dubito assai.


    risalgono gl’impianti elettrici



    Controcorrente... [SM=x1835166] [SM=x1835168]


    Il tecnico disinfestatore capace, sa orchestrare più sistemi di lotta per lo stesso fine, giungendo ad un risultato dal valore superiore a quello della somma algebrica di ognuno dei metodi.



    Si chiama sinergia. Ma di solito non ci si riferisce alla somma algebrica perchè, pur essendo superiore alla somma dei singoli metodi, il risultato finale potrebbe essere comunque pesantemente negativo... [SM=x1835165]
    Normalmente si parla di somma aritmetica, o ancor più semplicemente, di addizione.
    Quando si usano termini "ad effetto", si fan spesso figuracce... [SM=x1835165]

    Nelle prossime puntate: piccioni, serpenti, ragni e scorpioni...


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    00 22/10/2015 22:39
    Piccioni... (Livio mi perdonerà, spero)


    I piccioni sono cittadini integrati.



    Ah beh...


    I piccioni, come gli storni e i passeri, sono uccelli cittadini impeccabilmente integrati



    Gli storni NON sono uccelli cittadini (di solito usano le città solo come "dormitorio"), e i passeri sono così "integrati" da essere sempre più rari nelle città...


    frequentemente li vediamo sopra i tetti, sui monumenti, ovunque, anche a pascolare sui marciapiedi.



    "Pascolare" ha due possibili significati:

    1. condurre al pascolo, sorvegliare gli animali al pascolo: pascolare le pecore

    2. detto di animale, mangiare al pascolo: pascolare l’erba


    Ci vivono accanto, e sono quasi simbiotici.



    Eh sì, anche "simbiotico" è un termine che fa la sua porca figura, vero? [SM=x1835164]


    I piccioni sono scaltri e opportunisti



    Scaltri? I piccioni? [SM=g27994]


    I piccioni obbediscono all’istinto che suggerisce loro un agire concreto, improntato alla soddisfazione delle necessità primarie. Un rifugio sicuro e un’adeguata disponibilità di cibo, rappresentano le colonne portanti della loro vita.



    Come, praticamente, qualsiasi altro animale... [SM=x1835165]


    Sono comodità e opportunità che noi offriamo distrattamente, e che sanno cogliere interamente e con destrezza



    Beh, tutti gli uccelli che attualmente nidificano sugli edifici (rondini, rondoni, "piccioni", etc) in natura lo fanno (o, quantomeno, lo facevano) su rupi rocciose e scogliere. E' pacifico che le costruzioni umane siano più adatte e, soprattutto, assai più diffuse. Per quanto riguarda la disponibilità di cibo, il discorso è più difficile e complesso...


    A differenza dell’uomo hanno particolare attenzione a non disperdere inutilmente le energie, ottenendo il massimo con il minimo sforzo.



    Quindi i "piccioni" sarebbero un modello a cui ispirarsi? Contenti voi... [SM=x1835165]


    Un fare così pragmatico consente ai piccioni di sfruttare a fondo le straripanti occasioni delle città: una vastità di siti per il decubito e la nidificazione, e un’alimentazione abbondante sempre accessibile.



    Al di là del fatto che "vastità" indica estensione spaziale e non numerosità, che le occasioni non "straripano", e pur considerando che "decubito" (come già visto) non si può applicare agli uccelli, il discorso sull'alimentazione è tutto da vedere. L'alimentazione dei colombi di città, infatti, non rispetta le reali necessità fisiologiche di questa specie (che in natura si ciba soprattutto di gemme e frutti) ed è totalmente sbilanciata a favore dei carboidrati. Ciò comporta che la salute generale di questi volatili è mediamente meno che buona: vivono meno di quanto dovrebbero e sono molto soggetti a malattie varie.


    I piccioni sul tetto ti mettono sul piede di guerra



    Diceva Jannacci che l'importante è esagerare...


    Tutto ciò causa una grave disarmonia; è un’asimmetria che produce mucchi di sedimi e di strami sui tetti, un accumulo di materia fecale sulle architetture e in città.



    Beh, sedime sta per "sedimento", e indica il deposito di materiale solido in particelle più o meno fini, laddove le deiezioni degli uccelli sono tipicamente semiliquide.
    strame: [strà-me] s.m. (pl. -mi) Erba secca e paglia che servono da foraggio e da lettiera per il bestiame.
    Trovo sempre più curiosa la scelta dei termini delle pagine di questo sito... [SM=x1835201]


    Il sovraffollamento comporta rischi per la salute dell’uomo: provoca epidemie di microrganismi potenzialmente patogeni e lo sviluppo di organismi ectoparassiti, che sopravvivono nei giacigli nutrendosi con il sangue degli uccelli.



    Gli organismi ectoparassiti non "si sviluppano", al limite proliferano e/o si diffondono.
    Un "giaciglio" è un mucchio di paglia o stracci da usare come letto improvvisato. I piccioni hanno "giacigli"?


    Gli ectoparassiti vengono disseminati con i voli, e s’insediano nelle infrastrutture visitate dai piccioni



    I piccioni visitano le infrastrutture?


    sono zecche molli e acari ematofagi che perdurano nell’ambiente, sopravvivendo emaciati per lunghi periodi di tempo.



    Mai visto zecche molli o acari "emaciati"... però suona bene...


    Osservare un piccione, potrebbe provocare le stesse emozioni del guardare una portaerei: scrutando la nave, t’immagini la pericolosità di quello che non vedi, e ciò che è annidato nella stiva, potrebbe essere presagio di ostilità.



    Dipende da cosa ti sei fumato.... [SM=x1835165]


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    00 22/10/2015 23:50
    Lo so che non è bello perchè è una cosa seria, però leggendo sono morta dalle risate [SM=x1835168]

    Il decubito dei piccioni poi... e gli acari emaciati... poi la frase finale è la ciliegina sulla torta [SM=x1835168]
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    00 23/10/2015 07:04
    Nooooo!! Questa sui 'piccioni' rasenta la perversitá... mi stò rotolando! Per colpa di questi 'idio...' ehmm ' scienziati', rischio l'incontinenza da risata!
    Ecco, incontinenza da risata, suona pure bene! [SM=x1835166]



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    00 23/10/2015 08:34
    [SM=x1835168]

    Poveri "piccioni", l'ultima parte di quel che han scritto, li fa sembrare pericolosissimi, ma dai, non son mica bombe ad orologeria!
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    00 23/10/2015 16:30
    Come Franco ben sa, i piccioni vanno "eliminati" con ... pancetta e tartufo!
    [SM=g27990] [SM=g27990] [SM=g27990]
    Mani o posate è indifferente: funziona uguale [SM=g27988]
    Possibilmente "annaffiati" con dell'ottimo vino ...
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    Esistono centonovantatrè specie di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L'eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. (D. Morris)
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    00 23/10/2015 16:32
    Anche la "bomba di riso con piccione" non è male...
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    Lyvius
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    00 23/10/2015 16:35
    Re:
    EffeCi61, 23/10/2015 16:32:

    Anche la "bomba di riso con piccione" non è male...


    Non conosco [SM=g27995]
    Provvederò!
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    Esistono centonovantatrè specie di scimmie con coda e senza coda; di queste, centonovantadue sono coperte di pelo. L'eccezione è costituita da uno scimmione nudo che si è auto-chiamato Homo sapiens. (D. Morris)
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    EffeCi61
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    00 23/10/2015 18:47
    Serpenti...


    Vipera



    Wait... di cosa stiamo parlando?
    Perchè in Italia di vipere ce ne sono almeno 4 specie, non così tanto simili tra loro.


    Il corpo è piuttosto tozzo e corto, lungo circa 60-70 cm.


    E' la taglia media di Vipera aspis adulta. Però, pur non avendone viste poi moltissime in vita mia, almeno un paio di quelle che ho catturato (taaanti anni fa, quando ancora si poteva) erano sui 90 cm.


    Il capo è triangolare e appiattito, con il muso leggermente ricurvo verso l'alto ed è inoltre ricoperto da piccole scaglie.


    Di nuovo, vale solo per Vipera aspis. E si chiamano "squame".


    Presenta sul dorso una caratteristica fascia scura a zig zag. Il colore del dorso è grigio cenere con due strisce nere sulla nuca a forma di v rovesciata.



    Cito da Wikipedia, con la quale concordo:

    La colorazione varia a seconda dell'individuo dal grigio chiaro al marrone-rossiccio, e concede la possibilità al rettile di mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Anche il disegno dorsale cambia da soggetto a soggetto, con strisce a zig-zag, macchiette separate o colorazione quasi uniforme.
    E poi ci sono gli esemplari melanici, che sono neri.


    Il suo morso velenoso è mortale anche per l'uomo.



    Può esserlo, soprattutto per i bambini e per le persone che han già problemi seri di salute ma, normalmente, la quantità di veleno iniettata NON raggiunge neanche lontanamente la dose letale.


    Biacco
    A differenza della biscia d’acqua è aggressivo e, se catturato, si avventa mordendo furiosamente, ma non è velenoso.



    Curiosamente, la biscia d'acqua non è compresa tra le specie descritte nella pagina, quindi non si capisce bene il senso del paragone [SM=x1835165]



    La colorazione della parte superiore è verde-giallastra o nera.



    E' nero sul dorso, verde scuro alternato a giallo brillante (non a caso la specie è viridiflavus) sui fianchi e giallo ventralmente, oppure tutto nero.


    La sua lunghezza può variare da 80 a 200 cm.



    Di solito 120-150, i 200 sono una sorta di record...


    Si nutre di lucertole, serpi e topi.



    Certo, ma manca qualcosa, altrimenti non si spiega perchè uno dei suoi nomi comuni sia "serpe uccellatore"...


    Saettone
    La sua lunghezza varia da 50 a 200 cm.



    Anche qui 120-150, gli esemplari da 200 sono da guinnes...


    La livrea è, superiormente, di colore marrone chiaro tendente allo scuro, inferiormente è gialla.



    "di colore marrone chiaro tendente allo scuro" merita l'oscar... [SM=x1835168]
    Comunque dorsalmente è color giallo verdastro uniforme con piccoli punti bianchi, ventralmente è chiaro ma non giallo.


    Si nutre di ghiri, lucertole, di uova e nidiacei che uccide per costrizione.



    Ora, perchè proprio di ghiri?
    Si nutre di roditori, lucertole e uccelli (uova comprese) come più o meno tutti i colubridi di grosse dimensioni. E uccide per costrizione tanto quanto gli altri...(le uova no, però [SM=g27988] )


    È chiamato così perché sacro a Esculapio, dio della medicina.



    Funziona solo se si avverte prima che il suo nome comune più diffuso è, appunto "Colubro di Esculapio", altrimenti la cosa non ha molto senso, in quanto "Saettone" è riferito chiaramente a velocità e agilità dei movimenti... [SM=x1835165]


    Cervone
    La sua lunghezza può arrivare fino a 200 cm;



    Sebbene la sua taglia media di solito non superi i 160 cm, questa è davvero l'unica specie di colubride italiano che può arrivare addirittura a 240 cm... [SM=g27986]


    Si nutre di topi, arvicole, ghiri, leprotti, donnole, lucertole e uccelli.



    Sui ghiri nutro le stesse perplessità di cui sopra (se capita son sicuro che li mangiano, ma considerarli parte normale della dieta mi pare eccessivo)
    I leprotti devono essere davvero molto piccoli, altrimenti "'gna fa" (e l'incontro mi pare oltretutto assai poco probabile)
    Donnole? [SM=g27993] Sarà...
    In compenso questa specie davvero gradisce moltissimo le uova, che non sono nominate, vabbeh...


    Lotta
    Nel nostro Paese non vivono rettili velenosi al di fuori delle vipere.



    Beh, il concetto di "lotta" applicato ai serpenti mi fa rabbrividire, dopo spiego perchè...
    Nel nostro paese, a voler essere del tutto precisi, esistono almeno altre tre specie di serpenti velenosi:
    Colubro lacertino (Malpolon monspessulanum) presente in Liguria al confine con la Francia
    Colubro lacertino orientale (Malpolon ignitus) presente in Trentino, a Lampedusa, e al confine con la Slovenia.
    Serpente gatto europeo (Telescopus fallax) in una zona ristretta del Friuli, sempre al confine Sloveno.

    C'è di buono che sono opistoglifi, ovvero i loro denti del veleno sono nella parte posteriore della bocca, ragion per cui non sono in grado di dare morsi velenosi all'uomo. Però sempre velenosi restano... [SM=g27988]


    In caso di avvistamento non tentarne la cattura, ma segnalare il fatto ai responsabili Eurogreen.
    Con estrema attenzione, operatori specializzati, provvederanno alla cattura della vipera ripristinando lo stato di sicurezza dellarea.



    Cazzarola...
    Ovviamente la vipera (supponendo che davvero di vipera si tratti) se ne starà lì buona buona ad attendere l'arrivo degli "operatori specializzati", che la cattureranno e...?
    Al di là del fatto che le vipere sono timidissime e tendono a "scomparire" nel giro di pochi secondi se vengono a contatto visivo con l'uomo, riuscire poi a scoprire dove si sono andate a cacciare è normalmente difficilissimo (esperienza personale) a meno di voler buttare per aria mezzo giardino, con esiti comunque assai incerti...
    Ma poi che ci fanno, una volta catturata?


    Il morso di una vipera appartenente alle nostre specie non risulta letale prima di 24 ore, ma non va dimenticato che esiste sempre la possibilità che l’eventuale serpente segnalato dai cittadini sia un animale appartenente ad una specie esotica, potenzialmente velenosa, smarrito o liberato dal proprietario.



    Cazzate. La legge italiana vieta in modo specifico la detenzione di serpenti velenosi, e le poche eccezioni derivano da specifiche autorizzazioni a scopo di studio. La possibilità di venir morsicati in Italia da un serpente esotico velenoso sono così scarse da non meritar di essere nemmeno menzionate, a meno di voler fare coscientemente terrorismo psicologico. Tanto gratuito quanto remunerativo, vero? [SM=x1835164]


    Sono invece presenti nel territorio bresciano alcune specie di colubri, ossia il saettone, il biacco (estremamente comune) ed il cervone che sono totalmente innocui pur se di dimensioni relativamente grandi (fino a 2 metri) e caratterizzati da un atteggiamento a volte aggressivo.



    Colubro d'Esculapio e biacco sono effettivamente assai comuni in tutta Italia, ma il cervone è tipicamente a distribuzione centro-meridionale. Incontrarlo nella bresciana forse non è impossibile, ma di sicuro è estremamente improbabile...


    Il consiglio ai cittadini è semplicemente di segnalare la presenza del serpente indicando quando possibile la specie e di non tentare la cattura o l'uccisione dell’animale. Eurogreen conosce le modalità di cattura, diverse da specie a specie, dispone di personale responsabile ed esperto, autorizzato alla cattura di un serpente.



    Che le modalità di cattura sian diverse da specie a specie è una colossale stupidaggine: si usano le mani (al limite protette da guanti da lavoro) e, ma solo volendo, un "gancio" da erpetologo. Sulla cosa dell'autorizzazione a catturare i serpenti nutro dubbi enormi.


    Non esistono, tranne nel caso di rettili esotici, leggi nazionali che sono poste a tutela dei serpenti che vivono in Italia, ad esclusione di qualche legge regionale non ancora esistente in Lombardia.



    Ahia... [SM=g27994]
    Tutte le specie di serpenti presenti in Italia sono protette dalla Convenzione di Berna

    "La Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, anche nota come convenzione di Berna fu elaborata nel 1979 e divenne esecutiva dal 1º giugno 1982. È stata recepita in Italia con la legge n. 503 del 5 agosto 1981."

    Per quanto riguarda la Regione Lombardia:

    LOMBARDIA L.R. 27 luglio 1977, n. 33
    Provvedimenti in materia di tutela ambientale ed ecologica.

    legge abrogata dalla Legge Regionale 31 marzo 2008 , n. 10 Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea

    Art. 4
    (Conservazione di anfibi e rettili)
    1. Sul territorio regionale, salvo quanto previsto dai commi 2, 3, 4 e 6, sono vietate la cattura, l'uccisione volontaria e la detenzione a qualsiasi fine, a tutti gli stadi di sviluppo, delle specie di anfibi e rettili autoctoni della Lombardia compresi nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 3, lettera b

    (i commi citati riguardano rane e chiocciole per l'utilizzo a scopo alimentare, o le catture/trasferimenti a scopo di studio)

    Vogliamo discuterne? [SM=x1835164]
    [Modificato da EffeCi61 23/10/2015 18:48]
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    00 24/10/2015 07:26
    L'ultima volta che ho visto una vipera è stato oltre trent'anni fà ! Perchè dargli la caccia? Perchè affermare che sono mortali. Non è vero come ben ha sottolineato il Boss! Questo è puro terrorismo.
    Non se ne trovano un granchè nei centri abitati ( non se ne trovano e basta) e chi adora come me, camminare per boschi e campi incolti, basta che si vesta con indumenti adeguati e un bel bastone per scansare le erbacce e vedere dove si mettono i piedi. Un bel paio di stivali e amen! Parlare di disinfestazione riguardo a certi esseri viventi mi manda in bestia!!!
    Sarebbe da suggerire una bella disinfestazione delle ditte che suggeriscono certe disinfestazioni.
    Ora vi chiedo a voi Boss, quante volte siete stati chiamati per "infestazioni" da serpenti vari! [SM=x1835164]
    Io ne vorrei a bizzeffe cosí mi toglierebbero dai piedi quei topini odiosi!



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    00 24/10/2015 10:08

    Ora vi chiedo a voi Boss, quante volte siete stati chiamati per "infestazioni" da serpenti vari!



    Mai... un paio di volte mi han chiamato per una identificazione, e in entrambi i casi eran "cuccioli" di biacco.
    D'altra parte, come hai giustamente detto, in città serpenti pochini... [SM=x1835165]
    Mi han chiamato "per gechi" una volta, e in effetti c'erano (2), ma mi son limitato a trasferirli altrove, ovviamente, e solo per tranquillizzare la cliente.


    Io ne vorrei a bizzeffe cosí mi toglierebbero dai piedi quei topini odiosi!



    Tanti, tanti anni fa, io l'ho fatto. Avevo dei ratti che mi facevano casino e provenivano da una valletta di scolo delle acque piovane che correva di fianco al giardino della casa di vacanze.
    Sono andato a fare un giro in uno dei miei posti "da serpi", ne ho catturato qualcuno e l'ho liberato in giardino. Ratti spariti in tempo quasi zero.
    Poi c'erano i serpenti che pigliavano il sole sul bordo della piscina, ma la cosa non ha mai disturbato molto i miei familiari... [SM=x1835165]
    [Modificato da EffeCi61 24/10/2015 10:09]
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