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F - Cosa pensa di lui Paolo: 3

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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 09/09/2015 15:07
    I CORINZI 15, 24.28
    ... poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre ... allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinchè Dio sia tutto in tutti

    Quando verrà la fine non ci sarà più la distinzione Padre-Figlio, questa è stata necessaria per il piano di salvezza voluto da Dio; Dio tornerà ad essere come prima, come nel principio, cioè “tutto”.
    Dio aveva scelto di vivere tra gli uomini e lo ha fatto diventando Padre – prima non lo era, o era padre in senso generale di tutto e di tutti avendo creato ogni cosa – nel momento in cui, svuotando Sé stesso, è entrato in un corpo umano.
    Ma una volta compiuta l’opera di redenzione, ritornerà ad essere “tutto in tutti”.
    Questo è uno dei passi cosiddetti “subordinazionisti”, cioè che presentano Gesù come subordinato al Padre; ce ne sono molti altri, nei vangeli e negli Atti.
    Ma questa “subordinazione” è in armonia con la realtà delle cose: Gesù di Nazareth è un uomo con un corpo materiale e la materia è un limite, un impedimento per lo spirito; logico che Gesù sia subordinato al Padre perché, sussistendo la relazione Padre-Figlio, si ha che il Figlio è subordinato al Padre, come anche avviene nelle relazioni umane. Così, parlando di uomini, ogni figlio è ubbidiente al proprio padre fino a che, e solo fino a che, egli vive col proprio padre in questa relazione. Ma non appena un figlio lascia il proprio padre e diventa egli stesso padre, la subordinazione scomparirà, il figlio, che resterà tale per l’anagrafe, non sarà più figlio in quanto ad autonomia perché non dipenderà più dal proprio padre.
    Quindi anche Gesù – meglio dire quel “qualcuno” che è in lui – riavrà la gloria di cui si era svuotato (Filippesi 2, 7) e che aveva prima che il mondo fosse (Giovanni 17, 5).

    COLOSSESI 1, 15-18
    ... egli è l’immagine del Dio invisibile ...

    Dio non è visibile, lo spirito non è visibile, gli occhi umani sono in grado di vedere solo cose materiali, che hanno un corpo fisico. Sempre la Bibbia usa immagini per raffigurare realtà spirituali, Apocalisse è l’esempio più importante in questo senso.
    Del resto, Dio stesso si è manifestato fin dall’inizio con il proprio nome e non con una sua immagine, un nome indica un modo di operare, un’immagine è una cosa statica, ferma, così erano gli dei pagani, fermi e muti.
    Dio voleva farsi vedere dagli uomini e ha scelto di essere un uomo pure Lui: Gesù lo ha detto piuttosto chiaramente, “chi ha visto me ha visto il Padre”, e si riferisce agli occhi nostri materiali, non certamente a quelli dello spirito, con i quali un giorno vedremo chiaramente le cose spirituali.

    ... primogenito di ogni creatura, poiché in lui sono state create tutte le cose ...
    Primogenito ... la nostra idea di persona ci dice che si tratta del primo ad essere generato, il primo di una serie, il primo figlio di una coppia di genitori al quale ne seguono altri.
    Ma noi dobbiamo abbandonare questa nostra idea quando parliamo delle cose di Dio. Dio non è persona come noi siamo abituati a pensare e quindi tutte le cose che lo riguardano “funzionano” in maniera diversa da quello che noi pensiamo.
    Infatti, quando mai noi possiamo pensare che nel primo figlio di una coppia di genitori ... nel primogenito siano stati generati anche tutti gli altri figli? di Cristo Gesù Paolo dice in lui sono state create tutte le cose (v. 16);
    oppure, sempre parlando di una coppia di genitori aventi più figli ... quando mai potremmo noi pensare che nel primogenito sussistano tutti gli altri figli? di Cristo Gesù, infatti, Paolo dice che tutte le cose sussistono in lui (v. 17).
    Evidentemente, allora, Paolo ha in mente ben altro che “il primo di una serie”, ha in mente qualcosa di assolutamente indipendente dal creato!

    Né possiamo pensare che Dio abbia creato Cristo per fargli creare l’universo ... e non poteva farlo direttamente? gli mancavano forse le capacità? no davvero!
    Ma questo è un pensiero proprio dello gnosticismo, quello del “demiurgo” creato appositamente per creare il creato ... Marcione, per esempio, uno dei tre massimi maestri dello gnosticismo, riteneva che il Jahweh del VT fosse il demiurgo creatore dell’universo e che il vero Dio, quello di Gesù, cioè il Padre, avesse poi mandato Gesù per ristabilire la situazione; a questo punto i “demiurghi” diventavano due: quello cattivo, Jahweh, autore della Legge di Mosè con tutti i suoi comandi costrittivi e di tutte le cattiverie, uccisioni etc., e quello buono, Gesù, venuto per salvare. Per sostenere queste sue idee Marcione ha dovuto eliminare tutto il VT e gran parte del NT, mantenendo il solo vangelo di Luca e le lettere di Paolo come Parola di Dio.
    (E’ prassi piuttosto comune quella di eliminare tutta o in parte la Parola di Dio come la conosciamo per poter sostenere le proprie idee personali.)
    “Primogenito”, allora, ha un altro senso, un altro significato: e cioè significa qualcosa o qualcuno che era prima di tutto ciò che noi conosciamo, prima di tutte le cose, quando niente era esistente.
    Ma non sarà Paolo a dire “chi” è questo “qualcuno”, così come non lo sono stati Marco, Matteo e Luca; sarà Giovanni a dirlo chiaramente.
    Paolo si limita a dire che in Cristo Gesù erano tutte le cose prima che queste venissero all’esistenza e in questo modo egli era “prima” di tutto, senza che si debba far dire al termine “primogenito” che egli sia stato creato per creare.
    Paolo dice che Cristo Gesù preesisteva a Gesù di Nazareth e lo dice in

    I CORINZI 10, 4
    ... bevevano alla roccia spirituale che li seguiva, e questa roccia era Cristo
    Certamente non era Gesù di Nazareth. Era il Cristo.
    Possiamo dire che era Dio stesso?
    Certamente questo è uno dei passi biblici “strani”, come quelli di Genesi ed Esodo visti più sopra, passi che non “definiscono” in modo netto che “cosa” è la Deità, come è costituita.
    Il vero “unto di Jahweh” (= Cristo di Jaweh) sarebbe apparso fra gli uomini alla “pienezza dei tempi”; figura di esso fu David e i re suoi discendenti, ma solo in Gesù di Nazareth avrebbe abitato fra gli uomini. Si tratta dunque di … chiamiamola persona, o spirito, o come vogliamo … e che soltanto Giovanni ci aiuterà un pò a capire … e che era preesistente fin dall’inizio, “nel principio”, cioè quando ancora niente era esistente.
    Paolo non distingue in modo netto fra Gesù di Nazareth e quel “qualcuno” che era in lui, Gesù di Nazareth non aveva in sé uno spirito simile a quello che tutti noi abbiamo, aveva “qualcuno” ben diverso dal nostro spirito. Di chi si tratti ce lo dice Giovanni.





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    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 12/09/2015 13:21
    Romani 1:1,3-4
    “Paolo, servo di Cristo Gesù,..... riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore”
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    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 13/09/2015 07:41
    Re:
    io.donna, 12/09/2015 13:21:


    Romani 1:1,3-4
    “Paolo, servo di Cristo Gesù,..... riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, dichiarato Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santità mediante la risurrezione dai morti; cioè Gesù Cristo, nostro Signore”




    Romani 9, 5
    ... cioè gli Israeliti ... ai quali appartengono i padri e dai quali proviene, secondo la carne, il Cristo, che è sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen