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Regni d'Oriente

< “Nessuno di noi si conosce a fondo dopotutto,abbiamo ancora così tanti segreti”> {OK}

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    Frederik_Vendergast
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    00 10/06/2015 00:34
    Frederik - Nahyra
    Frederik - Nahyra

    L'umano e l'impura si incontrano sotto la pioggia, la parte demoniaca è ancora arrabbiata per il trattamento ricevuto in locanda lascia quindi spazio indignata alla parte umana che si rivela essere meno sprovveduta ed ingenua di quello che l'umano potesse pensare

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    Nahyra [Vicolo]: Cammina lenta e decisa, mente i piedi avvolti in stivali morbidi calpestano il suolo senza quasi fare rumore. Scivola nell’ombra lei che è ombra tra le ombre, cammina rasente al muro, in modo che la pioggia non la bagni. Per proteggersi porta il cappuccio della tela cerata che indossa, calato sul viso, i suoi occhi rossi saranno comunque visibili, e permetteranno a lei di penetrare l’oscurità (//oscuro visione). Sotto il mantello indossa una camicia nera e calzoni neri, un abito semplice. Niente spada questa sera, vuole essere veloce, ma comunque letale, nasconde nello stivale destro un pugnale, mentre al cinturone porta quattro coltelli da lancio, più un pugnale lungo. “Perché usciamo solo quando piove?” chiede la voce nella sua testa, l’anima umana. L’impura rotea gli occhi al cielo <°Usciamo sempre, è nelle probabilità, prima o poi piove, e noi siamo fuori!°>. Si ferma un istante, ha raggiunto il limitare del vicolo, e da quella posizione, nascosta nell’ombra del vicolo, può osservare la piazza.

    Frederik [Piazza]: Neri nembi avvolgono il cielo quella notte nel loro abbraccio scaricando sulla cittadella fortificata la loro furia, fulmini rischiarano le nubi con il loro chiarore improvviso e fredda acque stempera la terra calda. Le vie deserte, i cittadini rimasti in casa, ma l'uomo è incurante di quel tempo, si gode la solitudine ed accoglie le fredde gocce con piacere e lo spettacolo dei fulmini gli rammenta i poteri che ha visto scatenarsi nel nord il potere degli elementi che ribollono in quel mondo. Solo qualche lanterna agli angoli delle strade illumina le strade che sono un regno d'ombre, l'umano cammina in mezzo alla piazza senza alcun interesse a celarsi come se accogliesse quell'acqua quasi potesse ripulirlo dalle ombre che lo macchiano. Indossa pantaloni neri di taglio militare ed una camicia nera, ai piedi alti stivali. Un mantello sempre nero impermeabile lo copre solo in parte dalla pioggia e sulla testa ben calato il cappello a falde larghe. E' armato la spada lunga appesa alla schiena l'elsa spunta oltre la spalla sinistra, una spada corta al fianco destro, tre pugnali da lancio su una bandoliera di traverso sul petto e non visto un pugnale dalla lama annerita nello stivale sinistro. I suoi occhi si orientano con le rade lanterne e per ora non si avvede dell'impura nascosta nelle ombre.

    Nahyra [Vicolo]: Scuote lievemente il capo, e le goccioline di pioggia scivolano dal cappuccio, fino alle spalle, dove si uniscono ad altre gocce fino a scivolare verso terra. Non odia la pioggia, ma nemmeno la ama particolarmente. Da quella posizione le gocce d’acqua non riescono a colpirla, per cui lascia che la schiena poggi contro il muro, e nel contempo osserva ciò che la circonda. “Serata fiacca” comincia l’anima umana, dato che ad un primo sguardo non sembra esserci nessuno nei dintorni, osserva attenta, scruta ogni ombra, e poi si avvede dell’umano al centro della piazza, sarebbe impossibile non riconoscerlo, è sufficiente il suo abbigliamento <°Quel ridicolo cappello!°> dice con rabbia l’anima demoniaca, è risentita nei confronti dell’uomo per come è stata messa da parte durante il loro ultimo incontro, quando era stata liquidata malamente non appena era giunta Eris. Lei non era abituata a farsi mettere da parte in quel modo <°Senti parlaci tu, che io non lo sopporto stasera!°> sbotta con rabbia l’anima demoniaca. Ed in un istante comincia lentamente a ritirare i fili della sua coscienza dalle terminazioni nervose del corpo dell’impura, in modo che Nahyra, l’anima umana, ne prenda il posto. Il passaggio si completa con un tremore che attraversa tutto il corpo. <”Bene”> la voce che esce dalle labbra dell’impura è più alta rispetto a quella dell’anima demoniaca, e questo permette di distinguerle, e a passi sicuri attraversa la piazza, è molto più aggraziata l’anima umana a muovere quel corpo, e ondeggia lievemente le braccia, come in una danza. Si ferma a tre metri dall’uomo <”Buona sera Frederik”> dice, chinando lievemente il capo in segno di saluto.

    Frederik [Piazza]: L'uomo scorge una figura che si avvicina tra le ombre, una figura femminile direbbe quando però si fa più vicina la riconosce. La studia qualche secondo < buona sera a voi due > direbbe quindi, osservando se la creatura sia preda di qualche follia, facendo roteare anche lo sguardo nei dintorni per vedere se la creatura demoniaca sia in circolazione, ma ben poco può vedere il semplice occhio umano. Non scorgendo pericoli immediati rimane attento ma si concentra sulla donna < anche voi a spasso in questa notte? Chi siete delle due ? > chiederebbe, a volte le riconosce ma non in mezzo a quel temporale.

    Nahyra [Vicolo]: Nahyra inspira lentamente, è raro che possa apprezzare l’aria fredda della notte, e quanto le era mancato il profumo della pioggia. Assapora ogni istante il suo attimo di libertà, sorride lievemente, un sorriso rivolto più che altro a se stessa, al suo piccolo attimo di libertà. °Guardalo, con la sua boria! Guardati le spalle perché se arriva quell’arpia, sarà pronto a pugnalartele!° dice una voce cupa nella sua testa, ne avverte la rabbia e ne è quasi disorientata. Ovviamente l’impura non può sapere che Eris è una mutaforma, tantomeno che la sua forma animale è un’arpia, il suo vuole essere semplicemente un insulto, chissà come sarebbe contrariata se sapesse che quell’appellativo non ha nulla di offensivo . Come sempre la sua presenza scatenerà un lieve senso di disagio nell’altro, un innato senso di sospetto (//incutere timore – Liv 3), solleva lievemente il cappuccio, non tanto da scoprire il viso, ma in modo che l’umano possa riconoscere il suo viso, scuote il capo, e un’espressione quasi addolorata si dipinge sul suo viso < “Già, ci piace la pioggia, sono Nahyra”> spiega con un lieve sorriso. Poi sospira < “Siamo molto addolorate da quello che è accaduto in locanda. O meglio, io sono addolorata, Kahira è furiosa”> precisa annuendo lievemente. °Oh puoi scommetterci la coda che sono furiosa!° sbotterebbe quasi urlando la voce nella sua testa, tanto forte che Nahyra si deve costringere a non sollevare le mani per tapparsi le orecchie, sa che non gioverebbe a nulla, se non a farla apparire pazza. < “Ci avete liquidato per la vostra donna. Non è stato un bel gesto da parte vostra”> spiega con voce pacata e diplomatica. °Non si ignora così una persona nel bel mezzo di una trattativa!!° sbraita la voce nella sua testa, e Nahyra può avvertire tutto il suo odio.

    Frederik [Piazza]: Percepisce una sensazione di disagio che non si spiega ora che le è vicina, ma non è individuo da spaventarsi facilmente, ma la sensazione lo porta a far vagare lo sguardo nei dintorni temendo qualche scherzo da parte del demone, ma dopo qualche attimo torna ancora su di lei per nulla quieto. Ascolta il dire dell'impura < siete addolorata? Direi che la situazione fosse piuttosto.... > non trova le parole <... imbarazzante, so che i modi di Khaira sono quelli non mi aspetto altro da un demone, se ci foste stata voi penso che non ci sarebbero stati problemi >. Si stringe nelle spalle < cosa vi dice che sia la mia donna? Non lo è e non penso abbia interesse ad esserlo> sorride poi maligno < siete forse gelose? > pungola l'impura. Ma poi torna serio < mi pare che avessimo concluso la conversazione non pensavo che Kahira badasse così tanto alle formalità, con voi avevo discusso dovevo parlare anche con lei o pensate che io abbia accordi solo con voi? >

    Nahyra [Piazza]: Un dito andrebbe a recuperare una ciocca che le è scivolata davanti al viso, per portarla dietro l’orecchio, al sicuro sotto il cappuccio. I suoi occhi grandi, rossi, sono puntati in quelli del mercenario. Non abbassa lo sguardo, non teme alcuna ripercussione per le proprie parole. Solleva un sopracciglio e le labbra si socchiudono in un sorriso complice < “Andiamo, sarò relegata nella testa di una mezzo demone pazza, ma conoscendo voi, e vedendo come vi siete fatto trattare da quella donna, beh, ho fatto i miei calcoli”> dice pacatamente. °Si! E poi stavamo discutendo sulla mia ricompensa! Non mi sembra cosa da poco!!° risponde la voce nella sua testa. All’insinuazione della gelosia Nahyra ride, ma le esce una risatina acuta, e arrossisce lievemente, il che si nota subito data la sua carnagione chiara < “Gelose, noi?? NO!” > si affretta precisare. °O DIAVOLO. Perché mai ho pensato che fosse una buona idea farti parlare??° percepisce l’indignazione nella voce nella sua testa °Mi fai venire la nausea° precisa. < “Oh non prendertela con noi”> dice stizzita rivolta all’anima demoniaca nella sua testa. < “E voi”> continua rivolgendosi al mercenario < “Ci avete trattate come fossimo poco di buono”> si interrompe un istante e sembra riflettere sulla cosa < “Che si è quello che siamo, ma il punto è che non tollereremo un comportamento del genere, pretendiamo il rispetto che dareste a qualsiasi altra donna”> dice risoluta per poi scostare lo sguardo < “Ma possiamo pretenderlo? O desideriamo piuttosto”> dice rivolta alla voce nella sua testa. °Si. Credo di essere impazzita per averti lasciata libera di parlare° commenta rassegnata la voce nella sua testa.

    Frederik [Piazza]: Percepisce sempre qul senso di inquietitudine, mitigato leggermente dal fatto che è temprato, ma sempre presente, e si distrae ancora a guardarsi intorno senza abbassare la guardia. Ode il dire della donna < ah si perchè voi forse mi trattate più gentilmente? , non ricamate storie dove non ve ne sono > direbbe quindi per allontanare le attenzioni della creatura da Eris. Continua a fissare quegli strani occhi rossi e sorride leggermente alla reazione della donna, non pensava certo di vedere mai quel volto arrossire, ma evidentemente Nahyra è più vulnerabile di Khaira è l'uomo non vuol certo farsi sfuggir l'occasione di pungolare a fondo e scoprire fino a che punto quella creatura possa essere vulnerabile < ma certo Nahyra capisco che una bella donna come voi non sia abituata a esser messa da parte > usa un tono delicato < ma era mia intenzione non creare disturbi che attirassero l'attenzione in locanda, non volevo certo offendervi non certo voi che siete stata sempre così gentile le poche volte che vi ho potuto parlare, e comunque non temete avete già il mio rispetto > direbbe quindi studiando le reazioni della donna e forse immaginando la rabbia di khaira e ridacchiando dentro la propria testa.

    Nahyra [Piazza]: Scoppia a ridere < “Siamo più che abituate ad essere messe da parte, io soprattutto”> risponde sarcastica < “Non è questo il punto”>. Kahira saprebbe spiegarsi meglio, lei che è più pratica. °Sbrigatela da sola° risponde seccata la voce nella sua testa. Alle successive parole di Frederik l’impura fa un passo indietro, involontariamente, come a voler prendere le distanze da quell’uomo, ricorda il loro primo incontro, di come l’abbia disprezzata, debole ed indifesa < “Io ricordo bene il nostro primo incontro”> dice fredda e distaccata. < “E non crediate che io sia una stupida ingenua.”> si morde il labbro inferiore < “Forse un poco ingenua, ma non stupida!”> ribadisce in modo che sia più chiaro. °Brava. Non lasciare che ti manipoli con le sue parole, sii sospettosa come vi ho insegnato° si congratula la voce nella sua testa. < “L’altro giorno nel bosco minacciavate di uccidermi per poi colpire il demone, mi credete una stupida che perde la testa non appena le fanno un complimento?”> dice piegando lievemente la testa, il tono di voce rimane pacato. < “Non lo sono affatto”> dice infine sorridendo < “E sono abbastanza intelligente da dubitare delle vostre parole, volete solo manipolarmi, sapete fare solo quello, proprio come Kahira”> conclude infine, sempre mantenendo un certo grado di freddezza. °Devo dirlo, sono quasi commossa° commenta la voce cupa nella sua testa.

    Frederik [Piazza]: Sorride alle parole della donna poi solleva le braccia e va a battere le mani in un lento applauso < brava veramente non siete sciocca, ammetto che quel giorno vi ho giudicata male e per questo mi scuso > pare riflettere per qualche attimo mentre la piggia scivola lungo i bordi del cappello. Riprende < dividete la vostra vita con un demone in fondo dovete essere forte per forza per sopportare la vostra condizione, ma ditemi che vantaggio avrei a manipolarvi se tanto kahira in qualunque momento può riprendere il controllo > lascia che le parole le giungano e per qualche secondo si ode solo il rumore della pioggia. Ma poi passa ad altro < non vi avrei ucciso veramente era solo un modo di vedere quanto Kahira tenesse a voi non dipingetemi più cattivo di quello che sono >, poi continuerebbe < in fondo vi ho dato più credito di quello che hanno fatto la maggior parte degli abitanti della città, ho anche diviso il mio vino con voi pensate forse che se non vi rispettassi avrei sprecato tempo e vino con voi > dice quindi sempre osservando le reazioni della donna che pur avendo lo stesso volto pallido è molto diversa dalla sorella demoniaca.

    Nahyra [Piazza]: Osserva quell’uomo, mentre la pioggia continua incessante a cadere. Lei lo conosce così poco, Kahira lo conosce di più. Sorride, scuotendo leggermente la testa < “Lo avete detto voi, ad ogni incontro voi scoprite qualcosa di più di me, qualche debolezza, e non voglio essere io a suggerirvi l’utilità che può portare una mia manipolazione”> quando era lei ad essere l’anima dominante, con pazienza era riuscita a provocare un cambiamento nell’anima demoniaca, rendendola un po’ più umana. E avrebbe potuto farlo ancora, se avesse desiderato farlo. Si trovava in quella situazione perché a lei andava bene. Altrimenti si sarebbe ribellata, lo aveva fatto in passato e avrebbe potuto rifarlo. °Buuu tremo di paura° commenta ironica a quel pensiero l’anima demoniaca nella sua testa. < “Su una cosa avete ragione: sono cresciuta azzuffandomi con un demone, non devo essere debole come sembro, anche se non amo il conflitto, so difendermi, non bene quanto lei, ma a sufficienza”>. Quindi alla sua ultima osservazione riderebbe divertita < “Non mi avreste uccida? Volevate solo testare la dedizione di Kahira? Ma lei vi ha già confessato come io sia il suo punto debole, e chissà forse noi abbiamo scoperto il vostro alla locanda. Non necessariamente un sentimento deve essere condiviso per fare di qualcuno una persona importante, e comunque anche l’amicizia è una debolezza, non solo l’amore.”> spiega con un sorrisetto. °Abbiate solo amici forti, così che non possano essere la vostra debolezza.° dice la voce nella sua testa e lei annuisce in segno di assenso, senza ripetere ad alta voce quelle parole.

    Frederik [Piazza]: Sorride, < sarete schiacciata la dentro ma non siete sciocca ascoltate e ragionate, brava, molto brava > direbbe quindi, < comunque uccidere voi vorrebbe dire uccidere anche Khaira probabilmente e comunque non ho mai detto di volere la vostra morte, è divertente osservarvi e mi pare che nemmeno la mia compagnia vi crei disagio, vi ha permesso di superare la noia che vi attanaglia qualche volta > poi sorride < ed il mio vino è buono >. Ascolta e parla sinceramente < oh un tempo vi avrei uccisa senza un singolo pensiero di rimorso, ma non sono più quei tempi tutti cambiano e se vi riflettete non ho mai disprezzato nessuna delle due per ciò che siete >. All'udir le altre parole quasi un ghigno divide il suo volto < pensate che quella donna sia meno pericolosa di me, forse un tempo ora temo che sia ben più temibile di noi due messi insieme, se pensate che possa essere un mio punto debole è un grosso sbaglio il vostro, ma credete quello che vi fa più piacere > scrolla le spalle.

    Nahyra [Piazza]: Solleva brevemente le spalle < “Avete ragione, noi non conosciamo quella donna, ma sappiamo che non bisogna mai giudicare qualcuno per come appare, potrebbe essere peggio, o meglio. Noi ne siamo la prova vivente!”> non specifica se sono la prova che siano meglio di come appaiano o peggio. < “Nessuno di noi si conosce a fondo dopotutto, abbiamo ancora così tanti segreti”> dice senza specificare altro. Abbassa lo sguardo lievemente imbarazzata < “Continuate a tirare in ballo il vostro vino, ma in realtà è Kahira l’amante del vino, io preferisco la birra”> ammette infine sorridendo. Solleva lo sguardo al cielo, lasciando che qualche goccia le cada sul viso pallido. < “Ora dovremmo andare, buona notte Frederik”> direbbe quindi esibendo un sorriso. Quindi si volterebbe con l’intenzione di andarsene. Ma poi si immobilizzerebbe, il corpo scosso da un lieve tremito, segno che l’anima demoniaca è tornata a prendere il possesso di quel corpo. <°Buonanotte, e oh, oltre all’altra non avrete nemmeno la piccola Nahyra!°> la voce cupa, seducente non può che essere quella dell’anima demoniaca. Quindi se egli non la volesse trattenere se ne andrebbe, scomparirebbe nella notte. < exit>

    Frederik [Piazza]: Ride ancora perchè quella creatura lo diverte < si forse gli unici che possono dire di conoscersi veramente siete voi due nessun altro avrà mai una tale consapevolezza di un altro > divertito dal trovare qualcosa di positivo in quella strana unione. Sorride lentamente < immagino che abbiate molti segreti voi che vi muovete nelle ombre vedrete molte cose alcune inutili alcune interessanti > dice soppesando quello che sa della donna. L'ascoltà < bene io devo fare lo stesso, vi saluto Nahyra e Khaira buona notte ad entrambe >. Quando poi emerge ancora l'altra metà, l'uomo scoppia a ridere < se la pensate così buon per voi, ma se pensate che abbia bisogno del vostro permesso per prendere qualcosa.... > non chiude la frase solo ride, si diverte ad essere borioso ed arrogante. Ma poi non dice altro e lascia che la donna sparisca nella notte poi anche lui continuerà per la propria strada. <exit>
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    DEOARIS
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    Sesso: Maschile
    00 15/06/2015 19:10
    Role Approvata


    Frederik: 10 pe
    Nahyra: 10pe



    Laedo, detto l'Antico,
    Capostipite della Razza dei Draghi d'Oro
    Supremo Sacerdote del Culto del Drago,
    Signore dei Draghi dei Regni D'Oriente.
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    “Che uomo è un uomo che non rende il mondo migliore”