00 07/04/2015 13:53
16 - Una compagna d'oro ed un'auto "taroccata"...

A parte la MONDEO, che fu auto di medio calibro...forse pure più elevato non avessi assaporato prima le soddisfazioni BMW...era iniziata una fase della mia vita decisamente più consona alle mie aspettative. Salvo quelle lavorative!. Paradossalmente, per quanto...solo superficialmente inferiore alla frenesia della parentesi sino al 1994, ebbene...ricordo il periodo 1994-2003 come il più sereno e compiutamente appagante della mia vita. Una vita inquietantemente e disperatamente pseudo-dannunziana che, sfortunatamente, finiva col decorrere nell'Italia dell'imminente degrado. Non poteva, insomma, manco l'inizio dell'avventura berlusconiana...colmare l'insoddisfazione di chi, come il sottoscritto, aveva relegato nell'infimo pollaio pubblico delle AA.SS.LL. la propria professione di medico. Quella stessa professione che, il pur antagonista-padre....definì molti anni prima....una professione libera e creativa del sapere e dell'intuito talchè "non avrei più dovuto bollare il cartellino come, per 35 anni dovette far lui stesso".

Toh, guarda caso, a tutt'oggi (04.2015), nella putrida italia renziana dell'oggi...possiedo anch'io un informe "badge" che "striscio il mattino e la sera sulla bollatrice all'ingresso ASL, già veduta in altra circostanza dall'amico dell'erto monte.
Ma, non è che mi vergogni più di tanto di prestare servizio come medico per questo stato di m... [SM=g27816] ...quanto, la vera ignominia....attiene al sentirsi sotto-utilizzato, in un meccanismo dove le ruberie sono ancora palesi....nonostante l'italicissimo buonismo/ravvedimento di facciata...!
Pur continuando a "macinare" una notevole aliquota di Km (sempre da 30.000 e 40.000 l'anno), per diporto ed anche lavoro, il tour polacco fu il penultimo sostanzioso effettuato in auto. Il 1999 fu in effetti l'anno della splendida Bolivia con "la strada della morte" e tutto il resto mentre, il 2001, iniziò con un "replay" di Inari ed Helsinki a febbraio (non in auto...!), per seguitare l'estate con un breve "giro" a Vienna e Praga, e concludersi a metà ottobre con una settimana a Chicago, culla del grattacielo, una delle metropoli che più mi colpì...dando la stura agli USA-Canada nei due anni successivi.
Nel 2000, Michela era passata dalla POLO alla Megane coupè mentre, il sottoscritto, aveva sfiorato la "fregatura" solenne...con una splendida (perchè tenuta bene e tipicamente lustra da concessionario) BMW 525 xi, prodotta addirittura in Francia. La vettura era seducente, sia per la trazione integrale (ma, assai meno per i consumi!) che per la linea e la potenza (ca 190 HP). Essa aveva tre anni e la MONDEO quattro (con circa 150.000 chilometri). Mi tolsi quel "pallino" di una cilindrata a benzina elevata, con uno scatto davvero impressionante per quella mole ed una Vmax che superava di poco i 220 km/h. Tuttavia, dopo un centinaio (o due) di chilometri percorsi, la T dell'acqua saliva in maniera anomala come pure, il consumo d'olio era eccessivo ed, a farla breve, la testata del motore era "partita" già all'atto d'acquisto.

Fortuna volle che, in quei giorni, mi contattasse telefonicamente l'acquirente della MONDEO, un poco perplesso dai soli 78.000 km che si era ritrovato sul tachimetro (in realtà erano 150-152.000!)...e fortuna volle pure che avessi trattenuto casualmente un libretto coi tagliandi effettuati sulla FORD in oggetto e relativo chilometraggio annotato e timbrato: già un anno prima, ne figuravano 116.000 (!).
Il venditore rischiava una denuncia penale: non so come si regolò l'altro acquirente; il sottoscritto patteggiò di portare personalmente in officina BMW a Torino la 525, perchè essa fosse ripristinata totalmente, con fattura spedita poi alla concessionaria. Ed il conto, di cui ricevetti copia, fu molto "salato" perchè sfiorava i 10 milioni di Lire nella primavera 2000. Fatti loro: intanto, mi ritrovavo una macchina come nuova che, i più definivano un "barcone" ma, lo starci dentro con quegli imponenti braccioli da pullman era di una comodità grandiosa ed il baule...non faceva molto rimpiangere la Mondeo SW (!)
In teoria, sarebbe stata questa la cosiddetta "ammiraglia" delle auto possedute, ma l'amammo subito nettamente di meno del puma e del tigrotto, sia perchè...alfine...era un'auto usata. E, soprattutto, perchè avevamo sfiorato il "bidone". Dunque, come rappresaglia...la 525 non venne neppure battezzata pur, ripeto, avendo elargito ampie soddisfazioni (anche ai benzinai...!)
Verso il 20 giugno del 2000, io e la mia dolcissima compagna, ci avviamo dunque ad una Torino-Capo Nord bis. Uno scenario così intenso non poteva mancare neanche a lei...pur se ero un po' lo zimbello di qualche amico che mi tacciava del far viaggi in fotocopia. E, parzialmente, era pur vero!
Il solito Gran S. Bernardo, Berna, Basilea e l'ingresso in Germania quando annottava: rispetto al "tigrotto", la 525 era un po' più "pesante" da guidare ma, con la trazione integrale permanente, assolutamente stabile anche a 190-200 km all'ora. Pur se, su qualche tratto, anche sulle autostrade tedesche, iniziavano a comparire i limiti di velocità, oppure le indicazioni di velocità "consigliata"...si viaggiava ancora bene sulla corsia di sorpasso per lunghe tratte consecutive sino proprio a quando mi piombava a ridosso una "cugina" di cilindrata doppia o cose del genere (!).
Al di là di qualche "tiratina" ai 220 all'ora...che sul 525 era velocità meno impegnativa da mantenere rispetto al tigrotto (beh, insomma, si parla pur sempre di 3-4 km ... traffico pesante sulla destra ce n'era parecchio (!), ce la prendemmo più comoda rispetto a sette anni prima, con una sosta a Brema per una colazione piuttosto ricca ed un'occhiata alla città...che presentava notevoli spunti d'interesse. Ovvio come, se ci si inizia a fermare...non si arriva più....! Pertanto, anzichè la 24 ore no-stop sin oltre Stoccolma, ci fermammo ben prima, in un romantico albergo di Flensburg, ultima città tedesca nei pressi del confine danese.
Il mattino seguente, senza levataccia alcuna, al passo "consentito"...cioè lento ma...valeva pur la pena guardarsi d'attorno, traversammo l'intera Danimarca da S a N, imbarcandoci per Goteborg nei pressi di Skagen e trascorrendo dunque la seconda notte nella seconda città svedese per grandezza e popolazione, ove si era passati nel 1995 piuttosto di fretta tornando da Rovaniemi. La tratta successiva, sino a Stoccolma e Gaevle, mi era già nota ma ci portammo ancora un poco più a Nord in direzione di Umea mentre, stavolta, fu a Lulea che effettuammo un triplo pernottamento sempre nella confortevole catena degli SCANDIC Hotels.
Accademicamente sostammo una notte pure a Rovaniemi...perchè altro non c'era nella zona ma, non vedevo l'ora di andare a "ripescare" quella megera di Karasjok che...sette anni prima...mi aveva quasi cacciato di casa. E, sul desolato altipiano roccioso del Finnmark di Karasjok, ci arrivammo il giorno successivo: la villetta con la "capannina" meteo ricordavo non era distante dalla chiesa...per cui non fu difficile reperirla. Stavolta, scendemmo di macchina entrambi: l'arpia era in casa che trafficava attraverso le vetrate del salotto. Suonammo e, lì per lì, non mi riconobbe: chiedemmo una serie di cose in inglese di cui, in un qualche modo, doveva intuire almeno il senso e le indicai la capannina con soddisfazione, che pure era stata ridipinta. Ecco: aveva realizzato...trattavasi proprio di quel rompiscatole che, da 4000 km di distanza, ritornava da lei. Ma, stavolta, fummo entrambi meno arcigni. Lei, forse rabbonita dalla rassicurante presenza della mia compagna, si trovava a maggior agio. Anche perchè, con la totale automatizzazione dei sensori (pur in capannina), ella non aveva più l'onere della compilazione e tenuta dei registri pertanto, a cenni ed abbozzando un sorriso, mi aprì lo sportello della gabbia meteorica con l'aria sorniona di chi, ormai, non ne ha più la minima responsabilità. In effetti, per almeno cinque volte durante il breve colloquio, mi ripetè il termine "OSLO", indicando contemporaneamente il Sud. L'ultima tratta verso Capo Nord, con una compagnia decisamente più tenera ed avvolgente, vide due importanti migliorìe: il già menzionato tunnel buio di quasi tre chilometri con catarifrangenti e piazzole tipo "passing places", ora era regolato da un sensato semaforo a traffico alterno. Inoltre, il traghetto per Honningsvaeg era caduto in disgrazia a favore di un nuovissimo tunnel sottomarino che, abbreviando il tutto di un'ora almeno, in un attimo scodellava moto, auto e campers sull'Isola di Capo Nord...a questo punto...nemmeno più così isola. Il profitto peggiore dovette trarlo proprio la cittadina di Honningsvaeg che, ora, veniva letteralmente "bypassata" dal tunnel...salvo che proprio, il viaggiatore, vi compisse la deviazione per voler usufruire dei servizi ancora presenti. Sempre intrisa di fascino dirompente, l'ascesa al "Capo", fra praterie verdissime e pendii improvvisamente innevati. Il piazzale a fine-corsa era rimasto identico, con asfalto polveroso da mille mezzi motorizzati (e due o tre cicli!), giunti da tutta Europa: era solo (e di molto!), aumentato il pedaggio per accedere all'edificio che incombeva sullo strapiombo nel mare. Poco lustro alla Norvegia turistica, direi...stante anche la modesta qualità dei servizi erogati (:). Stavolta verso le 23, il cielo era poco nuvoloso con 7°C ed il classico teso vento da N.
Ci accontentammo di una passeggiata anche d'attorno sullo scosceso promontorio, con nidiate di corvi e gabbiani che stridevano senza sosta. Questa II volta al "Capo", lievemente più lunga col transito Skagen-Goteborg rispetto al 1993, segnò 4410 km da Torino. Nulla da dire sul ritorno, salvo qualche sgroppata in più richiesta al "525" che si sorbì 2400 km di filato, da Umea all'amata Brixen in circa 24 ore. Questa fu l'ultima leggendaria impresa del doc a quattroruote ma, una vettura pur meno familiare e coccolata...venne stra-compensata da una Michela Superstar (!)


Gianni S.

Segue...


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La pseudo-ammiraglia della mia serie su quattroruote: una "525 XI" del 1997, costruita in Francia (!?) per giunta...Acquistata nel 2000, la tenni sino al 2004. Molte soddisfazioni ed...un mutuo per mantenerla (::)
Modello e colore, coincidono a puntino con l'immagine Web di repertorio ma...un'auto usata di tre anni...come posso dire...manca pur sempre di quel profumo novello, che ti avvolge non appena ti metti al posto di guida (!)



[Modificato da Gianni Sperone 09/04/2015 17:02]