Forum dello scalatore Luogo d'incontro per salitomani

Monte Grappa Challenge 2015

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    SuperIannellus
    Post: 2.674
    Registrato il: 24/09/2008
    Utente Veteran
    00 14/01/2015 10:26
    venghino, venghino!
    Ciao a tutti!

    Ci siamo, sul sito le novità 2015!

    Fatevi sotto!

    I want you!

    Al mio segnale, scatenate l'inferno!

    ----

    www.ilciclismo.it/2009

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    SuperIannellus
    Post: 2.674
    Registrato il: 24/09/2008
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    00 14/01/2015 10:26
    il segnale!
    ----

    www.ilciclismo.it/2009

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    Ivan6718
    Post: 189
    Registrato il: 22/01/2009
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    00 18/01/2015 22:04
    Re:
    SuperIannellus, 14/01/2015 10:26:

    il segnale!



    IO CI SARO' SICURAMENTE ANCHE QUEST'ANNO!! [SM=g28002] [SM=g27988]


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    pierole1
    Post: 518
    Registrato il: 21/09/2006
    Utente Senior
    00 30/06/2015 18:36
    Io ci sono, ma ci sarà qualche altro forumista? Mi spiacerebbe bere il prosecco in solitudine al Dallamena. [SM=g27995]

    ==================================================
    Dopo un bel giro un prosecco fresco non ha prezzo
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    MirkoBL
    Post: 3.648
    Registrato il: 02/08/2007
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    00 06/07/2015 20:48
    Ciao Piero, io ci sarò anche quest'anno. Purtroppo, un po' per questioni di budget e un po' per altri motivi, dormirò al "Dalla Mena" solo la notte tra venerdì e sabato.
    Non punterò ai 5 (o 6) versanti, mi accontenterò di 3, uno dei quali dovrebbe essere quello di Possagno, che basta per tutti [SM=g27994] .

    Ci vedremo là venerdì con molto piacere.

    P.S.: ormai sono un cliente abituale: al telefono hanno riconosciuto la mia voce. [SM=g27985]
    [Modificato da MirkoBL 06/07/2015 20:49]
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    grigua
    Post: 2.446
    Registrato il: 02/01/2008
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    00 09/07/2015 01:09

    Prenotazione confermata al Dalla Mena.

    Diciamo che ci sarò senz'altro per la cena.... ma non so ancora cosa succederà il giorno dopo...


    ====================================================

    Un'emozione in più è terra conquistata,
    non possiamo chiedere certezze a questa vita (R.Z.)

    E' il tempo, sai, che ci misura,
    che ci fa uomini o soltanto frenesia (R.Z.)
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    MirkoBL
    Post: 3.652
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    00 10/07/2015 10:50
    Re:
    grigua, 09/07/2015 01:09:


    Prenotazione confermata al Dalla Mena.

    Diciamo che ci sarò senz'altro per la cena.... ma non so ancora cosa succederà il giorno dopo...






    Diluvio universale. [SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000]
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    SuperIannellus
    Post: 4.096
    Registrato il: 24/09/2008
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    00 11/07/2015 23:01
    Il prosecco non lo berrai da solo, non preoccuparti!
    ----

    www.ilciclismo.it/2009

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    grigua
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    10 19/07/2015 22:54

    Una volta ancora...

    GRAZIE!!!!


    a Ivan per essere come sempre riuscito a superarsi e a tutte le splendide persone che insieme a lui hanno reso possibile un'altra indimenticabile e stupenda giornata.

    E' la mia terza partecipazione, ogni volta un piccolo miracolo di perfezione si ripete: l'organizzazione, il calore dell'accoglienza, lo spirito di festa e di condivisione, il ritrovare gli amici e il saluto festoso dei "grappini" con cui l'anno prima si era fatto casualmente un tratto di salita insieme.

    Nei prossimi giorni racconterò qualcosa in più della mia MGC, per adesso posso solo dire che ogni volta che lascio Bassano mi sento in debito, perché mi porto via tanto, tanto di più di quanto non possa offrire io con la mia fatica e le mie pedalate su per le salite del Grappa: parto con una borsa e una bici e torno con un bagaglio di emozioni e di sensazioni indescrivibili che non so come ricambiare.

    MGC [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998]

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    Un'emozione in più è terra conquistata,
    non possiamo chiedere certezze a questa vita (R.Z.)

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    pierole1
    Post: 523
    Registrato il: 21/09/2006
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    00 21/07/2015 18:58
    Una giornata fantastica sotto ogni aspetto [SM=g27985]
    Un grande grazie a Ivan e a tutti gli Amici dell'organizzazione per aver reso possibile ancora una volta questa manifestazione unica e inimitabile [SM=g28002]

    ==================================================
    Dopo un bel giro un prosecco fresco non ha prezzo
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    MirkoBL
    Post: 3.662
    Registrato il: 02/08/2007
    Utente Master
    00 22/07/2015 09:16
    Due parole le scrivo anch'io, così per ravvivare un po' la discussione.
    Innanzitutto voglio ringraziare (ma ornai sembra superfluo) Ivan e tutto lo staff che anche quest'anno si sono prodigati affinché la manifestazione potesse riuscire al meglio come al solito.

    Poi mando un nuovo saluto a Elena e Piero che erano alloggiati con me al "Dalla Mena" e con i quali (oltre a David, venuto a trovarci per la cena) ho trascorso una bella serata.

    Quest'anno, complice anche il caldo, avevo intenzione di scalare solo 3 versanti, e così ho fatto, anche perché uno di quelli è stata la famigerata "Strada degli Alpini", per me inedita.
    L'ho affrontata col dovuto rispetto e cercando, nei limiti del possibile, di non andare fuori giri (come se fosse facile su una salita del genere [SM=g27987] ). La splendida gioranta, anche se un po' velata dall'afa verso la pianura, ha ripagato delle fatiche profuse.
    Ora che l'ho affrontata posso affermare che, secondo me, lo Zoncolan resta più duro perché è più continuo nelle pendenze, mentre Bocca di Forca possiede sì tratti molto duri, ma seguiti da tratti di relativo recupero, anche se il drittone che precede l'uscita dal bosco e l'innesto sulla strada proveniente dal Monte Tomba ha pendenze maggiori rispetto al "mostro" carnico, assimilabili all'altrettanto famigerato capitello di Seren.

    In cima ho recuperato mangiando un po' di insalata di pasta e una fetta di pasticcio di verdure (squisito), poi sono sceso per affrontare la seconda ardua salita, il Salto della Capra. Quest'anno l'ho patita un po' di più, probabilmente perché l'accoppiata caldo + Alpini nelle gambe si è fatta sentire; per fortuna questa salita è quasi tutta all'ombra e ciò ha in parte mitigato le sofferenze.

    Tornato in cima abbastanza stufo, mi sono preso del tempo per recuperare e decidere il terzo versante da affrontare. Scartato a priori Seren (avevo deciso di terminare con le pendenze estreme per sabato), l'idea originale era Semonzo. Poi, visto che è esposta a Sud e, quindi, molto soleggiata, ho optato per Caupo, così da affrontare una salita del versante Nord che almeno qualche tratto ombreggiato in più la presenta. Non ho molta simpatia per quella salita, ma, visto che quest'anno non l'avevo ancora affrontata, mi sono "sacrificato".

    Così sono sceso e risalito cercando di andare agile e regolare affrontando le alte temperature.

    Ad 1,5 km dalla vetta ho ritrovato Piero, che stava terminando la sua seconda scalata (per lui Alpini e Seren: complimenti [SM=g28002] ) e che mi ha mostrato segni che il capitello di Calade ha lasciato sulla sua gamba.

    Dopo esserci rifocillati in cima, siamo scesi assieme fino alla Conca d'Oro a prendere il diploma e a mangiare, per poi tornare, ancora in bici sotto un'arsura terrificante, fino all'albergo.
    [Modificato da MirkoBL 22/07/2015 09:16]
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    grigua
    Post: 2.481
    Registrato il: 02/01/2008
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    10 27/07/2015 23:09
    La mia Monte Grappa Challenge

    La Monte Grappa Challenge chiama: potevo non partecipare e starmene a casa, lontana da quel piccolo miracolo che si sarebbe svolto sabato 18 luglio lungo le salite che portano sul Monte Grappa?
    Senza più la “grinta” (se mai l’ho avuta) delle edizioni precedenti, quando mi ero presentata all’appuntamento con un buon allenamento fatto nel corso dei mesi scalando tutte le salite più impegnative di casa mia, sono partita questa volta…. solo per esserci. Perché alla MGC voglio bene [SM=g27998] .
    Forse avrei fatto una sola scalata, forse neanche quella o forse, chi lo sa?, in grazia sarei riuscita a osare qualcosa di più chiedendo alle mie gambe di soffrire un po’ per regalare al cuore una piccola gioia in più.

    Una piccola premessa, che aiuterà forse a capire meglio (per chi ancora non lo sa) lo stato d’animo con cui mi sono avvicinata a questo appuntamento unico e speciale e come ho vissuto ora per ora questa giornata fin dalle primissime pedalate del mattino che mi hanno portato dall’Albergo Dalla Mena fin giù al Ponte degli Alpini.
    Che io non sia mai stata una discesista lo sanno anche i sassi. Ma da un anno in qua la paura ha assunto la vera forma di blocco mentale, condizionando parecchio il mio modo di andare in bici. Attacchi di panico, vertigini, paura di non controllare la bici sono ormai una costante anche quando la “discesa” non è che un falso piano (anche un 2% è sufficiente a volte a mandarmi in crisi). Ho dovuto mio malgrado ridisegnarmi tutti i percorsi abituali, togliendo gran parte delle mie amate salite per…. non dover ridiscendere dopo. Difficile riassumere così in poche ermetiche frasi, dico solo che negli ultimi mesi ho toccato momenti in cui sembrava davvero essersi spenta la luce, seguiti da una lenta fase di ripresa. Spero di ritrovare prima o poi il bandolo della matassa e cerco di non darmi per vinta per venirne fuori, ma non è facile, ogni uscita è una piccola battaglia.
    La MGC, quindi, mi si presentava con una doppia sfida: la SALITA a cui mi mancava un adeguato e vero allenamento e, una volta arrivata lassù, il... “piccolo” problema di dover affrontare quei dannati 27 Km. con 1500 metri di dislivello in DISCESA su strada alpina, conscia che anche venire giù da un semplice cavalcavia mi manda spesso in panico.
    Se la paura fa 90…. il pettorale n. 91 che mi era stato assegnato dalla sorte, era alquanto emblematico di come mi sentivo… [SM=g27994]
    Ma alla MGC non potevo dire di no. GLIELO DEVO. Sono partita. ESSERCI PER ESSERCI, non importa per fare cosa.

    Ma andiamo con ordine. La mia avventura MGC comincia alle 4.00 del venerdì mattina. Sveglia. Alle 5.22 prendo il treno da Genova alla volta di… Alessandria. Tranquilli, non era un maldestro tentativo per sfuggire al mio destino prendendo la direzione opposta! [SM=g27987] Là infatti mi aspettava Piero che mi aveva offerto di fare il viaggio insieme a lui in auto, occasione che non mi sono fatta sfuggire per fare un piacevolissimo trasferimento chiacchierando del più e del meno con l’Alpino, e che ringrazio per questo e per mille altre piccole e grandi gentilezze che ha avuto nei miei confronti in questo e nei successivi due giorni.
    L’arrivo a Bassano in tarda mattinata è stato battezzato da Piero con un primo aperitivo a base di prosecco (poteva essere altrimenti? [SM=g27987] ), in attesa che ci raggiungesse David, che ci onorava della sua presenza per il pranzo. Non sapevo come sarebbe andata il giorno dopo, ma già questa “rimpatriata” fatta di battute, stilettate reciproche senza esclusione di colpi e, naturalmente, malignità a pioggia sugli assenti [SM=g27997] , mi davano la certezza di aver fatto la scelta vincente.

    La giornata scorre col rituale ritiro del pacco “non-gara” alla Conca d’Oro e si conclude con la cena al Dalla Mena, presenti anche Mirko, anche lui alloggiato là, e David, che nuovamente ci aveva raggiunto. Gran bella serata (compreso il generoso bicchierozzo di grappa prima di congedarci)... Davvero è passato un anno dall’ultima volta che ci siamo visti tutti insieme? Cosa darei perché potesse ripetersi più spesso, raramente mi capita di essere così a mio agio quando sono in compagnia. [SM=g28002]


    Piero sul Ponte degli Alpini, domani sarà altra storia…




    Momenti di relax alla Conca d’Oro




    E’ il grande giorno, iniziato nuovamente con la sveglia alle 4.00. Dal balcone do’ un’occhiata alle finestre dei miei vicini di camera, Piero e Mirko: da entrambe proviene luce. Eravamo d’accordo di darci sveglia a vicenda se il sonno avesse tradito qualcuno. Alle 5.00 del mattino ci sono già 20°C, si parte già in maniche corte: sarà una giornata splendida e caldissima, forse troppo per altri, ma non per me, che di caldo e sole mi nutro.
    Già raggiungere Bassano dal Dalla Mena si rivela per me problematico, e Mirko e Piero si rendono conto per la prima volta di quanto ci fosse di vero nelle mie parole e probabilmente si chiedono in cuor loro come mai farò a venir giù dal Monte Grappa. Anch’io me lo sto chiedendo del resto [SM=g27993] .
    Decidono di aspettarmi, nonostante la mia ritrosia nel timore di attardarli, e insieme raggiungiamo finalmente il Ponte degli Alpini: da adesso in poi ognuno di noi avrà qualcosa di diverso da raccontare.


    La partenza è sempre uno dei momenti più emozionanti






    Avevo scelto Semonzo come mia prima (e forse unica) scalata. Un po’ perché è una salita che mi piace veramente tanto, dura quel tanto da gratificare la mia fatica, ma senza passaggi con pendenze assassine che mal digerisco. Bella paesaggisticamente. Premiante nel caso che avessi deciso di non proseguire oltre. E finalmente avevo l’occasione di godermela veramente e farla a mente lucida e gambe fresche: ricordo ancora quanta fatica mi fosse costata come seconda scalata gli anni precedenti!
    Man mano che salivo riacquistavo un po’ di quiete interna dopo l’agitazione del mattino, ho iniziato a godermi i passaggi nell’ombra del bosco nel primo mattino, i tornanti che quasi mi cullavano col loro susseguirsi: destra, sinistra, destra, sinistra... Ero contenta, contenta di essere lì, non mi importava “il dopo”.


    Ultimi metri in piano, tra poco si inizia a salire




    L’unico tratto in cui la strada accenna a scendere, fortunatamente per me…. molto breve! [SM=g27987]




    Venivo di quando in quando superata da altri ciclisti, alcuni col numero sulla bici, altri no. Un saluto, a volte due parole. Fino a che sento il sopraggiungere e l’affiancarsi di due ruote, che indugiano un attimo prima di completare il sorpasso. Accenno al saluto e prima ancora di aprir bocca l’altro mi precede: “Il primo ciclista che riesco a superare….. e s’è una femena! S’è propio una sodisfaziòn!”. Immagino che se io, “femena”, avessi avuto la forza di scattargli in faccia, non avrebbe retto l’umiliazione, sarebbe sceso di bici e l’avrebbe scaraventata giù dal burrone. Beh, l’onore dell’omo veneto era salvo [SM=g27987] e gli ho risposto divertita “Se è per questo, andando con questo passo do’ soddisfazione a un sacco di ciclisti!”. [SM=g27986]


    Uno dei tratti più belli della salita di Semonzo






    Cima Grappa finalmente! Di nuovo la stessa domanda che da ieri mattina mi portavo dentro e che di quando in quando mi tornava in mente: come poteva essermi balenata nella testa, nelle settimane precedenti, l’idea di rinunciare a tutto questo?
    Il timbro attestava la mia prima salita. Al maxi tavolo del ristoro, oltre alla “solita” straordinaria abbondanza e varietà di golosità di ogni tipo dal dolce al salato, ho trovato un barman d’eccezione: Graziano mi ha accolto salutandomi col suo solito calore, facendomi i complimenti e cercando di caricarmi, perché sapeva bene che per me iniziava adesso la parte più difficile. Si sono avvicinati anche Silvano e Damiano e insieme abbiamo scherzato sulla mia “anormalità”: l’unica ciclista che vorrebbe che i cartelli stradali con le pendenze al 10% indicassero solo salite e mai discese! Era un modo per cercare di esorcizzare il momento che si stava avvicinando e che, inutile negarlo, temevo.


    In cima!! Con un servizio ristoro d’eccezione! [SM=g27988]




    Immancabile un’occhiata al panorama prima di scendere, soprattutto in una giornata così




    Anche Piero nel frattempo era arrivato, passato quasi indenne tra le fauci di Bocca di Forca. Grandissimo! [SM=g28002]
    Mi avrebbe fatto piacere rimanere ancora, ma non potevo indugiare troppo. Ho richiamato l’attenzione di Graziano e gli ho detto: “Non ti saluto adesso… Ci vediamo dopo!”. Era un impegno.


    Inizia la discesa… [SM=g28000]




    Male l’inizio della discesa, poi nella parte centrale ho preso un minimo di confidenza, ma dal bivio di Camposolagna fino all’arrivo a Romano è stato un calvario infinito. Sapevo solo che dovevo arrivare giù... per poi risalire! Non dico per decenza quanto ci ho messo a scendere, anche se qualcuno lo sa.
    Non mi sono chiesta neanche per un attimo se era il caso di piantare lì, ho timbrato dichiarando la seconda scalata, con gli Alpini che mi hanno dato il loro beneaugurante in bocca al lupo, e ho iniziato a ritroso la salita della Cadorna da Romano. Caldo sulla pelle, l’acqua bollente che dalla borraccia mi scorreva in gola senza dissetare e diminuiva di quattro dita da un tornante all’altro. Sapevo che c’era un bar lungo la salita, ma non ricordavo quanto distava, ero in crisi di sete, avevo assoluto bisogno di reintegrare. E’ stato il momento in cui ho patito di più e per un attimo ho temuto di non farcela ad arrivare in cima per onorare il mio “impegno”.
    Ma dopo la rigenerante sosta al bar, con abbondante rifornimento idrico (coca gigante + acqua minerale), sono ripartita più in forze e ho ripreso a salire senza patire eccessivamente. Ero di nuovo carica, certo al ritorno avrei di nuovo dovuto affrontare la stessa discesa, ma rimandavo il pensiero, adesso dovevo solo salire.


    Ultimo lembo di Valsugana prima dello sbocco nella pianura




    Mi stavo guadagnando la mia MCG, con un dislivello ancora mai affrontato quest’anno, stavo pedalando di nuovo su una strada alpina a 1700 m. di quota, quando solo pochi mesi fa ero lì per mollare la bici perché andavo in crisi anche sui cavalcavia cittadini. Arrivare in cima la seconda volta significava che la discesa precedente, per quante forze mentali e fisiche mi avesse consumato, non l’aveva avuta vinta su di me.

    Silvano è stato il primo a farmi festa, mi ha preso i polsi sollevandomi le braccia al cielo, come fa l’arbitro col pugile pesto ma vittorioso, David non ha perso l’occasione per qualche sua stoccata, ma del resto se non ci fosse bisognerebbe inventarlo [SM=g27987], anche Raffaella e Lorenza non hanno mancato il loro festoso saluto e finalmente ho potuto assolvere l’impegno che avevo preso: “Graziano, sono di nuovo qua!!!” E il suo volto si è aperto in uno dei suoi sorrisi radiosi e coinvolgenti. Questa è la MGC: io una dei tanti, ma in quel momento unica. Si vorrebbe poter prolungare all’infinito i momenti di gioia, se avessi potuto avrei cristallizzato quegli attimi, ma li affiderò così alla memoria e lì resteranno intatti e vivi.
    Damiano mi aveva offerto la possibilità di tornare a Bassano insieme a lui, sfruttando il passaggio sul suo furgone, con una… “dispensa speciale” per quella che avrebbe dovuto essere la mia seconda discesa, ma dovevamo partire subito. Ho accettato, salutando a malincuore la compagnia e la cima del Monte Grappa.
    Le mie due salite le avevo fatte, la discesa mi era costata ancora più fatica e forse valeva doppio, in fin dei conti... non sentivo di rubare nulla alla validità del mio brevetto. E in più ho avuto l’occasione di fare una lunga chiacchierata con Damiano, carissimo ragazzo anche lui (non a caso fa parte dell’Extra Strong Team), e di conoscere la sua bimba Mariasole, con i suoi 5 anni la più giovane esponente dello staff dell’MGC a pieno titolo, vista l’alzataccia prima dell’alba anche per lei per accompagnare il papà.


    Cima Grappa…. di nuovo! Non nascondo un po’ di emozione per questo mio secondo arrivo




    Meritato (e immediatamente spazzolato!) l’ottimo piatto [SM=g28002] di gnocchi al sugo offerto dagli Alpini alla Conca d’Oro e dopo un ultimo saluto a Damiano sono tornata in bici al Dalla Mena dove mi aspettava Piero per la cena (anche se dopo gli gnocchi non avevo poi tutta questa fame..., al contrario di Piero che avrebbe divorato anche il tavolo [SM=g27990] ) e dove ho potuto salutare anche Mirko in partenza.


    Un pezzo di carta di cui andare fiera [SM=g28002]




    Un ringraziamento particolare a Piero (oltre ai super complimenti per il suo “Base 5 Stelle”), con cui ho condiviso bei momenti di compagnia e... pure qualche bicchierino di grappa! [SM=g27987]

    GRAZIE MCG [SM=g27998] , con tutto quello che il tuo spirito racchiude, con tutte le persone che ti vogliono bene e per tutto quello che dalle persone sai tirare fuori.
    Ancora una volta grata per ciò che hai saputo regalarmi.
    Un invito speciale a chi dovesse capitare per caso a leggere questa pagina: la MGC è una cosa troppo bella per non essere vissuta. Venite, provatela.

    Chiudo come ho iniziato: potevo non partecipare e starmene a casa, lontana da quel piccolo miracolo che si sarebbe svolto sabato 18 luglio lungo le salite che portano sul Monte Grappa? Io la risposta me la sono data, adesso datemi voi la vostra, sempre che siate arrivati a leggere fino in fondo. [SM=g27988]


    Elena

    [SM=g27987]

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    BED69
    Post: 812
    Registrato il: 21/09/2005
    Utente Senior
    00 28/07/2015 12:11
    Ciao Elena,
    Che dire grazie a te, e nulla di più.

    Anzi, all'anno prossimo. [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]
    [Modificato da BED69 28/07/2015 12:12]
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    CaSe63
    Post: 2.052
    Registrato il: 05/04/2009
    Utente Veteran
    00 02/08/2015 17:36
    Complimenti a tutti i partecipanti, ma penso che l'"impresa" di Elena/Grigua sia davvero superlativa per coraggio ed abnegazione nel voler gettare il cuore (la bici) oltre l'ostacolo (discesa).
    Molto bello e coinvolgente il racconto.
    Chapeau direbbero i francesi!!
    Ciao.
    Sergio
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    SuperIannellus
    Post: 4.203
    Registrato il: 24/09/2008
    Utente Master
    00 06/08/2015 17:39
    Leggo solo ora, troppo impegnato a decodificare verdure...


    Grazie per il racconto. Vero, intenso!
    Grazie per esserci stati alla faccia di Circe, Acheronte & C.
    Grazie a Elena, Piero e Mirko per aver contribuito, anche quest'anno, alla nostra causa. "Nostra" include anche voi!

    Se in 6 anni siamo riusciti a raccogliere circa 60.000€ da dare in beneficenza è anche grazie al vostro supporto!





    ----

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    SuperIannellus
    Post: 4.206
    Registrato il: 24/09/2008
    Utente Master
    00 07/08/2015 09:56
    Dimenticavo...

    Grazie anche a Andrea (pala69), che in qualche modo ha voluto esserci lo stesso, nonostante rientrasse da un brutto incidente!
    ----

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    gise-go.
    Post: 276
    Registrato il: 28/02/2010
    Utente Junior
    00 18/08/2015 22:33
    Carissima Elena
    di nuovo un coinvolgente racconto; mi fa piacere leggere che stai superando i tuoi affanni in discesa. Ti auguro ulteriori progressi.
    Complimenti a te e a quel mostro di PIERO per le vostre salite.
    Ciao.
    wilma