00 03/11/2014 23:13
Re:
cara Angela, penso sia normalissimo avercela con Dio e pensare che stia scherzando con la nostra vita e coi nostri sentimenti. Normalissima è la rabbia e la voglia di dirGli "ma fino a che punto devo soffrire ancora?". Due o tre giorni dopo la morte di Emma incontrammo subito il nostro parroco che ci disse chiaro e tondo: se non ce la fate a invocare il Signore, non lo fate; rivolgetevi ad Emma che è lo stesso. L'ho fatto mille volte in quei mesi, ripetevo come una nenia "Emma, aiuta la tua mamma", lo ripetevo in continuazione e sempre ha funzionato. Poi ho capito che in quelle alucce c'era il Padre, che teneva lei e me insieme. Il disegno sarà completo quando saremo tutti nella Sua luce, ma per adesso è una scoperta continua di cose belle che stanno dietro a questo amore a distanza, che il tempo non fa diminuire nell'intensità, pur cancellando però il dolore. Io non soffro più Angela cara, mai. A volte ho un po' di malinconia, c'è la tristezza o la commozione di un momento, ma la felicità me la sono ripresa tutta. C'è bisogno di tempo,tanto o tantissimo non lo so, ma ogni giorno che passa è un passo in avanti, anche quando ti sembra di averlo fatto all'indietro.
Non è detto che il "passivamente" che scrivi tu debba essere inteso solo negativamente. Per quello che non ce la fai a sopportare tu, chiedi aiuto a tuo figlio, se Dio lo senti lontano. Fatti cullare, fatti mettere la mano sulla spalla e fatti consolare, rimanendo "passivamente" nelle sue cure, ma avendo la fiducia che lui ti verrà in aiuto.La fede maggiore forse è quella che dobbiamo avere nei nostri figli e nell'aiuto che sapranno darci. Buona notte, spero che sia serena
Un abbraccio
Giovanna [SM=g9433]