Bhe.. diciamo che qualche libro alla "newton" sui vari tunnel li ho leggicchiati, ma vorrei parlarvi di una mia esperienza un po' particolare in merito, che non è mia, ma di mio zio.
Era una persona alla quale ero molto legato, fratello di mio padre, circa 75 anni.
Poco prima di trapassare il 15 agosto di quest' anno sono successe alcune cose molto particolari, mi spiego: La sua malattia è durata circa 11 anni, da giorni e giorni prima della fine lui diceva di vedere accanto a sua moglie ( mia zia) una sorta di persona che stava dietro di lei, e lui sosteneva che questa persona era li per aiutare lei che stava aiutando lui ad andarsene.
Mia zia rispondeva sempre: se è dietro di me, è anche dietro di te.
Nelle ultime ore è stato sempre vigile, cosciente, e con la solita ironia per quanto poteva. L' unica cosa che aveva chiesto era che si tenesse libero lo spazio davanti alla porta della sua camera perché sarebbero venuti a prenderlo passando da lì. Inoltre aveva cominciato a dire che alcune figure che stavano per la casa erano presenti come ombre e fintanto che lui non le avesse potute riconoscere e distinguerle non sarebbe arrivato il momento di andarsene.
Dopo un via vai dall' ospedale in cerca di cure palliative alla fine ce lo ridanno ormai per fargli trascorrere gli ultimi istanti a casa sua nel suo letto, con la famiglia che ha recitato più rosari di quanti se ne siano mai sentiti in San Pietro credo.
In quei giorni alcune persone vicine a lui, parenti o meno, si erano sognati alcune cose che francamente c' entravano come i cavoli a merenda ma sostenevano che erano legate al suo prossimo trapasso.
Io non ho sognato niente, non ho visto niente, ma ho sentito molto.
Come me era un amante della musica classica, ma a differenza mia non era mai riuscito a studiare musica ne a suonare uno strumento. Pochi giorni fa mi hanno detto da Napoli che mi ha lasciato tutti i suoi dischi e un giradischi...
Voglio dire con questo che ho provato in quel periodo due emozioni completamente contrastanti, da un lato c' era la carne, che stava morendo, e la mia paura nel vederla morire. Da quell' altra c'era il mistero, che non ho compreso ovviamente, e che mi ha ricordato però che quella porta è aperta anche per me, un giorno o l' altro, e l' unica cosa che mi è sembrato avere senso nella vita, in quegli istanti così fuori dal tempo, era la capacità di sentirsi ( sentire se stessi) nell' amore.
Poco prima di questo evento, un paio di settimane, avevo fatto un sogno, molto buffo.
Si dice che di solito ci si sveglia di soprassalto quando si sogna di stare per morire.
Io invece ho sognato proprio questo: stavo morendo, ed ero morto. Dopodiche in realtà di morto non c' era un bel niente, mi spiego: era un sogno assolutamente realistico ma non avevo più nessuna forma umana, ero una specie di nuvoletta
fatta di emozioni. Anzi credo di un' emozione sola, una sorta di tenerezza-affetto-certezza. Questa emozione mi accompagnava perché di fatto era l' essenza di questa nuvoletta che ero diventato, ma non era visibile, cioè era visibile per me. Ovviamente mi sono svegliato proprio sul più bello perché potevo fare un sacco di domande e mentre le facevo stavo anche rispondendo, solo che la mia unica domanda prima di svegliarmi era stata: ma se io sono questa nuvoletta, e non ho confini, cosa succede se incontro un' altra nuvoletta?
Buonanotte... e scusate la lungaggine
Francesco
Ps. mi ero chiesto se era più un post da " il tunnel dopo la morte" o da "dall' altra parte"