Ninconanco81, 06/09/2014 17:59:
Leggitil'articolo e il tratto in grassetto
Pietro Senaldi offende anche te e tutti quelli che non sono criminali che mi auguro superino l'80%
Prima che del carabiniere di pochi anni più vecchio che ha sparato uccidendolo, Davide Bifolco, il 17enne ammazzato a Napoli mentre fuggiva dalle forze dell'ordine, è vittima della sua città. Dove è normale andare in tre in motorino, come andava Davide alle 2.30 del mattino, è nelle cose girare senza casco e viaggiare sulla sella di un latitante e a fianco di un pregiudicato. Dove forzare un posto di blocco viene ritenuto prassi se non una prova di coraggio e virilità. Napoli è una città che vive al di fuori della legge, i cui abitanti, anche quelli che non sono criminali, tengono abitualmente comportamenti che in altre parti d'Italia non sono tollerati. Peggio, spesso non sono subiti con fastidio ma accettati con compiacenza come un tratto caratteristico della città, un qualcosa di pittoresco da fare con orgoglio. L'indagine chiarirà se il carabiniere è un assassino, di certo Davide è vittima anche della Napoli che lo piange e lo descrive come il bravo ragazzo che, probabilmente, non era.
di Pietro Senaldi
@PSenaldi
Sì, ma nel dettaglio, e affrontando la cosa con un po' di onestà intellettuale, che ha detto di sbagliato? Tu credi che agli occhi, che so, di un abitante di Cuneo, di Brescia, di Norimberga o di Newcastle tutto ciò non sia vero?
Vogliamo dire che l'inciviltà, il malcostume e il menefreghismo non sono caratteristica, bene o male, COMUNE agli abitanti di Napoli in genere, e non solo ai delinquenti?
Ma perché, quelli che buttano a terra ogni cosa che si trovano in mano, quelli che parcheggiano in mezzo alla carreggiata per prendere un caffè, quelli che pure si fermano al rosso, ma se non vedono pedoni attraversare, piano piano, passano comunque, quelli che quando si fermano al semaforo si fermano 5 metri oltre lo stop, sulle strisce pedonali, quelli che hanno un negozio e mettono tavolini fuori senza il permesso di farlo o buttano i cartoni alla rinfusa ad ogni ora del giorno, ecco, "quelli" che si comportano incivilmente, sono delinquenti? Sono il 20%?
E qualora fossero il 20%, si tratterebbe di una statistica almeno quadrupla a quella di qualsiasi città del centro-nord Italia, e dunque l'affermazione secondo cui, a Napoli, sono ampiamente più tollerati che altrove comportamenti incivili/illegali è incontrovertibile.
C'è un odio viscerale verso i napoletani da parte di tutta Italia, e se volete l'ennesima riprova, andatevi a leggere i commenti sui vari quotidiani alla vicenda di Davide Bifolco, e vedrete.
Ora, razzisti, ottusi e stupidi ci sono ovunque, quindi si leggono una marea di pregiudizi, esagerazioni e stupidaggini; ma sarebbe maturo iniziare a chiedersi se questa "nominata" dei napoletani sia frutto più della distorsione mediatica o più dei costumi del popolo napoletano.
A me, francamente, dei titoli dell'Espresso non me ne frega un accidente, non sono quelli che non mi fanno campare bene a Napoli, o meglio che non mi fanno campare bene come vorrei; sono i napoletani di m***a che popolano in misura abbondante questa città a rovinarmi le giornate, e su quelli mi concentrerei.
P.S. postilla provocatoria, ma non troppo: non credete che, in fondo, "mettere in guardia" lo straniero che viene a Napoli sia un bene? Se si aspettasse una città perfetta, rimarrebbe traumatizzato da quello che vede in giro. Con lo "sputtanapoli", al peggio, troverà una città molto migliore di come se l'aspettava, e se ne andrà contento