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marcescenze del rizoma

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    pandalf85
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    H.tonta
    00 24/05/2014 23:54
    Volevo iniziare a preparare un topic dove si parla in maniera più dettagliata delle marcescenze del rizoma, nella speranza di riuscire (prima o poi) a identificarne gli agenti patogeni.

    Inizio io con qualche foto sperando di vederne anche un po' di vostre [SM=x349153]
    [Modificato da pandalf85 06/06/2014 18:15]
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    pandalf85
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    00 24/05/2014 23:56

    21/05/2014




    Pianta: MK-F10


    cause ipotizzabili: scarsa circolazione d'aria dentro la serretta, uso del sistemico Actara (?), infezione contratta in seguito a ferite, substrato vecchio ed interessato da incontrollato sviluppo batterico (necessario saggio), eccessiva fertilizzazione derivata dallo scorso anno.

    Osservazioni: 1)l'infezione sembra sia partita da un punto di crescita laterale, interessando poi il tessuto conduttore. Lo xilema si infetta prima delle altre parti del rizoma. 2) Può altresì essere partita dalle radici, per poi essere veicolata tramite i vasi.

    Cose da fare: osservazione sezione sottile di tessuto malato e sano. Stoccaggio di cellule morte in acqua e successiva diluizione al fine dell'individuazione del parassita. Analisi della componente batterica del substrato.
    [Modificato da pandalf85 24/05/2014 23:56]
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    pandalf85
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    00 24/05/2014 23:58
    L'anossia del substrato è una dei tanti parametri che vorrei tenere in considerazione per l'analisi della marcescenza. Nelle mie attuali condizioni (bancali con livello dell'acqua sempre costante, scarso ricircolo di aria, rizomi in prevalenza ombreggiati, substrato troppo zuppo, pH elevato, vasi bassi) vi può essere un'elevata proliferazione di cianobatteri che potrebbero comportare problemi.
    www.youtube.com/watch?v=yYCA_ie3HAQ&feature=youtu.be

    Nelle foto seguenti sempre il cianobatterio Anabaena che cresce sotto un rizoma.

    [Modificato da pandalf85 06/06/2014 18:15]
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    pandalf85
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    00 25/05/2014 00:05
    Le colonie di cianobatteri si instaurano facilmente tra le microcavità della perlite grazie alla luce riflessa dalle pareti.
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    pandalf85
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    00 25/05/2014 00:11
    Averci una chiara idea dei patogeni è un'impresa complicata. Potremo però appoggiarci a "casi simili" per poi proseguire una ricerca:

    eveysblissfulgarden.com/Iris/troubleshooting/rhizomerot.htm

    Per gli Iris ad esempio sono indicati: Pseudomonas spp., Sclerotium rolfsii
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    chimico85
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    00 25/05/2014 00:13
    dalla mia esperienza ho notato che le piante che si ammalavano erano quelle che mi arrivavano, fin'ora nessuna delle sarracenie con più di un anno ha contratto il cancro. il trattamento preventivo ha quasi salvato tutte le piante di quest'anno (quelle morte sono per un errore mio)
    [Modificato da chimico85 25/05/2014 00:13]






    29/05/2014

    L'INCUBO DIVIENE REALTA'

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    pandalf85
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    00 25/05/2014 00:24
    Io al contrario ho notato che dopo un trattamento (di recente con Actara) ho avuto qualche perdita. Non so se sia dipeso spiccatamente da quello, ma più probabilmente dall'insieme dalle condizioni che si ricreano in una struttura così piccola.

    [Modificato da pandalf85 25/05/2014 00:25]
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    raffaella150
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    Gran carnivoro
    00 25/05/2014 09:49
    io nel mio piccolo ho notato che il cancro mi ha colpito le sarre proprio dopo i trattamenti a terreno, al momento non faccio piu trattamenti a terreno ma diretti sul rizoma prima del rinvaso.

    secondo caso accadutomi son quelle a cui ho dovuto tagliare piu ascidii del previsto, ho il terrore di star perdendo in sti gg una leuco xke e' l'unica a non svegliarsi come le altre nonostante sia in cocco e truciolato.

    terzo caso una farnahmi x stevensii, ho perso il 99% delle piante a vaso (un vaso da 30cm!!!!!!) era quasi in centro alla serra e forse la posizione piu ombrosa e umida l'ha penalizzata molto, cosa che non e' accaduto alla farnahmi che stava d'angolo, lo stano e' che la oreophila che stava esattamente in centro sta bene, riparte lenta, ha ancora molti phillodi ma sta bene.

    quindi nel mio caso :
    trattamenti a superficie e non a rizoma
    taglio della totalita degli ascidii
    posizione invernale troppo buia e umida

    vedete voi come inserirle nella casistica


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    quando troverò Cleopatra, la strangolatrice africana, LA MIA GROWLIST sarà COMPLETA :)

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    sciffo
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    00 25/05/2014 10:01
    Io ho notato cancro del rizoma nelle più svariate condizioni di luce, umidità e annaffiatura. L'ultimo caso è stato una bella cuprea che non mostrava il minimo segno di sofferenza e che invece era quasi completamente "mangiata" dall'interno. Per fortuna ho spezzato il rizoma, reciso con un bisturi le parti marce e diviso la parte sana rimanente (circa 40 %) dell'originale in due piante rinvasate in vasi e posizioni differenti. Per ora sembra tutto ok, senza uso di alcun prodotto chimico.






    «Un ascidio per domarli, un ascidio per trovarli, un ascidio per ghermirli e nello sfagno incatenarli»
    Tratto da "Il Signore dei biconzi - Le due torbe"
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    chimico85
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    00 25/05/2014 10:26
    il trattamento consiste in mezz'ora di immersione in acqua e propamocarb
    all 1-2 ml su litro prima del rinvaso.
    mentre per le piante già rinvasate lo metto direttamente nel sottovaso.
    [Modificato da chimico85 25/05/2014 10:27]






    29/05/2014

    L'INCUBO DIVIENE REALTA'

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    raffaella150
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    00 26/05/2014 16:17
    io sto tenendo le sarre nuove in antifungino e successivamente invasero con tanto sfagno intorno in cocco e truciolato, ho notato che il truciolato e' piu igienico in questi casi, la perlite diventa sempre e comunque verde e credo che possa influire sui risultati finali.
    non so xke.....


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    pandalf85
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    00 06/06/2014 18:22
    06/06/2014
    S. psittacina
    altro caso di marcescenza del rizoma che parte direttamente dal punto di crescita propagandosi verso l'interno. Supposizione: I parassiti potrebbero essersi introdotti da qualche cicatrice o perforando i tessuti delle radici/rizoma.





    frammenti di tessuto malato sono stati diluiti e agitati in acqua in modo da ottenere materiale per il microscopio ottico.



    Risultati:


    presenza di nematodi adulti e possibili uova in quantità industriali.



    possibili uova di nematode. Probabilmente non tanto diverse da quelle mostrate qua:

    www.cdfa.ca.gov/plant/ppd/nematode_molecular.html





    Prelievo di tessuto da un punto di crescita con successiva visione senza diluizione.





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    Fede-20
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    Super trifide
    00 07/06/2014 10:39
    Complimenti per il post, però pochi potran fare uno studio simile mancando di microscopio o magari delle conoscenze(per esempio io). Anch'io ho notato marciumi in piante arrivate da poco, eccetto in un caso, ma non ho approfondito la cosa. Per le ultime 3 sarracenie ho optato per un maggior uso di antifungini a scopo preventivo all'arrivo, e per ora sembrano star bene. Un'idea per le piante che mi era venuta ma non avevo provato, si mette il juncus per ossigenare il terreno, ma se uno ha sottovasi molto grandi avrebbe senso mettere delle piante acquatiche che ossigenano direttamente l'acqua?
    _________________________________________

    La mia lista di coltivazione - Foto
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    pandalf85
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    00 07/06/2014 17:28
    Penso che non avrebbe molto senso, dato che ci son molti coltivatori che coltivano senza giunco [SM=x349153]

    Provo ad andare avanti con le mie considerazioni da naturalista, giacchè non ho mai studiato nulla di agraria o di patologia vegetale (ovviamente se c'è qualcuno preparato è il benvenuto [SM=x349153] )
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    pandalf85
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    00 07/06/2014 17:32
    Tornando aS. psittacina ho ottenuto alcune sezioni del rizoma, uno sano e l'altro malato:



    Rizoma sano



    Rizoma malato





    All'inizio pensavo che tutti questi puntini fosseri cisti dove erano contenute le uova di nematodi..ma ora tendo a scartare questa opzione.

    Se fossero stati quest'ultimi il problema, ce ne doveva essere una miriade di adulti.

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    pandalf85
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    00 07/06/2014 17:35
    Altra strada che mi ha portato ad un vicolo ceco sono state le radici. Qui ne vediamo alcune normali e altre con diverse radici laterali







    Se fossero stati i nematodi la causa di queste "barbe" avremo anche avuto diverse galle e fori visibili sulle radici, cosa che non è successa.
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    pandalf85
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    00 07/06/2014 17:44
    dal Westcott's Plant Disease Handbook ho trovato alcuni funghi patogeni da analizzare.




    Colletotrichum sembrerebbe essere uno dei candidati di questa patologia



    Ciò tornerebbe, dato che questo fungo si sviluppa dapprima sulle foglie procedendo poi verso il punto di crescita.

    Ovviamente non ho riscontrato la sua presenza all'infuori delle foglie marce e del tessuto malato del rizoma.
    [Modificato da pandalf85 07/06/2014 17:45]
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    sciffo
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    00 07/06/2014 20:05
    In una settimana sola ho perso già tre piante. Tra cui oggi una Goldie bella grande!!! Aaaaaargh!!! Punto in comune alle tre morti: TUTTE piante arrivate da pochi/pochissimi mesi






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    pandalf85
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    00 07/06/2014 21:10
    Anche qua lo stesso andazzo. In parte è anche colpa mia nel non potergli variare le condizioni in cui le tengo adesso.
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    pandalf85
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    H.tonta
    00 07/06/2014 21:16
    può darsi che i funghi siano entrati da delle ferite del rizoma (mi ricordo che le piante attaccate avevano qualche taglio). Proverò a sti punti a riaffidarmi al trichoderma, nella speranza di testarlo anche sotto microscopio coi patogeni.
    [Modificato da pandalf85 07/06/2014 21:16]
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