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DE GREGORI DA FAZIO E LA LEGGEREZZA TRACIMANTE:

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    plato2005
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    00 16/12/2013 17:26
    Non mi ha esaltato la presenza del Principe da Fazio ieri sera.
    E non per la scelta dei pezzi o la loro interpretazione (scialba quella di "Falso Movimento", in cui ha anche sbagliato le parole) quanto per i contenuti dell'intervista, che sembrano in assoluta continuità con la recente intervista a Cazzullo sul corriere della sera.
    Dire che la situazione oggi in Italia è garve perchè tutti negli ultimi 40 anni "potevamo fare di piu" è una analisi qualunquista, che ben si adatta alla superficialità di Fazio ma che non fa onore al passato di Francesco che ha saputo cantare i contrasti del Nostro paese con grande intensità e profondità anche quando farlo era piu' difficile di oggi (ad esempio negli anni '80). L'assenza di canzoni "di contesto" dall'ultimo album non lo rende meno bello e meno poetico. Invece queste banalità ripetute ai giornali e in TV pongomo molti interrogativi su chi sia il De Gregori attuale. Quello che sta dalla parte di "Chi ruba nei supermercati" o quello che incontra e elogia Monti?
    Dario
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    enza929
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    00 17/12/2013 13:32
    Forse perchè il contesto è proprio l'assenza....
    Mi è piaciuta molto l'espressione di Francesco all'applauso del pubblico sul racconto degli autografi e di ciò che pensava Dalla.
    Tra il sorpreso e il meravigliato.
    È stato comunque un bel vedere.
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    vocazione1/2
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    00 23/12/2013 15:29
    Ognuno di noi negli anni si è fatto una propria idea di Francesco e tanti,me compreso,lo hanno anche mitizzato,fatto quasi diventare un supereroe che doveva scagliarsi contro qualunque ingiustizia.
    In realtà è solo un cantante,per quanto grande,fa il suo mestiere,vive di quello e non è affatto tenuto a dire sempre cose "alte" o stare dalla parte che più ci piace. IL De Gregori attuale per me è quello di sempre,anche perchè di persona non l'ho mai conosciuto quindi non posso giudicarlo.Le sue canzoni continuano a piacermi e questo mi basta.
    Da Fazio non è uscito niente di nuovo,comunque mi è parso in ottima forma e su Falso movimento ha ripetuto 2 volte la stessa strofa ed ha aggiunto qualche parola ma niente di che,ci sta e son cose che ha sempre fatto,a volte anche apposta.
    [Modificato da vocazione1/2 23/12/2013 17:15]
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    plato2005
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    00 25/12/2013 10:18
    Ognuno instaura con De Gregori-artista il rapporto che crede.
    Il mio rapporto nasce negli anni '80 quando dopo gli anni 70 il disimpegno si prende la sua rivincita all'insegna del rampantisno. Mentre i giovani riemipono le discoteche, lui canta la tragedia del Titanic, dell'immigrazione, di "ragazze slave venute allo sprofondo". Mentre avanza la politica come investimento, carriera, malaffare, lui fa una canzone contro Craxi e si schiera dalla parte di "chi ruba nei supermercati" contrapposto a "chi li ha costruiti rubando".
    Questo è il mio De Gregori, coerente con quello degli anni '70, capace di affrontare controcorrente gli anni '80 con una lucidità coerente con la sua storia.
    La critica all'esistente è sempre stata presente nelle sue canzoni nìgiliori, ma ovviamente non è un obbligo e il suo ultimo album piace anche a me (molto meno il precedente). Diverso pero' è il tono delle interviste, l'apposggio a Monti, la critica da destra ad una sinistra italiana. Ma la sinistra italiana, che non gli piace più, ha già seguito tutte le sue indicazioni, come si vede anche dalle ultime dichiarazioni di Renzi, la libertà di licenziareecc. è già una destra cmmuffata da sinistra. Francesco cosa vuoi di piu'? Invece di andare ad incontrare Monti mi piacerebbe una canzone sull'ex impiegato di 50 anni della mia città che prima di Natale si è impiccato con un avviso di sfratto in tasca, dopo avere perso il lavoro e averne cercato invano un altro. Ma probabilmente sono solo un inguaribile romantico.
    Dario
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    vocazione1/2
    Post: 404
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    Utente Senior
    00 25/12/2013 21:15
    Assolutamente vero:ognuno instaura un rapporto proprio con l'artista.
    Secondo me il De Gregori attuale vive il proprio tempo facendo anche tesoro di ciò che ha visto(ed anche subito) in passato. E' impensabile vedere oggi un De Gregori con falce e martello,i tempi son cambiati,di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e farebbe pure ridere un Francesco così,oggi.
    Titanic è un gran disco,senza grosso "impegno" alla anni '70
    Dal Titanic alla "ragazza venuta allo sprofondo"(L'Agnello di dio) son passati 14 anni,attenzione.
    La canzone su Craxi(La ballata dell'uomo ragno) è del '92
    Craxi è stato poi riabilitato da De Gregori di fronte alla pochezza della politica attuale.
    La sinistra di oggi ha seguito le sue indicazioni?
    Non saprei,mi pare fantascienza.
    Chiuderei semplicemente dicendo che oggi De Gregori non è + di sinistra.