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Un aiuto valido per i nostri amici animali: stopvivisezione

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    Fri2
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    Utente Junior
    00 03/01/2014 11:41
    Re:
    Erena-chan, 20/12/2013 21:47:


    Penso però che si possano fare discorsi di etica finquando non ti trovi nella situazione. L'etica cade di fronte ad un'imperativo ben più importante, ovvero sopravvivere, sfido chiunque ad avere una malattia che puoi curare solo coi farmaci e rifiutarli perché sei animalista. Non è una questione di coerenza, non è una questione di doppiogiochismo, è un imperativo sepolto nel nucleo di ogni essere umano e... beh, va così.






    Erena-chan, 31/12/2013 04:42:


    Se ci fosse un'apocalisse e non ci fosse cibo, mangerei il primo umano che incontro più debole di me che mi assicura sostentamento per una settimana. Il mio unico imperativo sarebbe sopravvivere, ed essere umano = preda facile E tanta pappa, due piccioni con una fava. IN QUEL CONTESTO ( e non prendentemi per pazza assassina, il discorso l'avete tirato fuori voi XD), gli altri esseri umani per me sarebbero Happy Meal su due gambe ( e probabilmente anche io lo sarei per loro); non che un coniglio non lo sia, ma trovo molto più facile abbattere a cazzotti ad un essere umano che tentare di sparare una freccia e beccare un coniglio che ha cinque volte più riflessi di me, anche perché faccio boxe e non tiro con l'arco xD





    E' naturale, un 'imperativo sepolto nel nucleo di ogni essere umano' (e animale, direi) cercare di sopravvivere, ma lo è altrettanto ritenere un coniglio diverso da un essere umano, questione che qui, a quanto ho capito, viene definita 'specismo' in maniera dispregiativa... eppure è così: per dei predatori un coniglio, una pecora o un bambino sono la stessa cosa, ma un esemplare della loro specie non lo è, infatti non mi risulta che in caso di carestia (che per gli animali selvatici può rivelarsi letale quanto un'apocalisse potrebbe esserlo per noi) la prima scelta dei predatori sia il cannibalismo :-P non so dire neppure se sarebbe l'ultima, a dir la verità... forse sì, ma proprio l'ultima.
    Ps-i topi infestano ancora i granai, sia topolini di campagna piccoli e carini come criceti che certe pantegane lunghe come il mio avambraccio, per non parlare delle nutrie, che pur non essendo autoctone vengono lasciate figliare allegramente senza far nulla.
    I topi fanno ribrezzo alla maggior parte delle persone, per questo nelle campagne animaliste mettono foto di teneri cagnolini.
    [Modificato da Fri2 03/01/2014 11:55]
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    U. N. Owen
    Post: 26
    Utente Junior
    00 03/01/2014 14:50
    Re:
    Erena-chan, 31/12/2013 14:36:


    Boh, non mi sono spiegata? Quello che volevo dire era: non stiamo parlando di un organismo sconosciuto che subisce una mutazione sconosciuta di organi non suoi e che il medico/ricercatore in questione non conosce a fondo. Stiamo parlando di mutazioni di cellule di organoX umano, e se ben ho capito tu mi hai detto che queste mutazioni hanno anche finite combinazioni, no?

    Il mio dubbio era sempre quello: sessant'anni e ancora non si è trovata una cura per queste cellule umane che mutano? il mio 'problema' è che ancora non ho capito il perché xD
    se me l'hai spiegato, me lo son perso. Pardon.


    Sì, l'avevo spiegato. Come avevo detto, il problema è proprio che sono cellule dell'organismo originale che mutano e proliferano senza controllo.
    Faccio un'esempio pratico, che è più semplice. Ras è una proteina che trasduce un segnale di crescita e stimola dunque la proliferazione. Se Ras si attiva costitutivamente la cellula prolifera senza controllo (ovviamente servono anche altre mutazioni, ma atteniamoci a questo esempio). Vogliamo bloccare il tumore, come facciamo? Blocchiamo Ras? Potrebbe essere un'idea. C'è però un problema. La cellula mutata non presenta sostanziali differenze con tutte le altre cellule. Non puoi fare un farmaco che blocca Ras solo nella cellula tumorale. Se blocchi Ras, lo blocchi in tutte le cellule proliferanti del corpo. Ed è un disastro. Quello che si cerca di fare è di aggirare le difese delle cellule staminali del cancro senza distruggere tutto il resto. Ed è qualcosa di incredibile difficoltà.
    Tuttavia la domanda lecita rimane. Cosa si è fatto in questi 60 anni? Si è passati dal non sapere quasi nulla al sapere quasi tutto sul funzionamento del cancro. Il problema rimane ancora come combatterlo efficacemente. Comunque le percentuali di guarigione sono aumentate vertiginosamente.



    Io intendo proprio un capillare programma di divulgazione scientifica, a partire dalle reti televisive, da giornali dedicati (e Focus, soprattutto ultimamente, non è un buon esempio) alla promozione dei musei scientifici, da convegni di divulgazione a banchetti informativi.


    La tv è infattibile, suvvia. I giornali dedicati sarebbero un passo in avanti ( se fossero decenti), ma chi li andrebbe a cercare? Chi vuole informarsi, e alla fine è la stessa persona che spende cinque minuti in più su internet a verificare che il sito da cui prende informazioni sia affidabile.
    Stessa cosa per gli altri due casi: sempre e solo chi vuole informarsi va al museo. E se si vuole informare lo fa anche su internet.
    I banchetti informativi tipo stand delle compagnie telefoniche? Sì, quello sarebbe una buona idea, una prima informazione alla gente così da spingerla ad approfondire :)


    La TV è infattibile? E i programmi di divulgazione? Super Quark? Sono pochi, ma esistono. Togliessero di torno cagate come Mistero e facessero divulgazione seria, please. I mezzi ci sono. Il problema è proprio quello. La mentalità menefreghista, del dire che sono cose noiose. E non si investe in questa direzione.
    E riguardo ad internet ti devo contraddire di nuovo. Non è un buono strumento in questo caso, non per chi non ha competenze nel campo. E' addirittura nata una nuova patologia a causa di internet. Si chiama cybercondria, e fa un sacco di danni prevenibili con una corretta informazione. E la divulgazione scientifica è uno dei più grandi strumenti di prevenzione nella salute pubblica. Certo, il problema è che ci vogliono soldi e tempo.




    In realtà neanche tanto. Qualche scoperta è stata fatta, ma come spiegavamo post addietro, l'uomo non è un buon modello per l'uomo, e quindi i risultati della sperimentazione umana diretta non sono affidabili


    Ma in fondo molti farmaci sono diventati obsoleti, e alcuni non hanno portato da nessuna parte ( nel senso che non hanno aperto la strada verso ricerche più avanzate). Bisogna considerare inutili i ricercatori che hanno speso tempo e fatica nel lontano (cifra a caso)?


    Ma no, è una cosa proprio diversa. Non sono affidabili e non sono praticamente stati fatti passi avanti. La ricerca avanza e soppianta il passato, GRAZIE alle ricerche passate. Lì c'era poco o nulla da salvare.


    Il pezzo sull'uomo me lo son perso! Ma non ci sono cavie umane in America? (Sì, lo so che testano il prodotto finito)


    Se è per questo ci sono cavie umane anche in Italia. E ovunque si faccia ricerca biomedica. Si chiama "fase clinica", che non può prescindere dalla fase preclinica (quella che comprende la SA). Senza la fase preclinica la fase clinica non servirebbe a nulla, proprio perchè l'uomo non è un buon modello sperimentale per l'uomo. Lo spiegava anche Valpur alcuni post addietro, forse nella seconda pagina.




    uno potrebbe anche considerarlo una brava personcina insieme a Hitler.


    E chi ha detto che è una brava persona? O.o


    E' un'iperbole, ovvio. Puoi non considerarlo un mostro per i crimini contro l'umanità che ha commesso, ognuno è libero di pensare ciò che vuole. Io lo considero un mostro.




    Sarai allora a conoscenza della quantità di vite animali che falcidiamo ogni volta che ci muoviamo o anche solo respiriando. Per non parlare di cose come la derattizzazione o l'estrazione dei materiali necessari alla costruzione dei computer.


    Non ho capito... mi stai dicendo che l'unico modo di essere davvero animalista sarebbe morire?


    Tecnicamente, sì. Morire è l'unico modo per essere animalisti fino in fondo e in modo coerente. Perchè per quanto alcuni, per carità, ammirevolmente, desiderino vivere "ad impatto zero", di fatto la vita stessa è a discapito di altre vite. E' così che funziona. E' la pressione evolutiva che permette alla vita stessa di esistere, se non vogliamo essere sopraffatti, dobbiamo sopraffare. Quindi, prendersela con la ricerca perchè utilizza qualche animale per salvare innumerevoli altre vite, ecco, non è molto coerente, soprattutto quando ci sono molte altre attività (di nuovo, tipo la derattizzazione) che mietono molte, molte più vittime.



    P.S.: solo per scrupolo di precisione, vorrei precisare che essendo la SA un costo notevole per tutti gli enti di ricerca, ma anche per le case farmaceutiche, gli sforzi per trovare metodi sostitutivi ci sono e sono tantissimi. Per chiunque riuscisse a presentare un metodo sostitutivo che presenti efficacia maggiore della SA c'è un premio di un milione di euro, se non vado errato. Curioso che nessuno di quelli che blaterano di metodi sostitutivi sia ancora andato a ritirarlo.


    Mi pare di leggere un povera piccola stupida tra le righe. Pazienza, so stupida XD


    Se vuoi leggercelo non sarò certo io a fermarti. XD
    Quel che intendevo dire è che sbandierare certe cose senza avere fatti concreti in mano, quando si tratta di scienza, è un filino ridicolo. Soprattutto quando c'è un premio in palio. E' simile al premio in palio a chi riuscisse a dimostrare di avere capacità paranormali. E' lì da sessant'anni (o giù di lì) e nessuno è ancora stato in grado di reclamarlo. Eppure c'è gente ovunque che sostiene di avere suddette capacità. Perchè non lo provano e non ritirano il premio? Semplice, perchè non possono. Perchè sono dei ciarlatani, e in quanto tali non possono pretendere di essere presi sul serio. Lo stesso discorso vale per chi si schiera contro la SA per "motivazioni scientifiche". Possono farlo, ma non possono pretendere di essere presi sul serio.


    Che poi bisogna fare di tutto per alleviare le sofferenze degli animali posti in situazioni di sperimentazione non c'è dubbio, e che una volta trovato un sostituto decente questa possa cessare è assodato, ed anzi penso che gli stessi scienziati concorderebbero (sono ricercatori, non sadici assassini). Il fatto è che non siamo ancora a quel punto, ed assumere posizioni totalmente estremiste può risultare controproducente.


    Due cose. Gli scienziati concordano (infatti sono i primi a dire che qualora si trovasse un metodo più efficace della SA, la SA dovrebbe cessare immediatamente. Io stesso sarei in prima linea per la sua abolizione, ma fino ad allora no) e assumere posizioni estremiste è controproducente. Lo è SEMPRE.
    [Modificato da U. N. Owen 03/01/2014 15:04]
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    DorotheaBrooke
    Post: 164
    Utente Junior
    00 23/01/2014 16:01
    Ho visto che ci sono già diverse discussioni in atto, mi perdonerete se esprimerò la mia senza leggere tutti i post precedenti e mi concederete di ripetere qualcosa, forse, già detto.
    . Vorrei puntualizzare che la vivisezione in quanto tale non esiste praticamente più, anche perché non è più utile ai fini della scienza. E’ vero che nelle FAQ del sito dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali si legge “Che differenza c’è fra vivisezione e sperimentazione animale? Non c’è nessuna differenza. Spesso si crede erroneamente che la vivisezione sia più cruenta e crudele, mentre la sperimentazione animali sia indolore. In realtà sono due sinonimi.”, ma tale giudizio sembra quantomeno di parte e, come tale, poco obiettivo, quindi mi consentirà di arricciare il naso e andare avanti. Sono fiduciosa fino all’ingenuità nelle sorti “meravigliose e progressive” della scienza e sono fermamente convinta che verrà il giorno in cui essa potrà far a meno della sperimentazione animale, ma tale giorno è relativamente lontano. Pur nella mia immensa ignoranza, so che gli esseri viventi sono sistemi integrati, un farmaco mirato a un tale organo, può avere effetti su un altro, come si possono valutare tali effetti se non su un organismo vivente? Pensiamo a cosa succederebbe se non si avesse la possibilità di usare delle cavie, pensiamo al caso talidomide, in cui, essenzialmente, furono le donne incinte a fare da cavia, con le tragiche conseguenze note a tutti. E’ vero che anche la SA presenta dei rischi, dovuta alla maggior complessità degli esseri umani rispetto alle altre specie, ma è proprio per questo che la ricerca in tale campo deve seguire un iter lungo e meticoloso. Di certo non si può pensare che sperimentare sulle culture cellulari per esempio sia un metodo meno rischioso. Gli animalisti affermano che gli animali sono persone con gli stessi diritti degli uomini, per questo la sperimentazione su di essi è un atto riprovevole. Rispetto sinceramente la loro opinione, ma vorrei che anche una sola di queste persone andasse a parlare con le famiglie di un bambino affetto da distrofia muscolare di Duchenne, ovvero di un bambino condannato a perdere l’uso degli arti inferiori entro la prima decade di vita e a morire per insufficienza respiratoria entro la seconda. Vorrei che comunicassero alla famiglia in questione che esiste una specie, il Golden Retriever, in cui lo sviluppo della malattia è praticamente identico a quello umano, ma, dato che si tratta di adorabili cagnoloni, verrà fatto di tutto per impedire che la sperimentazione su di loro vada avanti. Sono stanca della facilità con cui si bolla il lavoro dei ricercatori come disumano. Sono stanca delle persone sulla metro che dicono che sarebbe meglio sperimentare sui carcerati – affermazione che mi fa rabbrividire. E’ una questione di priorità, chi è più importante l’uomo o l’animale? Quante vite umane sono state salvate dall’insulina estratta dai maiali e dai bovini, quando ancora non poteva essere sintetizzata? Quante vite umane potrebbero essere ancora salvate e non lo saranno se gli animalisti otterranno ciò che chiedono? La sperimentazione animale è crudeltà? Forse, vogliamo parlare dell’omicidio?

    P.S.
    Mio padre ha avuto un linfoma non Hodgkin, ha subito due trapianti autologi di cellule staminali e uno allogenico di midollo osseo, senza contare tutta la chemio e la radio che ha fatto. Se non ci fosse stata la sa sarebbe di certo morto. A me questo basta per fare la mia scelta
    [Modificato da DorotheaBrooke 23/01/2014 16:02]
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