È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Studiamo la Bibbia on line

Battesimo e magìa

  • Messaggi
  • OFFLINE
    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 06/10/2013 22:15
    Se la pratica della magìa viene sovente proibita a Israele nel VT, viene da pensare che si tratti di una cosa piuttosto importante.
    Ma che c’entra il battesimo con la magìa?

    Due dei comandamenti del Decalogo sono sicuramente collegati con la proibizione della magìa: quello circa l’uso delle immagini (La seconda parola) e quello circa l’uso del nome di Dio (La terza parola). E anche questa constatazione rivela l’importanza della magìa e la gravità del pericolo che essa rappresentava per la vita del popolo di Dio.

    La magìa si propone di intervenire a modificare la realtà per mezzo di riti e formule, i quali devono essere precisi, rispettivamente, nella loro esecuzione ed enunciazione per cui devono essere presieduti da persone particolari. Non chiunque lo desideri può essere un mago ma solo persone specificamente dotate e addestrate.
    Anche tutti i riti dei sacrifici descritti nel VT dovevano essere eseguiti in un modo ben preciso e richiedevano, quindi, persone particolarmente addestrate, Sacerdoti e Leviti.

    Pertanto, il popolo di Dio doveva affidarsi al suo Dio (Isaia 8, 19) e agli uomini da Lui designati, per avere aiuto nel buon andamento della sua vita quotidiana e non doveva cercare l’intervento di uomini che potevano anche avere poteri straordinari per la loro capacità di capire o intuire il mondo spirituale: nel mondo dello spirito c’è Dio che si rivela nella Sua Parola ma c’è anche Satana, che ha il potere di indirizzare gli uomini su strade che portano lontano da Dio.
    Quindi la scelta era fra il rivolgersi a Dio e il rivolgersi a Satana.

    Gesù elimina riti e formule. Non ci sono più sacrifici da compiere, non ci sono più rituali da osservare in maniera esatta, non ci sono più persone specificamente addestrate per tale scopo, quindi niente più sacerdoti, ne sommi né minimi. Ogni credente ottiene la giustificazione per la sua fede in Gesù, ogni credente offre in sacrificio unicamente sé stesso (Romani 12, 1 ... presentate i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio) e questo tipo di sacrificio non richiede né riti, né formule, né “addetti ai lavori”.

    Quindi la vita della chiesa prescinde da ogni rituale che richieda tassativamente la presenza di persone specifiche perché le cose da fare abbiano valore.
    - La preghiera ha, nelle grandi linee, il suo modello nel NT (Matteo 6, 9) e chiunque può rivolgersi a Dio secondo quel modello, usando le parole che il suo cuore gli detta.
    - La cena del Signore, il pane e il vino che la comunità cristiana prende come segno della comunione con Gesù in ricordo del suo sacrificio, non richiede né rituali esatti da osservare né formule da ripetere in modo esatto per dare valore all’azione. Né ci sono transustanziazioni che richiedano particolari investiture per farle avvenire. Anche per la cena, dunque, può essere adatto ogni fratello della comunità.
    - E lo stesso vale (?!) per il battesimo.
    L’immersione nell’acqua è per la remissione dei peccati, per ricevere lo Spirito Santo (Atti 2, 38) e per dimostrare il proprio cambiamento, avvenuto col ravvedimento (I Pietro 3, 21: richiesta di una buona coscienza). Ma è forse l’acqua a realizzare tutto questo? Pietro dice di no, Pietro dice che è mediante la risurrezione di Gesù Cristo che avviene tutto questo.
    Quindi, il percorso sarebbe: io mi rendo conto di essere su una strada sbagliata, decido di cambiare perché credo che Gesù sia la via giusta, dimostro questo mio cambiamento immergendomi e ottengo così che tutte le mie colpe passate (e anche quelle di cui inevitabilmente mi caricherò) vengano cancellate, e ottengo pure di ricevere lo Spirito Santo come guida per la mia vita futura. Tutti questi passi insieme mi cambiano, non è uno solo a cambiarmi ma tutti insieme. E qui, ovviamente, non c’è assolutamente niente di magico.
    Ma c’è la formula.
    Devo dire “io ti battezzo nel nome di Gesù Cristo”, oppure devo dire “io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”?
    qual è la formuletta giusta: la prima o la seconda?
    e cosa significa “formuletta giusta”?
    che il battesimo ha valore solo se uso la “formuletta giusta” e che non vale niente se uso quella sbagliata?
    allora è la formula a dare valore al battesimo?
    e tutto il percorso di cui sopra?
    e il mediante la risurrezione di Gesù Cristo di I Pietro 3, 21?
    Qui c’è qualcosa che non funziona più, allora.
    Perché se è la giusta formula a dare valore al battesimo (per cui un battesimo fatto con la formula sbagliata deve essere rifatto), significa che la risurrezione di Cristo non ha nessun valore perché basta una formuletta sbagliata a renderla assolutamente inefficace.
    E ancora: se è la formula giusta a dare valore al battesimo, ciò significa che il battesimo è un atto magico e, come avviene per ogni atto magico, ha valore solo se si usano le procedure e le formule giuste.

    Davvero qualcuno pensa che Cristo e il suo vangelo siano da ridurre a questo?
    Sì! E’ proprio così! C’è qualcuno che lo pensa! E quindi opera in tal senso.
    Pensate al battesimo dei bambini.
    Di percorso come quello accennato più sopra (ravvedersi, credere, immergersi nell’acqua, richiedere una buona coscienza … ) non c’è neanche da parlare nel caso di neonati.
    C’è il ministro (mago?), c’è il rituale esatto e la formuletta (o formulette) giusta: non è magìa tutto questo? e, come per magìa, il neonato si ravvede, crede, cambia vita …. !

    Ma questo non è cristianesimo, o almeno non è il cristianesimo di Gesù, di Pietro, di Paolo, di Giovanni ….. !

    Formuletta: “io ti battezzo nel nome di Gesù Cristo”, “io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”?
    Ma c’è differenza?
    Paolo dice (Colossesi 2, 9) in Cristo abita corporalmente la pienezza della Deità. E dire “pienezza della Deità” non è forse la stessa cosa che dire “Padre, Figlio e Spirito Santo”?
    Quindi nessuna differenza fra le due formule e quindi niente di magico nel battesimo, né rituali, né formule, né addetti ai lavori, ma solo volontà di salvare, da una parte, e di essere salvati, dall’altra.
    Ma poi è la stessa prassi degli apostoli a confermarci la perfetta identità fra le due formule.
    Loro, gli apostoli, infatti, dopo aver sentito da Gesù (Matteo 28, 19) andate ... e battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo , quando si sono trovati a battezzare le persone le hanno battezzate nel nome di Gesù Cristo oppure nel nome del Signor Gesù (Atti 2, 38 / 8, 16 / 10, 48 / 19, 5).
    Evidentemente, o erano dei testoni e non capivan niente o per loro era esattamente la stessa cosa l’una o l’altra formula.

  • OFFLINE
    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 10/10/2013 21:18
    l oroscopo puo' essere considerato un arte magica ?
  • OFFLINE
    AlfredoGennari
    Post: 630
    Città: PIAN DI SCO
    Età: 76
    Sesso: Maschile
    00 11/10/2013 21:33
    Re:
    io.donna, 10/10/2013 21:18:



    l oroscopo puo' essere considerato un arte magica ?






    E’ certamente arte magica quando si cerca, tramite esso, di modificare il corso della propria vita; e quindi si osservano minuziosamente tutte le indicazioni date dagli “esperti”.
    Però l’oroscopo ha, secondo me, anche un’altra valenza, non magica.
    Cosa dice un oroscopo? dice che, poiché sei nato in un determinato giorno dell’anno, hai certe caratteristiche che ti portano ad agire generalmente in un determinato modo.
    Quindi se sei un sagittario avrai certe caratteristiche, se sei un cancro ne avrai altre e così via. Io ho notato nella mia esperienza che persone nate sotto lo stesso segno hanno caratteristiche simili.
    E non lo trovo affatto strano.
    Pensiamo, ad esempio, ai meteopatici, cioè a quelle persone che risentono anche fisicamente dei cambiamenti meteo, cioè alta e bassa pressione atmosferica e così via. Io penso che tutti siamo meteopatici, chi più chi meno, e che tutti siamo influenzati dai cambiamenti meteo. Poi c’è chi ci fa più caso e chi meno, ma tutti in misura diversa risentiamo del cambiamento del tempo. Mia madre diceva che “sente il tempo” qualcuno che diventa nervoso quando cambia il meteo.
    Allora dico io: se siamo influenzati da un semplice cambiamento meteo, tanto più nel momento della nostra nascita, che è un evento altamente traumatico, avremo subìto l’influenza della situazione “astrale” che c’era in quel momento. Tutto sommato, noi tutti siamo parte di questo universo, interagiamo, più o meno coscientemente, con tutto ciò che ci sta intorno, per cui non trovo niente di strano che siano soggetti ad uno stesso tipo di influenza tutte le persone che nascono in una determinata situazione del cosmo.
    Il problema nasce, per il credente, quando questo preferisce affidarsi all’astrologo più che al suo Dio: è questo infatti che Dio non vuole (vedi Deuteronomio 18, 9-14 e Isaia 8, 19).


  • OFFLINE
    Orchidea
    Post: 520
    Sesso: Femminile
    00 12/10/2013 21:31
    Re: Re:
    AlfredoGennari, 11/10/2013 21:33:





    E’ certamente arte magica quando si cerca, tramite esso, di modificare il corso della propria vita; e quindi si osservano minuziosamente tutte le indicazioni date dagli “esperti”.
    Però l’oroscopo ha, secondo me, anche un’altra valenza, non magica.
    Cosa dice un oroscopo? dice che, poiché sei nato in un determinato giorno dell’anno, hai certe caratteristiche che ti portano ad agire generalmente in un determinato modo.
    Quindi se sei un sagittario avrai certe caratteristiche, se sei un cancro ne avrai altre e così via. Io ho notato nella mia esperienza che persone nate sotto lo stesso segno hanno caratteristiche simili.
    E non lo trovo affatto strano.
    Pensiamo, ad esempio, ai meteopatici, cioè a quelle persone che risentono anche fisicamente dei cambiamenti meteo, cioè alta e bassa pressione atmosferica e così via. Io penso che tutti siamo meteopatici, chi più chi meno, e che tutti siamo influenzati dai cambiamenti meteo. Poi c’è chi ci fa più caso e chi meno, ma tutti in misura diversa risentiamo del cambiamento del tempo. Mia madre diceva che “sente il tempo” qualcuno che diventa nervoso quando cambia il meteo.
    Allora dico io: se siamo influenzati da un semplice cambiamento meteo, tanto più nel momento della nostra nascita, che è un evento altamente traumatico, avremo subìto l’influenza della situazione “astrale” che c’era in quel momento. Tutto sommato, noi tutti siamo parte di questo universo, interagiamo, più o meno coscientemente, con tutto ciò che ci sta intorno, per cui non trovo niente di strano che siano soggetti ad uno stesso tipo di influenza tutte le persone che nascono in una determinata situazione del cosmo.
    Il problema nasce, per il credente, quando questo preferisce affidarsi all’astrologo più che al suo Dio: è questo infatti che Dio non vuole (vedi Deuteronomio 18, 9-14 e Isaia 8, 19).





    io sono del segno del Cancro
    www.ginevra2000.it/vari/segni%20zodiacali/cancro.html

    e mi riconosco molto nelle sue caratteristiche