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Luca 1,28 ...colmata di grazia...

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    00 31/08/2013 22:27

    NT in greco traslitterato:
    Luca 1,28

    Luca 1,28 kai eiselthôn pros autên eipen, Chaire, kecharitômenê, ho kurios meta sou.

    C.E.I.:
    Luca 1,28

    Luca 1,28 Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».

    La traduzione interconfessionale TILC, traduce:

    L'angelo entrò in casa e le disse:
    - Ti saluto, Maria! Il Signore è con te:
    egli ti ha colmata di grazia.

    [Modificato da Credente 31/08/2013 22:41]
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    Credente
    00 31/08/2013 22:43
    I non cattolici dicono in genere:
     
    Quel 'pieno di grazia' è stato messo per sostenere che Maria era nata senza peccato, ma come abbiamo già detto il greco smentisce questa traduzione. E' chiaro che con queste parole ('piena di') che l'angelo Gabriele non disse mai a Maria, i Cattolici riescono a presentare Maria come una donna che aveva in sé ogni grazia, anche quella di essere senza peccato. Coloro che hanno adulterato queste parole dell'angelo Gabriele definendo Maria 'piena di grazia' hanno voluto così mettere Maria sullo stesso livello del Figliuolo di Dio (anche se a parole dicono che Maria aveva meno grazia di Gesù Cristo) e questo perché di Gesù Cristo è detto che egli era pieno di grazia secondo che é scritto in Giovanni: "E la Parola é stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verità" (Giov. 1:14). Ecco perché milioni di persone in tutto il mondo sono convinte che Maria era piena di grazia e perciò anche senza peccato; ecco perché moltitudini di pecore erranti la invocano dicendole: 'Ave Maria, piena di grazia....', con la speranza di essere esauditi! E se qualcuno fa notare loro che anche di Stefano è detto che era pieno di grazia? In questo caso rispondono che il 'piena di grazia' che l'angelo Gabriele gli disse 'appare, in un certo modo, come un nome caratteristico che sta al posto di nome proprio; ed per questo che non si può ammettere alcuna somiglianza con S. Stefano (Atti 6,8)...'. Come potete vedere da voi stessi i teologi romani hanno un'astuta risposta da dare anche a questa domanda.
     
     
    Si risponde:
     
    Esaminiamo i vari punti del testo che ho evidenziato con il grassetto:
    1) mentre il testo dice: "E l'angelo, entrato da lei, disse: Ti saluto, o favorita dalla grazia: il Signore è teco"
    2) E se qualcuno fa notare loro che anche di Stefano è detto che era pieno di grazia?
    3) ... rispondono che il 'piena di grazia' che l'angelo Gabriele gli disse 'appare, in un certo modo, come un nome caratteristico che sta al posto di nome proprio; ed per questo che non si può ammettere alcuna somiglianza con S. Stefano (Atti 6,8)...'

    Risposta al punto:
     
    1) Non è vero che il testo greco si traduce letteralmente con "favorita dalla grazia". Il testo dice esplicitamente "kekaritomène" che tradotto, questa volta sì, letteralmente significa " arricchita di grazia" oppure "riempita di grazia". Il tempo usato in greco ( passivo perfetto) indica un'azione cominciata nel passato e che prosegue tutt'ora. Volendo dare lo stesso senso in italiano dovremmo dire: "nel passato sei stata riempita dalla grazia e continui ad esserlo anche adesso". Ovviamente questo passaggio non ci dice QUANDO Maria è stata resa "piena di grazia" ma ci conferma che questo è successo PRIMA dell' annunciazione da parte dell 'Angelo e quindi PRIMA del concepimento di Gesù.
     
    2)Stefano è detto "pieno di grazia" nella traduzione in italiano di At 6,8 ma il testo greco che, non dimentichiamolo, è scritto sempre da Luca, non usa "kekaritomène" bensì  "plères charitos". In italiano la differenza non si nota ma leggendo il testo in greco la differenza si nota, eccome.
     
    2) Anche questo non è vero. In realtà il nome di Maria non è stato cambiato, dato che lei continua ad essere chiamata sempre Maria.Semplicemente lei è stata chiamata in questo modo dall' Angelo come se fosse un titolo o un nome aggiunto per meglio identificarla. Questo non sarebbe stato messo in evidenza se non avesse avuto un significato particolare. Nella mentalità semitica ( e quindi nella Bibbia) i nomi hanno un significato simbolico e descrittivo molto importante. Per capire meglio il senso di questo "titolo" bisogna tenere presente che la "grazia" è in antitesi al  "peccato" e lo sovrasta ( cfr fra gli altri. Rm 5,20-21)

    A questo punto dobbiamo fare una serie di considerazioni:

    Il termine "grazia" traduce l'equivalente greco "karis" ed è il genere di appellativo usato dall' Angelo in Lc 1,28 per descrivere lo stato di Maria, cioè "kekaritomene".

    Da questo possiamo desumere che:

    a) La grazia ci salva
    b) La grazia ci rende santi e giusti e pertanto senza peccato
    Quindi una persona "piena di grazia" è contemporaneamente salvata ecompletamente santa. Da quest'affermazione noi desumiamo inoltre.
    a) Essere pieni di grazia ( che è quella che salva) significa essere sicuramente salvati
    b) Essere pieni di grazia ( che ci rende santi e giusti e senza peccato) significa essere completamente svuotati dal peccato
     
    Tutte queste affermazioni derivano dalla Bibbia, naturalmente.
     
    Fatta questa premessa possiamo dire che:

    a) La Bibbia insegna che siamo salvati dalla grazia di Dio
    b) La Bibbia insegna che noi abbiamo bisogno della grazia di Dio per vivere una vita santa e senza peccato
    c) Chi è pieno di grazia è salvato
    d) Maria (la "piena di grazia") è salvata
    e) Quindi Maria è santa ed è senza peccato
    f) Dal termine "kekaritomène" sappiamo che la sua santità e la sua salvezza sono precedenti all' Annunciazione.
     
    Concludiamo dicendo semplicemente che la traduzione "Altamente favorita" non è conforme al testo greco e che "piena di grazia" non rende ancora l'idea, molto più profonda, dello stato di grazia di Maria
     
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    Credente
    00 31/08/2013 22:51

     

    La traduzione interconfessionale traduce molto appropriatamente il termine Kekaritomene con "COLMATA DI GRAZIA", che sostanzialmente è simile a "PIENA DI GRAZIA" in quanto il termine COLMATA, ha come sinonimi RIEMPITA, RIPIENA, RICOLMA, PIENA.

    Il termine "colmata di grazia" rispetta comunque il tempo del verbo che nell'originale greco è espresso al passato, utilizza una traduzione che si differenzia da quella espressa per Stefano che pure era ripieno della grazia, e fa capire che l'azione di essere "ricolmata", "riempita", è iniziata PRIMA dell'annuncio e perdura nel momento in cui l’angelo lo annuncia.
    Nello stesso tempo fa capire anche che è stata attuata da un Altro, per cui lo stato di pienezza di grazia della Vergine non è una condizione che ha da se stessa ma perchè Dio lo ha resa tale.
    Per tali motivi la traduzione interconfessionale rende meglio la traduzione, anche se quella della CEI non è comunque errata.